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Il Successore di "Gundam" - Interviste a Nobuyoshi Nishimura, Hiroyuki Kawasaki e Shinji Takamatsu

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Stiamo ancora festeggiando il 25° anniversario dalla prima trasmissione giapponese di Gundam X, e per l'occasione ho spolverato il numero di di Giugno 1996 della rivista Animage, che contiene un articolo dedicato alla serie TV e il suo essere la nuova "serie di Gundam nel secolo di Gundam".
L'articolo include dei brevi commenti dello staff della serie, incentrati su alcune peculiarità di Gundam X.
Di seguito le traduzioni di questi contributi, che danno il senso dell'atmosfera durante l'esordio della serie e le sensazioni ed obiettivi dei creativi coinvolti, anche in relazione al confronto ineluttabile con Mobile Suit Gundam.


Garrod come punto di contatto tra realismo e manga
Character Designer • Nobuyoshi Nishimura

Cosa faceva Nishimura durante l'era del First Gundam ("Mobile Suit Gundam")?
Nishimura:
Aspettavo semplicemente che ne iniziasse la trasmissione. All'epoca era un ragazzo delle superiori e vivevo in un'area rurale, quindi la trasmissione televisiva iniziò l'anno seguente. Mi ero tenuto informato in proposito grazie alle riviste di animazione, però.

Quale parte del First Gundam Ú la sua preferita?
Nishimura:
Sono stati i disegni di Yoshikatsu Yasuhiko ad attrarmi di più. Mi piaceva disegnare, quindi copiavo spesso ciò che attraeva la mia attenzione. Prima di allora avevo visto i disegni di Yasuhiko sui Roman Album di Combattler V e Raideen, ed avevo letto anche Crusher Joe. Anche i movimenti più insignificanti erano disegnati perfettamente. Per esempio, quando un personaggio si fermava dopo che aveva corso, non si fermava immediatamente, ma veniva disegnata anche la parte in cui rallentava. Il movimento era morbido e realistico, era come se i personaggi recitassero, in un certo senso. Ed i personaggi erano anche molto realistici, mostrandoci le varie sfaccettature della natura umana.

Quale Ú stata la tua esperienza come character designer di "Gundam X"?
Nishimura:
Il titolo Gundam ha un certo peso, quindi mi sono subito chiesto se fossi in grado di occuparmene. Un ragazzo energico come Garrod Ú semplice da disegnare per me, ma ho avuto difficoltà a cancellare il presupposto che i personaggi di Gundam siano realistici. Alla fine ho disegnato un personaggio manga e uno realistico, fino ad arrivare a un compromesso tra i due, così sono arrivato al design finale.

E per quanto riguarda Tiffa?
Nishimura:
C'era la richiesta di Takamatsu di una ragazza dalle belle ciglia lunghe, quindi mi sono attenuto a queste indicazioni. Inizialmente non aveva le pupille, perchÚ volevo creare un personaggio misterioso come Lalah... Ho un pò di problemi con Tiffa in questo momento.

In che senso?
Nishimura:
Sto lavorando agli episodi 7∼8, dove Tiffa si sveglia dopo essere stata in coma dall'episodio 4, ma non riesco a disegnare il suo viso quando apre gli occhi... Sto passando un brutto momento 😃


Profilo: Nasce il 18 Febbraio 1963 nella prefettura di Nagasaki. Nel 1983 si unisce allo Studio Dub. Lavora a Votoms, così come alle animazioni di Z Gundam e Gundam ZZ. E' stato direttore dell'animazione di Patlabor.

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Il Re dei Gunpla traccia la strada maestra dell'intrattenimento
Compositore della Serie • Hiroyuki Kawasaki

Abbiamo saputo che il signor Kawasaki Ú un gran fan dei gunpla, Ú vero?
Kawasaki:
Sì, diciamo che mi sono autoproclamato Re dei Gunpla. A dire il vero, sono stato introdotto al mondo di Gundam grazie ai gunpla. Avevo visto solo gli ultimi due episodi della serie, ma in quel periodo seguivo le riviste di modellismo, e ricordo che rimasi impressionato dal plamo di un Mobile Suit ricostruito completamente in scratchbuild, così cominciai a seguire le repliche dell'anime.

E' il fascino dei mecha?
Kawasaki:
Credo di essere stato attratto dal fatto che i mobile suit fossero rappresentati come un'arma dalla forma realistica in un anime. All'epoca era una novità avere modelli in scala basati su un anime.

Cosa l'ha affascinata del First Gundam?
Kawasaki:
Nella storia si fa un buon uso dei mecha. Ad esempio, ci sono le colonie spaziali. Mi Ú rimasta molto impressa la scena del missile lanciato all'interno della colonia, le conseguenze sono state un vero e proprio shock visivo. Inoltre, la narrazione Ú molto brillante.

Vero, tutte le serie di Gundam hanno quel qualcosa che ricorda un taiga drama.
Kawasaki:
Ci sono due punti su cui Takamatsu mi chiede di insistere quando lavoriamo su una storia. Il primo Ú di rendere la storia emotiva, ma non inebriante. La seconda Ú quella di attenermi alle espressioni principali del racconto.

Sembra difficile.
Kawasaki:
In pratica, significa di non fare una storia basandomi semplicemente sull'ambientazione e le informazioni. Lo interpreto come un invito a chiarire pensieri dei personaggi attraverso le loro azioni. Siamo all'inizio, ma voglio afferrare lo spettatore e trascinarlo con me sulla strada maestra dell'intrattenimento. Voglio creare una serie che i ragazzi possano guardare con i loro genitori esclamando "Non Ú fantastico?!"


Profilo: Nasce il 17 Novembre del 1965 nella prefettura di Kanagawa. Esordisce a 19 anni firmando la sceneggiatura di Doteraman. Ha partecipato alla sceneggiatura della "Brave Series" J-Decker, così come a quella di Wataru.

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I Newtype lasciatici da "Mobile Suit Gundam"
Regista • Shinji Takamatsu

Che tipo di lavoro Ú "Mobile Suit Gundam" per il signor Takamatsu?
Takamatsu:
E' difficile da dire, ma Ú sicuramente un'opera che ha avuto una grande influenza su di me. Penso sia stato a causa di Gundam se ho voluto lavorare come animatore e deciso di unirmi alla Sunrise.

Come ti sei sentito quando hai visto "Gundam" per la prima volta?
Takamatsu:
Rimasi onestamente sorpreso che si potesse fare un anime robotico del genere, mi sembrò una novità incredibile. All'epoca ero uno studente delle superiori e si era nel pieno del "anime boom" iniziato con Yamato. Tuttavia gli anime robotici erano considerati "roba per bambini" per vendere "giocattoli". Poi Ú uscito Gundam. E' un anime robotico, ma Ú eccellente. Ed in più, mi ha commosso la profondità del dramma umano.

Quindi sei diventato un fan fin dal primo episodio?
Takamatsu:
Non proprio, all'inizio pensavo fosse un anime robotico strano con un sacco di robe complicate, ma man mano che andava avanti mi appassionava sempre di più. Per esempio, anche dopo pochi episodi, i mecha nemici erano gli Zaku. Fino a quel momento negli anime robotici i nemici producevano un nuovo robot ogni settimana, invece qui venivano creati come armi di produzione di massa, e se ci pensate, Ú proprio così che funziona nella realtà.

Nel primo episodio di "Gundam X" la scena dell'attivazione del Gundam ricorda quella nel First Gundam, vero?
Takamatsu:
Questo perchÚ Ú proprio basata su Gundam 😃 Ho pensato che fosse difficile che un Gundam riesca a tirarsi in piedi in quel modo. Nello storyboard avevo aggiunto di far soffiare il gas dal petto, e sembra che gli animatori l'abbiano lasciato così... Ci sono poi altre citazioni, come la caduta della colonia, ma in questo caso le animazioni sono straordinariamente fluide.

Probabilmente queste citazioni appaiono perchÚ tutti abbiamo ben chiara l'eredità lasciataci da "Gundam".
Takamatsu:
Questo penso sia una cosa positiva ma al tempo stesso negativa. Gundam non Ú solo l'ambientazione o certe scene, Ú il concentrarsi sul dramma della vita umana... E io sto cercando di raccontare il mio dramma nel firmamento chiamato "Gundam".


Profilo: Nasce il 3 Dicembre del 1961 nella prefettura del Tochigi. Ha partecipato a Votoms in veste di produttore. Dopo aver impostato la produzione di Z Gundam, ha lavorato anche su Gundam ZZ. Ha inoltre diretto la "Brave Series" Might Gaine.

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