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Gioie e Dolori: le Donne e il Potere in Gundam

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L'associazione al "Potere" in Gundam assume solitamente connotati negativi, sottolineando come chi lo detenga abbia come unico interesse il mantenerlo per conservare il proprio ruolo privilegiato, e come chi combatta solo per ottenerlo sia immancabilmente condannato ad una brutta fine.
In questa lotta di auto-determinazione, tuttavia, esistono delle eccezioni, delle persone che sono state in grado non solo di conquistare il potere, ma soprattutto di mantenerlo garantendo la pace. Si tratta delle donne.

I primi "esperimenti" di autorità femminile nelle serie gundamiche in realtà raramente arrivano a buon fine. Non dissimilmente dalle loro controparti maschili, infatti, Kycilia Zabi da Gundam o Haman Karn da Z Gundam sembrano muoversi più per "ripicca" e ostilità verso i loro "rivali" più che per una vera vocazione progressista.
Molte donne associate al potere verranno poi rivelate come "fantocci", come nel caso di Sarasa da Gundam ZZ o di Maria Pia da Victory, mentre altre rinunceranno presto alla loro autorità una volta "accasatesi", come nel caso di Berah da Gundam F91 (e in seguito Crossbone Gundam), per certi versi anche nella Nastasha da G Gundam, che abbandona la sua posizione militare per unirsi ai pirati di Argo, ed anche a Dianna da ∀ Gundam, una volta assicuratasi di aver trovato una "degna erede".

La morale della storia Ú sempre che "il potere logora", e questo non deve essere mai racchiuso nelle mani di un unico individuo, ma generalmente condiviso all'interno di strutture istituzionali.

Tra i primi personaggi femminili a ricoprire un ruolo coscientemente autoritario, citiamo naturalmente la nostra beneamata Relena da Gundam W.
La "parabola" di Relena Ú anche particolarmente significativa. Figlia di un politico e aderente agli ideali pacifisti, la prima esperienza con l'autorità di Relena sarà come "rappresentante" di Sanc Kingdom, nel tentativo di rifondare il regno del Re Peacecraft, suo padre; Ú interessante come nonostante sia di fatto una "Principessa" Relena preferisca adottare un titolo più "governativo" che legato al suo pedigree.
Le cose cambieranno con l'entrata in campo della Romefeller e l'istituzione della ESUN, di cui Relena verrà dichiarata "Regina"; il Duca Dermail intende infatti avvalersi della figura evocativa della ragazza utilizzandola come "fantoccio", ma Relena utilizzerà presto questa posizione a suo vantaggio, attirandosi la simpatia delle frange più "diplomatiche" dell'organizzazione.
A fine serie, trovata finalmente la sua "dimensione", la ritroveremo come segretaria del Ministro degli Esteri, riavvicinata quindi non solo al ruolo originariamente ricoperto dal padre adottivo, ma anche in un contesto governativo democratico, con l'obiettivo di garantire la convivenza pacifica tra Terra e Colonie.
Nel romanzo Frozen Teardrop, proprio prima di venir costretta al congelamento criogenico, Relena stava inoltre valutando di concorrere alle elezioni come Presidente dell'ESUN, sottolineandone la caparbietà, ma anche i progetti ben precisi.

Un altro esempio di come il potere sia uno strumento a doppio taglio e per amministrarlo serva una fresca mentalità giovanile in grado di stare al passo coi tempi che corrono Ú da trovare in ∀ Gundam. Il personaggio di Dianna, "l'eterna regina della Luna", Ú rappresentato, nella sua autorità suprema, come estremamente solitario, malinconico e spesso inconsapevole della realtà che la circonda.
Pur essendo la reggente assoluta dei Moonrace, a causa dei continui sonni artificiali cui Ú costretta per garantirsi la sopravvivenza, non si rende conto del mondo che cambia attorno a lei, ignorando gli indici di un prossimo tradimento da parte dei suoi più stretti collaboratori, mossi anch'essi da, ovviamente, il tentativo di mettersi a capo del regno.
In questo contesto, la figura veramente innovativa, piena di forza creatrice contrapposta alla maestà "lunare" ma ormai priva di vitalità di Dianna, Ú certamente Kihel.
Kihel, nonostante la solita apparenza di "principessina", la ragazza di buona famiglia con buone maniere, ha molto di rivoluzionario: confessa di preferir trovare lavoro piuttosto che studiare per garantirsi la proppria indipendenza di pensiero ed azione, e nel momento in cui viene scambiata per Dianna, in virtù di un profetico gioco, dopo la confusione iniziale non esiterà a far suo il destino pacifico dei Moonrace, sostalzialmente parte della stessa Umanità.
L'immagine della ragazza della Terra che parte per governare la Luna sulla base della somiglianza che ha con Dianna ha decisamente il sapore della truffa, ma anche del destino fatidico che lega una giovane moderna e intraprendente (e innamorata) alle qualità necessarie per un buon governo.

Sia Relena che Kihel non sono le uniche "donne di potere" delle loro serie. Se il loro ruolo Ú proiettato verso lo spazio, che siano le Colonie o la Luna, sulla Terra godono di solide controparti in Dorothy e Lily, entrambe donne volitive e propositive che col passare degli eventi sanno ritagliarsi il loro ruolo nel "progresso", decisamente orientato verso un futuro di cui vogliono essere protagoniste.

In questo contesto, merita senz'altro una menzione il personaggio di Mineva da Gundam UC. Anche lei, come Relena ed altre prima di lei, ricopre il ruolo del "fantoccio", ricalcando un pò la sua situazione vissuta fin dall'infanzia con Z Gundam; "forte" dell'eredità che la lega al Principato di Zeon Ú usata prima da Full Frontal come uno strumento per riunire attorno a sÚ gli eterni nostalgici di Zeon, in seguito a svolgere la stessa identica funzione dall'immobile governo repubblicano di Zeon in Gundam NT.
Tuttavia, proprio come Relena, Mineva non Ú interessata ad agire da fantoccio, ed utilizza la "visibilità" di cui gode per portare avanti un discorso pacifico, sottolineando con le sue azioni come non combatta per la fazione a cui Ú associata, ma segua un'agenda personale ed indipendente col sostegno dei suoi "fedelissimi".

Col nuovo millennio si rispolvera l'immagine della "musa ispiratrice" con l'idol Lacus Clyne da Gundam SEED, per cui Fukuda intravede un futuro da Presidente del Consiglio delle PLANT con la conclusione di SEED Destiny, dopo averla messa al comando dell'Eternal nell'Alleanza delle Tre Navi, in un crescendo irresistibile.
Anche qui, viene fatto intuire che Lacus erediti la diplomazia e il carisma del padre, ricoprendone il ruolo col proseguio degli eventi. Incidentalmente, se Lacus ricopre un ruolo autoritario sulle colonie, stesso si dice del suo corrispettivo terrestre, Cagalli, che come Presidente dei neutrali Emirati di Orb costituisce un caposaldo del pacifismo terrestre.

Questa idea della "terza via" Ú spesso ricorrente nelle serie gundamiche, con la promozione di un movimento che si contrapponga alle potenze in conflitto, spesso aderendo a ideali di pace e collaborazione internazionale, se non planetaria.

Una di queste rappresentanti l'abbiamo nella figura di Marina da Gundam 00.
Principessa del Regno di Azadistan, Marina, in quanto acerba autorità, fa del suo meglio per garantire al suo paese un futuro di progresso e stabilità, aderendo al programma sull'energia solare e cercando di stabilire legami con le altre potenze mondiali. Similmente a Relena, anche lei vedrà disfarsi i suoi ideali pacifici sotto gli occhi, manovrata e ingannata dagli interessi altrui, ma sul finale della serie saprà trovare la sua dimensione e riprendere le redini del suo paese, mostratoci come "ricoperto dai fiori".
Un fattore da sottolineare nel personaggio di Marina, forse meno "d'impatto" delle sue colleghe ma non per questo meno interessante, Ú come nel suo caso venga sottolineato il suo nubilato. Forse in un ideale "unico amore" per Setsuna, Marina in vecchiaia ci Ú presentata da sola, ma non per questo meno "realizzata" dal punto di vista dell'"accudimento", la sua vera vocazione: nel corso degli anni si Ú presa cura degli orfani del suo paese, occupandosi della loro educazione, e facendo in modo che non cadessero vittime nella spirale di violenza dei conflitti, come fu invece per Setsuna ed i suoi compagni.

Arriviamo quindi alla Kudelia di Iron-blooded Orphans che rappresenta un punto d'incontro tra Relena e Marina.
Come Relena, ha in mente ideali ed utopie che caratterizzeranno sempre il suo pensiero, come Marina dovrà confrontarsi con la dura realtà dei fatti, che però non distruggerà il suo modo di vedere le cose ma si limiterà a infondere la sua visione di realtà, nel necessario processo di maturazione del personaggio.
Anche Kudelia rientra nello stereotipo della "ragazza di buona famiglia", ma i suoi genitori la vedono più come un problema che un dono, ed infatti col proseguio della storia non li vedremo più, probabilmente a seguito di una dissociazione dalla figlia.
Come Relena, anche Kudelia seguirà la carriera politica, arrivando a diventare un membro del Parlamento della neonata Unione, e come Marina troverà un'alternativa al ruolo di "madre", legandosi ad Atra per sostenerla con Akatsuki.
Prima di lei, il personaggio della senatrice Henri riportava a quell'idea del "potere che corrompe", e come l'universo femminile non sia affatto immune da certi giochi di potere. Questa immagine appartiene anche alla Martha di Gundam UC, che secondo le parole del nipote voleva "combattere la società governata dagli uomini, per poi comportarsi allo stesso modo".

Una parentesi interessante riguarda il personaggio della "Madam President" di A wakening o the Trailblazer, un personaggio che non gode neanche di un nome, ma Ú mostrata a capo della nuova Earth Sphere Federation. Nel delicato bilanciamento tra mantenere l'ordine pubblico e garantire l'informazione necessaria della popolazione durante l'emergenza, verrà inizialmente consigliata dal resto del governo a celare la possibile invasione dell'ELS, ma in seguito, davanti all'evidenza, ordinerà il dispiego delle forze terrestri nel tentativo di arginare l'attacco del nemico sconosciuto, informandone la cittadinanza. Anche se tardiva, decide di prendere una posizione precisa davanti a una situazione completamente inaspettata e imprevedibile, mantenendo comunque un certo sangue freddo e prendendosi le sue responsabilità.

Non c'Ú quindi una cesura precisa tra generi nell'atteggiamento verso il potere, o i mezzi con cui viene raggiunto. Abbiamo visto nel nostro excursus sia elementi negativi che positivi, ma penso sia significativo annotare come quei pochi elementi "positivi" nella gestione del potere siano per lo più legati a personaggi femminili.
Tomino in una sua vecchia intervista sottolineava come le donne abbiano una forza tutta loro, una capacità di prendere decisioni repentine e immediate quando si tratta delle questioni di cuore che mostrano una determinazione unica, incomprensibile all'uomo.
E' forse questa inaspettata fermezza una delle caratteristiche degli esseri in grado di dare la vita, che le rende particolarmente suggestive nel ricoprire ruoli di potere--? Parliamo quindi di una forza creativa ed attiva, tuttavia ben radicata in un senso di responsabilità tipicamente femminile? O si tratta sempre e comunque di uno stereotipo, che incatenando a doppia mandata il personaggio femminile all'immagine di una madre suppone che questo debba sempre e comunque identificare il resto dell'umanità come figli da accudire--?
Nell'eterna lotta tra essere ed avere, probabilmente l'equilibrio risiede nella quantità di altruismo che si Ú in grado di gestire.

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