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Riflessioni, spunti e pippe mentali sullo "Shizuoka Hobby Show 2022"

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Questo mese, con la consueta regolarità, si Ú svolta la 60° edizione dello Shizuoka Hobby Show, la kermesse giapponese e che comprende modellismo statico, ma anche quello dinamico di vario genere, tra cui i gunpla.
Per questa edizione la Bandai Spirits torna in pompa magna col solito stand gigantesco ed un nutrito menù di anteprime ed esposizioni tematiche, tra cui alcune interessanti novità che ne sottolineano la spregiudicatezza degli ultimi tempi.
Crediti: Bandai Hobby @ Twitter
In questo post voglio approfondire più i dettagli di questa presa di posizione molto decisa del colosso nipponico, cercando di delinearne anche i progetti futuri ed aspettative.

Iniziamo con i prodotti che hanno da subito catturato la mia intenzione, alcuni dei quali già "trapelati" nei soliti teaser spoileroni rilasciati dai vari canali a cui fa comunque sempre capo la Bandai.

Innanzitutto, dopo l'introduzione della linea Entry Grade per attirare bambini o adulti con poco tempo da dedicare al gunplaggio, la Bandai prova a strizzare l'occhio a quel pubblico che solitamente non si interessa di gunpla e modellismo, rinforzando e inaugurando alcuni collaborazioni con media e prodotti inaspettati.
Continua quindi il sodalizio con la rivista smart, dedicata ai ragazzetti tra i venti e trent'anni che sanno il fatto loro, attenti a stile, mode e nuove tendenze, col progetto Gunpla-kun.
Crediti: Bandai Hobby @ Twitter
Gunpla-kun Ú una serie di corti ONA realizzati in stop-motion e al momento disponibili per il solo pubblico giapponese sul canale Youtube Gundam Channel, rilasciati a partire dall'Agosto dello scorso anno. Protagonisti dei corti, il vivace Gunpla-kun e il pacato Zakupla-kun, nati dal Bandai Hobby Center con la missione di avvicinare più persone possibili alla "gioia dei gunpla". Si tratta di una stronzatina prettamente promozionale, ma che coinvolge simpaticamente vecchie icone gundamiche alle prese con la moderna umanità, fatta di impiegati nostalgici e regazzini che non hanno mai visto Gundam.

La collaborazione con la rivista di moda maschile smart inizia quindi nell'Ottobre dello stesso anno, con l'inaugurazione della rubrica Hajimete no Gunpla, Tsukuttemita!! (初めおのガンプラ、䜜っおみた!!, "Ho fatto il mio primo Gunpla!"), dove talent, attori e Youtuber si cimentano nella costruzione del loro primo gunpla, con Gunpla-kun & Co. a commentarne l'operato.
Nel numero di Novembre sarà quindi possibile trovare in allegato una pochette da viaggio che riprende il design delle box-art dei Gundam, mentre la novità di quest'anno, presentata proprio allo Shizuoka Hobby Show, Ú stata quella di un plamo dedicato a Gunpla-kun in versione "Painting Version" (ovvero bianca, per agevolarne la colorazione) in allegato al numero di Settembre della rivista.
Crediti: Bandai Hobby @ Twitter
La peculiarità di questo gunpla Ú il materiale in cui Ú realizzato, ovvero il "Limex", scoperto anni fa come alternativa alla cellulosa per la produzione di carta e plastica derivato dal calcare, che per le sue interessanti proprietà di durabilità e basso impatto ambientale sembra avere tutte le carte in tavola per sostituire una volta per tutte l'inquinantissimo plasticone ABS (per quanto infinitamente riciclabile, come insegna l'esperienza degli "Ecopla") di cui sono fatti i gunpla (e un pò qualunque altra cosa).

Questa attenzione alle tematiche ambientali, all'innovazione tecnologica ma anche alla sostenibilità, indica una particolare attenzione della Bandai a trovare un riscontro verso le nuove generazioni -soprattutto quelle fresche di impieghi lavorativi, con soldi da spendere, molto attente a questo genere di tematiche.

Secondo progetto in questo senso, il Plamo Girls Project, inaugurato nell'inverno 2021 come progetto multimediale per la creazione di un'"unità" femminile di stampo idol, che promuova i prodotti della Bandai da impiegare in serie televisive, concerti ma anche come presentatrici e ragazze immagine per gli eventi correlati --Non a caso, tra i promotori del progetto appare anche il buon Tomoyuki Oota, direttore proprio di smart.
Dopo una prima comparsata all'evento di moda Tokyo Girls Collection ad Aprile, quindi, le quattro "Plamo Girls" sono state protagoniste anche allo Shizuoka Hobby Show dove hanno coordinato l'evento dal vivo del fine settimana Plamo Talk Base.
Crediti: Bandai Hobby @ Twitter
Mei, Rena, Erika, Matoi e Nana hanno avuto modo di dimostrare non solo spigliatezza e versatilità, ma anche le loro abilità e conoscenze di modelliste ed appassionate.

A corollario di questo primo "battesimo del fuoco", la presentazione della serie televisiva Ryosangata Riko (量産型リコ, "Mass-Production Riko") che vede come protagonista la starlette Yuuki Yoda del gruppo idol Noginaza46, le "rivali ufficiali" delle AKB48.
Crediti: Ryosangata Riko @ Twitter
La serie esordirà sulle TV a partire dal 30 Giugno, e vedrà la crescita dell'anonima Riko, definita da un collega "ragazza prodotta in massa" per la mancanza di interessi e passioni, alle prese col modellismo. Spero che anche le Plamo Girls parteciperanno alla serie TV, altrimenti rimarrò delusa dalla serietà del progetto!

Devo dire che di primo acchitto questa serie mi ha lasciato parecchio perplessa. L'idea sembra rubacchiata e "anonimizzata" dal manga HG ni Koisuru Futari (HGに恋するふたり, "Le Due Innamorate degli HG") per renderla compatibile con tutti i prodotti Bandai (quindi non solo i gunpla), ficcandoci in mezzo un volto popolare e conosciuto per attrarre un target ben preciso. Il fatto che la serie sia trasmessa a tarda notte, poi (parliamo di mezzanotte e mezza), Ú ulteriormente indicativa di questa scelta.

Voglio essere fiduciosa sull'operato delle Plamo Girls, che per non essere le classiche bellezze patinate giappine già hanno la mia simpatia, aumentata anche in virtù della loro buona volontà ed abilità, ma non posso non notare, con un misto di preoccupazione ed ammirazione questa spregiudicatezza della Bandai, che cerca di tenere il piede in due scarpe, quello del popolo dei "fashionisti" e quello degli otaku più incallitti.

Da decenni Ú ormai chiaro che il pubblico femminile Ú quello più "attivo" nel supporto del fandom, quello che partecipa a vari livelli alla sua cementificazione, aldilà dell'acquisto dei gunpla. Ormai il merchanding per alcune serie Ú cucito addosso ai portafogli delle ragazze (ultima la collaborazione tra Gundam 00 e la marca di intimo femminile Peach John) e se da un certo punto di vista si tratta di un atteggiamento inclusivo, non posso fare a meno di vederci quei segnali di "orientamento dell'interesse" contro cui mi sono sempre battuta riguardo Gundam W (tacciata nei secoli di essere una serie per ragazzine in calore), in cui si deve necessariamente "inquadrare" qualcosa per farla vendere, invece di sfruttarne il potenziale e renderla appetibile a una platea più ampia di pubblico, come sarebbe poi stato nell'intenzione originale.

Parlando di ragazze e citando HG ni Koisuru Futari mi sembra doveroso raccontarvi che anche Makoto Kudo, l'autrice del manga, ha partecipato all'evento in veste di visitatrice, ed il risultato Ú stato questo adorabile schizzo che ritrae Sora, Momoka e Tsubomi discutere dei gunpla in esposizione:
Crediti: Makoto Kudo @ Twitter
Ad accompagnarla il modellista Suou, già "fonte di ispirazione" con alcuni dei suoi modelli ritratti nel manga.
Crediti: Suou Ray @ Twitter
In una piccola esposizione personale nello spazio condiviso con Re:GEK, Suou ha quindi potuto vantare la collaborazione in questo senso con la mangaka e la rivista Gundam Ace.

Ecco, se devo dirla tutta, preferisco di gran lunga il lavoro editoriale della Kadokawa a quello della Bandai. Certo, anche lì i soggetti sono palesemente "pilotati" per "colpire" determinati target, ma in quel caso sono orientamenti commercialmente comprensibili, ogni manga attualmente pubblicato su Gundam Ace ha fattori di interesse che attirano l'attenzione di tutta la platea gundamica, e aldilà di gusti o fisime personali, il tentativo Ú di norma "neutro" e ben equilibrato.

Tornando alle collaborazioni che non ti aspetti, certamente Ú da sottolineare quella con la linea di "bombe da bagno" Bikkuri? Tamago, a cui bisognerebbe dedicare un post a parte per il solo fattore WTF.
Crediti: Bandai Hobby @ Twitter
Accompagnata da una sconcertante pubblicità che non possiamo non amare, colpisce senz'altro la creatività dei responsabili del marketing Bandai, che per questa collaborazione si affidano a Gundam SEED e i "mini-gunpla" dedicati ai modelli anfibi della serie.

La serie Dramatic Ofuro (ドラマチックお颚呂, "Bagno Spettacolare") di questa linea di sali da bagno solubili con sorpresa, si arricchisce di due preziosi set legati alla già citata scala Entry Grade, vero e proprio strumento di propaganda di massa per gunpla: protagonista assoluto lo Strike Gundam, nelle versioni "Deactivate Mode" o arricchito dall'arma "Grand Slam"; a sua volta, ogni kit include due mini-gunpla, dedicati al GOOhN e allo ZnO, disponibili in differenti colorazioni a seconda del package.
Crediti: Ofuru Gunpla @ Bandai Character
I primissimi "mini-gunpla" furono distribuiti in una collaborazione con la Nissin nel 2009, nelle confezioni di ramen istantaneo Cup Noodle. I modelli di allora erano in scala 1/380, compatibili con i "3 cm" di questi nuovi gunplini.

La ramificazione della Bandai e la sua capacità di colpire ogni singolo individuo su questa terra Ú certamente stupefacente, così come il doppiogiochismo già annotato: in questo caso, puntiamo su una serie "giovane" come SEED e una linea di gunpla accessibile come gli EG per attirare una platea giovane ed inesperta, dall'altra si tira in ballo la "sfida" dei mini-gunpla, che solo apparentemente strizzano l'occhio ai bambini-- Il vero obiettivo di questo prodotto Ú il collezionista adulto e il modellista più spregiudicato!
Crediti: Ofuru Gunpla @ Bandai Character
Non vedo infatti l'ora di vedere le sfide miniaturistiche tra builders di cui saranno protagonisti i mezzi anfibi della Cosmic Era! --PerchÚ potete scommetterci che i giappini abboccheranno all'amo.

A volte penso a che dura vita abbiano i giapponesi a star dietro a tutte queste chincaglierie. Noi poveracci occidentali, tra spese postali e difficoltà di reperimento, a qualcosa -seppur a malincuore, possiamo dire di no, ma chi Ú appassionato da quelle parti ha proprio un "obbligo morale" a foraggiare la Bandai coi suoi soldi, un pò per amor patrio, un pò per promuovere la popolarità del franchising, un bel pò, certo, per pura e semplice vanità collezionistica, laddove si Ú ciò che si ha.

Archiviamo per ora queste curiose ma aggressive iniziative, e andiamo sul prodotto principale di questo Shizuoka Hobby Show, ovvero il MGEX dello Strike Freedom, in uscita a Novembre:
Crediti: MGEX Strike Freedom Gundam @ Bandai Hobby
Ricorderete senz'altro il mio scomposto sbrocco all'indomani dell'annuncio di questo modello. Eravamo infatti memori dell'Unicorn Ver.Ka a 25.300 bombe, e il terrore che questo nuovo gunpla si assestasse su un prezzo che avrebbe eguagliato quello di un'action figure di lusso come i METAL BUILD Ú ancora molto vivido.
Invece, con grande sorpresa, il modello Ú stato presentato ad un prezzo di 15.400 yen, che seppur ancora alto, Ú decisamente più accessibile di quanto ci saremmo aspettati-- Poi certo, come prodotti sono sostanzialmente differenti: uno Ú trasformabile, l'altro no, uno ha un impianto a LED, l'altro no, uno Ú firmato dal sor Katoki, l'altro--?

E qui vorrei condividere qualche considerazione inedita e dal sapore un pò complottistico.

La prima, Ú l'impressione che questo modello doveva essere parte della linea High Resolution Model (HiRM), ma a causa della recente crisi delle materie prime (innescata dal Covid prima e dall'abbandono della Cina dell'impiego del carbone poi) si sia deciso di riciclare il soggetto in una linea più "economica", che non impiegasse parti in metallo e l'impiego di manodopera per il frame già assemblato.
Crediti: Dengeki Hobby Web @ Twitter
PerchÚ penso che questo modello appartenga agli HiRM (cioÚ, persino l'immagine promozionale a fondo nero sembra presa dalla boxart di un HiRM)? PerchÚ questa peculiare linea di gunpla Ú stata da subito caratterizzata da design molto particolari ed originali in cui non notavo la mano di un collaboratore di spicco che ne giustificasse una tale customizzazione... E a questo proposito, nonostante i design molto caratteristici, perchÚ non appare in alcun posto il nome del designer--? Parliamo sempre della Bandai, una scuderia che ha sempre messo in prima linea i suoi creativi, infatti.

Il design di questo modello, a dirla tutta, ricorda molto quello del METAL BUILD-- E la prima applicazione ai gunpla che mi viene in mente in questo senso sono i bootleg della della Dragon Momoko e della Daban.
--La linea HiRM fece capolino sugli scaffali proprio in concomitanza della chiusura forzata degli stabilimenti della Dragon Momoko e della Daban in Cina. Girava voce che in realtà la Bandai avesse inizialmente cercato di assoldare le maestranze della Dragon Momoko, ma la situazione degenerò facilmente quando la Daban entrò a gamba tesa nella contrattazione, e alla fine la Bandai fu "costretta" a querelare le due rivali chiudendone le attività.
Questa particolare corrispondenza cronologica mi ha da subito fatto pensare che i designer e progettisti dietro la linea HiRM fossero i cinesi assorbiti dalla Bandai-- Per questo i prodotti restano sostanzialmente anonimi a livello di promozione degli "autori"-- PerchÚ non si tratta di contributori giapponesi.

--ATTENZIONE, RIPETO CHE QUESTE SONO TUTTE MIE PIPPE MENTALI scaturite dall'osservazione di alcuni design e del riconoscimento di alcuni pattern specifici... Si tratta di una considerazione che mi sento di fare e condividere con voi, ma non prendetela per la verità e tantomeno oro colato-- Giusto un esercizio di osservazione.

Parlando di pattern, ad esempio, mi Ú subito caduto l'occhio su altri due design, quelli dei Freedom della Masterlise Mechanics (linea di figure legata alla Ichibankuji di Banpresto) e della linea di trading figure posabili G-Frame:
Sono design che si distaccano molto dall'originale di Okawara, ma anche dalla versione animata di Satoshi Shigeta. Rispetto al METAL BUILD, noto dei dettagli ricorrenti, anche se si tratta di modelli differenti: gli spallacci dalle linee ammorbidite che puntano verso l'alto, le gambe massicce, i piedi piccoli.
Ora, non vi dico che si tratta della stessa persona o dello stesso gruppo di persone, ma la tendenza Ú quella.
C'Ú anche da sottolineare come alla fine tra i dipartimenti della Bandai ci siano comunque confronti e comunicazione tra i membri dello staff, ma Ú anche vero che, come da standard nipponico, tra le varie divisioni c'Ú anche una terrificante competizione, e in special modo tra quella Hobby (che si occupa dei gunpla) e quella Characters (che si occupa delle action figure)... CioÚ, questa fluidità slegata da "un grande nome di raccordo" tra Tamashii Nations, Banpresto e Bandai Hobby Ú un pò "strana". --Chissà se tra qualche anno ci presenteranno un nuovo Katoki o un nuovo Akutsu.

Archiviate le cose strane ed i pettegolezzi, andiamo a dare un'occhiata più da vicino agli espositori dedicati alle serie che più mi interessano in questo periodo.

Iniziamo dalla serie che aspetto con più anticipazione, ovvero The Witch From Mercury (氎星の魔女, "La Strega da Mercurio").
Crediti: Yokkun @ Twitter
Si tratta dell'espositore gundamico più grande e in bella vista dell'allestimento. All'interno i gunpla dedicati alla serie e un annuncio riguardo la diffusione dell'episodio "PROLOGUE".

Intanto un'interessante annotazione, ovvero che i modelli Lfrit e Beguir-Beu sembrano direttamente legati a PROLOGUE, e non alla serie televisiva.
Crediti: Yokkun @ Twitter
Si tratterà quindi di un vero e proprio prequel, piuttosto che di un episodio pilota introduttivo, dove vedremo "da dove viene" il modello titolare della serie. Già ad una prima occhiata le unità Lfrit e il protagonista Aerial mostravano molte similitudini nel design, tanto che facevano pensare ad unità gemelle, o al Lfrit come una versione "full-armor" o implementata del Aerial.
Possibile invece che, sulla falsariga di Iron-blooded Orphans, l'Aerial sia il Lfrit abbandonato/danneggiato appartenente ad una fazione nemica/sconosciuta, in seguito tirato a nuovo con le tecnologie del momento. Sarebbe anche la soluzione all'insoddisfazione a cui noi Orfani siamo legati rispetto alla serie TV, ovvero il non aver mai "visto" nulla della Calamity War.

Inoltre, un indizio sulla trasmissione di PROLOGUE.
Crediti: Yokkun @ Twitter
Sembra che l'episodio sarà legato all'evento GUNDAM NEXT FUTURE - LINK THE UNIVERSE, che vedrà l'accensione di uno spettacolo di luce comune a tutte le quattro statue gundamiche. L'annuncio parla di una prima "presentazione" durante l'evento, che immagino avverrà online, probabilmente tramite la Gundam Base Virtual World, prima porzione del famoso metaverso gundamico.
In seguito l'episodio sarà trasmesso in anteprima durante vari eventi internazionali (segnatevi la Japan Expo di Parigi) per poi sbarcare in patria con l'evento celebrativo gundamico GUNDAM NEXT FUTURE, in cui la Strega avrà un ruolo centrale. --Beh, speriamo si possa vedere qualcosina anche in Italia!

Seconda serie degna di attenzione, Gundam SEED ECLIPSE, parte del progetto Gundam SEED Ignited incentrato sulla promozione della Cosmic Era in virtù del nuovo lungometraggio conclusivo in fase di produzione.
Crediti: Bandai Hobby @ Twitter
Mentre il manga continua la sua pubblicazione su Gundam ACE, riprende dopo una misteriosa pausa l'anime-comic su Youtube, unico modo per il pubblico estero di godersi la serie.
Nonostante i dubbi iniziali, si sta dimostrando un prodottino veramente sfizioso che solletica in maniera interessante le vicissitudini legate alla Cosmic Era.
E poi ha il mecha-design di Akutsu. Non devo dire altro.

Terza serie, o meglio, "progetto", su cui non abbasserò mai la guardia, Gundam Iron-blooded Orphans Urdr Hunt.
Crediti: Bandai Hobby @ Twitter
Nonostante la trasmissione della "Special Edition" televisiva sia corredata da vari spezzoni animati del gioco per smartphone, ancora non trapela nulla dal web nipponico. Che ci sia la richiesta di non fare spoiler?
In ogni caso il gioco dovrebbe vedere la luce prossimamente, si parlava di Primavera 2022... A meno che non abbiano l'intenzione di farlo ulteriormente slittare.
Al momento non Ú ancora noto se l'app sarà funzionante ed attivabile anche dall'estero.

Ultima serie da tenere in considerazione, la side-story di SD Gundam World HEROES, The Legend of the Dragon Knight, di cui, oltre ai nuovi gunpla, all'espositore troneggiavano due bellissimi diorami dedicati alle illustrazioni che ci stanno accompagnando nell'attesa della trasmissione.
Crediti: Bandai Hobby @ Twitter
I diorami riprendono le illustrazioni di Eske Yoshinob e Shingo Abe-- Anche se la seconda Ú più una "libera interpretazione" visto che i gunpla che vi appaiono non sono ancora disponibili, ahah!

E con questa nota chiudo questo mio report, molto parziale, decisamente incompleto, ma che spero vi abbia fornito degli indizi interessanti e un bel pò di spunti di riflessione.

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