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"Non Sottovalutate Yoshiyuki Tomino!", raccolta di commenti e considerazioni del nonnino terribile di Gundam

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Con la conclusione della pentalogia di G no Reconguista credo sia il caso di dare una rispolverata a una serie di interviste a Tomino rilasciate negli ultimi anni, a promozione e discussione di quello che sembra "il lungo addio a Gundam" del regista giapponese.
Source: Finders.me
Come accennavo tempo fa, mi Ú molto difficile tradurre le interviste di Tomino, perchÚ solitamente i punti più interessanti non vengono approfonditi visto che gli intervistatori vogliono sentirlo parlare di Gundam e Newtype, quindi non Ú possibile entrare in profondità su certi argomenti di innegabile interesse, che ci aiutano ad avere anche un'immagine più intensa di questo straordinario personaggio.


Un Paio di Precisazioni Preliminari

Ho deciso di scrivere questo post perche Tomino ed il suo lavoro vengono spesso fraintesi dalla maggior parte del pubblico. Ci si affeziona alla "macchietta" o ci si fa il sangue amaro per una delle sue affermazioni, magari decontestualizzata e mal tradotta per acchiappare click, ma poche volte ci si sofferma su cosa ha veramente da dire questo terribile vecchietto, che dall'alto dei suoi 80 anni si sforza ancora di essere "d'esempio" per i giovani.
Siamo arrivati al punto che alcuni "fan" si augurano di vederlo tirare le cuoia così la Banrise potrà avere finalmente il nulla osta per fare un remake di Gundam, magari sull'onda di THE ORIGIN, e non saranno più "sprecati fondi" per progetti come G no Reconguista, che secondo loro poco e nulla aggiungono all'universo gundamico. Non voglio farne una discussione di critica cinematografica, G-Reco ha molte lacune sia come serie televisiva che come pentalogia cinematografica, ma penso che questo atteggiamento-- Ecco, non sia proprio dei migliori.

Anche io sono stata per anni tra i "denigratori" del Tomino di G-Reco, soprattutto perchÚ ho seguito la serie con molto interesse e il finale, in tutta onestà, mi ha fatto davvero cadere le braccia, con il tutto che si risolve nella fantasia di un vecchio di farsi il giro nel mondo e l'immancabile visita al monte Fuji per pagare la marchetta al Anime Tourism Association-- Qualcosa Ú decisamente cambiato quando sono riuscita a incontrare dal vivo il regista giapponese in quel del Romics nell'ormai lontano 2017. Innanzitutto, dal vivo era completamente l'opposto di come ci viene ritratto dai media giapponesi: non era affatto un astioso vecchio isterico, anzi, manteneva la sua severa dignità di "uomo dell'epoca Showa", ma al tempo stesso mostra una malleabilità e una modestia che davvero mi hanno colto in contropiede-- Conferma ricevuta anche durante gli incontri qualche anno dopo al Japan Expo di Parigi, dove tra vivacità e strafottenza dimostrò un certo "affettuoso carisma"... In quella occasione ho avuto modo di prestare finalmente attenzione alle sue interviste. Ho cercato, scavato, e ciò che ne ho ottenuto Ú un ritratto vivido e inedito.

Ecco, quello che forse colpisce di Tomino, rispetto a tutti gli altri "nonnini giganti" dell'animazione giapponese, Ú questo spirito combattivo e curioso che, più che vederlo "agonizzare" nel passato, ce lo mostra sempre "in movimento", "in contrasto", alla "ricerca" di qualcosa che lo spinga al miglioramento, e non solo della situazione che riguarda gli studi di animazione giapponesi.
Tomino Ú una persona che "vive nel nostro tempo". Non Ú un creatore che rivanga continuamente la nostalgia dell'infanzia, i suoi occhi sono sempre orientati verso il futuro, e questo sguardo, seppure intriso di speranza, Ú anche estremamente cinico e severo.
Sviluppo tecnologico, risorse alimentari, fonti di energia, capitalismo, colonizzazione dello spazio-- Non c'Ú un argomento di attualità che Tomino non abbia preso in considerazione nelle sue riflessioni, e soprattutto nei suoi lavori, alla disperata ricerca non tanto di un linguaggio visivo iconico o un'impronta narrativa attraente, quanto di una risposta.


La Genesi del Progetto e i Punti Cardine del suo Sviluppo

L'avventura di G no Reconguista inizia nell'Ottobre 2010 sulla rivista Gundam ACE nella forma di un breve capitolo di otto pagine di quello che viene presentato come un "Contributo Speciale" di Yoshiyuki Tomino alle celebrazioni per il 100° numero della rivista.
Il titolo del lavoro, Hajimetai Capital G no Monogatari, parlava dell'incontro e scontro tra il cadetto Beryl Zenam, addetto alla manutenzione dell'importante ascensore orbitale, l'ultimo rimasto in funzione dopo gli innumerevoli conflitti spaziali, e la piratessa Aida Chronos, in procinto di attaccare la struttura per impossessarsi delle importanti batterie fotoniche, necessarie per il proseguio delle attività sulla Terra.

Nonostante la dicitura "continua" a fine capitolo le avventure di Beryl ed Aida sembravano essersi concluse lì, finchÚ nel numero di Ottobre 2011 della neonata rivista Newtype Ace (uscito a Settembre), Tomino ci intrattiene in una lunghissima intervista di circa 20 pagine in cui ci rivela i retroscena del "Progetto G-Reco" e ci illustra temi ed ambientazione del nuovo lavoro in corso d'opera:
Personalmente avevo sempre sognato di andare nello spazio a bordo di un razzo, non di un ascensore, e nel frattempo sono passati 40 anni. (...)
Lo scorso anno ho conosciuto un membro della Japan Space Elevator Association e ho deciso di stravolgere il mio modo di pensare. Ho pensato che se una persona così più giovane di me sognasse una tale eventualità, era mio compito supportarla. Questo mi ha aiutato a considerare il problema da un altro punto di vista, e rivedere le mie opinioni riguardo il significato del trasporto. Ma dovevo imparare dal primo Gundam, dove facevamo un utilizzo molto disinvolto di motori nucleari. Il rischio di un’esplosione nucleare Ú sempre plausibile, quindi abbiamo convenuto che un ascensore spaziale che utilizzasse un motore lineare potesse essere impiegato per trasportare 500 persone, rendendolo un mezzo adeguato per una migrazione.

Questo fascino ed interesse per gli argomenti scientifici Ú una costante delle interviste di Tomino. E' molto orgoglioso della costruzione del mondo in cui Ú ambientato G-Reco e fiero del lavoro a cui ha partecipato attivamente lo staff, ma Ú ingiusto e sbagliato ridurre G-Reco, e comunque ogni serie gundamica, a quel "world-building" che alla fine Ú solo "involucro" e condimento, e non "sostanza".
Nel suo più recente contributo, rilasciato qualche giorno fa sull'edizione web di Newtype, Tomino parte sempre dal concept fantascientifico, ma indica come salvifico il rapporto tra le persone, il segreto di quella "vitalità" che permette al mondo di andare avanti:
La cosa più importante Ú la continuità ("連続性"), come quella che coinvolge la relazione tra genitore e figlio. (...)
Quando ci si trova in un luogo in cui "mantenere in vita una persona" Ú già uno sforzo, questa continuità si interrompe, portando ansia e insicurezza in chi vi si trova. (...)
G-Reco Ú un lavoro teso a dimostrare che le persone non possono vivere nello spazio. Volevo dire ai politici, agli economisti e agli appassionati di spazio che credono nell'esplorazione spaziale: "È ora di smetterla". (...)
Tuttavia, quando si rappresenta la questione della vita e della morte, si finisce per tornare inevitabilmente alla sessualità. Questo aspetto Ú ancora debole nel quarto film, e credo che il quinto lo esprima in modo più diretto con la gravidanza di Khun Soon. Non era prevista in fase di storyboarding, ma quando abbiamo girato il finale della pentalogia, ho sentito il bisogno di realizzarla.
Era qualcosa di cui avevo bisogno per dimostrare che "le relazioni umane non sono così senza speranza". Quando mi Ú venuta in mente quella battuta, Ú stato un momento in cui mi sono sentito davvero felice di aver realizzato G-Reco.


Il Lato Oscuro di Scienza e Tecnologia

La migrazione spaziale quindi, assume toni differenti dal "voler andare nello spazio" perchÚ lì ci aspetta un mondo di meraviglie da esplorare.
Tornando all'intervista su Newtype Ace, Tomino spiega:
Dopo l’incidente di Fukushima mi sembrava più probabile voler abbandonare il pianeta a causa della sua invivibilità rispetto a prima. I danni delle radiazioni sono un problema persistente che va monitorato ogni 100 anni, ne abbiamo parlato con professor Hitoshi Yoshioka sul numero di Settembre di Gundam Ace. Parlando dei danni delle radiazioni e di questo genere di tecnologia, la fuga dal pianeta a causa del suo degrado ambientale Ú una spiegazione più legittima. Tuttavia, la contaminazione radioattiva non Ú ancora un motivo sufficiente per giustificare una migrazione nello spazio, anche considerando che lì ci sono minacce radioattive ancora maggiori.

Il punto, ribadito anche nelle interviste successive, Ú evidente:
Quindi lo ripeto un'altra volta, "G-Reco Ú un anime contro lo sviluppo spaziale". Ci sono robot giganti, Ú ambientato nello spazio, ma Ú un anime che si oppone allo sviluppo spaziale.
Specialmente riguardo l'ingegneria, gli studiosi sembrano fin troppo disinformati e troppo sicuri di sÚ quando si parla di tecnologia. "Siamo nel XXI secolo, quindi perchÚ inseguiamo ancora lo sviluppo spaziale con la stessa mentalità dei secoli scorsi?" oppure, "Non Ú un pò strano che ora la necessità di politici ed industriali sia andare ad abitare su Marte?". G-Reco cerca di fornire una risposta a queste domande.
Parlando viaggi spaziali si finisce per parlare di trasporto, parlando di trasporto si finisce per parlare di energia.
Nell'intervista a Newtype Ace Tomino introduce la discussione sulle fonti di energia rinnovabili e sostenibili, fornendoci qualche indizio in proposito:
Il problema non Ú l’energia solare in quanto tale, ma la sua conservazione. Il problema di come far interagire i vari tipi di energia Ú molto attuale, e per dargli risalto, ho voluto prendere in esame la teoria delle batterie. (...)
Nel numero di Agosto di Gundam Ace ne ho discusso con Kimitaka Yamane, che si dedica alla ricerca sulle vetture ad idrogeno. Dopo l’11 Marzo, dobbiamo chiederci che utilizzo fare dell’idrogeno, e quale sia quello migliore.
Finora, a causa delle centrali nucleari, il pensiero che Ú andato per la maggiore Ú che non ci fosse tutto questo bisogno di sviluppare gli studi sull’idrogeno, il che ha contribuito a ignorare il lavoro dei ricercatori. Tuttavia credo che l’utilizzo dell’idrogeno possa segnare un punto di svolta dopo i disastri causati dalle centrali nucleari. Mentre cerco di comporre una storia divertente, voglio anche dare risalto a queste questioni. Dopo l’11 Marzo credo che debba essere un argomento da considerare nel genere fantasy, specialmente in quel tipo di fantascienza rappresentata da Gundam.

Il pericolo maggiore del parlare di scienza e tecnologia, però, Ú quella di "innamorarsi delle teorie": contnuare certi studi senza che queste portino ad un benessere immediato dell'umanità.
Come abbiamo visto, l'esempio usato spesso da Tomino in questo senso Ú quello dell'energia nucleare. In un recente contributo sulla rivista Showa 50nen Otoko diventa più esplicito:
La prima cosa che la fisica nucleare ha prodotto non Ú stata l'energia nucleare, ma le bombe atomiche. E non solo negli Stati Uniti, ma anche in Giappone sono state condotte ricerche. Con una percentuale del bilancio nazionale, capisci? Ma i ricercatori erano così concentrati sulla correttezza della teoria che non hanno nemmeno pensato a cosa sarebbe successo dopo, per non parlare dei costi della ricerca. Non crede che sia molto pericoloso?
Non solo un discorso di tipo "morale", insomma, ma anche prettamente "economico". Quante cose si sarebbero potute fare per migliorare la vita dei cittadini con i fondi utilizzati per lo studio delle armi nucleari? --Anche solo dirottare queste risorse per lo sviluppo energetico nucleare, non sarebbe stato più proficuo--?
Purtroppo, a partire dalla prima guerra mondiale, la scienza e la tecnologia sono state sviluppate incontrollabilmente. (...)
Si può creare un razzo e far migrare l’umanità nello spazio? No, non si può, perchÚ non ci sono nÚ aria nÚ acqua al di fuori della Terra. Fino a 200 anni fa c’erano ancora delle terre sconosciute sul nostro pianeta, c’era questa idea romantica dell’esplorazione. Ora che questa fantasia non Ú più presente sulla Terra, cerchiamo di trasferirla nello spazio. (...) Sono stufo dei programmi spaziali. La gente che continua a mandare razzi nello spazio pensa che tra 50 anni potremo abitarlo!

In G-Reco c'Ú un esempio molto evidente in questo senso, rafforzato nella versione cinematografica rispetto alla serie televisiva, ed Ú l'utilizzo del "Photon Torpedo", una super-arma di distruzione di massa installata sul G-Self, che distrugge la materia a livello atomico basandosi sulla fisica quantistica; il punto Ú che il Photon Torpedo si basa sullo stesso principio della conservazione delle batterie fotoniche, la fonte energetica del Regild Century.
Tornando al paragone di Tomino insomma, esiste l'energia nucleare, perchÚ non Ú stata sviluppata da subito per creare elettricità o a scopo terapeutico come nella medicina moderna? PerchÚ si Ú deciso di utilizzarla per farne un'arma?
In G-Reco, nel momento in cui "cadono i tabù" e l'obiettivo diventa infliggere più danni possibile all'avversario, scienza e tecnologia mostrano finalmente tutta la loro bruttura.


L'"Intelligenza Stupida" degli Adulti

L'esordio della serie televisiva fu preceduta da alcuni interventi che fecero aumentare molto le aspettative degli spettatori, tra cui una proiezione in anteprima dei primi tre episodi della serie TV al cinema, avvenuta nell'Agosto del 2014.
Nell'ambito di questa presentazione, i commenti di Tomino riguardo la serie si fecero più precisi, identificando una specifica età verso la quale era indirizzata la serie TV:
Tra i 10 e 15 anni. PerchÚ non credo che persone più grandi che lo guardino possano trarne una qualche utilità. Sono tutti impegnati a giochicchiare coi loro smartphone, non vedi? E' gente che ha perso la capacità di migliorare.
Non sono stupidi nel senso che se messi davanti ad un problema non sono in grado di capirlo, semplicemente adottano quell'atteggiamento in cui ti danno ragione, ma poi nel momento in cui c'Ú da risolvere la situazione non ne sono in grado. (...)
Cambiare ciò che abbiamo adesso non Ú un compito facile. E' perchÚ ti rendi conto che Ú difficile che ti arrabbi e te ne lamenti, ma questo atteggiamento non serve a niente. Credo che ci vorranno almeno 50 anni prima che appaiano nuovi leader riformatori sul pianeta, per questo ho fatto G-Reco.

Queste prese di posizione scaturiscono anche dalla "più grande delusione" del primo Gundam:
In primo luogo, speravo che attraverso il mio lavoro sarebbe emerso un "Newtype" nella società reale, ma questo non Ú accaduto. Si può notare che negli ultimi anni il populismo Ú dilagato nella società. Mi chiedo persino che tipo di democrazia abbiamo oggi, in cui le masse credono a ciò che dice chi parla a voce più alta, fregandosene dei contenuti, e gente simile viene votata per la presidenza di un Paese. È una situazione quasi senza speranza.
L'ideale della "democrazia reale" Ú stato sostituito dal "populismo", quando le piccole ripicche dei mediocri vengono spacciate per i veri interessi della comunità: "Voglio che il mio paese conti di più nella comunità internazionale", "Voglio che la nostra economia sia più forte"--
Se vogliamo un'economia forte, l'unico modo Ú aumentare le vendite. Dobbiamo continuare ad espanderci. Ma tutto sulla terra Ú limitato. Il vero business -un termine che oggi Ú un mito- ha funzionato fino all'era moderna, quando abbiamo preso coscienza del consumo di massa. Un tale percorso di espansione non arricchisce l'intera popolazione del pianeta di 8 miliardi di persone. Porta solo ad un ciclo di esaurimento perpetuo delle risorse. E una nazione che non può essere autosufficiente deve andare a rubare qualcosa a qualcun altro. Stiamo arrivando al punto di strangolarci da soli. Questo non Ú cambiato da quello che ho detto con Gundam più di 40 anni fa.

Questo porta anche ad osservazioni sulla storia e l'economia moderne, e come l'animazione sia uno dei metodi migliori per veicolare questi concetti ad un pubblico più giovane:
Dopo aver formulato il concept di G-Reco, mi Ú capitato di leggere un libro intitolato "Caccia al Potere", che spiega in modo chiaro l'economia e le guerre dell'ultimo millennio. La prospettiva dell'autore Ú più vicina a quella di un economista che di un militare. Dal punto di vista dell'autore, gli ultimi mille anni sono stati un periodo di cambiamenti anomali dal punto di vista della storia umana nel suo complesso. Dovremmo quindi tornare alla storia pre-millenaria, scrive.
È scritto con lo stesso tono di G-Reco, secondo cui "non dovremmo far progredire ulteriormente la scienza e la tecnologia" in modo che la storia dell'umanità sia una storia di vita tranquilla e pacifica invece che di rapido progresso... Una volta compreso che gli ultimi mille anni sono stati un'anomalia, ho capito che ciò che avevo in mente non era un sogno impossibile. Capii che G-Reco non sarebbe stato il delirio di un vecchio.
Dopo tutto, parlare di singole questioni realistiche come il riscaldamento globale, le questioni energetiche, le questioni alimentari, crea solo conflitti. Mi sono reso conto ancora una volta che l'animazione Ú un ottimo mezzo per diffondere l'epistemologia senza che questa venga rigettata a prescindere.

E' questa "ricettività per i contenuti" che Tomino vede mancare nei fan della vecchia guardia, come rilevato in un altro recente intervento:
La cosiddetta "Gundam Generation" ha tra i 40 e i 50 anni e non ha accolto affatto bene G-Reco. Sono quindi felice che sia invece seguito dai ventenni; penso che se sarà seguito dalle giovani generazioni, sarà un lavoro che continuerà a far parlare anche dopo la mia morte. Quando penso al futuro, devo riporre le mie speranze nei ventenni e negli studenti delle scuole medie e superiori. Credo che il modo più corretto per dirlo sia che G-Reco Ú una "proposta" a loro indirizzata.
Anche se a dirla tutta, non ci sono differenze con ciò che feci quando lavorai su Gundam. Anche lì volevo trasmettere l'idea della "guerra" ad una generazione che la stava dimenticando.

Il disprezzo di Tomino per la tecnologia quindi, deriva semplicemente dall'evidenza che in epoca recente sembra solo votata a deresponsabilizzare e distrarre le persone, invece di contribuire al miglioramento della loro vita:
Ho fatto lavori come Gundam pensando che la guerra o la mancanza di energia sarebbero stati temi focali nel futuro, ma adesso sono convinto che questo business telematico sia il vero problema, e mangerà il pianeta in tempi brevissimi. La struttura che sorregge questo gioco dei click non ha la sostanza dei veri numeri. Ci vorrà tempo per capire questa differenza di qualità, e quando questo avverrà sarà ormai troppo tardi. PerchÚ non sviluppiamo la tecnologia di internet tenendo presente queste cose? Il capitalismo Ú nato appena 300 anni fa ed ha dato vita a cose come il GAFA. PerchÚ gli intellettuali non cercano di fermare un’economia che mira solo ad espandersi? Sappiamo che la Terra Ú rotonda ed ha risorse limitate, ma il capitalismo si sviluppa non tenendo in considerazione i bisogni di chi la abita. La popolazione sta crescendo. C’Ú cibo per tutti? No, vero? Ma per qualche motivo ci preoccupiamo d’altro. E’ una conoscenza basata su un’"intelligenza stupida", quindi ciò che ne risulta non può essere che stupidità.

"Intelligenza Stupida" (愚明) Ú un termine inventato da Tomino per descrivere la conoscenza moderna e come questa venga utilizzata per le stupidaggini invece che per migliorare la vita delle persone. Il termine sostituisce il "è³¢" di "Saggezza" (賢明) con "愚" ("folle") creando questa nuova parola intraducibile in italiano ma veramente significativa in giapponese.


"Ridorare" la Catastrofe, una Visione Apocalittica del Futuro

Da queste posizioni, che alla fin fine dal Gundam storico non sono mai cambiate, la "necessità" di creare questa nuova serie, di dare questo nuovo "messaggio":
Ecco perché ho deciso di fare G no Reconguista. G no Reconguista non Ú la storia di una guerra. Ho tracciato la storia dell’umanità attraverso i suoi conflitti fino ad arrivare al Vietnam, ma adesso non ho più il tempo di fare cose simili. Non voglio più fare previsioni sull'estinzione del genere umano solo per morire a cuor leggero. In G no Reconguista l’umanità ha ritrovato la sua strada dopo aver rischiato l’estinzione, in questo modo ho potuto fare una storia leggera (...).

Il mondo del Regild Century Ú un mondo "sopravvissuto" ad una catastrofe che ha portato l'umanità sull'orlo dell'estinzione. Un mondo in cui petrolio, carbone e gas sono esauriti per sempre, un mondo dove gli esseri umani mangiavano altri esseri umani, specificatamente allevati come bestiame, per sopperire alla mancanza di cibo.
In questo senso il concept si rifà ad altri lavori, in primis Turn A Gundam, ma contrariamente a questo, in G-Reco non viene narrata "una guerra".
Vi sono scontri, scaramucce, combattimenti, anche il dispiegamento di armate, sì, ma queste non si concludono con una dichiarazione di guerra ed uno scontro tra fazioni: la guerra viene infatti soffocata sul nascere grazie all'intervento di Bellri e degli altri giovani protagonisti, che si rendono conto quanto sia fondamentalmente inutile e inconsistente lo scoppio di un conflitto come mezzo per risolvere le diatribe tra nazioni.
Questo perchÚ i presupposti di G-Reco sono differenti rispetto alle altre serie di Gundam realizzate finora: il "Regild Century" si sviluppa quando la catastrofe dell'ultima guerra Ú ormai un ricordo e la sua tecnologia un "tabù":
Sono una persona consapevole degli aspetti storiografici e fatalistici del mio lavoro, quindi non posso essere un autore di successo. Ma posso ancora utilizzare la fantascienza, grazie al lavoro svolto finora con i robot giganti. Mi Ú venuta l'idea di ambientarlo in un futuro prossimo. L'ho realizzato in parte perché volevo usare 'Gundam', ma anche perché non mi avrebbero pagato se non fosse stato un 'Gundam'. (...)
Abbiamo quindi deciso di creare il Regild Century, o l'"Età della Ridoratura". Abbiamo pensato di farne una storia di ragazzi che costruiranno un nuovo futuro. (...)
Abbiamo discusso per diversi anni sull'ambientazione dell'epoca. Se volevamo realizzare una storia in cui le giovani generazioni avessero un ruolo attivo, non avremmo potuto farlo se avessimo seguito la cronologia delle precedenti serie di Gundam. Perché se ci fossero state così tante guerre come nell'Universal Century, la Terra sarebbe stata inutilizzabile e la maggior parte della razza umana sarebbe morta, non Ú vero? Così abbiamo deciso di fare un salto in avanti nel tempo. Abbiamo pensato che se fossimo stati in un'epoca in cui l'umanità non cercava più di sopravvivere, anche dopo essersi cannibalizzata, allora ci sarebbero stati già dei ragazzini con sufficiente energia, in giro".

Per "ridoratura" si intende quel processo di rimozione dei rivestimenti dorati corrosi e la loro rielaborazione per ridare lucentezza al metallo.
In altre parole, quello di G-Reco Ú un periodo storico in cui l'idiozia che ha corroso l'Universal Century viene rimossa, in favore di un "mondo nuovo e splendente".

Ho pensato: "Creiamo una storia con un futuro luminoso per i bambini, anche se Ú non Ú vero, tanto Ú un anime". L'ambientazione del mondo che stavo creando all'epoca era quella in cui la razza umana era sull'orlo dell'estinzione. Avevamo già vissuto tutte le guerre spaziali, quindi c'era un'unica via di fuga: estendere la cronologia di Gundam. (...)
Quindi, ho pensato che se si fosse trattato di un mondo di 1.000 o 2.000 anni dopo l'Universal Century, dove l'umanità avesse cercato ancora una volta di riconquistare la propria cultura, avrei potuto creare una storia sulla creazione di un futuro luminoso, e ho creato G no Reconquista. (...)
L'ascensore spaziale poteva essere una reliquia dell'Universal Century, quindi l'ho usato, e grazie al tizio che ha inventato le batterie fotoniche, la Terra Ú stata in grado di rigenerarsi, ma ancora una volta, siamo alle solite: a causa del passato, esistevano ancora dati di progettazione per armi robotiche chiamate mobile suit. E ci sono stati degli idioti che li hanno ricostruiti. È così che inizia la storia di G-Reco.
Nonostante il "lieto fine" di G-Reco, però, non sembra che il prossimo futuro si presenti particolarmente confortante:
Credo che nell'attuale clima economico e politico, con la continua crescita della popolazione, la Terra durerà solo per altri 150 anni circa. Non riesco più a dire ai miei nipoti e pronipoti parole come, "Avete un futuro brillante davanti a voi, tenete duro", perché non riesco più a trovarle, come facevo fino a 20 anni fa.

Tomino, nelle sue considerazioni arriva quindi alla sua conclusione:
La diminuzione della popolazione non Ú una minaccia, ma un modo per creare una società più sostenibile e preservare il pianeta. In altre parole, dobbiamo pensare che "ridimensionarci sia un affare". Pensa a questo: sebbene sia necessario raccogliere la plastica dagli oceani, Ú praticamente impossibile ricavarne denaro come attività commerciale. Sta diventando chiaro che dobbiamo proteggere gli oceani anche se questo non genera profitto, quindi dobbiamo iniziare a pensare che si tratta di qualcosa che può essere fatto con il bilancio nazionale, e dobbiamo allocare il budget che spendiamo per le forze armate su questo tipo di cose.(...)
È grazie a G-Reco che ho avuto la possibilità di parlare di questi meccanismi. Credo che ci sia una parte di me che pensa che in futuro emergerà una nuova prospettiva per quanto riguarda il perpetuare la nostra esistenza sulla Terra.

--In fondo, nonostante le previsioni più disperate, Tomino fa sempre trovare la pace ai suoi personaggi sulla Terra.


Bibliografia e fonti:

⇒ はじめたいキャピタルGの物語 - Gundam Ace 2010/12 (Giapponese)
⇒ コヌドネヌムは「G-レコ」 - Newtype Ace 2011/10 (Giapponese)
⇒ 関係性は絶望じゃない――劇堎版『のレコンギスタ』完結蚘念 富野由悠季ロングむンタビュヌ (Giapponese)
⇒ 倧人が「G-レコ」を芋る必芁はない! 「ガンダム Gのレコンギスタ」富野由悠季に盎撃取材 (Giapponese)
⇒ アニメを䜜るこずを舐めおはいけない!「G-レコ」で“知の愚明”にあらがう (Giapponese - bloccato)
⇒ 富野由悠季が問いかける「未来の問題」 非ガンダムファンこそ『-レコ』を芳るべき理由 (Giapponese)
⇒ “ガンダム” の枠を超えた富野由悠季の最新䜜 ―『のレコンギスタ』で蒔く未来ぞの皮 (Giapponese)

2 commenti:

  1. Contributo davvero notevolissimo per approfondire la visione del "sensei" Tomino, al di là di tanti preconcetti (positivi o negativi) che troppo spesso su di lui vengono espressi

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    Risposte
    1. Sì, mi piace "scavare un pò più a fondo" quando appaiono certe "interferenze" nel fandom... Come accadde con Fukuda e SEED Destiny ;)

      Purtroppo molta gente invece di divertirsi guardando anime si diverte creando polemiche.

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