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"I Segreti di G-Unit ①" - Intervista a Kouichi Tokita e Manabu Shintani

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Continuo a sfornare ciccia buona dallo scorso numero di Gundam Ace! Stavolta, approfittando delle luci della ribalta guadagnatosi con il videogioco SD Gundam GGeneration Cross Rays e la side-story Operation Galiarest, vi offro questo bel contributo dedicato ai retroscena della creazione del manga G-Unit, side-story di Gundam W-- Soprattutto perchè è uno dei pochi manga gundamici legati ad un Universo Alternativo che abbiamo disponibili in Italia!
Questa intervista fa luce anche sull'entità nota come ASTRAYS, e la figura di Manabu Shintani, amministratore delegato insieme a Jun'ichi Akutsu di questa vera e propria "ditta di creativi", ma anche sul processo progettuale che si nasconde dietro la nascita di un gunpla, ma anche di un manga originale scevro da costrizioni televisive.
“G-Unit” ha iniziato la sua pubblicazione nella primavera del 1997 sulla rivista “Comic Bom Bom”. All’inizio, è stato fatto il nome di Akutsu (allora membro di BEE-CRAFT, adesso ASTRAYS) per i gunpla, poi di Shintani per il mecha-design, ed infine Tokita per la realizzazione del manga. Raccontateci come è iniziata la progettazione dei mecha.
Shintani:
Durante la trasmissione di Gundam X (dall’Aprile al Dicembre 1996), fui contattato dal dipartimento della Bandai Hobby con la richiesta di occuparmi del “prossimo Gundam”. Credo di aver iniziato a disegnare intorno ad Agosto. In quel periodo la Sunrise stava lavorando su un’altra serie, quindi mi fu specificato che non si trattava di un anime ma di un lavoro originale basato sui design di Akutsu per una serie di gunpla. Mi fu detto che c’era l’intenzione di rilasciare 5 nuovi modelli nel corso dell’anno, quindi iniziai a lavorarci effettivamente tra Settembre e Ottobre. Nel frattempo le richieste iniziavano a diventare sempre più strane, del tipo “Vogliamo un Gundam che ne contenga altri due” (A) o “Vogliamo un Gundam cattivo che viene dallo spazio” (B) 😄
Tokita: Sembrano richieste ancora attuali, non credi? 😄
Shintani: Non era ancora stato deciso che si sarebbe trattato di una side-story di W , quindi ci riferivamo al nuovo progetto come “Latte Gundam”1, perchè guardavamo i palinsesti radiofonici e televisivi e di volta in volta immaginavamo un titolo da dargli 😄 Ci divertivamo un sacco con Akutsu, uscendocene con roba tipo “La Vita Selvaggia di Gundam” o “La Stanza di Gundam”, facendo a turni.
Tokita: Tipo “Gundam Mortale”2?
Shintani: Esatto 😄 (C) invece è ispirato a Viaggio in Occidente. Poi ci sono i mix di Cyborg 009 e Tetsujin 28.

E' un peccato che non abbiano mai visto la luce su rivista...
Shintani:
Tra i concept c’era anche qualcosa di simile a Kotetsu Jeeg. Si può fare molto cambiando alcuni semplici dettagli. Questo è lo spirito di G-Unit. Mentre lavoravamo è arrivata la conferma dalla Sunrise che si sarebbe trattato di una side-story di W, e che a Tokita sarebbe stato assegnato il ruolo di mangaka.

Quindi Tokita, in pratica ha finito di lavorare al manga di “Gundam X” e subito dopo le è stata assegnata questa nuova serie, giusto?
Tokita:
Esatto. Sarebbe iniziato nel volume primaverile di Comic Bom Bom. Tuttavia ho avuto la richiesta di lavorare alla side-story di W mentre lavoravo sulla seconda parte della serializzazione del manga di Gundam X. Mi sembra che il primo incontro si sia svolto a Gennaio dell’anno seguente. Al meeting la Bandai mi mostrò i mecha-design. Per quanto riguarda il plot mi dissero che finchè avessi usato al meglio i mecha, avevo carta bianca sulla storia 😄 Ovviamente visto che in quel momento ero preso dall’altro manga, ho lasciato con piacere i dettagli sui mecha alla Bandai, inclusi i nomi. In fondo anche questi sono parte integrante del prodotto.
       I settei per la "side-story di Gundam Wing" forniti dalla Banrise a Tokita.

Le è stato detto che si trattava di una side-story di “Gundam W”, ma non le è stato dato nessun riferimento riguardo la collocazione cronologica della storia?
Tokita:
Non ci furono informazioni dalla Sunrise. Mi fu detto che era ambientata durante gli avvenimenti della serie TV. Tuttavia, trattandosi di una side-story, era sottinteso che dovesse avere un legame temporale con la storia principale ed i suoi personaggi, ma non avrei potuto utilizzare Heero e gli altri protagonisti. Inizialmente volevo far giocare a Lady Une un ruolo più attivo, ma alla fine ho preferito concentrarmi su Nichol e l’invio di Lon Sernan su MO-V.

Qual’è stata la sua impressione dopo aver visto i mecha-design?
Tokita:
Mi ricordo che c’era un Gundam che si trasformava in uno Z’gok, e non si riusciva a capire se fosse un alleato o un nemico 😄
Shintani: Mi chiedo come sia uscito fuori. Francamente neanche io me lo ricordo, tutto ad un tratto mi sono trovato davanti uno Z’gok.
Tokita: Non riesco a capire se sia un buon design o un design terribile… Neanche adesso 😄
Shintani: Si tratta di qualcosa creato nell’impeto del momento.
Tokita: Già, per me fu così per Silver Clown, la Bandai mi mandò un’illustrazione di Odel in divisa di OZ, e allora chiesi subito di mettergli una maschera… Anche io ho preso decisioni sul momento, per fortuna me la sono cavata.
Shintani: C’era un’atmosfera molto vivace, vero?
Tokita: A ben guardare in G-Unit ci sono parecchi design oltraggiosi, che si prestano di più a serie come G Gundam o Gundam X. Gundam W è un tipo di storia più stoica. Quindi ho aggiunto il Dottor Berge perchè mi serviva la figura dello “scienziato matto”. Berge è andato fuori di testa e quindi ha creato un Gundam fuori di testa.
Shintani: Ha senso.

L'ideazione dei Mecha

Bene, adesso vorrei chiedervi in dettaglio dei vari modelli. Iniziamo col Geminass. Si tratta anche del primo gunpla.
Tokita:
Per quanto riguarda i plamo, speravo che le due unità potessero essere rilasciate insieme. Visto che nel manga non sarebbe stato possibile distinguerle, ho deciso di colorare l’unità 02 di Odel Barnett di blu. Il Geminass ha davvero un bel settei, non credete..? Ma il torace è di gomma?
Shintani: Già.
Tokita: Lo ignoravo 😄
Shintani: Non fa niente. Gli ho fatto pure un hachimaki.
Tokita: Già. Si diceva che si poteva convertire in varie armi. G-Unit è divertente perchè c’è l’idea delle parti interscambiabili, ma molte idee non sono state usate nel manga.
Shintani: A quei tempi, Akutsu amava Virtua Fighter 2. Ecco perchè il Geminass ha un hachimaki, e perchè il design del busto dà l’impressione che indossi un dougi smanicato.
Tokita: E' proprio vero 😄
    Le due unità Geminass. A destra il dettaglio dell'Assault Booster del Geminass 01.

Chi si è occupato dell’inserimento nella storia dei Mobile Suit?
Shintani:
Abbiamo abbozzato qualche indicazione, ma abbiamo lasciato il più a Tokita-sensei.
Tokita: Quanto venivate controllati da Sunrise e Bandai? Non vi hanno dato qualche specifica?
Shintani: Non c’hanno detto niente. Appena è stato completato il design del Geminass ci hanno richiesto i progetti per adattarlo alla stampa del gunpla. Mi ricordo anche che erano parecchio sincronizzati. Rispetto ad ora, c’era meno tempo per lavorare.

Quindi per la contestualizzazione dei mecha è stato davvero “lasciato il più a Tokita-sensei”. In seguito il Geminass 02 verrà trasformato nel Gundam Aesculapius. Come dicevamo prima, ha la capacità di trasformarsi in un Z’Gok...
Shintani:
Originariamente l’Aesculapius era un design di Akutsu, e quella era una sua idea sin dall’inizio. Per il gunpla, si diceva che la testa si sarebbe modificata durante la trasformazione, quindi ne disegnai una di forma allungata che però non fu utilizzata. Inoltre, l’Assault Booster del Geminass sarebbe dovuto essere equipaggiato come una sorta di Enterprise.
Tokita: Parli di Star Trek, giusto?
Shintani: Visto che il responsabile della Bandai era un fan di Star Trek avremmo potuto farlo passare, ma in quel momento c’era un’altra persona in carica.
Tokita: La forma sulla schiena ricorda un pò quella del warp nacelle.
Shintani: Anche questa parte sulle gambe.
Tokita: Vero!

Per quanto riguarda l’aggiornamento del Geminass 01, parlateci del L.O. Booster.
Shintani:
Si tratta del terzo gunpla. Il cannone ai raggi del L.O. Booster era costituito da varie parti che dovevano essere arrangiate in uno spazio stretto. Sono stato in grado di farlo pensandolo come se avesse una canna lunga ma stretta.
Tokita: Capisco, hai interessi molto specializzati.
Shintani: Il fatto è che quando Akutsu disegna non ha idea di come assegnare i colori. Devo metterci sempre io le mani, ogni volta. Una volta rilasciato il design, l’ho colorato tenendo in considerazione i limiti della stampa per le plastiche, utilizzando un rosso scuro. Subito dopo mi ha chiamato il tizio della Bandai dicendomi “Il suo nome sarà L.O Booster!!” ...E io mi chiesi perchè l'avesse chiamato come un'aragosta3.
Tokita: --Magari se n'era mangiata una a cena 😄

Parleremo la prossima volta del Hydra e del Griepe, invece facciamoci raccontare qualcosa da Tokita-sensei riguardo i design del Leo-S, Leo-R e Leo-N di sua invenzione, assegnati agli “Stardust Knight” di OZ.
Tokita:
E’ così. Visto che si trattava di Leo che sarebbero dovuti apparire su “Comic Bom Bom”, mi era piaciuta l’idea di caratterizzarli come dei cavalieri. In questa configurazione c’è un’unità del comandante, una che punta sulla velocità ed una sulla potenza. Per questo motivo utilizzano parti dell’Aries e del Tragos. Penso che Shintani creando i modelli a tre dimensioni sappia spiegarlo meglio di me...
Shintani: No, no, non fui coinvolto nella progettazione di oggetti tridimensionali. Parlando dei Leo, ne ho solo modificato gli elmetti. Aggiungendogli una sorta di kabuto penso di averli resi più incisivi.
Tokita: Vero? Quando ho visto il Tallgeese ho pensato che aggiungergli una sorta di elmetto ne avrebbe migliorato significativamente il design. Come il Tallgeese, il Leo-S ha una maschera sul sensore che glielo rimpicciolisce. Ora che ci penso, anche Shintani aveva delle illustrazioni da mostrare, giusto?
Shintani: Le feci su richiesta di Comic Bom Bom. In quel periodo mi occupavo di “Plamo Wars”, e mi fu chiesto di creare qualcosa in riferimento a G-Unit. Per questa rubrica creai alcuni concept originali, come delle unità aeree e sottomarine per il Geminass.
Tokita: Vidi quel numero e rimasi stupito dal fatto che esistessero design del genere! Ma in quel periodo feci finta di esserne a conoscenza 😄 Dicendo che G-Unit godeva di svariate trasformazioni!
Shintani: ...Credo che dell’unità sottomarina esista solo questa illustrazione. Invece l’unità aerea fu realizzata in gunpla. C’erano anche altri modelli disegnati da Akutsu. Sia Bom Bom, che la Sunrise e la Bandai ci lasciarono praticamente carta bianca su tutto.
Tokita: Dici? Ecco perchè hanno fatto disegnare dei Mobile Suit anche a me.
Shintani: Ahahahah! Ci è stato permesso di fare ciò che volevamo.
Tokita: Erano bei tempi, eh?
Shintani: Vero! E quando uscirono, anche il Leo-S, il Leo-R e il Leo-N ebbero un ottimo riscontro col pubblico.

Incontro con il Jun'ichi Akutsu, il fratello giurato
Shintani: Io e Jun'ichi Akutsu ci siamo incontrati per la prima volta nella BEE-CRAFT, durante la trasmissione di G Gundam. BEE-CRAFT era una compagnia che si occupava di design e colorazione di giocattoli, e in quel periodo io vi lavoravo occupandomi dei design di G Gundam e Gundam W. Quando si tratta di mecha, ci informavamo sulle gimmick richieste, e proponevamo i design che sarebbero poi stati trasformati in giocattoli dalla Bandai. Ad occuparcene eravamo io, Akutsu e un nostro supervisore.

Quindi nella BEE-CRAFT creavate anche prototipi, e ne curavate le gimmick?
Shintani: Esatto. Akutsu disegnava, e poi io cercavo di rendere il suo progetto tridimensionale attraverso un prototipo. In questo caso Akutsu era il "cervello" ed io mi limitavo a seguirlo, oppure a lui veniva un'idea e io la disegnavo, oppure ideavamo insieme dei design.
Tokita: A guardarvi dall'esterno sembra che Shintani svolazzi ovunque lo guidi Akutsu.
Shintani: Sì, quella è la dinamica ricorrente, e anche adesso che abbiamo fondato insieme ASTRAYS4 non è cambiata di una virgola 😄 Quelli di G-Unit sono i primi mecha-design che io ed Akutsu abbiamo potuto considerare come completamente nostri, quindi siamo molto affezionati a questa serie.

1 "Latte" è la lettura dell'acronimo "RaTe", composto dalle parole "Radio" e "Televisione", appunto.
2 Qui Shintani e Tokita mettono "Gundam" all'interno dei titoli di alcuni programmi televisivi giapponesi famosi. Nello specifico la serie di documentari "Yasei no Koku", il talk-show "Tetsuko no Heya" e la serie TV "Hissatsu Shikakenin".
3 Gioco di parole e successiva battutona sulla pronuncia giapponese di "L.O. Booster" che ricorda quella dell'inglese "Lobster". --Effettivamente sembra un'aragosta, LOL!
4 Sia Shintani che Akutsu sono Amministratori Delegati di ASTRAYS.

2 commenti:

  1. Molto interessante davvero questo approfondimento!

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    1. You're welcome!
      Entro fine mese dovrei rilasciare anche la seconda parte!

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