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GUNDAM SCHOOL ② Tra Fantascienza e Realtà

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Prendendo ispirazione dall'omonima rubrica informativa di Gundam.info a cura di Ema Baba, GUNDAM SCHOOL è una sezioncina dove mi diverto a prendere in considerazione gli stilemi di Gundam introdotti nell'UC e in seguito sviluppati nell'Universo Espanso per vederne insieme l'evoluzione negli anni!
Potete trovare i precenti capitoli a questo link!

In questo contributo analizzeremo gli spunti fantascientifici "puri" presenti in Gundam e come ci aiutano a percepire questa serie come "realistica".

Come potete leggere ovunque infatti, uno dei meriti che viene dato a Gundam è di aver portato il "realismo" nel genere dell'animazione dei robottoni, ma cosa si intende esattamente con "realismo"?
Quello che probabilmente non tutti sanno, è delle collaborazioni e consulenze di cui si è avvalsa la Sunrise, proponendo nella maniera definita "hard" dai fan della fantascienza, spunti, suggerimenti e progetti, più o meno reali, che vanno dalla colonizzazione spaziale al terraforming su Marte passando per gli ascensori orbitali!

Il primo contributo essenziale in questo senso fu fornito dallo Studio Nue, che nel 1978 fu assoldato dalla Sunrise per contestualizzare in maniera scientificamente plausibile l'universo di Gundam, allora ancora in stadio larvale.
Furono questi quattro baldi giovani, fan della fantascienza più sottile ed estimatori della produzione occidentale più che giapponese, e che in seguito legheranno indissolubilmente il loro nome a produzioni come La Corrazzata Yamato e Macross, a teorizzare la fisica Minovsky, alla base del funzionamento dei mobile suit e del loro "reattore compatto a fusione nucleare", ma anche a spiegare il sistema di autobilanciamento dell'AMBAC e a suggerire l'utilizzo di un progetto realmente esistente per il design e il funzionamento delle Colonie spaziali, indubbiamente uno dei motori della storia e del conflitto protagonista in Gundam.

Le colonie sono davvero uno degli ingredienti alla base degli eventi gundamici, un perfetto esempio di come l'umanità, oltre ad essere perennemente in guerra con sè stessa lo sia anche col suo futuro, constatando quanto spesso, anche nelle timelines alternative, le colonie, da simbolo di speranza vengano trasformate in armi di distruzione di massa venendo sganciate sulla Terra.
Se l'Universal Century si affida al "Cilindro di O'Neill" per il suo modello abitativo principale, altre interessanti incursioni nei progetti della NASA sono stati fatti per Wing, dove il modello di riferimento è solitamente il Toro di Stanford.
Per quanto riguarda Seed, invece, ci viene mostrato un graduale "progresso" per quel che riguarda il design delle colonie, concluso con modello delle PLANT ("Productive Location Ally on Nexus Technology"), gigantesche "clessidre" che ruotano sul proprio asse simulando la gravità terrestre.
Se nella fiction il progetto delle nuove colonie è attribuito al miracle man George Glenn, scorrendo lo staff della serie l'occhio non può fare a meno di caderci su due nomi associati al solito Studio Nue, Kazutaya Miyatake (Design Cooperation) e Shigeru Morita (Special Setting) facendoci capire da quale sacco proviene questa farina.

Ma le colonie non sono l'unica cosa che rende affascinantemente plausibile l'universo gundamico.
Il terraforming su Marte è un altra sfiziosità, presa di peso più dalla fantascienza letteraria che dalla scienza vera e propria, in realtà, con cui viene arricchito l'universo gundamico. Nonostante numerose menzioni, l'UC prende in considerazione Marte nella sua strategia politico-sociale solo nel manga Gundam F90, un prequel del film Gundam F91, dove gli antagonisti, inizialmente definiti "Unknown Enemy" (vi suona un campanello?) e in seguito rivelatisi come reduci di Zeon, vi posizionano la propria base operativa per tramare contro la Terra. Tuttavia qui si tratta ancora di un "insediamento" più che di un vero e proprio terraforming, per cui dovremmo aspettare il finale di Gundam Wing Endless Waltz per l'annuncio di Relena riguardo un piano di terraforming per Marte e infine il 2010 con il romanzo Frozen Teardrop per vederne le conseguenze, tra cui la neonata "Mars Century", il primo caso di un cambio di denominazione di epoca nello stesso arco narrativo di una serie Gundamica.
La serie TV che tuttavia abbraccerà per prima l'idea di un insediamento stabile su Marte in un territorio terraformato si avrà solo nel 2011 con Gundam AGE, i cui nemici, gli "Unknown Enemy" appunto, provengono da Marte, dove si era dato via a un terraforming e un tentativo di colonizzazione, in seguito abbandonato a causa delle malattie sviluppate dalla popolazione sull'ingeneroso suolo marziano, condannando di fatto i coloni marziani alla morte e all'oblio.
In tempi recenti l'idea del terraforming marziano sarà ripreso con una certa importanza dall'ottimo Iron-Blooded Orphans, che basa l'innesco del suo plot sulla richiesta di indipendenza dei coloni marziani, stretti nella loro economia dai blocchi economici terrestri, un tema questo tuttavia già visto nel manga di Gundam SEED CE 73 Delta ASTRAY, il cui protagonista è proprio un colone marziano in cerca di simpatia dalle PLANT per la situazione economica del suo pianeta, da decenni rifugio per quei Coordinators che fuggono il conflitto tra Terra e PLANT.

Una delle ultime, più interessanti contaminazioni con questa realtà fantascientifica tuttavia, è sicuramente l'ascensore orbitale che viene adeguatamente introdotto in Gundam 00 dopo una sparuta menzione in Turn A Gundam, e in seguito riproposto da Tomino in Reconguista in G.
In 00 scorrendo l'infinito staff della serie arriviamo alla voce "Science Fiction Research" non troviamo membri dello Studio Nue, ma comunque due vecchie conoscenze: il primo è Kenji Teraoka, mecha designer del roster Sunrise fattosi un nome con Code Geass e che ritroveremo negli ottimi Aldnoah.Zero e Heavy Object, oltre che in Tekketsu no Orphans; il secondo è il buon Tomohira Chiba, che abbiamo già trovato come sceneggiatore e curatore di setting e continuity nella saga manga di SEED ASTRAY e dei video di MSV ASTRAY, che ritroveremo nelle side stories manga di 00, ma che ricordiamo aver anche scritto, a braccetto con Masato Natsumoto, Lost War Chronicles e Sora, Senkō no Hate ni per quanto riguarda l'UC. Per quanto riguarda G-Reco invece non appare nessuna specifica in tal senso, ovviamente senza contare il responsabile della "Literature Production", quella Tetsuko Takahashi che si era già occupata del "Cultural Setting" di Wing, identificando comunque un filo rosso nella coerenza fantascientifica dei settings delle storie.
Ebbene, l'ascensore orbitale non deriva da altro che dai piani realmente esistenti per l'ascensore spaziale, diretto discendente della cosiddetta "Torre di Ciolkovskij", dal nome che dal primo scienziato che giocherellò col concetto di orbita geostazionaria già nel XIX secolo.

Progetto simile, che abbiamo avuto sempre modo di conoscere in Gundam (e recentemente cicciato fuori anche nel simpatico Heavy Object), è quello del Mass Driver (Inglese), una catapulta elettromagnetica, originariamente nata per il trasporto di merce e persone, ma anche convertita in arma di distruzione di massa nel corso di alcune serie: appare per la prima volta nell'UC in Gundam ZZ, per essere poi ripreso in Victory Gundam e nel recente Gundam Unicorn; ritornerà poi in Gundam X e molto preponderantemente in Gundam Seed, dove molte azioni militari si collocheranno nelle vicinanze dei mass driver costruiti e gestiti dai blocchi economici, vista anche la grande importanza che ricoprono come punto di comunicazione tra Terra e Colonie... E questi sono solo alcuni dei "condimenti" usati dallo staff creativo della Sunrise per fare di Gundam Gundam!

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