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Da "G Gundam" a "Reconguista", una recensione comparativa di "Crossbone Gundam"

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Lo scorso Novembre Ú arrivato nelle fumetterie italiane il manga Mobile Suit Crossbone Gundam nella sua cicciosa edizione "Cult Collection Extra", che comprende tutti i sei volumetti.
Mi era stata chiesta una recensione del volume, magari in video, ma vista la natura di Gundamverse.it ho preferito parlare di altro, e nello specifico, utilizzare questa storiella apparentemente "un pò così" come un punto di partenza per una comparazione con delle serie ambientate negli Universi Alternativi gundamici.
In questo articolo vi dimostrerò come gli Universi Alternativi abbiano influenzato e a loro volta siano stati influenzati da Crossbone, che in questo senso si pone a ponte tra i due Universi.

Iniziamo con una piccola introduzione dell'opera.
Crossbone Gundam Ú stato pubblicato sulla rivista mensile Shonen Ace della Kadokawa a partire dall'Ottobre 1994. Si conclude nel numero uscito nel Gennaio del 1997. Uno dei motivi per cui ottenne molto risalto e visibilità, Ú a causa del legame con Yoshiyuki Tomino, regista del Gundam storico, che ne ha firmato la sceneggiatura e seguito la stesura.
In realtà più che un'opera genuinamente tominiana però, possiamo considerarla a pieno il figlio legittimo di due padri, visto il grande apporto dato alla storia dal suo disegnatore, Yuichi Hasegawa, come testimoniato in varie interviste, anche da Tomino stesso (che tra l'altro si dissocia con convinzione dai vari sequel dell'opera, riconoscendone la farina come riconducibile tutta dal sacco di Hasegawa).
La serie vive una seconda giovinezza grazie ai videogiochi, dove i suoi mecha compaiono per la prima volta, prima in SD Gundam GGENERATION F (2000), e poi in Super Robot Taisen α (2003).
Rilanciato dal nuovo media, Hasegawa si garantisce quindi un posto fisso sull'ammiraglia Gundam Ace, dove esordirà prima con due brevi sequel side-story, Skull Heart (2005) e Steel Seven (2006), per poi accasarvicisi con i più lunghi e sostanziosi Ghost (2012) e DUST (2016, ancora in corso d'opera), che cercano di coinvolgere Victory nella loro storyline.

Uno degli spunti di interesse per l'analisi di questo lavoro risiede nella sua contestualizzazione.
Il manga si inserisce in un momento storico molto delicato per Gundam, che coincide con l'acquisizione della Bandai di parte delle azioni della Sunrise, garantendosi una certa autorità decisionale all'interno della produzione.
In particolare, nel 1994, a Marzo si era concluso il debole Victory, mentre ad Aprile esordiva in TV G Gundam, destinato a rivoluzionare il destino gundamico. E' una mia supposizione, ma immaginando l'interesse di Tomino per il nuovo progetto (Imagawa era un suo stesso collaboratore, e sembra sia stato lui a fare il suo nome ai capoccia "Banrise"), suppongo che molto dello spirito "avventuroso" che troviamo in Crossbone possa essere ricondotto ad una leggera ispirazione in questo senso.
Tracciata la diretta connessione con Gundam F91, poca della gratuita tragedia ed inevitabilità che serpeggia nel lungometraggio Ú percepibile dalle tavole del manga, e se questo dipende probabilmente da un target demografico più basso, denota anche una ventata d'aria fresca nella scrittura tominiana, una sorta di "depurazione" che poi potremo assaporare a pieno in Turn A Gundam, ma di cui già qui possiamo trovare i primi germogli.

Ammetto che Ú un pò sfacciato da parte mia supporre che altri Gundam a prescindere da quelli che ha diretto abbiano influenzato in qualche modo Tomino, e magari possiamo imputarle direttamente ad Hasegawa o addirittura agli editor foraggiati dalla Bandai, ma leggendo ho trovato quelle che mi sono sembrate un paio di citazioni interessanti, e che voglio condividere con voi.
La prima Ú nel capitolo 15, "Arriva Sherindon", pubblicato il Gennaio 1996 su rivista. In questo capitolo veniamo introdotti ad un personaggio piuttosto strano, Sherindon, aristocratica cugina di Bera ("Vera" nell'edizione italiana, coerentemente con l'edizione di Dynit di Gundam F91).
Inizialmente introdotta come una convinta sostenitrice degli ideali della famiglia Ronah e fervente pacifista, dimostra una passione per il concetto di "Newtype" e spinge Bera a trattare con l'Impero di Giove e la Federazione per evitare un nuovo conflitto. Convinta che gli uomini non abbiano la capacità di comprendersi auspica l'evoluzione "Newtype", e dimostra interesse verso Tobia per le sue capacità in questo senso. In seguito, ispirata dalle parole di Tobia, che nobilitano la forza di volontà dell'essere umano, e visto il vero volto di quelli che considerava alleati, decide di appoggiare l'intervento contro l'Impero di Giove.
E' un personaggio piuttosto sfuggente e confuso, e oltre a non essere chiaro il suo ruolo nella storia, Ú molto strana anche la sua caratterizzazione, con repentini scambi di atteggiamenti che la rendono molto misteriosa, a metà strada tra la figura di un'osservatrice ma anche di chi subisce un profondo cambiamento grazie agli eventi della trama... Vi ho visto insomma molto del personaggio di Dorothy di Gundam W:
Entrambe condividono un background privilegiato, entrambe avvicinano l'eroina per romperle le uova nel paniere, ed entrambe aderiscono a forti convinzioni che però nascondono intenzioni molto più ambigue... Ed entrambe alla fine danno appoggio alla "causa" dei protagonisti.
Sì, ho lavorato un pò di fantasia, ma Sherry Ú un personaggio davvero insolito nel "catalogo" tominiano, e credo possa essere considerato una prima, piccola influenza degli Universi Alternativi gundamici nell'Universal Century.

La seconda scena che mi fa propendere in questa direzione Ú da ritrovarsi nel capitolo 24, "Diventammo Stelle Cadenti", pubblicato su rivista nell'Ottobre 1996.
Riunitisi sulla Terra dopo essere stati separati dagli eventi, i membri della Crossbone Vanguard occupano una base Federale per appropriarsi di alcuni missili a combustibile solido della passata era. Kincade confessa di volerli utilizzare come "propulsori" per raggiungere lo spazio, privandoli della testata esplosiva.
Si tratta di una scena che mi ha fatto venire subito alla mente la medesima cosa che appare in G Gundam:
Naturalmente in G Gundam la scena Ú volutamente ridicola e sopra le righe, ma la soluzione impiegata da entrambe le parti per raggiungere lo spazio Ú decisamente la stessa!
Qui la citazione Ú palese, e ci vedo anche il tentativo di Tomino a voler rendere "verosimile" una divertente trovata di Imagawa (così come farà poi per gli ascensori orbitali di Gundam 00 in Reconguista in G, ma con tono più in aperta polemica).

Se Ú certamente un pò avventato trovare riferimenti alle serie degli anni '90 in Crossbone Ú molto più semplice trovarlo come fonte di ispirazione per i lavori successivi.
Il caso più eclatante risiede sicuramente in Gundam AGE (2011), che affonda a piene mani nelle tematiche di Crossbone diventandone una sorta di omaggio.
Non mi soffermerò sulle cose abbastanza ovvie, come il design del Crossbone Gundam ricalcato nel Dark Hound e la faccenda dei pirati spaziali, ma voglio concentrarmi soprattutto su determinate tematiche, nello specifico il trattamento degli abitanti delle colonie.
Sia le colonie di Giove di Crossbone che quelle marziane di AGE nascono dallo stesso germe: entrambe create con sentimenti pioneristici dalla Federazione Terrestre, vengono ad un certo punto abbandonate al loro destino e dimenticate.
Questo forte disagio nella popolazione scatena sentimenti di rivalsa e contestazione che sfociano in un'identificazione "altra": gli abitanti di Giove come quelli di Marte non si riconoscono più come "terrestri", ma come una nuova umanità superiore, profondamente differente dalla controparte "terranoide", anche in virtù dello sfrenato progresso tecnologico, nato dal confronto con condizioni di vita profondamente disagiate.
Se in AGE questa separazione Ú evidente, grazie all'identità inizialmente celata dell'identità dei "Vagans", in Crossbone ne veniamo messi a conoscenza dalle parole del Professor Karas:

Infine, l'ultimo omaggio spassionato risiede nel recente G no Reconguista, in cui Tomino ha voluto coscientemente ed evidentemente "riciclare" alcuni spunti originali di Crossbone.
Imprescindibile da Bera e la Crossbone Vanguard Ú infatti il personaggio della "principessa" Aida ed i suoi pirati, per dire la prima citazione più sfacciata che ci viene in mente.
Ma il ritorno più incisivo in questo senso Ú quello della colonia "lontana lontana" che alza la testa e scatena una piccola rivoluzione; stavolta però non andiamo così lontano come su Giove, ma ci avviciniamo a Venere, facendo la conoscenza con la decadente classe dirigente di Venus Globe, e l'inarrestabile frenesia tecnologica dei "ribelli" del Laboratorio G-IT.
Anche gli abitanti di Venere si sentono diversi dagli abitanti delle Terra, ed anche loro hanno supplito alla lontananza col loro pianeta madre ed i suoi tabù facendosi trascinare nello sfruttamento incondizionato della tecnologia, seguendo il mito edonistico di immortalità e benessere. C'Ú quindi questa interpretazione fondamentalmente negativa della tecnologia, vista quasi come una "distrazione" che distoglie l'umanità dalla sua vera attrazione, e questa Ú, invariabilmente, il ritorno sul pianeta Terra.
Che i giovani scienziati e piloti dei Laboratori G-IT siano i fautori di questo movimento, in reazione all'indolenza della classe dirigente, Ú emblematico.
Anche in Crossbone la popolazione segue Crux Dogatie nella speranza di poter tornare sulla "terra promessa", così come i Vagans di Ezelcant in AGE, e di certo non approverebbero i "piani alternativi" che i loro leader tramano in segreto alle loro spalle.

Altra citazione che però può essere rilegata un pò a tutto l'UC, come suggerisce l'interessante inserto "Giove - Il Pianeta dove vivono i nostri vicini più lontani" (a fine capitolo 2 e a fine capitolo 6), Ú quella dello smercio e commercio di fonti energetiche.
Mentre in Crossbone il pretesto per l'importanza di Giove Ú infatti l'insostituibile estrazione dell'Elio 3 dal pianeta, in Reconguista uno dei motori scatenanti del conflitto nella sfera terrestre Ú il "monopolio" della distribuzione delle batterie fotoniche trasferite da Venere.
E' in realtà un piccolo stratagemma narrativo tirare in ballo questa faccenda per innescare conflitti di scala molto più ampia, ma come questo pretesto giustifichi un traffico di navi tra Terra e Giove con motivazioni culturali, mentre su Reconguista tra Terra e Venere sotto le mentite spoglie di un rituale religioso Ú sicuramente un'interessante ricorrenza.

In conclusione, l'interesse di questo manga non Ú tanto e solo per essere "l'ultimo capitolo dell'Universal Century" o perchÚ così "Vediamo che succede dopo F91", ma soprattutto perchÚ possiamo considerarlo un punto di incontro tra il canone dell'Universal Century e le innovazioni degli Universi Alternativi, il primo esperimento, ripeto, cosciente o meno, di gettare i ponti di una comune mitologia gundamica già negli anni '90.
Nel nuovo millennio ovviamente si sceglieranno altre strade, nascerà Gundam UC e tutte le sperimentazioni possibili ed immaginabili appariranno in questa serie, la cui importanza in questo senso ci viene ricordata ad Odaiba con la statua dell'Unicorn-- ma ora che possiamo leggere questo manga in italiano in un'edizione sontuosa come quella della GOEN, possiamo permetterci qualche dissertazione filologica un pò più vintage.

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