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DATA COLLECTION ⑯ G Gundam

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I Data Collection sono volumetti enciclopedici pubblicati in Giappone, curati dalla Dengeki Comics e dedicati varie serie robotiche, tra cui Gundam, che raccolgono dati sui mecha, personaggi, cronologie e altro materiale informativo.
Nel 2002 la Tokyopop, casa editrice americana, ne acquistò i diritti riuscendo a rilasciarne qualcuno con la dicitura "Technical Manual" prima di finire in bancarotta per poi, uscendone fortemente ristrutturata, interromperne la distribuzione.

In questi articoli condividiamo la traduzione delle parti "succulente" dei Data Collection, concentrate su sviluppo dei modelli e circostanze storiche.

Titolo Originale: データコレクション ⑯ 機動武闘伝Gガンダム
Casa Editrice: Media Works
Anno di Pubblicazione: 2000
Formato: B6
Pagine: 96


MOBILE FIGHTER DEVELOPMENT HISTORY

DA MOBILE SUITS A MOBILE FIGHTERS

I MF ("Mobile Fighters") sono Gundam sviluppati con l'unico obiettivo di prendere parte al Gundam Fight.
Il MF di una Colonia è l'unico rappresentante nel torneo e fornisce un'idea del progresso tecnologico di quella nazione nei quattro anni che passano tra un torneo e l'altro.
Tutta la tecnologia più avanzata immaginabile è incorporata nel MF, e solo i migliori piloti che si sono distinti come maestri di arti marziali, combattenti o atleti meritevoli posso fregiarsi del titolo di "Gundam Fighters".

Lo sviluppo dei MF è iniziato con la nascita dei macchinari industriali utilizzati per ottimizzare il compito dei lavoratori impegnati della produzione.
Con l'avanzare della tecnologia, le applicazioni militari diedero vita alla nascita dei Mobile Suits, sempre più fondamentali sullo scacchiere bellico con l'acuirsi dei conflitti. L'impiego di queste formidabili macchine da guerra, ovviamente, servì solo a inasprire ulteriormente gli animi, aumentando la quantità e ferocia degli scontri.

Nell'anno FC 2, scoppiò un conflitto tale da trascinare ogni nazione in una guerra senza esclusione di colpi per la supremazia.
Ogni stato costruiva i propri Mobile Suits da impiegare sul campo di battaglia, mettendo in gioco anche il proprio orgoglio nazionale. La guerra si concluse con l'istituzione di un torneo per decidere a quale nazione spettasse il governo della Sfera Terrestre per quattro anni. Questo torneo fu chiamato "Gundam Fight"; fu quindi deciso di comune accordo che si sarebbe svolto ogni quattro anni e che spettasse alle Colonie selezionare un unico pilota per la propria nazione d'appartenenza.

Nessun maggior conflitto scoppiò durante la proclamazione del torneo, e i vecchi MS furono utilizzati per meri scopi difensivi all'interno delle rispettive Colonie.
Le nazioni impiegarono prontamente le proprie risorse per lo sviluppo di un unico, singolo Mobile Suit. Questo portò alla nascita di uno dei sistemi di controllo più evoluti nella storia dei Mobile Suits: fu infatti sviluppato un'avanzata console in grado di riprodurre ogni singolo movimento del pilota dandogli completo controllo sul MF senza la necessità di complesse procedure manuali.
Questo sofisticato sistema operativo è noto come "Mobile Trace System" (MTS).


Il termine "Gundam" nasce dal materiale utilizzato per la costruzione dell'unità.
La lega Gundanium è infatti un particolare tipo di titanio naturalmente arricchito da composti super-ceramici. Questo materiale, noto anche come "Titanio Lunare", si trova solo sulla Luna ed è caratterizzato da leggerezza e straordinaria resistenza e durabilità.

Nell'anno del 13° Gundam Fight, quasi mezzo secolo è passato dall'instaurazione di questo sistema elettivo, ed ogni Colonia continua a utilizzare le ultime tecnologie da incorporare nel suo MF.
Molte di queste unità quindi, sono dotate di tecnologie sperimentali testate per la prima volta, il che le rende poco più che prototipi pilotati da persone considerate alla stregua di cavie.

In questo senso, i sistemi più interessanti visti durante questa edizione del torneo sono quelli ultilizzati dalle colonie di Neo-Japan e Neo-Sweden.
Per Neo-Japan, il dottor Mikamura ha sviluppato un nuovo sistema che può incanalare le emozioni umane all'interno del MF incrementando le sue specifiche di combattimento durante l'accendersi della battaglia.
Per Neo-Sweden, invece, il Nobell Gundam è stato equipaggiato con un Berserker System che invia uno stimolo elettromagnetico direttamente al sistema nervoso del pilota rendendolo furioso. Il sistema è in grado di aumentare l'efficienza del MF raggiungendo un 120% di potenziale combattivo. Nonostante questo sistema si riveli particolarmente efficacie, ignorando le emozioni e il libero arbitrio del pilota, il suo utilizzo è fonte di gravi contestazioni.


GUNDAM FIGHT HISTORY

LA STRADA VERSO IL GUNDAM FIGHT

Mezzo secolo fa, le persone abbandonarono la Terra per trasferirsi nello spazio.
A causa della capacità limitata delle colonie spaziali, questi nuovi abitanti appartenevano alle classi abbienti o di alto profilo, come politici, uomini d'affari e scienziati.
Questa nuova era di insediamento spaziale segnò l'inizio del "Future Century" (FC).

Le classi medio-basse recluse sulla Terra furono abbandonate a loro stesse su un pianeta caratterizzato da una situazione pericolosamente instabile.
I cittadini furono costretti a seguire leggi emanate da una classe dirigente assente, il che portò allo scoppio di innumerevoli conflitti e contestazioni.

Incapaci di risolvere le proprie dispute, un'ennesma guerra mondiale scoppiò nel FC 2, ignorata dalle Colonie finchè i suoi semi iniziarono a spargersi anche nello spazio. A quel punto, le Colonie si unirono per dare vita alla Federazione delle Colonie, e la Federazione lanciò un'offensiva terrestre avvalendosi dell'uso dei Mobile Suits per sedare le rivolte.

Entro due anni la guerra si concluse, e la Terra si ritrovò sotto l'autorità della Federazione, tuttavia ulteriori tensioni si svilupparono per decidere chi all'interno della Federazione dovesse governarla.
L'impressione generale fu che un nuovo conflitto fosse all'orizzonte, ma a quel punto E.C. Ducer, temendo una nuova guerra, propose l'idea di una serie di duelli da svolgersi ogni quattro anni tra singoli rappresentanti di ogni nazione per decidere a chi spettasse il governo della Terra.
Inizialmente il suggerimento fu ignorato a causa della natura inortodossa del piano, ma l'idea piacque alla popolazione, stremata dai continui e sanguinosi conflitti, e presto la Federazione fu costretta ad adottare l'idea. Nacque così il "Gundam Fight".

Il primo Gundam Fight ebbe luogo nel FC 8.
Fu formato il Comitato Internazionale del Gundam Fight per creare un set di regole per il torneo. Questo regolamento è noto come "I Sette Articoli del Trattato Internazionale sul Gundam Fight".

I Sette Articoli recitano così:
1. Un Gundam cui viene distrutta la testa è squalificato.
2. E' vietato attaccare il cockpit dell'avversario.
3. Fighters danneggiati in ogni parte del corpo fuorchè la testa, possono riparare i danni subiti illimitatamente durante il torneo e continuare il combattimento.
4. I Gundam Fighters devono proteggere sempre l'integrità del proprio Gundam.
5. Tutti i combattimenti devono essere uno contro uno.
6. I Gundam Fighters non devono macchiare l'onore e la dignità della nazione che rappresentano.
7. Il Ring teatro di ogni combattimento è il pianeta Terra.

Supplemento all'articolo 1: la morte o il ferimento di un pilota causato involontariamente durante un combattimento non è legalmente punibile.
Supplemento all'articolo 7: i Gundam Fighters non saranno puniti se il loro combattimento causerà distruzione di edifici pubblici o privati durante la competizione.
Oltre a questo regolamento esistono poi una serie di regole di base che conoscono tutti i Mobile Fighters, e riguardano le procedure del torneo.
La prima riguarda il torneo stesso, che si tiene ogni quattro anni.
La nazione del Gundam vincitore ha diritto a governare la Federazione fino al prossimo torneo.
I primi undici mesi del Gundam Fight sono designati come preliminari, dove solo i MF sopravvissuti accedono alle semi-finali e le finali, ospitate nella nazione vincitrice della precedente edizione.
Il Gundam vincitore inoltre, viene fregiato del titolo "Il Gundam dei Gundam".

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CRONACA DEL GUNDAM FIGHT

Per l'anno FC 60, il 13° Gundam Fight era prossimo all'inizio e il torneo si era trasformato in un'onorata tradizione.
Osservando le edizioni passate, è palese come i Fights fossero molto diversi dalle guerre, essendo veri e propri tornei di arti marziali che utilizzavano sofisticate macchine da combattimento.
Queste macchine erano realizzate per massimizzare due componenti: le abilità del pilota e il progresso tecnologico della Colonia. Vincendo sfruttando questi due principi, si dimostrava che i governatori della Colonia erano in grado di guidare le altre nazioni per i quattro anni a venire.

Grazie agli sviluppi del MTS, anche ai piloti che non erano in grado di pilotare Mobile Suits veniva garantita la possibilità di vincere grazie alle loro capacità combattive individuali. Il valore tattico del sistema fu provato proprio durante il 1° Gundam Fight, che vide trionfare il greco Heroda Dionysus a bordo del suo Vulcan Gundam.

Anche dopo quasi mezzo secolo, la vittoria di Heroda è ancora ricordata dagli abitanti di Neo-Greece.
La sua vittoria aiutò a definire la natura del Gundam Fight, trasformandolo in un vero e proprio torneo di arti marziali pervaso di spirito olimpico. Infatti, il Gundam Fight presto si trasformò nel palcoscenico in cui ogni combattente desiderava mettere alla prova le sue abilità.
Nonostante la sportività insita nel torneo, tuttavia, i combattimenti erano particolarmente feroci, e la morte dei Fighters coinvolti spesso era all'ordine del giorno.

Una delle più grandi tragedie avvenì durante il 4° Gundam Fight.
Il Fighter di Neo-Egypt, Dahal Muhammad, morì quando il suo Mobile Fighter esplose durante lo scontro con Sai Feilong di Neo-China. Feilong divenne il vincitore della 4° edizione del torneo, ma questo non cancellò la memoria del fiero Fighter egiziano che perse la vita.
Queste prime edizioni del Gundam Fight mostrarono come i praticanti di arti marziali fossero in grado di tenere a bada anche Fighters muniti di armi bianche.

Il 9°, 10° e 11° Gundam Fight videro Gentle Chapman conquistare tre volte di seguito il titolo di campione per Neo-England.
Chapman era un esperto cecchino, e i suoi Gundam erano dotati di accurati fucili ai raggi.
Queste armi stupirono molti dei concorrenti, che spinsero gli sviluppatori a puntare sulle armi ai raggi, sulla base del MF di Neo-England.

Veniva quindi posta l'arduo dilemma: prediligere il combattimento corpo a corpo o l'utilizzo di armi? Le vittorie consecutive di Gentle Chapman spinsero un gruppo di artisti marziali ad esigere che le armi fossero bandite dal torneo perchè fornivano un decisivo vantaggio rispetto a un certo tipo di combattenti. Tuttavia, l'uso di spade e fucili fu giudicato parte dello stile di combattimento di varie culture, quindi le proteste furono ignorate. Nessuna restrizione fu imposta sull'utilizzo di armi durante il torneo.

Una delle ragioni per cui le armi non furono mai bandite fu attribuita alla vittoria di Master Asia durante il 12° Gundam Fight. Master Asia dava l'impressione che il combattimento corpo a corpo fosse il tipo di combattimento migliore e potesse trionfare con facilità anche sull'utilizzo di armi. In realtà, le capacità di Master Asia erano talmente superiori rispetto a quelle dei combattenti di quel periodo che lo straordinario atleta li sbaragliò grazie ad esse, e non necessariamente perchè il combattimento a corpo libero fosse superiore agli altri stili di combattimento.

Il 13° Gundam Fight godette di uno dei più grandi raduni di combattenti esperti, con molti spettatori convinti che sarebbe stato ricordato come uno dei migliori tornei di sempre.
Alla fine però, il 13° Gundam Fight non fu ricordato per la qualità dei suoi combattimenti ma per l'emergenza scaturità dalla manifestazione del terribile Devil Gundam che infettò numerosi Mobile Fighters con le mostruose DG Cells.

Alcune fonti provano come il Devil Gundam fosse stato creato da Neo-Japan, e il suo pilota Domon Kasshu fosse stato gravato dalla missione di distruggere l'unità prima che il torneo fosse concluso. Si dice che addirittura i membri dell'Alleanza Shuffle, di cui anche Master Asia faceva parte, avessero sacrificato le proprie vite per salvare quattro Fighters dalla minaccia delle DG Cells.

Ma a prescindere dai rapporti non confermati molti combattimenti furono decisamente degni di nota durante il torneo, tra cui ricordiamo quello tra il God Gundam di Domon Kasshu di Neo-Japan e il Master Gundam di Master Asia per Neo-Hong Kong.
Il combattimento mise l'uno contro l'altro il nuovo e il vecchio "King of Hearts" in una feroce battaglia che vide Domon trionfare sul suo maestro.

Il 13° Gundam Fight fu interrotto dalla comparsa del Devil Gundam. La bestia occupò la colonia Neo-Japan dirigendosi verso la Terra con l'intento di portare alla sua conclusione il genere umano. Solo grazie al valore di Domon Kasshu unito alla spontanea alleanza dei Mobile Fighters si riuscì a distruggere la colossale minaccia del Devil Gundam.

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