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[TRADUZIONE] Gundam W Frozen Teardrop Epilogue MC-0023 - Finale Silenzioso

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Ok, ragazzi un anno fa iniziava questa avventura dedicata a Gundam W Frozen Teardrop, il mio particolare sfizio nel voler dare un pò di giustizia a questo sequel quasi-ufficiale di una delle mie serie preferite, Gundam W-- Un'avventura fatta di nostalgia, frustrazione, gioie e disperazione, che ci ha regalato tantissimi momenti WTF e altrettanti di puro fangirlismo...
Quindi ecco, chiudiamo in bellezza con questa traduzione promessa dell'"Epilogo" inclusa nell'artbook -ormai introvabile, Gundam W Frozen Teardrop Art Works di Sakura Akagi-- La traduzione dall'inglese che ho utilizzato Ú questa di Uchuu no Kokoro, con alcune precisazioni grazie al supporto delle foto di Monica... E niente, buona lettura ♥

Finale Silenzioso

Il set da tÚ Copenhagen Ú sul tavolo da giardino. Il sole risplende gentilmente nel pomeriggio estivo.
Il sole visto da Marte Ú un piccolo raggio di speranza per i rami impegnati nella fotosintesi, artefice di un'atmosfera rinfrescante. Soffia un vento gentile che agita silenziosamente una tenda di pizzo.
Il risultato Ú una scena tranquilla.

"Heero, il tÚ Ú pronto."

Relena lo chiama dopo aver versato l'acqua bollente nella teiera; Heero, intento a strappar via delle erbacce, si volta verso di lei.
Vorrebbe dire qualcosa, ma resta in silenzio alzandosi lentamente.

"Mi sono già liberato di quel nome..."
Heero si avvicina una sedia e vi prende posto, "In questo momento quello Ú il nome dell'assistente del terzo Presidente."

"E' il secondo Presidente, no?" Relena afferma sorridendo, come avesse dimenticato che un tempo fosse lei ad aver ricoperto quella carica.

"E' il suo modo di renderti omaggio."

Relena osserva Heero, poggiando il mento sulla mano.
"Non posso chiamarti Heero?"

"..."

Non aveva ancora deciso il suo nuovo nome.
Non voleva usare Odin o Clark, e stendiamo un velo pietoso su Beta.

"...Fai come vuoi."

"Allora, Heero sia!" annuisce Relena sfoggiando il suo miglior sorriso, versando il tÚ nero nelle tazze.

"Il tuo tÚ."
"Sì..."

La ragazza soffia gentilmente sul suo tÚ prima di berlo, mentre Heero cerca di ingoiarlo in un sol colpo, per poi fermarsi poichÚ bollente.

"Scusami, ho dimenticato di avvertirti che Ú caldo."
"Va bene, non fa niente."

Una leggera bruciatura gli punge la lingua e le labbra.
Heero Ú grato di poter provare ancora qualcosa del genere. Non si permetteva di prestare attenzione a questi piccoli fastidi, in passato. Non aveva il tempo di farlo.

"Ho fatto dei biscotti," aggiunse Relena porgendogli un vassoio pieno di biscotti fatti in casa dalla forma irregolare, "Mia madre ha conservato la ricetta di nonna Catherina."

Heero prese dunque un biscotto tra le dita ed a un primo morso avvertì la sua fragranza sul palato. Anche se non di bell'aspetto, avevano un sapore eccezionale, di una dolcezza lussuosa.

"Buoni, vero?" chiese Relena con confidenza.

"Sì... Mandane alcuni al Doctor J la prossima volta, in fondo Catherina Ú stato il suo primo amore," disse Heero al secondo morso.
"E' ancora vivo?" Relena chiese stupita.
"Credo compirà 99 anni, quest'anno," rispose Heero mangiando, finendo il suo tÚ, "E vivrà per altri cento."
"E' stato infettato dal Vampire Virus?"
"Come Quatre e Vingt? No, non Ú possibile. Credo che per lui valga solamente il vecchio adagio 'l'erba cattiva non muore mai'."
"Ah, Ú così..."

Erano soliti dedicarsi momenti del genere insieme.
Erano passati ormai cinque mesi da quando erano diventati marito e moglie.
Relena ricevette una lettera con su scritto "Vuoi Sposarmi?" nella primavera di quello stesso anno e acconsentì immediatamente.
Heero non era registrato all'anagrafe marziana, il che lo rendeva un clandestino. Ma anche senza documenti e formalità, i loro cuori erano già legati più che a sufficienza.

La loro casa era costruita nel pressi di un lago, non così lontana dal Winner Hospital. Si tratta di una piccola baracca circondata da coltivazioni.
Relena si reca spesso all'ospedale per visitare e prendersi cura di sua madre, mentre Heero a volte spariva per un paio di giorni per poi tornare a lavorare su qualcosa, e in quei momenti non si allontanava più per un bel pò.

Oggi era uno di quei pomeriggi.

Relena Ú curiosa su dove andasse Heero, ma non gli chiese mai spiegazioni; pensa che quando arriverà il momento sarà lui a dirglielo.
Quando si accorse che le entrate erano più che sufficienti per vivere, immaginò che si trattasse di qualche lavoro governativo.
Tuttavia non avvertiva alcuna tensione attorno a lui, quindi non pensava fosse coinvolto in qualcosa di pericoloso.

Relena Ú felice di poter passare del tempo con Heero in questo modo.

C'Ú stato tuttavia un momento in cui aveva chiesto "E' giusto che io sia l'unica ad essere così felice? Anche se ci sono ancora così tante persone disperate su Marte..."
Non poteva fare a meno di provare la sensazione di essere fuggita dal suo dovere.
Heero premette la fronte contro la sua, dicendole gentilmente, "Relena, sei finalmente libera dalla maledizione dei Peacecraft. Goditi tutto questo, hai già fatto la tua parte."

Heero era solitamente silenzioso, ma quando si trattava di qualcosa di importante diventava straordinariamente loquace.

"Se dicessi 'Voglio tornare ad essere una Peacecraft per la pace', il mio lavoro diventerebbe atroce. Potrei dover uccidere le persone che vorrebbero approfittarsi di te in politica, potrei dover tornare a rischiare la mia vita per proteggerti."
"Tutto tranne quello!"
"Quindi, no, d'ora in poi occupati solo della tua felicità. Prima o poi la pace arriverà anche su Marte". Il suo sguardo serio nascondeva tracce di lacrime.

In quel momento, Quatrine, Phobos e Duo erano probabilmente impegnati in qualche combattimento per mantenere l'ordine su Marte.
Doctor T, Professor W e Maestro Chang, era improbabile che sapessero passare il loro tempo in pace, e anche il terzo Presidente, Maxwell, non era il tipo da restarsene tranquillo in ufficio.

Ma ormai a Relena non importava più nulla di tutto ciò. Nei giorni che Heero passava a casa, si dedicava per la maggior parte del tempo al giardinaggio. Non avrebbe mai rinunciato a una tale perfetta felicità.

Quando Heero era fuori casa, Relena si dedicava ad un hobby segreto: aveva infatti coltivato un piccolo roseto in un'area appartata del loro giardino, con l'intenzione di mostrarlo a Heero per fargli una sorpresa.

Aveva piantato i semi delle sue rose preferite, li aveva annaffiati, protetti dagli insetti e aveva creato anche un piccolo sentiero utilizzando dei mattoncini.
Aveva costruito un arco presso l'entrata del roseto, e le rose vi si erano avvinghiate attorno, creando una naturale armonia col paesaggio.

L'estate nell'emisfero settentrionale di Marte dura il doppio che sulla Terra; finchÚ le rose vengono annaffiate e curate, cresceranno in abbondanza.

La preferita di Relena Ú una rosa bianca detta "Iceberg". Il verde che la circonda fa risaltare con ancora più vividezza il bianco dei suoi fiori.
Ma soprattutto, apprezza che abbiano poche spine: Heero, che presta sempre attenzione a tutti i dettagli, si preoccuperebbe se vedesse dei tagli sulle sue dita, e la priorità di Relena Ú l'evitargli inutili preoccupazioni.

Solitamente i due passano il tempo in tranquillità.
Quando le loro ombre si allungano sull'erba, significa che l'ora del tÚ Ú giunta alla sua conclusione.
Bagliori di luce si affacciano dalle foglie sui rami, tra le ombre dei fiori che ondeggiano, e tra le onde del lago in lontananza.

"Heero, c'Ú qualcosa che vorrei mostrarti", disse Relena mentre toglieva il servizio da tÚ dal tavolo.
"Capisco. Ma prima c'Ú qualcosa di cui vorrei parlare con te."
"Eh?"

Heero tira fuori un biglietto dal taschino.
"Ho trovato il mio certificato di nascita datato A.C 180. Il nome di mia madre Ú "Aoi", ma quello di mio padre Ú assente."
"Che significa?"
"Adesso posso registrarmi all'anagrafe... Possiamo diventare marito e moglie ufficialmente e legalmente."
Anche dopo aver capito, Relena non aveva mai sentito il bisogno di qualcosa di simile, perchÚ non le era mai sembrato che le mancasse qualcosa, in quella situazione.
"Non voglio che il nome del padre sul certificato di nascita di nostro figlio sia assente", spiegò seriamente Heero.
Relena si emozionò alla parola "nostro figlio", arrossendo visibilmente. Era sinceramente felice.
Avvertì la gentilezza del comportamento di Heero.

"Grazie, Heero."
"Credo che cambierò quel nome."

Heero và più che bene, pensò Relena.

"Allora? Che volevi mostrarmi?"
Relena spinse Heero verso il suo giardino segreto; dopo essere passati attraverso l'arco guarnito di splendide rose bianche, il roseto si rivelò ai suoi occhi.
Oltre all'Iceberg, Alberic Barbier, Yvonne Ravier, Winchester Cathedral, Glamis Castle, Jacqueline du Pré erano in piena fioritura.

"Q-Questo Ú..." Heero fissò ammaliato quel magico mondo in bianco.

"Le rose bianche simboleggiano innocenza e purezza nel linguaggio dei fiori. E sembra che l'Iceberg sia soprannominata Snow White nell'Europa orientale."
"E' la prima volta che vedo delle rose così belle."
Delle lacrime comparirono sulle palpebre di Heero.
"Che strano, le mie lacrime dovrebbero essere congelate."

Le lacrime cominciarono a scendere dagli occhi di Heero.

"Heero..."
Relena non resiste alle lacrime di Heero. Si aspettava una reazione sorpresa, ma questa reazione andava ben oltre le sue più rosee aspettative.

"Ti piace? Ho fatto tutto da sola."
"Magnifico. Veramente magnifico. Questo roseto Ú il posto più bello su Marte."
Relena non era soddisfatta, non Ú che sulla Terra esistesse un roseto talmente elaborato. Aveva scelto rose bianche per questo motivo.

"Oh? Intendi dire che non Ú il posto più bello dell'intero universo?"
Heero si fermò a pensare, poi rispose "...Non posso dire una cosa simile."
"PerchÚ?"
"PerchÚ non ho visitato l'intero universo, e non voglio mentire."

Relena avrebbe voluto sentire volentieri una simile bugia.
"Come sei cattivo, Heero..."

Il piccolo sole tramontò dietro l'orizzonte del lago.

"Relena Ú la cattiva, che continua a chiamarmi Heero."

Posarono lo sguardo sul tramonto.
Nel roseto, le silhouette di Heero e Relena si avvicinano in un eterno abbraccio.

THE END

6 commenti:

  1. Complimenti vivissimi per aver reso disponibile al pubblico italiano tante info (e traduzioni) su quest'opera che nel bene o nel male dice una parola conclusiva su Gundam Wing!

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  2. Ho finito di leggere proprio ora l'immane lavoro che hai fatto...che dire...anzitutto complimenti a te per averci portato questo adattamento in italiano. Ad essere sincero però, forse per i troppi cambi di nome, flashback e situazioni ingarbugliate, ho trovato il tutto abbastanza confusionario. Sumisawa poteva rendercelo più semplice! : D Devo dire però, che il finale di Heero e Relena, l'ho apprezzato davvero! Di nuovo complimenti!

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    1. Sono d'accordo con te!
      Credo che molta della confusione, dei colpi di scena inutili (quando Heero spara a Relena che non Ú Relena ma un clonetto di nanomacchine come Zechs), e delle risoluzioni imbarazzanti (Dixneuf che viene smontato come un'aspirapolvere? LOL) siano dovuti al fatto che il romanzo veniva pubblicato a puntate su rivista, quindi ogni volta che finiva un capitolo doveva obbligatoriamente mettere un cliffhanger a buffo, e l'elaborazione ha anche sofferto delle vicende personali di Sumisawa, alle prese con la malattia della moglie, che ha costretto la pubblicazione a ripetuti ritardi, e certamente a dei momenti di confusione per lo scrittore...

      Comunque nonostante i suoi difetti, lo trovo un lavoro tutto sommato appassionante e divertente! Mentre leggevo fantasticavo sul vederne alcune parti animate, secondo me funzionerebbero alla grande!
      --C'ho scritto pure un articoletto qui x'D : https://gundamverse.blogspot.com/2021/10/cose-belle-da-animare-in-wing.html

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    2. Ho letto l'articolo linkato...Per citare il tuo articolo, da fan dell'U.C. e vista l'importanza del franchise, non sarei contrario ad un remake della serie storica, a patto di mantenere inalterata la storia, limitandosi aduna rinfrescata delle animazioni. Anche se sinceramente, il charater design di "Cucuruz Doan's Island" non mi piace molto...Tornando a Wing...concordo con te con l'idea di accorpare gli eventi in progetti separati, proponendoli in ordine cronologico, senza flashback, anche se le cose da cambiare, secondo me, sono davvero molte, togliendo Sumisawa di torno. Certo di materiale da animare ce ne sarebbe molto, ma alla fine a me basterebbe il Mars Century...del resto anche in Origin c'era molto, ma hanno animato solo una parte...mha, staremo a vedere...
      P.S.: Mi sono accorto che ho fatto i complimenti ma non ho ringraziato! ^_^ Grazie!

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    3. Io sono contraria ad un remake della serie stotica, francamente. Esiste già il remake della serie storica, e sono i tre lungometraggi riassuntivi XD Secondo me a rianimare un certo classico, concepito in un particolare momento storico e con un certo messaggio-- Beh, dubito che finirebbero per "rinfrescare le animazioni" (e a che pro, poi?)-- E ne uscirebbe una zozzeria come Cucuruz, che non ha ereditato nulla del messaggio dell'episodio originale.
      Ahah, poro Sumisawa-- Ma concordo x'DD

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