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"Quarant'anni di Gundam attraverso i suoi settei" - Intervista a Shigeru Morita

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Eccovi di seguito un'altra bella intervista tratta da Great Mechanics G, nel suo lungo dossier dedicato ai quarant'anni di Gundam.
Ho scelto di proporvi il contributo di Shigeru Morita perchÚ si tratta di uno dei personaggi cardine del leggendario Studio Nue, e anche perchÚ, oltre ad aver contribuito allo studio dell'ambientazione di Gundam, ed aver aiutato ad ideare il mondo di Gundam SEED, ha lavorato anche su ∀ Gundam, di cui quest'anno si festeggia il ventennale.
Morita viene intervistato per quanto riguarda i settei di Gundam; siamo soliti tradurli come "schizzi preparatori" o "riferimenti visivi", ma in realtà si tratta di molto di più, sono la base della fisica, della natura, della tecnologia di una serie animata, come dice Morita nel suo contributo, le sue "radici". Si tratta di un contributo prezioso, aldilà di Gundam, per chi si interessa comunque di animazione.

Ai tempi della trasmissione di "Mobile Suit Gundam", in che acque navigava il mondo dell'animazione?
Nel periodo della prima trasmissione di Gundam, solo gli addetti ai lavori consideravano la serie qualcosa di innovativo, a dire la verità. Da un punto di vista generalista, Ú pur sempre un prodotto destinato ad un target infantile e non mancano neanche gli ingredienti del cosiddetto robot pro-wrestling. Il punto Ú che in quel periodo, con la trasmissione di Yamato, si era venuta a creare un'ondata nuovi appassionati nella fascia d'età dei ventenni. C'era comunque una divergenza tra società e appassionati. Tuttavia, penso che Gundam diede l'opportunità ai canali commerciali e alla cultura otaku di creare un punto di contatto.

Come si Ú avvicinato a "Gundam"?
Entrando all'Università entrai nel giro dei fan di fantascienza, e lì conobbi Miyataka che me ne parlò. Sembrava qualcosa di realistico come 2001: Odissea nello Spazio, ed era interessante che la spiegazione per il suo lavoro fosse di creare una serie space robot con dei robot giganti 😃 Avevamo delle aspettative incredibilmente alte prima della trasmissione.

Le sue aspettative sono state incontrate una volta visto il risultato sullo schermo?
Ero davvero eccitato. Si trattava di qualcosa di decisamente differente dalle precedenti serie robotiche. Sentii la volontà dei creatori di andare oltre i dettami giocattolosi del genere. A volte mi chiedo se ci sarebbe stata tutta questa libertà d'espressione se il giocattolo ideato dagli sponsor fosse già stato in vendita. Credo che la libertà in questo senso fosse molto ampia, l'anime può sembrare infantile con gli occhi di oggi, ma all'epoca era molto più eccitante a livelli di contenuti di adesso. Ai giorni d'oggi ci si conforma utilizzando stranezze ed emozioni forti, ma paradossalmente si ottiene meno impatto di allora.

Quali pensa siano le differenze maggiori tra "Gundam" e le serie robotiche precedenti?
Prima di lavorare su ∀ Gundam, Tomino mi chiese la stessa identica cosa. Fino ad allora, le serie robotiche erano invase da alieni e mostri, quindi trovavo grandioso che Gundam fosse la prima serie in cui la guerra era fatta da esseri umani. Quando mi rispose che era proprio così, la mia tensione sparì. A dire la verità, sembrava che lui stesso non ne fosse veramente conscio.

Si parla per la prima volta di guerra in "Gundam".
Gundam Ú la prima serie robotica in cui si fa uso della cosmetica della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. Il fatto Ú che gli eventi del conflitto segnano il ritmo della storia, si Ú definito che Gundam sia intervallato da battaglie memorabili, perchÚ la guerra nella fiction Ú la più grande forma di intrattenimento. Così Ú adesso e così sarà sempre.

E' semplice rappresentare la guerra, ma in Giappone si tratta sempre di un tema delicato.
Durante la stesura di Gundam SEED vi fu l'attacco terroristico alle Torri Gemelle dell'11 Settembre. Nel meeting subito dopo l'evento fui colpito dall'insistenza di Fukuda nel voler parlare dell'accaduto per dare un segno distintivo dell'epoca in cui viviamo. Voleva incorporare gli elementi moderni di questo genere di terrorismo per avvicinare gli spettatori a SEED. Nel 2001 era un elemento che non si poteva evitare se si voleva parlare di guerra. Di questi tempi potrebbe sembrare immorale voler fare intrattenimento su un argomento del genere, ma ho voluto appoggiare l'intuizione di Fukuda di dare un respiro moderno alla storia. Se i creatori non si tengono aggiornati con i tempi in cui vivono, vengono irrimediabilmente lasciati indietro dalla Storia.

Si può dire che il genere robotico sia stata aggiornato dagli standard di "Gundam" in quegli anni.
Sembrerebbe così. Ma a dire il vero, non lavorai coscientemente su Gundam per cambiare il punto di vista sul mondo. Le navi di Zeon sono come quelle dei Klingon, mentre il palazzo di Zum City sembra un mostro. C'Ú lo strascico degli anni '70, quando si supponeva che i nemici venissero dallo spazio. Credo che Gundam sia l'ultimo anime degli anni '70. E Gundam ebbe successo, ma in un periodo generoso con gli anime robotici che adesso non esiste più. Non Ú solo una questione creativa, ma anche di ricezione da parte dei fan.

In quel periodo c'Ú stata anche la controversia con Haruka Takachiyo che non considerava "Gundam" come fantascienza.
In riferimento al robot umanoide di 20 metri, certo, Ú qualcosa la cui esistenza non ha senso, cosa di cui ti rendi conto vedendo la statua di Odaiba, i robot giganti non possono essere presi sul serio. Il motivo per cui l'ambientazione di Gundam ebbe così successo, come visto in GUNDAM CENTURY (Minori Shoubu), Ú perchÚ risultava divertente da interpretare.

Ed ancora oggi lo Ú.
Divertirsi con l'interpretazione dei settei fu uno dei più grandi divertimenti per i fan. In parole povere, GUNDAM CENTURY si può considerare un passatempo, perchÚ nel periodo in cui fu concepito non era esattamente mainstream quindi c'era moltissima libertà interpretativa... forse Ú difficile da capire per le nuove generazioni, come atteggiamento 😃

In quel periodo comunque, i discorsi sui settei fatti a livello amatoriale lasciavano un'impressione ambigua.
Sembrerebbe così. Se c'era un settei presentato come tale su materiali ufficiali, un Kanamori che parlava di Solar Ray risultava sicuramente inaffidabile. Detto questo, GUNDAM CENTURY che riproponeva il materiale ufficiale della serie, lo interpretava però in chiave realistica con mere intenzioni intrattenenti.
I predecessori di GUNDAM CENTURY furono i doujinshi su Gundam creati da Kanamori, Gun Sight, a cui però io non ho partecipato. In seguito OUT ci contattò per occuparci di un adattamento, ma l'approccio con cui ce ne occupammo era sempre quello di studenti che si divertivano con l'intenzione di far apparire Gundam realistico e scientificamente plausibile.
Personalmente mi ero fissato con il voler spiegare il sistema AMBAC, così come il giustificare la presenza di un robottone di 20 metri nello spazio 😃 Per questo lo considero un passatempo.

E poi, questo giocare con i settei di "Gundam" ha dato vita alle MSV e molto altro...
E' come se scarabocchiassi qualcosa, poi arrivasse qualcun'altro ed aggiungesse altro, poi ritornassi, guardassi il risultato ed aggiungessi altro 😃 E' un pò il processo con cui abbiamo creato Macross, in seguito.

Quando divenne il processo dell'animazione in generale?
Una volta arrivati gli anni '80, ci fu un aumento della richiesta di settei... Anche per lavori che non fossero Gundam venivano richieste ambientazioni credibili. Tuttavia, al contrario di Gundam, non si trattava di realizzare materiale credibile sulla base di ciò che appariva nella serie, tutto era richiesto in precedenza, insomma, avevamo smesso di giocare 😃 Fu così anche per il primo Gundam a cui lavorai, ∀ Gundam, naturalmente.

Come sei stato coinvolto in "∀ Gundam"?
A quel tempo Eiji Yamaura aveva abbandonato la Sunrise, che si trovava in difficoltà con il planning delle ambientazioni. Quindi, iniziai a pianificare questo nuovo anime sulla base che lo avrebbe prodotto la Sunrise. Furono coinvolti Tomino, Okawara, gli altri dello Studio, e tutti proponevamo le nostre idee, ma alla fine il progetto non vide la luce. Tuttavia, già girava il titolo "∀ Gundam" per quel lavoro.
In seguito fui contattato da Tomino, che mi invitò a prendere un caffÚ. Mi disse che aveva in mente una storia per celebrare il ventennale della serie TV. Io gli dissi candidamente che mi sembrava una scemenza 😃 Anche perchÚ non sapevo cosa intendesse. Fare un altro lavoro per il ventennale dello stesso lavoro mi sembrava strano!

Sono serie nate in circostanze differenti, ma sento che anche la loro essenza Ú differente.
Poi vedendo che si era arrabbiato chiesi delucidazioni, e lui mi disse che stava lavorando ad un nuovo Gundam, e che dovevo sbrigarmi ad occuparmi dei settei. Ooh, lo farò sicuramente 😃 Grazie della sua considerazione 😃 E così nacque ∀ Gundam.

Come si Ú svolto il processo creativo?
La richiesta fu quella di riassumere tutto ciò che era avvenuto finora in Gundam, dalla prima serie fino a Gundam X. Visto che non c'erano connessioni neanche a sforzarsi 😃 si forzò la cronologia fingendo che ogni serie fosse ambientata 10.000 anni l'una dall'altra. Lavorandoci su mi resi conto che una cosa del genere era improponibile, ma con mia sorpresa venni a sapere che le informazioni erano già state diffuse sui canali del hobbistica 😃
Beh, nonostante questi retroscena, c'era la sensazione che con questo lavoro Tomino sarebbe riuscito a mettere la parola fine su Gundam. Tuttavia non fu così, come sapete, ma Tomino ha sempre invitato i suoi successori ad interpretare "Gundam" come meglio credevano. Penso ci sia la sua volontà di non denigrare ciò che Ú stato fatto finora.

Come Ú stato lavorare con Tomino?
E' stato davvero terribile 😃 O meglio, eccitante. Prima di tutto era fondamentale saper leggere le intenzioni di Tomino, e poi muoversi all'interno di esse. Si tratta di una cosa difficile. E non si tratta solo di Tomino, ma di ogni regista o artista con cui si lavora, non basta memorizzare gli appunti. Quindi, di meeting in meeting capivo dove dovevo andare a parare. Anche se non sono il tipo che adora i meeting, quelli con Tomino erano piacevoli. Essendo una persona multisfaccettata dovevo mettere mano a tutte le mie risorse per incontrare le sue necessità. Questo Ú davvero interessante. Ma non Ú una risposta 😃

Di cosa siÚ reso conto lavorando all'ambientazione di "∀ Gundam"?
Ho cercato di aumentare il più possibile il senso del realismo. A GUNDAM CENTURY lavorai da spettatore, ma una volta ritrovatomi una componente creativa di Gundam, ho cercato di porre rimedio a tutte le incongruenze che mi si presentavano.
Qui niente aveva a che fare con la prima serie, perchÚ i due punti di vista sul mondo non sono connessi. Non c'era bisogno di considerare le similitudini tecniche, perchÚ i Mobile Suit avevano un approccio diverso da quelli di Okawara. L'abitacolo che non era nel petto del modello, l'utilizzo di armi sulla Terra, come i modelli potessero operare sia sulla Terra che nello spazio senza fare rifornimenti... E' stato tutto considerato nei settei. C'Ú anche molto che ho elaborato che poi non Ú stato utilizzato nella serie.

C'era una richiesta su cui le sarebbe piaciuto lavorare nello specifico?
In realtà non ho dei ricordi in proposito. Beh, mi Ú stata lasciata carta bianca, per lo più. Soprattutto il canale di trasporto per la Luna, fui contento che quell'idea fu accettata.
C'era quella sensazione di dovermi focalizzare sulle necessità di questo nuovo mondo. Ho pensato che avrei avuto la possibilità di pianificare un intero universo, se non Ú divertente questo 😃 ..! Beh, magari in qualche punto ho esagerato aggiungendo cose non necessarie.

Anche guardando i mook del tempo, c'Ú da ammettere che l'ambientazione Ú studiata fin nei più piccoli dettagli.
A prima vista sembra una società regredita dal punto di vista tecnologico, poi si tirano in ballo le nanotecnologie, i tabù, man mano aggiungevo sempre più dettagli... che purtroppo non appaiono nella storia 😃
Ad esempio le biciclette che non si muovevano grazie alla catena, ma utilizzando un materiale che repelle l'attrito con l'applicazione di pressione, un pò come la pedalata assistita delle biciclette elettriche. O la macchina che sembrava una semplice macchina, ma in realtà era alimentata ad idrogeno. L'idrogeno era raccolto dalla costa, alimentato dall'interazione con l'acqua marina-- avevo pianificato anche cose come queste. Insomma, tutte cose che non si vedono nell'anime 😃

Sembra eccitatissimo 😃
E' la sensazione che si prova nel progettare un intero universo. E' ancora divertente da ricordare 😃 Nella mia galleria di lavori, ∀ Gundam Ú stata una delle mie più grandi soddisfazioni. C'era anche questa sorta di rivalità con Tomino dal punto di vista scientifico! Una volta se ne uscì con un articolo che parlava di una vernice che applicata al muro la trasformava in un pannello solare, e io mi sentii frustrato perchÚ non lo avevo letto 😃 !

Tomino Ú interessante, eh.
Fino ad allora c'era una parte in Gundam che non soddisfaceva Tomino. Ma Tomino non Ú il tipo da rimuginare sul passato, e cerca di focalizzarsi su cose nuove. In questo senso, perchÚ tornare su Gundam? Anche questo Ú un problema. Quella volta c'era anche Yoshitaka Kawaguchi con cui Tomino battibeccava spesso sull'argomento.

Col senno di poi, c'Ú l'impressione che "∀ Gundam" sia un pò sottovalutata come serie, quindi sembra difficile immaginare una pubblicazione dei settei completi.
Per me, ∀ Gundam Ú una serie di fantascienza. Ma Tomino nonostante abbia una vena fantascientifica, detesta i fan del genere 😃 Ad esempio, in G no Reconguista si può sentire questo sapore fantascientifico, ed Ú facile collocarlo come diretta conseguenza di ∀ Gundam. Tuttavia, non Ú totalmente devoto alla causa del genere fantascientifico, secondo la sensibilità di Tomino. Lo stesso vale per ∀ Gundam.

Hai anche partecipato a "SEED".
Mentre lavoravo a ∀ Gundam fui avvicinato da Shigeru Horiguchi che mi disse che voleva che lavorassi anche al "prossimo Gundam". Quello fu il mio primo meeting di SEED. L'idea dell'ambientazione di base di SEED non Ú differente da quella di ∀ Gundam.
Ma mentre in ∀ Gundam i settei non furono esemplificati nella visione, per SEED avevo deciso di focalizzarmi solo su ciò che mi veniva richiesto. Inoltre Fukuda pretendeva una spiegazione logica per ogni idea che gli veniva in mente, quindi questo mi teneva già piuttosto occupato.

C'Ú la sensazione che la tecnologia dietro "SEED" sia totalmente nuova.
Era necessario che SEED fosse una serie di successo. Fukuda tracciò di proposito la trama del primo Gundam, aggiornandola con elementi di novità tratti dal XXI° secolo. Se si cambiano personaggi, mecha, atmosfera ed ambientazione anche la serie sembra nuova. Ed il fatto che diventò popolare dimostra che fu la strada giusta da intraprendere.
"Vedrai, te ne renderai conto quando lo vedrai in azione", mi diceva, ed io "Ma che vuol dire?!" 😃 Però la sua si Ú rivelata una regia vincente ed eccitante. Gundam era stato per più di vent'anni a capo del filone dei real robot, Ú stato fantastico come SEED vi abbia instillato quel sapore da super robot, invece. I mecha di SEED ebbero un successo straordinario, e la serie era popolare anche con i bambini.
Fukuda ha anche l'abilità di far apparire fighi i mecha durante la storia. Per rappresentare al meglio i robot durante l'animazione credo sia ancora oggi il numero uno.

All'inizio ha un'ambientazione molto dettagliata, in seguito sembra che siano i personaggi ad ottenere più spessore.
Direi di sì 😃 Se mi permettete una piccola spiegazione, primo, c'Ú uno schedule da rispettare, secondo, se una scena viene descritta efficacemente si possono omettere le spiegazioni, terzo, una volta che finisci un settei puoi anche dimenticartene 😃 No, scherzo, sarei offeso da un comportamento del genere.
In realtà SEED Ú stata la prima serie per la quale non sentii il bisogno di spiegare ogni piccolo particolare in dettaglio. Da brava sceneggiatrice, anche Chiaki Morosawa diceva che non serve scrivere una parte che non interesserebbe allo spettatore. Beh, in una storia dalla trama complessa devono esserci dei limiti. Non solo per quanto riguarda i settei, anche chi dirige un episodio o caratterizza i personaggi secondari, tende a voler descrivere ogni dettaglio, ma Ú solo l'ego del creatore a creare di fatto scompiglio. La lucidità con cui Ú diretto SEED credo sia uno dei motivi per cui ha avuto così tanto successo.

C'Ú qualcosa su cui Ú stato particolarmente ossessionato nei suoi settei?
Ho chiesto di smetterla di usare la parola "vulcan" ed ho ideato la sigla CIWS (Close In Weapon System). Andava bene ai tempi di Gundam, ma nell'anno 2000 lo trovavo inaccettabile. Ho anche cercato di eliminare il termine "gatling gun".
E poi volevo le voci di sottofondo degli operatori sul ponte di comando o nel hangar. Riuscii ad assistere a tutto il doppiaggio di SEED, ed ogni volta scrivevo le battute che dovevano essere pronunciate in certi contesti. Ovviamente, visto che li scrivevo sul momento esistono solo sui copioni originali. Era una di quelle cose senza senso, ma ripensandoci ne sono molto orgoglioso 😃

Oggi come oggi, cosa ne pensa del ruolo dei settei nell'animazione?
Chi ama lavorare sui settei ed Ú soddisfatto con la loro messinscena credo sia il 70% di chi se ne occupa 😃 Non sono poche le persone che credono che ci sia una storia nei settei stessi. Ad esempio, c'Ú chi si eccita anche per il modello che appare su video per poco tempo se dietro ha una storia convincente riguardo il suo sviluppo. In effetti in tempi recenti si preferiva scrivere ambientazioni il meno dettagliate possibile, e rimetterci mano in seguito per sistemare delle incongruenze era considerato inutile. Negli ultimi anni si Ú realizzato che Ú difficile mandare avanti una storia se non poggia su solide radici. Cercare di risolvere caso per caso diventa snervante, e non si ottengono buoni prodotti, a prescindere dal target.

Crede che il settei degli anime cambierà?
Certo. In ogni caso, il progresso scientifico e tecnologico Ú immenso. Le teorie diventano più complesse e complicate, e sono incomprensibili se non vengono mediate da un esperto. Credo che il ruolo di quelli come me sia di gettare un ponte tra realtà e fiction. In parole povere, a volte può essere positivo inventarsi una bugia 😃
Insomma, lavorando in questo campo raggiungi un certo senso dell'equilibrio.

Anche le implicazioni sulla guerra sono cambiate drasticamente. Quali pensa saranno gli spunti tirati in ballo sull'argomento dal Gundam del futuro?
Il Mobile Suit di 18 metri Ú da escludere. La guerra moderna Ú asimmetrica, nel senso che difficilmente vedremo una guerra dichiarata tra Stati. Ahem, mi hai messo in difficoltà con questa domanda 😃 In realtà basterebbe un unico terrorista per utilizzare armi batteriologiche o portare un attacco economico attraverso la rete. Mi sembra un pò improbabile che un gruppo anti-terroristico possa avvalersi di mobile suit, ad esempio per liberare degli ostaggi. In questi tempi, come introdurre in Gundam la guerra, di cui costituisce il solido asse narrativo? Credo che ci sia bisogno di occuparsene nell'UC, e trattarlo seriamente. ...Qualcuno vuole farmi un'offerta 😃?

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