Home Top Ad

"Japan Expo Paris 2019" Report!

Share:
Fedele al pellegrinaggio del quarantennale di Gundam ma provvista di un budget ristretto, eccomi a narrarvi delle mie avventure in terra franzosa, rivelatesi all'insegna di G no Reconguista e "papa Tomino", non senza qualche deja-vu...
--Ma cerchiamo di procedere con ordine e conoscere da vicino quello che viene considerato uno dei maggiori festival filo-nipponici d'occidente.

Innanzitutto, un'introduzione organizzativa, per vedere quali sono le differenze con le convention a cui siamo abituati in Italia, eventuali punti di forza e non.
Come con Lucca, c'Ú la possibilità di preordinare i biglietti online godendo di uno sconto. Sconto che si rivela non indifferente se considerate che il biglietto per il solo giorno di Venerdì, il più sfigato, veniva la bellezza di 17 cucuzze. Disponibile anche il classico abbonamento per quattro giorni, alla modica cifra di 69 bambinelli, e varie tipologie di biglietti film salta-fila, che si stabilizzavano oltre il centinaio di dindi. Insomma, i prezzi erano altini, ma si viaggiava comunque sul tariffario di Lucca. Con la differenza che Lucca Ú L'INFERNO, e ti fa pagare i costi di prevendita.

Il tutto Ú stato molto telematico: ci si registrava al sito creando un account, si compravano i biglietti che venivano salvati automaticamente nell'account, pronti per essere scannerizzati all'entrata anche da smartphone. Attraverso il sito si poteva organizzare il proprio schedule degli eventi da seguire, controllare la mappa dei padiglioni, e commentare ed esprimere reazioni sui vari incontri nella community dedicata. --Inutile dirvi che l'area della convention era coperta da WiFi illimitato e gratuito, ovviamente.
Il biglietto era nominale, ed associato ad una foto da caricare nel proprio account. Mi Ú piaciuta molto questa organizzazione "paper free", anche se ho sentito davvero la mancanza di una dannata mappa cartacea.
--Ma se non avevi una mappa come facevi a orientarti? Beh, c'erano cartelloni con l'ovvia piantina del Parc des Expositions sparsi qua e là, con segnalati sia gli stand che i vari eventi della giornata. I più facevano una foto con cellulare ed erano a posto.
Io invece, che sono una rinomata cialtrona (come intuite dalle condizioni dello schermo del mio telefono), sono sopravvissuta grazie a questi:
I GLORIOSI CARTELLI CON LE INDICAZIONI ABBINATE AI PERCORSI SU TAPPETI COLORATI. Chapeau.

Insomma, questa "nord-europeità" era palpabile in queste buone intuizioni organizzative.
Il problema delle buone organizzazioni nord-europee però, Ú la PALESE MANCANZA DI UMANITA'. Unico modo in cui poter descrivere il sistema delle "lotterie" attraverso il quale erano regolate le sessioni di autografi con i nostri idoli.
In realtà l'idea Ú buona: si và in questi stand, si scannerizza il biglietto, si seleziona l'evento cui si vuol partecipare attraverso un PC (che io pensavo essere touchscreen, e persistevo a premere sullo schermo come una povera cretina --Ahò, mi avevano viziato con tutta questa tecologia!), si partecipa ad una sorta di "slot machine" e si scopre se si Ú "vinto" o no. Pratico, vero? Meno pratico Ú il fatto che avevano messo gli autografi di Nagai e Tomino NELLO STESSO stand, quindi c'era questa fila INFINITA E IMMANENTE. E la durata di tutto ciò una volta arrivati alla macchinetta scannerizzatrice? Tre secondi. Un'ora e mezza di fila per essere "seccati" in tre secondi.
Inoltre per ogni evento si doveva rifare la fila! Quindi una fila per il Meet & Greet di Tomino, una fila per l'autografo di Tomino, una fila per l'autografo di Nagai, una fila per l'autografo di Sempronio... Pensate la mia tragicità, poi, che mi metto in fila per l'autografo di Tomino, ma nella fretta sbaglio a selezionare evento sul PC e VINCO il biglietto per il Meet & Greet a posti limitatissimi?! Come descrivere la presa per il culo di tutto ciò?!
Chiedo a uno dello staff "Senti, ho sbagliato evento, posso riprovare senza fare la fila?" "No, no, si deve rifare sempre la fila" --All'anima de chi t'Ú mmuort'! Naturalmente la dea della fortuna Ú bendata e stronza, quindi niente, il mio pamphlet di Turn A Gundam Ú tornato nuovamente a casa intonso...
CioÚ, sarà pure equo e incorruttibile come sistema, ma c'Ú una vena sadica di fondo! Ma fa selezionare gli eventi cui si vuol partecipare tutti insieme, no? Poi se si vuole ritentare si rifà la fila! Ma cribbio!

Nota finale, i trasporti. Ho riso di chi arrivava in fiera in treno, magari da Parigi. Io ci andavo col bus cittadino, tranquillo ed economico ❤
...Diciamo che Rome2Rio spacca il culo a Google Maps per la localizzazione dei tragitti.

Ma adesso andiamo al sodo, parlando degli eventi gundamici in fiera!

L'Anteprima mondiale del primo film di "G no Reconguista"

--Che naturalmente i bastardi hanno annunciato il giorno dopo la scadenza per comprare i biglietti a prezzo scontato. Quindi i giorni di fiera sono diventati due, cosa che comunque mi Ú convenuta, perchÚ venerdì ho potuto farmi un giretto più "tranquillo" tra mostre e stand e scattare foto con più tranquillità.
Fonte: Twitter di G-Reco
La proiezione si Ú svolta in una piccola saletta, e ci saranno state-- Una trentina di persone alla proiezione? Comunque, arriva Tomino che fa qualche battuta, ed introduce lo spettacolo per poi sparire da dove Ú arrivato, per poi riapparire per una sessione di domande e risposte col pubblico a fine proiezione. Naturalmente essendo tutto in francese e giapponese io non c'ho capito una mazza, ma ho ritrovato un post di uno spettatore che ha tradotto tutto in Inglese, per cui se volete saperne di più vi basta leggere qui, su Nekketsu Nikki.
Il primo di cinque film (Tomino ha rivelato che al momento era a lavoro sul terzo) si intitola "Vai, Core Fighter!", ricopre la trama raccontata nei primi cinque episodi della serie TV, e, ve lo dico con molta serenità, fila che Ú un piacere.
Sarà che dopo il flop della serie TV Tomino ha ridimensionato un pò il suo taglio autoriale o sarà perchÚ con la possibilità di un lungometraggio ha potuto lavorare al meglio sulla trama senza problemi di schedule, ma finalmente SIAMO IMMERSI nel Regild Century, nel suo mondo, le sue usanze, la sua tecnologia; non Ú solo una questione di leggibilità di dialoghi o aggiunte di trama, finalmente vediamo la telecamera soffermarsi sui paesaggi di Capital City, sulla vita privata dei suoi abitanti-- Finalmente i personaggi parlano e ti "fanno capire cose", non si limitano a darle per scontate. Altro grande vincitore del nuovo film Ú il comparto mecha, che finalmente viene mostrato e impreziosito da scene di azione inedite, equipaggiamenti e allestimenti che finora conoscevamo solo attraverso i settei o le interviste dello staff. C'Ú la volontà di puntare su questa serie, di mandare un messaggio definito alle nuove generazioni, di dare un degno "contenitore" al messaggio pacifista e ottimista di Tomino.
Tomino in questo film aggiunge anche piccoli dettagli e flashback che aiutano ad accettare alcune prossime "rivelazioni" della trama; ad esempio, il legame di parentela tra Aida e Bellri, la missione di Raraiya, i rapporti tra Aida, Cahill e Klim, la "missione" di Ameria, il contrasto tra Capital Army e Capital Guard, che diventano fondamentali nella "presa di posizione" di Bellri contro i suoi ex-compagni, le magagne di Towasanga con le soffiate sulla sua imminente "reconguista".

Ho amato come attraverso alcune battute o gesti, Tomino sia riuscito a dare più profondità ai suoi personaggi, soprattutto quelli femminili.
L'unica contestazione che si potrebbe fare riguarda alcune scelte registiche molto "vecchio stile" che stonano non poco nel prodotto, incentrato sulla novità: parliamo di dissolvenze e fermo immagine "drammatici" molto stile anni '70, riquadri animati che rovinano la credibilità del montaggio, ma anche dei dialoghi molto più ciccioni, che forse finiscono per dare anche fin troppe informazioni col rischio di appesantire il ritmo di regia... Ad esempio, Aida piange in continuazione pensando al defunto Cahill per sottolineare il loro rapporto, rovinando un pò la credibilità di alcune scene con dei momenti molto forzati. Difetti tutto sommato perdonabili, se aiutano a salvare il disastro narrativo che fu G no Reconguista.

Questo primo film, un pò più lungo di un'oretta e mezza, insomma, mantiene le sue promesse, ma c'Ú da annotare che questi primi episodi erano tra i più ben girati della serie, che inizia a zoppicare vistosamente intorno all'episodio 8. La mia attenzione quindi Ú tutta concentrata sui prossimi lungometraggi, dopo la cui conclusione potremmo finalmente dire se il progetto di Tomino ha avuto successo o meno.
Certo alla luce della proiezione mi domando riguardo l'affermazione rilasciata durante il Romics che fu, dove Tomino si lamentava che avrebbe voluto girare molte più nuove scene rispetto alla serie TV. Le cose sono due: o c'Ú stato un'errore di traduzione o la produzione ha preso a cuore le lamentele del Tomi e l'ha accontentato, perchÚ in questo film ci sono davvero parecchie parti inedite.

La mostra sul Quarantennale di Gundam

Altra chicca allestita nell'area espositiva, ho molto apprezzato questo piccolo "labirinto" che ci guida attraverso l'anniversario di Gundam, con le sue serie, i suoi prodotti, le sue ambizioni per il futuro.
Mi dispiace perchÚ sono certa che molti non l'hanno vissuta pienamente a causa della frenesia della fiera, ma nella giornata di Sabato mi sono permessa di guardarla con più calma una seconda volta. Da notare che c'era il divieto di fare foto ma nessuno se lo cagava. Quindi non vedo perchÚ avrei dovuto farlo io. Eddaje!
La mostra si apriva con una serie di stampe dedicate ai poster pubblicitari e promozionali delle varie serie gundamiche; dopo alcuni brevi pannelli esplicativi sulla serie ed i suoi temi portanti iniziava la parte principale e più corposa, dedicata agli anime, divisa in "Universal Century" e "Alternate Universes":
Ogni produzione godeva di una parete, che conteneva dati di base sulla serie o il film in questione, con brevi note su personaggi e mecha principali, arricchite da riproduzioni di settei su personaggi e mecha e una piccola vetrina col gunpla del Gundam protagonista.
Nell'area c'erano anche alcuni diorami e riproduzioni fatti da gruppi di fan:
Di livello non molto alto in realtà, ma davano un tocco interessante al tutto... Questo qui sopra credo fosse una parte di un cosplay.

Subito dopo c'era una piccola sala che trasmetteva episodi da varie serie gundamiche recenti, da G Gundam a Iron-blooded Orphans,secondo uno schedule quotidiano:
Idea fantastica, ma vista la natura della fiera purtroppo in pochi si fermavano in sala, e ancora meno aspettavano la conclusione dell'episodio. Peccato.
A seguire piccolo angolo dedicato ai gunpla, il GBWC e al merchandising... Niente di nuovo, in realtà, e passando oltre si arrivava ad una piccola sala dedicata a Tomino, con una lista dei suoi lavori oltre Gundam, e uno schermo che mandava una sua intervista esclusiva per la fiera oltre altri filmati promozionali:
Mi sono messa d'impegno e ho seguito tutti i filmati, che si sono rivelati davvero interessanti.
Nel primo Tomino ripercorreva la sua carriera di animatore e regista, agli esordi nello Studio Mushi, fino ad analizzare i contenuti dei suoi lavori gundamici. Mi ha molto impressionata la sua discussione sui Newtype, che in questa intervista Tomino descrive come "esseri umani che sono in grado di ragionare aldilà di concetti economici". In pratica, persone che riescono ad andare oltre le dinamiche di profitto e competizione, persone che riescono ad essere genuinamente tese verso il pacifico progresso comune. Diceva poi che vive con la speranza che tra "cinquanta, cento anni le giovani generazioni riusciranno a raggiungere questo livello"... Si permette in questo senso anche una frecciata al populismo di Trump, che identifica come la peggiore umanità, quando parla dei suoi personaggi illustrando la dimensione "politica" in cui li ha immersi negli anni, prendendo ad esempio il personaggio di Char, di come cambia in questo suo approccio dal "ribelle" di Gundam al politico carismatico de Il Contrattacco di Char. Ebbravo Tomi.
Segue un filmato sulle varie serie di Gundam ed i suoi Universi, ed infine un messaggio promozionale sul "futuro di Gundam" e di come possa "rivoluzionare il mondo" con la promessa del Gundam mobile di Yokohama nel 2020.

L'Evento dedicato al Quarantennale di Gundam con la partecipazione di Tomino

Quello che ci aspettava essere una conferenza dedicata al mondo di Gundam si trasforma per richiesta di Tomino in una nuova sessione di domande e risposte con i fan, perchÚ a quanto pare ci teneva davvero a interagire con i suoi sostenitori! Tutti i dettagli del caso potete leggerli, ancora, sul blog Nekketsu Nikki dove Ú disponibile una traduzione in inglese della chiacchierata coi fan.
Questo mi fa pensare nuovamente all'incontro al Romics, con le sue intervistine a porte chiuse con i soliti privilegiati del cazzo... Non so se Tomino avrebbe manifestato un'intenzione del genere anche da noi, decisamente più numerosi e meno mansueti dei cugini franzosi, ma l'eventualità Ú molto forte... Un'altra occasione persa, insomma, un altro esempio della provincialità delle nostre manifestazioni.
Tra l'altro annoto come questo incontro sia avvenuto dopo il Meet & Greet della tarda mattinata, quindi c'era un Tomino decisamente gasato dai vari incontri, rinvigorito dalla partecipazione dei fan. Questa immagine di un Tomino molto più mansueto e disponibile che in patria era già traspirata dagli incontri al Romics, e inizio seriamente a credere che il vecchietto isterico e polemico sia un "personaggio" costruito per il pubblico giapponese, che lo apprezza di più così. O magari semplicemente "si trattiene" negli eventi internazionali, per dare un'immagine più professionale di sÚ all'estero. Di certo dalla giornata di Venerdì alla proiezione, dove appariva quasi assonnato, a quella di Sabato ha fatto un picco incredibile, con tanto di siparietti comici durante il ritardo dell'arrivo di Miwa sul palco-- E' una sorta di vampiro che si nutre dell'affetto dei fan? Speriamo!

Dopo la chiacchierata arriva un tizio dell'organizzazione che appioppa un premio al nostro Tomi, un "Daruma d'Oro" alla carriera non annunciato e inaspettato, per cui Tomino ha esibito una certa soddisfazione:
Mi Ú sembrato quasi che non volessero essere da meno del Romics, dove Tomino aveva ricevuto un Romics d'Oro, sempre alla carriera... Che soggetti.
--Anche perchÚ, dai, Nagai lo fai Cavaliere delle Arti e della Letteratura e a Tomino lo fai tornare a casa a mani vuote? Non sia mai.

Come vi dicevo, in seguito appare la cantante Miwa (che dovreste ricordare per aver partecipato anche all'OST di Unicorn e a moltissimi incontri a Lucca), che ha partecipato prestando la sua voce alla composizione di SUGIZO per la terza ED della riduzione televisiva di THE ORIGIN; approfitta dell'invito anche per leggere un messaggio di SUGIZO ai fan francesi in cui li ringrazia del supporto, prima di esibirsi in "A Red Ray" per la gioia uditiva di tutti:
--Chissà se dai tempi della partecipazione a Lucca l'ha vista poi, qualche serie di Gundam... Però canta davvero bene.
Saluti e baci! Merci!

Un giro per gli stand

Naturalmente c'Ú stato spazio anche per girare gli stand, valutare e rosicare.
Inizio dal primo capitatomi sul tragitto seguendo fedelmente il tappeto arancione per raggiungere la sala Mikan, ovvero lo stand di All The Anime, distributore esclusivo di Gundam per la Francia:
Come immaginavo la Japan Expo Ú stato il pretesto per rilasciare i nuovi progetti del distributore, che includeva i BluRay della prima parte di Gundam W e della prima stagione di Gundam OO:
Vi dico la verità, ho avuto un raptus di acquistarli, ma a parte che non ho un lettore BluRay, che diamine me ne faccio di roba doppiata e sottotitolata solo in francese..?
All'interno dello stand anche un simpatico Stamp Rally per aggiudicarsi 5 euro di sconto su un acquisto gundamico:
Bisognava visitare quattro stand relazionati a Gundam in fiera e collezionare i quattro timbri; presentando il fascicolo completato al momento dell'acquisto si godeva dello sconto. Davvero carina come idea!

A seguire, gioie e dolori allo stand dei Gunpla:
Nessuna novità o anteprima esposta, ma tanta bella roba da comprare:
Prezzi non accessibilissimi, ma nella media europea. Forse leggermente più costosi del tariffario Cosmic Group di Lucca.
Vedere i gunpla di Soketsuden mi ha uccisa. Ed io che ho pagato quasi il doppio per farmeli arrivare chissà quando da Taiwan, porcaccio il mondo che c'ho sotto i piedi 😭

Un giretto rapido allo stand della Tamashii Nations per i Metal Build & Co:
Niente di gundamico dalla Banpresto, invece.
Anche qui Ú un pullulare di serie robot nagaiane o dei sempreverdi di Jump. Quando vi dicono che Dragon Ball e Naruto hanno seguito solo in Italia e in Francia sono più sofisticati, sappiate che NON E' VERO.

Nota di colore gundamico, il Gundam che capeggiava in un'area di sosta della Fiera.
Niente di che, in realtà. Non ne espongono uno regolarmente anche a Lucca, presso lo stand dei Gunpla? Questo era su un piedistallo quindi sembrava più alto, ma a me non mi freghi mica.
Tra l'altro ricordo che era segnalato come uno degli spot celebrativi del quarantennale:

Un altro spot celebrativo era lo stand dei ragazzi del fanclub gundamico francese, AEUG, con le sessioni di gunplaggio e un bell'allestimento esplicativo su Gundam.
Organizzavano anche vari eventi nel corso della giornata, questo era un quiz col pubblico sulle serie gundamiche.
Beh, un bello stand molto ben organizzato, ma niente di nuovo rispetto i fanclub nostrani, penso soprattutto alle attività del Giagun.

I Cosplay

Nonostante la presenza di Tomino e i festeggiamenti per il quarantennale, i cosplay dedicati a Gundam erano davvero pochi, ed i più gravitavano intorno allo stand del fanclub per ovvie ragioni.
Ecco qualche foto che sono riuscita a scattare per coincidenza:
Il gruppo di SEED erano dei ragazzi tedeschi (avessimo trovato anche dei fan inglesi avremmo potuto fare una guerra!), mentre il gruppetto mecha dei ragazzi francesi; sì, gli ho chiesto degli elmetti, ma non mi hanno capito, e non me la sono sentita di insistere perchÚ stavano visibilmente morendo di caldo 😅
Sono piuttosto sicura di aver intravisto anche qualche cosplayer di Char, sabato, ma chi aveva più la forza di corrergli dietro e interagire, LOL!


In chiusura, a mente fredda, Ú stata oggettivamente una bella fiera.
A chi dice che sia però la più grande in Europa suggerirei di ricredersi: Ú vero che c'erano molti stand ufficiali, e molti ospiti di rilievo causa ventennale della manifestazione, ma non erano poi così tanti in più rispetto ad una Lucca. Una buona parte era dedicata ad argomenti prettamente giappofili nello spirito della manifestazione, quindi tanti spettacoli di arti tradizionali e marziali, tanti stand turistici, tante attrazioni e tanto cibo giappo (bubble tea ❤).
Ma non mancavano gli stand "fogna" che ci sono anche da noi, quelli con le patacche cinesi, le riproduzioni delle spade, gli stand di kimono scamuffi. Annoto pure che molti stand erano dedicati anche agli ospiti che partecipavano agli spettacoli. Ecco, a voler trovare un paragone, Ú come se unissero Lucca alla Fiera d'Oriente, ma solo la parte giapponese dell'Oriente. Ma certo, la rendessero più agibile, ordinata, pulita, accessibile. Questo Ú innegabile.

Il mio punto però Ú: ma davvero i francesi sono un pubblico più devoto, attento e fedele di noi? Davvero meritano più di noi perchÚ sono "migliori" di noi, perchÚ spendono più soldi di noi? Ecco, gli incontri con Tomino hanno attratto un terzo, se non meno, degli spettatori che avevano attratto al Romics, in condizioni organizzative decisamente più demenziali. Anche alla proiezione dell'anteprima di Evangelion c'era meno gente di quanta ne ho vista alle conferenze lucchesi dei ragazzi di Distopia Evangelion. Francamente, studiandomeli un pò, non mi sembra che i francesi si siano dimostrati fan più assidui di noi. La verità Ú che la Francia Ú, per i giapponesi, semplicemente il mercato europeo più appetibile, e lo hanno dimostrato "scaricando" paesetti-non-proprio-paesetti come Germania e Inghilterra.
Sì, dobbiamo lavorare ancora molto sull'accoglienza e l'organizzazione delle cose, anche sull'educazione del pubblico, ve lo passo, Ú indubbio. Ma dobbiamo iniziare anche a pretendere qualcosina di più, cazzarola, perchÚ ce la meritiamo.

Nessun commento