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"SYD MEAD: PROGRESSIONS TYO 2019" - Intervista a Masuo Ueda e Kouichi Inoue

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Quella che segue Ú la traduzione dell'omonimo articolo dedicato alla mostra di Syd Mead apparso sull'ultimo numero di Great Mechanics G. L'esposizione, che comprende la mostra principale sul lavoro di Mead, PROGRESSION, e una serie di gallerie inedite, viene inaugurata a Tokyo proprio oggi, e resterà visitabile fino al 19 Maggio.
Visto che una porzione della mostra include materiale su ∀ Gundam, che quest'anno celebra il suo ventennale, si Ú ben pensato di tradurre e condividere.
Oltre ad un'introduzione all'opera di Mead, il suo impatto nella cultura giapponese ed una panoramica sui contenuti della mostra, l'articolo offre anche un'intervista esclusiva a Masuo Ueda, storico produttore della Sunrise e curatore della mostra, e Kouichi Inoue, produttore dell'evento.
Buona lettura!


"Future Tokyo_1991"

Negli ultimi anni c'Ú stato un incremento delle possibilità per i lavori legati al mondo dell'animazione di venire esposti in musei d'arte. Ci sono casi in cui la generazione famigliare con l'animazione gioca un ruolo attivo come curatrice, o perchÚ si tratta di "materiale comprensivo" che ci si aspetta venga incluso, ma ciò non toglie che questo voglia dire che anche l'animazione viene riconosciuta come "arte". E questa primavera, una mostra di un grande tra i grandi avrà finalmente luogo. Il suo nome Ú Syd Mead.
Forse tra i nostri lettori c'Ú chi non conosce il nome di Mead. Si tratta di un incredibile designer che si occupa di disegno industriale, ma che lavora anche nel mondo dell'intrattenimento cinematografico. E' difficile categorizzare le sue molteplici attività, quindi capiamo perchÚ ama definirsi "visual futurist". Alla veneranda età di 85 anni, Ú ancora attivo nel suo campo.
Ed i giapponesi amano Mead (così come Mead ama il Giappone). Ha disegnato la Yamato, il ∀ Gundam, e anche il bollitore della Tiger. Non Ú un'esagerazione affermare che i design di Mead si potevano vedere ovunque in Giappone durante il periodo della bolla economica. Quello che ora vorrei chiedervi Ú "Qual'Ú stata la prima volta che avete sentito parlare di Mead?". Nel mio caso, quando durante la trasmissione di Z Gundam girava quel poster con l'illustrazione del Gundam MkII, ma nella mia generazione certo molti risponderanno citando la Police Spinner di Blade Runner, i vari design tratti da Star Trek e 2010, le astronavi in Alien 2, le illustrazioni per le futuristiche macchine della Ford. Sicuramente molti di voi risponderanno anche col ∀ Gundam (sono già passati 20 anni da allora!).
Anche anni dopo la prima messa in onda, ci sono stati offerte le sue rivisitazioni in Tron o Blade Runner 2049. Per quest'uomo che continua a mostrarci il "futuro", non importa in che modo, la definizione di "uomo d'acciaio" Ú forse la più adeguata.
Inoltre, molte altre persone saranno entrate in contatto con l'arte di Mead senza saperlo.
A prescindere dal lavoro di Mead come designer, Ú infatti possibile apprezzarlo anche nel ruolo di "pittore", i cui lavori ci convincono per la loro originalità.
Oltre alla retrospettiva che gira per gli Stati Uniti dal 2012, Ú possibile infatti visionare anche degli originali raccolti da collezionisti giapponesi, esposti per la prima volta pubblicamente. Sono stati raccolti 150 tra illustrazioni, schizzi o bozzetti di produzione. Ci saranno molte occasioni in cui potrete esclamare "Ma come, Syd Mead ha fatto pure questo?". E sicuramente dopo aver visitato la mostra sarete più consapevoli della "grandezza" di Mead.


"City on the Magabeam" e "Gundam_Mobile FLAT_Dianna Counter"

Oggi parliamo della "Mostra di Syd Mead", quindi introduceteci i retroscena sulla prima esposizione dell'artista su suolo giapponese dopo 34 anni.
Ueda: Non entro in dettagli con voi della rivista in proposito, ma personalmente mi sono chiesto "Com'Ú possibile che non si sia organizzato nulla su questo artista per oltre trent'anni?!"
Inoue: Si tratta di un super designer di fama mondiale, non trovate? Ci sono altri super designer di fama mondiale, come Marcello Gandini o Giorgetto Giugiaro, ma nessuno di loro Ú stato coinvolto nella cinematografia tanto quanto Mead.
Ueda: E non ho potuto nascondere la mia sorpresa quando ho sentito che avesse 85 anni e fosse ancora in attività. L'idea di questa mostra comunque inizia dopo il mio incontro con Mead negli Stati Uniti. In quel periodo ne avevo sentito parlare da un mio contatto che stava organizzando una mostra in Asia. Quindi chiesi "Ci sono tappe previste per il Giappone?" e si Ú passati a "Ci sono delle possibilità in proposito?". Quindi mi sono consultato col mio partner alla Skyfall Shigeru Watanabe che Ú un suo fan sfegatato, e che all'epoca lavorava per la Bandai Visual e mi mise in contatto con Mead per ∀ Gundam (1999).

E' molto significativo poter esporre l'immagine cangiante del futuro nelle illustrazioni di Mead in una città come Tokyo.
Inoue: Anche sfogliando artbook degli anni '70 e '80, non c'Ú nessuno oltre Mead ad aver dipinto un tale immaginario, non trovate? Anche negli Stati Uniti, non c'Ú nessuno che disegna quelle cose, che immagina quel futuro, quindi Ú incredibilmente apprezzabile.
Ad esempio, ci sono alcune illustrazioni tratte dal catalogo US Steel che ritraggono vetture o città futuristiche. Ci sono parti che sorprendono se pensi che sono coeve di Thunderbird (1965).

Credo che vecchi lavori che sono generalmente conosciuti in Giappone, come "Blade Runner" (1982), debbano molto all'arte di Mead. A riguardarli ora, Ú come se Mead facesse parte della "nostra cultura".
Ueda: Esatto, credo infatti che uno dei modi di cui si possa godere di questa mostra Ú quella di trovarsi di fronte ad un'illustrazione che ti Ú famigliare perchÚ l'hai vista ovunque appesa in città, ma non sapevi fosse stata creata da lui:"Quel design l'ha fatto Mead?". Abbiamo pianificato una mostra unica per il Giappone. Ci sarà la possibilità di sperimentare il mondo di Mead in maniera ancora più intensa e multisfaccettata, introducendo anche i contenuti di realtà augmentata di cui si parla sul suo sito.

Tra le illustrazioni di Mead negli anni '80 e '90 ce ne sono molte realizzate per prodotti industriali giapponesi od eventi vari. Si può anche vedere come fosse richiesto da molte compagnie.
Ueda: I giapponesi amano la confidenza che Syd Mead ha delle proprie capacità, e c'Ú anche il fatto che fu introdotto da ben sei agenti pubblicitari che lo avevano conosciuto mentre svolgeva servizio militare ad Okinawa, ma il suo talento Ú assolutamente innegabile.

Riguardo la popolarità di Mead, credo che dipenda dal fatto che negli anni '70 e '80 molte riviste introducevano al pubblico giapponese i suoi lavori.
Inoue: La prima volta che le illustrazioni di US Steel venivano pubblicate fu sulla rivista Cars Styling (Sanei Shobo). In seguito apparirono anche in maniera più cumulativa su Starlog (Tsurumoto Room).

Lavorando su produzioni come "Star Trek", "Blade Runner" e "Tron" (1982) l'impatto del suo design sui fan della fantascienza deve essere stato enorme.
Inoue: Se ne Ú parlato sin dagli anni '70, ma Ú dopo le ultime Olimpiadi di Tokyo che ci fu questa attrazione per US Steel, parliamo di più di cinquant'anni fa. In quel periodo entrammo in contatto con queste profezie sul futuro. Fu straordinario, e fu immediatamente seguito dal boom delle supercar. Quelle auto erano completamente al di fuori della nostra immaginazione. Insomma, si conosceva Mead per il suo apporto al genere fantascientifico negli anni '80, ma il primo impatto fu costituito dall'artbook Sentinel (1979), che circolava già tra gli estimatori. E la mia prima esperienza fu quella.


"Downtown City Scape" e "Spinner Side Shot"

Una mostra sulle auto del futuro si svolse anche in Giappone nel 1983. E c'erano persone che rimasero scioccate dalle illustrazioni pubblicate su "Oblagon" (Shueisha).
Inoue: Ne trovai un numero usato da Kinokuniya e mi stupii di vedere che fosse autografato. In seguito chiesi spiegazioni a Mead in persona che mi confermò che partecipò ad una sessione di autografi a Kinokuniya, ma visto che non fu un evento ufficializzato si presentarono pochissime persone 😃
In quel periodo i film a cui aveva lavorato Mead furono rilasciati in rapida successione, ed erano migliata, Tron, 2010 (1984), Alien 2 (1985), Short Circuit (1985), una lista infinita. Questi lavori ebbero un impatto clamoroso su illustratori e mecha-designer impiegati nel mondo dell'animazione. Sono certo che molte persone percepirono Tron come estremamente "futuristico" pur essendo ignari del lavoro di Mead. Tuttavia anche ad Hollywood era impossibile riprodurre del tutto le visioni di Mead. Ad esempio, nelle riedizioni di Star Trek del 1979 gli addetti agli effetti speciali modificarono delle sequenze così come le conosciamo ora. Vedendolo si rimane affascinati nella premura messa per riprodurre i suoi design.

Per quelli della generazione di "Gundam" che ora si trovano nei loro quarant'anni come me, uno dei primi ricordi Ú forse il poster di "Z Gundam" che ritraeva il Gundam MkII. Credo che quel poster sia stato il mio primo contatto col suo nome, e pensai che l'affare dovesse essere grosso se si scomodava addirittura una straniero per un'illustrazione. Credo che in molti si fossero chiesti come avrebbe disegnato un Gundam. Quattordici anni dopo avemmo la nostra risposta in "∀ Gundam", ci furono pro e contro, ma ripensandoci adesso la cosa creò molta eccitazione 😃 Il signor Ueda che ha organizzato la mostra all'epoca fu quello che richiese di design di "∀ Gundam" come produttore della Sunrise."
Ueda: In quel periodo come produttore della Sunrise ero coinvolto in molti progetti su Gundam, come quello dedicato al ventennale della serie TV. In questo contesto proposi a Tomino di lavorare su ∀ Gundam, il "nuovo lavoro su Gundam". Ed in uno dei meeting me ne uscii con "Fatemi chiedere a Syd Mead se Ú interessato a occuparsi del mecha-design".

Quindi il signor Ueda aveva già lavorato con lui?
Ueda: Certo che no. Conoscevo l'illustrazione per Z Gundam e sapevo che aveva lavorato a Blade Runner. Sapevo che in quel periodo Mead stava lavorando a vari design e pubblicità, ma solo in seguito seppi che si occupava personalmente delle illustrazioni. All'inizio chiesi a Watanabe se Mead potesse occuparsi dei design per Gundam, chiedendogli se poteva mettermici in contatto.
Inoue: All'inizio però fu molto difficile, perchÚ ci volle un bel pò prima che si riuscisse a fargli capire che Gundam = Mobile Suit.
Ueda: Appena ottenni la risposta positiva di Mead non me la sentivo di intromettermi troppo, ma in questo modo anche Mead era a disagio, perchÚ non capiva cosa doveva fare... Alla fine gli affiancai un intero staff di supporto.
Inoue: Ovviamente anche Mead cercò di informarsi su Gundam, ma ce n'erano così tanti in quel periodo che non sapeva che pesci pigliare. Allora gli dicemmo che per i giapponesi un Mobile Suit non era un "eroe", ma un robot costruito in maniera industriale. Se conosci la storia dei robot giapponesi questo può essere sufficiente a capire cosa si intende con "Gundam", ma invece Mead chiese "Qual'Ú la qualità di questo prodotto industriale?", e in risposta gli dicemmo che era costruito in una potente lega di metallo, visto che non potevamo parlargli di "Lega di Titanio Lunare". Con queste informazioni il primo design di Mead fu il SUMO, che rappresentava il legame tra chi conosce Gundam e chi non lo conosce affatto. Lo stesso processo lo sperimentai durante la creazione di G-Saviour (2000), quando mi ritrovai negli Stati Uniti a spiegare al mio interlocutore il nostro prodotto.
Visitavo l'ufficio di Mead molto spesso, ogni 3-4 ore. Era problematica anche la terminologia come "Real" o "Real Robot", quindi alla fine mi vidi costretto a cestinare tutta la terminologia giapponese e relegarla come "Engrish". E alla fine Mead ebbe un'illuminazione e realizzò il suo design definitivo. Insomma, partendo dalla prospettiva del realismo, Mead Ú riuscito a creare un'illustrazione che affonda le radici nel design ingegneristico.

Insomma fu più dura del previsto. Non solo i design definitivi, ma anche parte dei bozzetti sono disponibili nella mostra, e dopo averne sentito i retroscena si possono apprezzare ancora di più.
Ueda: I design originali del ∀ sono stati restituiti a Mead. Quindi in questa mostra i fan hanno la possibilità di vedere gli schizzi ed i bozzetti originali. Credo sia l'unicità di questa mostra, la possibilità di vedere il germe creativo dietro l'illustrazione. Credo sia la prima volta che si possa ammirare qualcosa di simile. Quindi venite alla mostra per non avere rimpianti. --Ok, alla fine non ho potuto fare a meno di fare un pò di pubblicità 😃

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