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"Gundam W For Dummies", ovvero una sfacciata (e scurrile) apologia dell'After Colony

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Oggi Gundam W veniva trasmesso per la prima volta sulle emittenti giapponesi, e quale modo migliore di celebrare questo nostro atteso anniversario se non con un'infuocata polemica rivolta a chi, dopo decenni, ancora dimostra di non averne capito un cazzo?!
Gundam W fu la seconda serie gundamica ad essere trasmessa in Italia dopo decenni di astinenza per i fan, e ha purtroppo sofferto della reazione della "vecchia guardia" che si Ú trovata davanti un prodotto di cui non ha capito la collocazione, ma anche dell'incompetenza dell'editoria italiana, che come al solito ha dovuto tirare fuori il "fattore nostalgia" per scatenare interesse in una certa fetta di pubblico, contribuendo a non far capire un cazzo alla gente.
A questo aggiungiamo i difetti evidenti, quasi fisiologici, di una serie che si pone in una condizione un pò da "intermezzo" all'interno del suo franchising, e la cui ambizione narrativa può risultare a volte un pò indigesta.

Insomma, Gundam W non Ú un capolavoro ma neanche una "cagata pazzesca", e non capisco la sistematica denigrazione cui Ú sottoposta questa serie, dal web alla carta stampata. Mi potrebbe venire il dubbio che forse sono io ad "andare contromano" come nella famosa barzelletta, ma vista la natura ripetitiva delle critiche, mi viene più semplice pensare che si tratti di meme piuttosto che di costrutti di origine cerebrale-- quanto basta per prendere posizione e confrontarmi con "quello che si dice in giro".
Come "base" di questa mia inchiesta ho preso quindi spunto da articoli e recensioni trovate online da fonti più o meno autorevoli.
Inizialmente volevo fare una confutazione riga per riga delle stronzate che ho letto, ma, seppur in quarantena, non ho tutto questo tempo da perdere, e mi limiterò a sbugiardare questi miei selezionati contributori attraverso l'analisi di determinate "macro-questioni", citandoli dove opportuno.
Iniziamo, dunque∼

"Gundam W" Ú una serie per ragazzine in piena esplosione ormonale poichÚ piena di fighetti

Questa Ú un pò la maledizione di Gundam W, purtroppo incentivata anche da certa promozione ufficiale.
Visto che la produzione accettò l'idea di Ikeda di avvalersi di Murase per il character-design, reduce dall'inaspettato riscontro col pubblico femminile in Samurai Troopers, e considerando che la trama complessa con numerose interazioni tra i personaggi catturò l'interesse dell'audience femminile più di quella maschile, delusa per il poco focus sui mecha, allora i detrattori non esitarono a appiccicare l'etichetta "per femmine" su questa serie.

Amici miei, che devo dirvi? In quanto donna mi sento lusingata se "il problema" Ú una storia complessa con dei bei disegni.
Ma posso facilmente farmi rodere il culo leggendo recensioni come quella di Jacopo che decidono di metterla così:
Questo si spiega dal peccato originale, palese, di Sunrise di rivolgere la serie al pubblico ormonale delle teenager giapponesi, target in cui si annida quello non meno importante (a livello di tornaconto economico, basti pensare all'enorme successo che riscuotono i manga shounen-ai) delle fujoshi, le ragazze che si eccitano sessualmente pensando a protagonisti maschili inquadrati in pose, atteggiamenti e sguardi ambigui che richiamo un immaginario chiaramente omosessuale.
Apperò! E io che pensavo che il franchising di Gundam fosse indirizzato a un pubblico per lo più maschile, visto che il suo tornaconto economico si concentra principalmente sulla vendita di gunpla!
Che insomma la ragione per cui ci sono cinque protagonisti fighi invece di uno Ú perchÚ così possono fargli pilotare un Gundam per uno e vendere più gunpla, sullo stile del genere sentai-- E invece no, dietro tutto c'Ú la "lobby fujoshi" che tira avanti l'economia globale--!

Il buon Jacopo nel suo delirio arriva ad annoverare anche Captain Tsubasa tra le serie dove
con quegli sguardi suadenti, più che un'amicizia dura e virile, [si ricorda] il preambolo a un amplesso
e ci si chiede che razza di infanzia abbia vissuto, ma a un certo punto tira fuori uno spunto oggettivamente interessante da analizzare:
Addirittura peggio i comprimari, tra cui spiccano [...] soprattutto le classiche ragazze innamorate dei protagonisti (non possono certo mancare rapporti sentimentali in una serie rivolta alle ragazze! Non importa se sono inutili nell'economia generale) e trattate come spazzatura da loro, perché - in linea con il qualunquismo femminile - i veri uomini pensano al dovere e non hanno tempo da perdere in smancerie.
Mi sarebbe di una semplicità quasi infantile tirare in ballo l'eroina di qualunque altra serie gundamica per dimostrare come trattare efficacemente un personaggio femminile come spazzatura, ma non voglio farlo e mi attengo al testo.
Credo che in nessuna serie gundamica come Wing ci siano così tanti e variegati personaggi femminili cazzuti, che dimostrano di avere un'identità, un ruolo, la capacità di imporsi, salvare la situazione e saper crescere e migliorarsi durante la serie.
Relena con i suoi cocciuti ideali, Sally col suo machismo spaccaculi, Lady con la sua capacità di fare i conti con la sua vera natura, Noin con la fedeltà ai suoi sentimenti aldilà dell'onore di un soldato-- Effettivamente, se si vuole definire Wing una "serie per femmine" si potrebbe fare grazie a questa cura nel ritrarre varie sfaccettature della natura femminile-- Ma mi verrebbe da chiedere cosa ci perda lo spettatore maschile a vedere un buon numero di personaggi femminili non essere trattati a pesci in faccia-- CioÚ, siamo sicuri che "i veri uomini pensano al dovere e non hanno tempo da perdere in smancerie" sia qualunquismo femminile e non becero machismo da quattro soldi--?
Ma poi scusatemi... I personaggi maschili non volevamo farli bombare uno con l'altro--? A che pro inserire così tante "rivali" nella serie..?

Aldilà del ridicolo tenore del resto della recensione, mi ha irritato in maniera particolare questo punto:
viene spontaneo ridere pensando a come Ikeda presenti il titolo dicendo che lo ha sviluppato pensando a come avrebbe fatto al suo posto Tomino
Io in questo frangente per onestà intellettuale lascerei perdere la serie di Gundam, prodotto di una miracolosa sinergia di vari autori e creativi, e mi focalizzerei su un prodotto squisitamente tominiano, ovvero il romanzo di Gundam.
Qui Amuro non Ú un ragazzino che si trova catapultato nel Gundam per forza di cose, ma un giovane militare, decisamente troppo giovane, già inquadrato nell'esercito federale. La critica tominiana si concentra quindi su questi "giovani soldati" mandati al macello ancor prima che possano diventare "uomini", con tutto il pacchetto di insicurezze relative all'amore, l'amicizia e la comunicazione che questo comporta-- Anche se sono bravi a pilotare un mecha e ad usare le armi in dotazione sono tragicamente "incompleti".
In Wing abbiamo cinque "professionisti", addestrati a uccidere e combattere sin da quando erano bambini, che non esitano ad ammazzare gente e a tener la propria esistenza in poco conto... Ed ecco che a un certo punto Heero non riesce ad uccidere Relena e non si spiega perchÚ, Quatre finisce per odiare chi dovrebbe proteggere, Trowa preferisce dimenticare chi Ú (ironico per un personaggio introdotto come "Senza Nome") e trovare conforto tra le braccia di sua "sorella"-- La cosa figa dei personaggi di Wing, contrariamente ai personaggi "eroici" delle serie robotiche ortodosse e quelli "immaturi" che hanno il loro capostipite in Amuro, Ú che sanno già cosa devono fare e come farlo, ma una volta che vengono "costretti" ad interagire con la "vita" vanno in cortocircuito perchÚ questo implica prendere decisioni, e non solo obbedire ad ordini. E' un'interpretazione molto vicina a quella dei protagonisti tominiani e al tempo stesso opposta, perchÚ ci dice che sono le insicurezze a farci crescere, non la loro assenza.
Altra critica prettamente tominiana Ú quella che riguarda l'abuso della tecnologia: come i Newtype vengono di fatto "abusati" nella loro natura inter-comunicativa venendo trasformati in armi da guerra, così in Wing il progresso tecnologico Ú teso a "disumanizzare" i conflitti, e lo fa prima tirando in ballo le Mobile Doll, che trasformano le guerre in "giochi per i potenti", e poi con il "Zero System", che trasforma gli uomini in "batterie" per portare avanti i suoi calcoli di vittoria totale.
--Insomma, se pensate di conoscere Tomino meglio di Ikeda, forse Ú il caso che vi rivalutiate.

Lasciatemi infine togliere questo sassolino dalla scarpa--
addirittura a un certo punto così, senza alcuna ragione, due di loro si ritrovano dentro una stanza e, invece di parlare di qualcosa, si mettono a suonare insieme il flauto - e non potrebbe essere stato altro strumento musicale!
In Gundam, Episodio 9, Garma entra nella stanza dell'albergo di Char e lo sorprende nella doccia e dice "Oh, sei già sveglio?". PerchÚ Garma ha le chiavi della stanza di Char e perchÚ voleva entrare in camera sua mentre dormiva..? Quale dovrebbe essere poi l'utilità "nell'economia generale" di mostrarci Char seminudo che interagisce con Garma..? Direi che LA LOBBY FUJOSHI COLPISCE ANCORA, ma stavolta per mano omologata tominiana.
--E comunque Quatre in quella scena non suona il flauto ma il violino.

La trama Ú confusa e ci sono un sacco di plot hole

Quando il critico medio vuole sembrare sveglio, non scomoda le ragazzine arrapate ma dimostra di essere un uomo di gusto contestando la sceneggiatura della serie.
Ad essere onesti la trama di Gundam W Ú indubbiamente complessa, e la sua compilazione soffre dei vincoli di schedule cui erano sottoposti sia lo sceneggiatore Sumisawa che il regista Ikeda-- Ma stiamo pur sempre parlando di Gundam W. E' la serie in cui di punto in bianco partono gli spiegoni sulla situazione politica e militare, dove all'inizio di ogni episodio ti fanno il riassunto di cosa Ú successo prima, dove la gente parla e inizia a spiegare cose anche quando nessuno gliele chiede--Insomma, ci sono momenti didascalici molto evidenti. Ammettete che invece di guardare lo schermo eravate presi a scaccolarvi l'ombelico, e facciamo prima!

Ad esempio il buon Carey, nel suo isterico video (grazie a dio non c'Ú una "Part 2", così ho dovuto sorbirmi un numero limitato di cazzate), definisce come "plot holes" (ovvero dei "buchi di trama"), cose che non lo sono affatto-- Ad esempio, il fatto che durante la sua festa di compleanno Relena capisca che Heero Ú il pilota di uno dei Gundam e sappia dove trovarlo-- E ricapitola pure il perchÚ: "Ma tu hai solo visto un tizio con una tuta da pilota militare svenuto sulla spiaggia, il giorno prima hai visto un aereo che voleva abbattere il tuo shuttle--", aggiungo io, il giorno dopo arriva un misterioso ragazzetto nuovo a scuola che non ti si caga nonostante tu sia l'idolo delle folle, nel giorno del tuo compleanno tuo padre Ú convocato d'urgenza per un problema e sbirci le foto del "misterioso oggetto" che Ú caduto sulla Terra proprio quando tu eri sullo shuttle, e in quell'esatto momento arriva il tuo compagno di classe che fa "Che strano, mi Ú sembrato di vedere Heero a bordo di un'ambulanza dirigersi verso la base militare!", porca puttana, mi sembra abbastanza ovvio trarre la conclusione che Heero sia uno dei piloti del Gundam e stia andando verso la base militare--!
Diciamo che i plot hole ci sono per forza, se non guardate lo schermo!

Sempre nello stesso video, viene indicato come un plot hole il fatto che dei SOLDATI ALLEATI scambino i moduli di rientro dei Gundam per rifiuti spaziali quando I SOLDATI DI OZ sanno che Ú in procinto di essere attuata l'Operazione Meteor da parte delle Colonie. Lui non capisce che sono organizzazioni differenti, nonostante i personaggi indossino uniformi differenti. Gli sfugge insomma il fatto che praticamente tutto il primo cour della serie stabilisca che OZ Ú più sveglia e operativa dei membri superficiali e faciloni dell'Alleanza della Sfera Terrestre. E' insomma talmente preso a ridere del doppiatore di Septem da non capire che cazzo succede in una scena di due minuti.

Un altro "plot hole" molto popolare, risiederebbe poi nel fatto che il nome in codice "Heero Yuy", con cui si presenta il protagonista, sia una pessima idea per un'operazione sotto copertura, visto che si tratta di un eroe della storia recente-- Peccato che Heero Yuy sia considerato un eroe solo sulle Colonie, e non sulla Terra. Anche oggi, ci sono una paccata di eroi e patrioti locali di cui il pubblico medio non sa nulla. A voi suona una campanella a sentir nominare Rafael Sebastián Guillén Vicente o James Connolly? Michael Collins..? E viviamo sullo stesso pianeta. PerchÚ "Heero Yuy" dovrebbe significare qualcosa per un terrestre medio durante l'After Colony? Apprezzate quindi come nella serie solo i personaggi che hanno collegamenti con la politica o l'esercito reagiscano al nome. Di contrappunto, appena Heero si nasconde sulle colonie adotta l'alias "Duo Maxwell", confermando che cerca di mantenere una copertura.

Il buon Mirado invece nel suo articolo ci porta un altro esempio di un certo livello, che vi cito qui sotto traducendo al volo dall'inglese:
• Dopo aver attaccato l'alleanza e aver dimostrato la sua vera fedeltà a Romefeller, OZ si divide in due gruppi quando Treize viene rimosso dal potere dal Duca Dermail, il capo di Romefeller.
• Questa "fazione di Treize" Ú forzata via dalla Terra verso lo spazio, dove entra in conflitto con i reduci dell'Alleanza e i membri di OZ che stanno riprendendo lentamente il controllo delle Colonie.
• Senza alcun motivo, la Fazione di Treize e alcuni reduci dell'Alleanza si uniscono alla White Fang, un gruppo filo-coloniale, nonostante si stessero prendendo a pizze tra loro fino ad un momento prima e non si fossero mai cagati prima d'ora le colonie.
• Treize ritorna al potere come capo di OZ/Il Mondo Unito/Come-le-forze-terrestri-decidono-di-chiamarsi, ma invece di gioire e unirsi a lui, i membri della White Fang che facevano parte della fazione di Treize decidono di combatterlo fino alla morte--
Ecco, in queste poche righe viene esemplificato come riuscire a non capire un cazzo di cosa si Ú appena guardato sullo schermo e farsene pure vanto.
Allora, non Ú che la Fazione di Treize si trovasse sulla Terra e in seguito scappi nello spazio: semplicemente, esistono forze di OZ terrestri e spaziali, così come esistono forze alleate terrestri e spaziali; L'Operazione Daybreak, ovvero quando OZ si sovrascrive all'esercito alleato, avviene mentre ENTRAMBI I GRUPPI SI TROVANO SIA SULLA TERRA CHE NELLO SPAZIO, E QUINDI COMBATTONO DOVE CAPITA. Se questo si applica alle forze alleate e OZ, si applica per forza di cose anche alla Fazione di Treize contro le restanti forze di OZ: Treize aveva dei sostenitori sia tra le truppe terrestri che tra quelle spaziali di OZ; quando il loro leader viene imprigionato, i vari soldati si ribellano AUTONOMAMENTE ai fedelissimi di Romefeller, e lo fanno sia sulla Terra che nello spazio.
La White Fang appare invece quando OZ, nella figura di Lady Une, cerca di ingraziarsi le colonie dimostrando di non essere della stessa pasta dell'Alleanza; in quel frangente molti coloni si legano ad OZ riconoscendola come una forza benefattrice (tipo Hilde), ma tra questi entrano anche DEGLI INFILTRATI DI WHITE FANG (tipo Sedici), che cercano di aggredire OZ dall'interno per appropriarsi della loro tecnologia bellica. --Insomma, quelli non sono soldati di Treize, ma membri della White Fang infiltrati sin dal principio.

I personaggi fanno cose stupide e sono generalmente odiosi

Questa contestazione solitamente fa seguito a quella precedente, laddove i "comportamenti inspiegabili" dei personaggi sono considerati, con una disinvoltura intellettuale non da poco, alla stregua di plot hole (inizio a credere che la gente non sappia cosa sia un "plot hole").

In questo senso, molti trovano inspiegabile che gli scienziati e Trowa "entrino a far parte di OZ", loro acerrimo nemico. In realtà si tratta di voltagabbana utilitaristici: gli scienziati cercano di entrare in contatto con i loro piloti e recuperare i Gundam per salvare capra e cavoli, mentre Trowa agisce come spia, per tenere un occhio sulle mosse del nemico. Riuscite a capire Char che combatte per gli Zabi nonostante voglia ucciderli, e questo no..?

Un altro esempio in questo senso Ú da ritrovare nel comportamento di Wufei, che invece di uccidere Treize quando ne ha l'opportunità si immischia in inutili duelli, facendo pure pippa quando perde.
Ecco, molti fraintendono il personaggio di Wufei. La descrizione più frequente la rubiamo di nuovo a Jacopo,
il cinesino esperto di kung-fu Chang Wu Fei, fissato col culto della forza e dei sofismi virili e qualunquisti che fanno tanto figo (chi Ú forte Ú nel giusto, chi Ú debole Ú un rifiuto umano e merita di morire).
In realtà Wufei non Ú fissato col "culto della forza", ma col culto della giustizia. Queste sue convinzioni cozzano con la sua "missione": nonostante il percorso che ha scelto di seguire, Ú costretto a uccidere in maniera vile (l'attentato ai cadetti di Noin) e ad affrontare in battaglia, e uccidere, avversari che considera deboli, avversari che secondo lui non dovrebbero combattere in primo luogo.
In Treize Wufei trova un degno rivale, e per questa ragione cerca di "goderselo", indulgendo in un combattimento "dignitoso" con chi reputa alla sua altezza-- Wufei vorrebbe che tutti i suoi combattimenti fossero come quello con Treize. Messo davanti alla sua inadeguatezza però, ed incapace di affrontare il fatto di non essere "nel giusto" poichÚ "perdente", va immediatamente in crisi, e si rifiuta di tornare sul suo Shenlong, non sentendosene degno.
Wufei riuscirà a tornare in azione quando la "gloria dei perdenti" inizierà a brillare su di lui: se i forti sono ingiusti, allora anche un debole come lui può "permettersi" di contrastarli.

Le vittime per antonomasia di questa critica però solitamente sono due: Heero e Relena.
Heero Ú un gran personaggio, ma la gente guarda lo schermo e non connette. Non capisce come possa mettersi a ridere mentre uccide dei nemici (se dovrebbe mette' a piagne?), ma soprattutto, non gli và per niente giù il fatto che cerchi continuamente di uccidersi.
Quella del suicidio Ú una tattica ricorrente tra i nostri G-Boys, e credo appartenga un pò alla becera mentalità guerriera tipicamente giapponese: uccidersi per evitare di diventare un involontario "collaboratore" del nemico, ma anche per non sopravvivere al disonore di aver fallito il proprio compito-- Per analizzare però questo comportamento credo possa essere utile tornare al discorso di prima, al "cortocircuito" tra dovere e volontà che si crea in una personalità immatura come quella dei nostri G-Boys.
Una delle cose che mi ha molto colpito durante la serie Ú infatti questa discrepanza nel comportamento di Heero, tra il voler portare avanti la missione e, al tempo stesso, volerla fermamente abbandonare cercando una risposta rapida e poco problematica nella propria morte-- In fondo ad Heero Ú stato insegnato che "la vita non vale poi molto, specialmente la sua". Ecco, penso che Heero utilizzi il suicidio in questa ottica prettamente utilitaristica, più che altro come un tentativo estremo di evitare il confronto con queste sue emozioni "scomode"-- Il fatto che poi non venga mai fatto morire, Ú una scelta deliberata per sottolineare la sensazione che "Heero non voglia veramente uccidersi", che insomma anche quando la sua mente sembra decisa a farla finita, il suo corpo si rifiuti, rispondendo ad un inaspettato "istinto di sopravvivenza"-- C'Ú molto materiale per una riflessione, quindi mi fa davvero strano leggere roba tipo
personalità incredibilmente estremizzate e che fino alla fine tenderanno a un "bianco o nero" urlato che non concede spazio a sfumature, sono così fuori dalla realtà, con i loro patetici discorsi che vorrebbero sembrare profondi ma sono filosofia spicciola
Laddove alcune delle battute dei personaggi sono forse tra le più memorabili di sempre, e nella caratterizzazione dei personaggi, nella loro crescita, c'Ú davvero di che riempire saggi-- Potevano davvero essere personaggi scontati votati all'auto-sacrificio più becero, stile Saint Seiya, o lagne infinite messe davanti alla loro inadeguatezza, come Amuro o Kou di Gundam 0083, invece qui c'Ú lo sforzo di presentare cinque stereotipi, ma anche stravolgerli e negarli, trasformando cinque killer in cinque ragazzi "un pò" più equilibrati, coscienti dei propri limiti e dei propri desideri.
E' una sorta di "crescita al contrario": tanto più vulnerabili e incompleti i ragazzi realizzano di essere, meglio Ú.

Dopo Heero, il personaggio più bersagliato Ú certamente Relena.
Sempre Jacopo nella sua recensione ne delinea un ritratto evocativo:
Tra queste ultime spicca l'insulsa Relena Peacecraft, l'unica ragazza capace di innamorarsi a prima vista del ragazzo che promette di ucciderla [...] e, destinata, ahinoi, a fungere da archetipo per un tipo di personaggio che si vedrà spesso in animazione: la "principessina pacifista" che pensa di poter risolvere ogni problema con la diplomazia, rifugge il conflitto armato come fosse il Male in terra e si sente in dovere di fare la morale a chiunque non la pensi come lei.
La faccenda del pacifismo sembra essere particolarmente indigesta, tanto che
Il franchise di Gundam, pur al prezzo di un po' di ipocrisia, non ha mai voluto nascondere una certa presa di posizione contro la guerra, ma lascio intuire come i ripetuti discorsi di Relena sul "com'Ú bella la pace, com'Ú brutta la guerra" siano così ridondanti, asfissianti e sognatori da risultare intollerabili, soprattutto perché troppe volte si avverte chiaramente che sono così usati per tentare di dare tono e far sembrare più impegnata di quello che Ú realmente una storia che rimane, per le sue cazzate, assurda, del tutto implausibile e ipocrita.
e continua
Ikeda non fa altro che mettere in bocca alla sua Relena pistolotti retorici di bassa lega, facendole sognare e pronosticare un demenziale mondo del tutto de-militarizzato - che poi, con spregio verso l'intelligenza dello spettatore... non dico niente.
Sapete che me sembra? Uno che ha fatto una passeggiata sul brecciolino, a cui Ú finito un sassolino nella scarpa, e durante tutto il tragitto maledice quel sassolino senza guardare dove cazzo sta andando.
Se c'Ú una cosa che Wing insegna, e che verrà in seguito ribadito con più vigore in Endless Waltz, per poi fondare Gundam OO e Iron-blooded Orphans, Ú che la retorica pacifista Ú proprio retorica, finchÚ questa non cambia il modo di vedere della gente ed entra effettivamente in gioco. Soprattutto Wing insegna che Ú facile ritrovarsi perdenti a prescindere dall'altezza dei propri valori; insegna che puoi morire per ciò in cui credi ma farai sempre la figura del coglione, che sarà un sacrificio inutile perchÚ il mondo non lo cambia chi muore, ma chi resta in vita a fare da esempio.
Relena nella sua ingenuità ed immaturità pensa di poter ricreare il pacifico Regno di Sanc con la semplice forza di volontà: fallisce. Sanc viene raso al suolo, gli ideali di Relena gettati nel fango. Crede di poter cambiare il mondo anche quando ne diventa Regina, di poter ispirare le masse con i suoi ideali, ma subito dopo Ú costretta dalla dura realtà a lasciare il passo a chi Ú un miglior "giocatore" di lei. Capite da voi che i "pistolotti retorici di bassa lega" vengono quindi smentiti già da soli nella serie, e quello che rimane Ú come la comunicazione possa essere usata per informare e dar vita sì, ad un cambiamento, non demilitarizzando il mondo o distruggendo i Gundam (immagine comunque straordinaria dal punto di vista simbolico), ma creando una popolazione consapevole.

Dalla parte opposta della barricata, altri due personaggi dai comportamenti "inspiegabili" sono Zechs e Dorothy.
--Quello che viene rimproverato a prescindere a Zechs Ú di essere il solito clone di Char, ma quello che si preferisce ignorare Ú la complessità di questo personaggio dal punto di vista della conflittualità con cui vive la sua esistenza.
Questa conflittualità interiore, nella serie, viene rappresentata appunto come un balzare di fazione in fazione, alla ricerca della sua identità: in chi "si riconosce" Zechs, nel militare che trova la sua dimensione solo sul campo di battaglia, o nel primogenito di un'illuminata casata votata alla pace e al progresso--? Pur smettendo di indossare la maschera, alla fine Milliardo riconosce di essere nato guerriero e non pacifista, ed Ú costretto ad indossarne un'altra. Ma al tempo stesso non nega gli ideali del padre, incarnati nella sorella: cerca di essere, a modo suo, la spada che protegge il sogno di Relena.
Tra il militarismo di OZ e il pacifismo di Sanc, quindi, Zechs abbraccia la "terza via", quella di chi combatte per l'indipendenza dalla Terra, ponendosi come erede, almeno idealmente, di quel Heero Yuy già appoggiato dal padre. Ecco quindi come Zechs, che Ú un terrestre, finisce per diventare il rappresentante della lotta armata coloniale.
Tuttavia Zechs, sin dal principio, non aderisce alla White Fang perchÚ vuole "vincere", ma proprio perchÚ la loro Ú una "causa sbagliata". Proprio come Treize, attraverso una "guerra memorabile", spera di svegliare la coscienza delle persone. I suoi atti estremi sono proprio tesi a generare opposizione e critica, e l'unico momento in cui Ú sinceramente "sÚ stesso", Ú sul campo di battaglia, contro un degno avversario. Zechs rappresenta la maledizione di chi sceglie di vivere per la guerra, perchÚ solo sul campo di battaglia il suo spirito trova "libertà".
--E' vero che Zechs Ú l'ennesimo clone di Char, ma almeno oltre alla serie storica si prende la briga di analizzare questo personaggio fino a Il Contrattacco di Char.

Discorso a parte per Dorothy, un personaggio veramente strano nell'organicità del racconto.
Dorothy appartiene a Romefeller, Ú la figlia del precedente comandante di OZ, cugina di Treize e amica d'infanzia di Zechs. Sembra anche essere quella che conosce in maniera più intima e precisa "il piano" di Treize, e il suo personaggio, più che dedito ad azioni precise dedicate alla trama, sembra essere una figura di "commento", che sfarfalla qua e là per "mettere alla prova" gli ideali e le azioni altrui, ma soprattutto, per godersi da vicino lo spettacolo.
Solitamente non c'Ú molta gente a cui interessa assistere ad una rivoluzione, anche se tutti vorrebbero essere dei rivoluzionari-- Dorothy Ú invece una di queste. Vittima di un mondo "sbagliato", riconoscendo la sua impotenza, vuole comunque vedere da vicino il cambiamento. Rispetto a Treize e Zechs quindi, si tratta di un personaggio prettamente "passivo", ma al tempo stesso, grazie al suo privilegiato ruolo di "spettatore", molto attivo dal punto di vista critico.
PerchÚ quindi Dorothy si unisce alla White Fang? Semplicemente perchÚ, dallo spazio, può godersi lo "spettacolo" da un punto di vista privilegiato.
E' un tipo di personaggio molto raro in una serie gundamica, e difficile da rendere perchÚ non dà appigli allo spettatore per simpatizzare con lei. Dorothy Ú quindi un mero "stratagemma" di Sumisawa per presentarci nella trama un ulteriore punto di vista sulle ragioni dei protagonisti.

I Gundam di "Gundam W" sono super-potenziati e irrealistici

--Penso che Gundam W sia una delle poche serie dove i Gundam sono ritratti come armi da guerra "non poi così importanti" nonostante la figaggine.
Insomma, i cinque scienziati li infondono delle migliori tecnologie belliche del momento, anche a livello di styling tirano fuori robetta bella ignorante tipo il Deathscythe e il Heavyarms, ma guardate la frequenza con cui questi fantastici modelli vengono distrutti, abbandonati e spesso e volentieri passati di mano in mano-- Non sembrano poi così importanti rispetto a ciò che davvero conta, ovvero "la missione" dei nostri G-Boys, che come ci dimostrano possono portare avanti anche a bordo di scrausissimi Leo.
E quando la missione "fallisce", i piloti vengono abbandonati dalle colonie e sta a loro trovare un modo efficacie di rompere le uova nel paniere ad OZ, solitamente i primi a farne le spese sono proprio i Gundam, usati a sproposito dai loro piloti, distrutti facilmente perchÚ non adeguati al combattimento nello spazio o "giustiziati" davanti ai coloni come simbolo della minaccia della pace.

Solitamente però, quando si parla di design "irrealistici" si pensa a lui, il Wing Gundam Zero Custom di Endless Waltz: incredibile come un unico mecha che appare in degli OVA riesca a irretire completamente l'immaginario dei critici, trasformando immediatamente Wing nella "serie dei Gundam con le piume" o in una "sagra del piccione", anche se le piume, durante 49 episodi televisivi, non ce l'ha proprio nessuno.
Mi dovete concedere un piccolo volo metanarrativo, e riconoscere che, dall'esordio 16 anni prima, il nostro "Demone Bianco" si sia guadagnato una certa "fama". Gundam W nel presentarci questi modelli dal design evocativo e volutamente così "diverso" dai catorci di OZ, ci sta parlando non dei Gundam dell'After Colony, ma dei Gundam nella nostra ottica di spettatori, di quelli che quattordici anni dopo sarebbero andati ad Odaiba a venerare questo feticcio di 18 metri in mezzo a un prato.
C'Ú insomma la volontà di far diventare i Gundam "un simbolo", un simbolo di sviluppo tecnologico estremo, ma anche l'esternazione della volontà estrema di libertà delle Colonie.
E se la tecnologia lo permette, perchÚ non rappresentare le nostre possenti armi di distruzione di massa come Demoni, Soldati, Eroi o-- Angeli? Pensate ai militari che scrivono minacce sulle bombe da scagliare ai nemici, o che dipingono le spaventose fauci di squali sulla fusoliera di caccia o elicotteri: cercano di far cagare sotto gli avversari. Così come fanno gli scienziati che sviluppano i Gundam.

In Conclusione

Sì, lo so, difficilmente si può considerare questo mio articolo esaustivo, ma spero di essere riuscita a spezzare un paio di lance per questa serie spesso fin troppo vituperata, cercando fornire un punto di vista alternativo sulle contestazioni più frequenti.
Purtroppo già immagino che per la maggior parte dei detrattori avrò comunque fallito e sprecato fiato, barricati come sono sulle loro posizioni e i loro dogmi, sulle loro piccole, nostalgiche, certezze consolatorie-- Comunque sono sempre disponibile al confronto, quindi se avete altre contestazioni da fare potete sbizzarrirvi nei commenti!

8 commenti:

  1. Un articolo notevole, che evidenzia in maniera magistrale non solo i personaggi, ma anche la struttura sociale, politica e militare dell'After Colony; Gundam Wing, insieme a Turn A Gundam, After War Gundam X, Gundam 00, Gundam - G no Reconguista e Gundam - Tekketsu no Orphans, rimane tra le serie degli "universi alternativi" che mi ha conquistato e, ancora oggi, spero in una sua riedizione in dvd da parte della Dynit.

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    1. Grazie, sono felice che l'articolozzo riscontri del gradimento (ho aggiunto una parte su Zechs e Dorothy, BTW!), così come vedere che la serie ha dei sostenitori ^_^
      Sarebbe bello poter avere un'edizione decente di questa serie! Ma dubito che la vedremo mai... Forse più facile sperare nel leggere "Glory of Losers"... Sigh.

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    2. Glory of Losers fai prima a recuperare la versione in inglese degli Zeonic Scanlations, perchÚ non penso che la Panini o la Star Comics la proporranno mai qui in Italia.

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    3. Ah, io di Glory of Losers ho proprio comprato l'edizione completa americana, quindi non Ú una questione di collezione personale-- Ci terrei proprio a vederlo in Italiano perchÚ sarebbe un ottimo modo di ri-promuovere Wing in Italia.
      Non so, Ú più semplice portare un manga già concluso e già distribuito all'estero di uno inedito, il problema Ú che sia Panini che Star Comics sembrano più indirizzati verso l'UC, per forza di cose... Però la Panini, per dire, sarebbe perfetta. Magari in un'edizione come la ristampa di 0079 di Kondo, economica e snella--

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  2. Non ho mai capito perchÚ tutto questo astio nei confronti di Gundam Wing, una serie che ho sempre trovato ben scritta,con dei bei personaggi e appassionante da seguire. Pure Z Gundam ha personaggi che cambiano fazione ma stranamente lì va bene e in Wing no, misteri dell'universo. Grazie per aver speso qualche parola a favore di questa serie e aver smontato alcuni dei più beceri luoghi comuni che circolano nel fandom.

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    1. Guarda, la maggior parte Ú tutto generato dai girellari e i nostalgici che videro il Gundam storico da bambini. Non riuscendo a farsi una ragione che esistesse qualcosa oltre Scia, Peterrei e l'Universal Century hanno compiuto una sistematica opera di denigrazione che si Ú poi mutata nello standard di pensiero.
      E' qualcosa che ho sperimentato proprio sulla mia pelle, quando ho iniziato a seguire Gundam.

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  3. Dear Daeva, perdona la "richiesta insolita", ma credi possibile realizzare un'articolo sulla versione dvd di Gundam Wing della defunta Shin Vision, please ?

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    1. Non ce l'ho perchÚ a dire il vero voglio tenermi l'adattamento Mediaset a un metro dal culo-- Tra l'altro la versione DVD non Ú incompleta? Mi pare siano riusciti a pubblicare per interno solo le VHS...

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