Dopo un avventuroso viaggio a bordo dei trenini regionali che, nonostante lo sciopero generale annunciato il giorno prima, mi hanno trasportata sana e sava e in perfetto orario da Roma Tiburtina a Napoli Campi Flegrei, mi sono sorbita un'ora di fila in mezzo al traffico cittadino nell'ilarità generale, condita con qualche sprazzo di pioggia che fa sempre bene perchÚ, come ricordava uno dei tanti compari di ombrello in fila, "Ú come con Lucca, se non piove non Ú una vera fiera del fumetto", mi sono accinta con molta curiosità all'interno della Mostra d'Oltremare.
Devo dire, la Mostra d'Oltremare come struttura fieristica mostra tutti i suoi anni, e nonostante la rivalutazione degli ultimi decenni soffre ancora la trascuratezza delle gestioni precedenti, ma come ambiente Ú decisamente valido e funzionale.
Naturalmente come ogni evento del genere ha le sue criticità : assalto alla baionetta per usufruire dei servizi igienici, tavolate per la food area e la Pizzacon decisamente insufficienti, cestini e secchi per la raccolta dei rifiuti gravemente insufficienti-- Ma come dicevo, disagi comuni ad un pò qualunque fiera faccia dei numeri di pubblico importanti, e certamente c'Ú spazio per aggiustamenti e migliorie.
Dal punto di vista degli stand, non ho visto moltissima varietà rispetto al Romics, anzi, per noi fan di Gundam non c'era praticamente nulla di disponibile, ma ho notato con interesse molti più stand dedicati alle fumetterie e all'antiquariato cartaceo che sono sempre un bel vedere.
Carino, davvero molto carino, l'allestimento del Asian Village, che ricostruiva una sorta di giardinetto cinese con stand tematici al suo interno.
All'interno, presenti gli stand degli editori con tante novità e pochi arretrati; come al solito l'anemia gundamica si Ú fatta sentire, lasciando decisamente l'amaro in bocca.
--Diciamo che su tutto dominava il nuovo volume di One Piece in confenzione ultra-gajarda:
Oltre agli stand degli editori erano presenti altri stand ufficiali dei distributori.
Quello di Dynit, con uno spazio ben più ampio che al Romics, aveva ormai abbracciato a pieno la via del merchandising:
Batte forte il cuore alla vista del logo Bandai Namco, sfortunatamente però la Bandai ha altri progetti per l'Italia, ed era tutto un Dragon Ball, Kimetsu no Yaiba e Jujutsu Kaisen--
Anche Crunchyroll, la piattaforma di streaming anime a pagamento era presente con uno stand molto carino:
Per quanto riguarda gli espositori, qualche mecha disponibile, i ragazzetti di Sakura Town sempre in gamba (ma non mi facevano nessuno sconto, quindi chicca Lunamaria Ú restata lì), gunpla poco e niente--
Al Romics c'Ú la scusa che gli stand costano troppo. Qui qual Ú?
Dopo tanto girare e rosicare si Ú fatta una certa, e verso le 14:30 decido che Ú ora di pranzare, ahah!
Ovviamente una delle attrazioni della convention Ú stata la PizzaCon, una collaborazione tra Comicon ed alcuni tra i più celebri pizzaiuoli di Napoli che hanno sfornato pizze ad edizione limitata e margherite "a portafoglio" durante tutta la giornata, a prezzi anche molto onesti:
--Anche qui mi scuso della foto poco suggestiva, ma non avevo molto spazio d'azione, tra commensali e pioggierella.
All'interno del comparto fieristico era presente anche una bella area per le molte mostre.
Oltre a quella dell'ospite di più prestigio, il fumettista americano Frank Cho, decisamente degno di attenzione l'omaggio di una banda di fumettisti italiani al cinema di Cronenberg:
Il report si chiude quindi qui, per il resto vi rimando al video disponibile sul canalino Youtube∼
In breve, la fiera Ú stata divertente e mi Ú piaciuta, anche se qui sono tornata a mani vuote e il gundamico era praticamente inesistente. Comicon però offre più stand espositivi ufficiali, e in generale mi ha dato l'impressione di una buona sinergia tra città e realtà creative e culturali.
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