Si tratta della traduzione dei racconti brevi che compongono Gundam AGE -UNKNOWN SOLDIERS- (機動戦士ガンダムエイジ–UNKNOWN SOLDIERS–), la fotonovela pubblicata sulla rivista Hobby Japan e dedicata alle MSV della serie televisiva.
Alisa Gunhale teneva sempre nel suo abitacolo un libro: "Adele Fibel".
Come suggeriva il nome, si trattava di un manuale che riassumeva le manovre basilari del suo modello, il RGE-G1100 Adele. Quando l'Adele fu adottato dall'esercito in gran numero con la descrizione di "Gundam prodotto in serie", sono stati consegnati anche una gran quantità di questi manuali, ed uno di questi finì anche tra le mani di Alisa.
"Bisogna trattare un Mobile suit come una donna, persuadendolo delicatamente."
Si trattava di una descrizione abbastanza pretenziosa che poco aveva a che fare con la realtà delle cose, ma il manuale si apriva proprio con questa frase.
E rimanendo in tema, l'introduzione era seguita da un'illustrazione dell'Adele con sembianze femminili antropomorfe, e per spiegare il check del bilanciamento durante la camminata si portava l'esempio del portamento di un'escort ad un party.
Chi aveva fatto quella roba doveva essere un gran bel otaku--
Ma Alisa da quando si era arruolata non aveva più avuto occasione di seguire le riviste di manga settimanali di cui aspettava con ansia l'uscita quando era studentessa, e sentiva che quella Adele antropomorfa alleviava un pò di quelle sue frustrazioni.
In parole povere, ne era rimasta affascinata.
Da allora Alisa aveva sempre portato con sè questa sua copia durante l'addestramento, anche se inizialmente le era stato assegnato un Genoace, e quando finalmente ottenne il suo Adele, lo aveva conservato nella sua cabina di pilotaggio.
Anche se ormai non ne aveva certamente più bisogno, era diventato una sorta di portafortuna.
***
Con la nave madre di classe Darwin alle spalle, Alisa era a bordo del suo modello preferito in attesa del segnale di partenza.
Pochi minuti prima, un oggetto volante che procedeva ad alta velocità avvistato ore prima era stato identificato come un modello Vagan, ed era stato confermato che si stava dirigendo verso una nuova colonia in costruzione.
Alisa si era lamentata col ponte per il fatto che si stesse impiegando così tanto tempo ad esaminare le informazioni invece di intervenire, quindi era stata formata una squadra di inseguimento per accertarsi della situazione.
Ma si presentò un problema: il loro avversario era troppo veloce.
Ad eccezione del Gundam e del G-Bouncer, ci si rese conto che neanche l'Adele, il più sviluppato tra i modelli federali, sarebbe mai stato in grado di raggiungere l'avversario con l'equipaggiamento disponibile.
Certo, era stato considerato l'abbattimento attraverso un missile della nave, ma l'incertezza sulle prestazioni del modello avversario e il fatto che ai suoi comandi vi fosse sicuramente un X-rounder rendevano l'opzione abbastanza obsoleta.
L'unico modo per affrontare la minaccia era senz'altro l'utilizzo di un Mobile Suit per l'intercettazione, quindi per ovviare al problema si era deciso di dotare l'Adele di un nuovo Wear Pack ancora in fase di test, lo "Starks".
Si trattava di un equipaggiamento speciale studiato per il Gundam AGE-1 presentato anni prima, ma che non fu mai costruito, restando solo in forma progettuale. Recentemente il dipartimento di sviluppo lo aveva riscoperto e costruito, rendendolo una sorta di attrezzatura "fantasma".
Il suo punto di forza erano gli enormi booster montati sulle spalle che creavano una spinta esplosiva permettendo il movimento a velocità molto elevate, anche se solo in linea retta, e quando veniva usato insieme alla sua arma dedicata, la Root Reiber Lance, era in grado di uccidere con un solo colpo.
In altre parole, questo equipaggiamento era perfetto contro nemici che seguono traiettorie veloci ma prevedibili.
Per la missione erano state allestite tre unità: la prima affidata a Raul Whelan, la seconda a Max Hartway e infine la terza ad Alisa Gunhale.
Partendo dal primo si sarebbe cercato di intercettare il nemico, con Alisa come ultima opzione.
Perchè c'erano solo tre possibilità?
Perchè Alisa, che era la pilota più affidabile, era stata selezionata per ultima?
Molti dubbi e proteste affollavano la sua mente, ma Alisa le soffocava nel silenzio, dimostrando un atteggiamento sereno.
Il culmine fu raggiunto quando il design dell'Adele fu sproporzionato dall'aggiunta delle nuove parti. Alisa non si sentiva così oltraggiata da quando era stata trasferita dalla Diva e costretta a cambiare il colore del suo modello preferito-- Il fatto che adesso fosse scontenta dell'operazione era un dettaglio minore.
***
"Primo, Raul-- Nemico non intercettato!"
"Secondo, Max-- Bersaglio mancato!"
Mentre volava ad altissima velocità, al limite delle potenzialità dello Starks, Alisa schioccò la lingua per non mordersela. Alla fine, tutto si riduceva a lei. Se avesse fallito, il Mobile Suit vagano avrebbe raggiunto la colonia in costruzione e ci sarebbero state molte più vittime.
Prima della sortita, ricordava la faccia dell'ufficiale tecnico che aveva determinato la traiettoria del nemico e le coordinate più efficaci per incontrarlo, che si era preso la briga di scrivere i dettagli del suo piano consegnandolo ai piloti, spiegando a lungo quanto fosse perfetto.
Ma questo era il risultato.
Non si poteva fare affidamento solo sui manuali, per certe cose.
Lo stesso valeva per Max, che era entrato in contatto col nemico prima di lei. Max era un suo collega dai tempi della Diva, uno di quelli che utilizzava le guide su come approcciarsi al gentil sesso. Si lamentava di non aver ancora trovato una ragazza, cosa che non la sorprendeva affatto. Un manuale era solo un manuale, una lista delle esperienze di qualcun'altro.
L'unica cosa che poteva aiutare sul campo di battaglia era la propria esperienza. Alisa credeva solo in ciò che aveva sperimentato in prima persona.
E in quel momento, sul monitor apparve un allarme.
Aveva raggiunto il nemico, che era in fase di avvicinamento.
Era la terza volta, e la terza volta era l'ultima-- Ma questo non significava che avrebbe potuto rimediare all'errore di calcolo tra il primo e il secondo lancio!
Con la tensione che montava di secondo in secondo, Alisa si preparò all'impatto imminente, serrando i manipolatori dell'Adele attorno alla Root Reiber Lance.
Qualche secondo dopo-- Alisa avvistò il nemico.
Si trattava di un modello di colore nero, uno di quelli che aveva già affrontato e che aveva le forme tipiche delle macchine affidate agli X-Rounder-- Un X-Rounder!
Lo vide solo per un momento, poi nella testa solo il rumore assordante dell'allarme mentre l'Adele si scuoteva sotto la forza dell'impatto, e le informazioni sul monitor cambiavano repentinamente--
I due punti luminosi si erano separati, con le loro traiettorie come a segnare una x; uno dei due punti era il suo Adele Starks, e l'altro--
Mentre Alisa cercava di seguirlo con gli occhi, il punto luminoso scomparve.
Col cuore in gola, cercò di raddrizzare la posizione della sua macchina.
La Root Sieber non è più tra i manipolatori dell'Adele, doveva essere rimasta incagliata nel nemico nel momento dello scontro.
Visto che non c'era più l'arma a sconvolgere l'equilibro del modello, avrebbe dovuto essere più facile controllare l'assetto dell'Adele, ma questi non sembrava obbedire ai comandi-- Evidentemente nell'impatto si era danneggiato il sistema di controllo.
Non sembrava esserci modo di ottenere il controllo del mezzo, era quindi il suo destino restare in balia dell'assenza di gravità--? Pregò che i soccorsi arrivassero al più presto.
Alisa tolse le mani dai comandi, sprofondando nel sedile mentre pensava a quel maledetto tecnico-- Si chiese se esistesse qualche procedura per riattivare il sistema manualmente, e si ricordò del libro che aveva in cabina-- Lo aveva conservato anche se lo giudicava inaffidabile, ma solo adesso se ne rendeva conto: un manuale raccoglieva l'esperienza di qualcun'altro, ma insegnare implicava che qualcuno si facesse carico della sua esperienza per aiutarla.
Era sbagliato credere che solo perchè l'esperienza non era stata vissuta in prima persona fosse inaffidabile.
L'operazione era stata un successo, quindi adesso pensava di poter far affidamento su manuali e tecnici--?
Rise al suo cambio di opinione, e in quel momento le venne in mente suo padre... Era un meccanico eccellente, molto apprezzato nell'esercito.
Ora che ci pensava, aveva sempre vicino un manuale di qualche tipo.
Oltre al fatto che si è dimostrato efficace, il Wear System è stato ereditato nel successivo sviluppo dell'Adele Mk-II, e ha anche influenzato la filosofia di progettazione dei Mobile Suit delle future forze della Federazione.
Lo "Starks" Wear Pack era originariamente previsto per l'AGE-1, ma l'unica testimonianza del suo utilizzo in combattimento effettivo è a proposito di alcuni Adele che ne erano dotati quando si trattava di intercettare determinati modelli vagani.
Gli enormi booster su entrambe le spalle creano una spinta propulsiva esplosiva e, se usati insieme alla Root Rieber Lance, un'arma dedicata, forniscono un tremendo attacco mortale con un colpo solo.
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