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"Tutte le Bimbe di Gundam": da ALICE a Kaolis, la Grande Scalata delle Predecessore di Suletta

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L'Autunno del 2022 segna una data apparentemente storica nel franchising gundamico con l'esordio della prima serie televisiva con una protagonista femminile. Una protagonista femminile che pilota il Gundam titolare, insomma.
Aldilà dell'innegabile novità e di come questa scelta sia in effetti una piccola rivoluzione all'interno di un fandom presupposto a maggioranza maschile, oggi vorrei raccontarvi delle illustri precedessore di Suletta e annotare come, questa della protagonista femminile sia stata non solo una scelta abbastanza dovuta nell'ambito dei cambiamenti di gusto del pubblico, ma che viene anche da più o meno lontano, e come in questi ultimi anni lo spettatore ne sia stato in qualche modo "abituato all'idea" attraverso altri media.

Il produttore della serie, Takuya Okamoto, confessò in una recente intervista che i lavori su The Witch From Mercury iniziarono nel 2018, e nel periodo in cui entrò ufficialmente nel progetto, fu deciso l'utilizzo di una protagonista femminile per aggiungere appeal verso il pubblico dei più giovani.

In molti si sono chiesti come una protagonista femminile potesse risultare più gradita in una serie dalla platea principalmente maschile, ma molte serie popolari si avvangono di protagoniste femminili per attirare l'attenzione dello specifico target in questa maniera.
L'impressione originaria infatti, Ú che l'idea di una protagonista femminile sia più derivata dall'attrazione che uno spettatore maschile possa avere per la protagonista, usata quindi come "esca", piuttosto che dalla sincera decisione di inserire un approccio alla sfera femminile in Gundam.
Da questo punto di vista quindi, Ú interessante concentrarci un attimo su questo recente lasso di tempo e vedere cosa stava bollendo in pentola.

Il primo titolo gundamico del periodo che ha una protagonista femminile non rinchiusa in una sfera feticistica o parodica ma che apporta il suo contributo all'universo gundamico proponendo un'originale "punto di vista femminile" sull'argomento Ú un manga legato ai gunpla, HG ni Koisuru Futari (HGに恋するふたり) dell'autrice Makoto Kudo, che inizia la sua pubblicazione su Gundam Ace nel 2019. Un manga scritto da una ragazza per le ragazze, ma che risulta divertente ed interessante anche per la platea maschile, grazie alle fisse molto specifiche della protagonista trentenne Sayaka, che prima di essere una "builder" Ú appunto una fan di Gundam e dei suoi mecha.
Questo manga non Ú significativo solo per la sua protagonista (e la sua età!), ma anche perchÚ questi dettagli fanno da presupposto per originali considerazioni generazionali, sulla percezione di Gundam negli anni e del suo pubblico, ma anche sull'approccio al modellismo, che spazia dagli "eventi" organizzati dai fan per mostrare i propri modelli ai "follower" su Twitter per instaurare la propria popolarità--
Non smetterò mai di tessere le lodi di questo manga, ma per il momento possiamo fermarci qui, nell'economia dell'articolo.

L'anno che però ci fa sentire puzza di bruciato sull'argomento Ú il 2021, quando si assiste ad un notevole aumento di quote rosa nei media gundamici.
A Giugno esordisce sulla rivista Gundam Ace un remake che propone un punto di vista "nuovo", incentrato su una protagonista femminile che nell'anime originale compariva solo tra i "personaggi principali": parliamo di War in the Pocket (機動戊士ガンダム ポケットの䞭の戊争) di Hiroyuki Tamakoshi, che ampliando la cronologia dell'OVA originale, ci mostra più in dettaglio la vita e le missioni in cui Ú coinvolta Christina "Chris" Mackenzie, la pilota federale a cui Ú destinata la sperimentazione e messa a punto del Gundam RX-78N-1.
Ad Ottobre esordisce online la serie di corti promozionali Gundam Breaker Battlogue, legati al mobile-game Gundam Breaker Mobile del 2019; contrariamente ai videogiochi, qui il personaggio secondario di Misa gode di molto più rilievo, tanto da risultarne quasi involontariamente il filo conduttore degli eventi.
Appena un mese dopo, a Novembre, Ú il turno delle ragazzette zeoniane del gioco per console Battle Operation Code Fairy, con l'energetica Alma a fare da caposquadra. Oltre a far parte di una squadra completamente al femminile, le "Noisy Fairies", il suo comandante Ú Killy Garrett, resuscitata dalle leggendarie MSV dei tempi andati, e anche la sua "rivale", Lilith Aidan, Ú di sesso femminile.
Qualche settimana dopo Ú il turno di un altro prodotto con una protagonista femminile, stavolta a bordo di un Gundam, parliamo del mobile-game Gundam UC Engage (機動戊士ガンダム U.C. ENGAGE) e di Peche.
Come in Code Fairy, anche Peche Ú una Newtype addestrata all'Istituto Flanagan, ma al contrario di Alma le sue capacità si dimostrano abbastanza mediocri. Diventata pilota della Anaheim, il suo compito diventa testimoniare gli eventi focali dell'Universal Century, rendendone partecipe lo spettatore attraverso lo sblocco di contenuti animati originali.
In questo frangente, si tratta ancora di personaggi estremamente stereotipati, messi lì con l'intenzione di attirare le simpatie del videogiocatore medio, interessato più dai retroscena della lore gundamica che altro.
Suggestivo resta comunque il fatto che tutte queste personaggine avranno in comune una capigliatura rossiccia. A queste si aggiungerà in maniera sospetta anche un'altra roscetta, che in quel periodo esordirà nel cast del manga Gundam SEED ECLIPSE, la guerrigliera Vale degli Antifactice, a bordo del suo GINN customizzato.

Si tratta di tentativi, alcuni dei quali abbastanza maldestri, comunque degni di nota nel quadro generale, anche solo per l'improvvisa sovrabbondanza di protagoniste femminili in un così breve lasso di tempo e in così tanti medium differenti.
Se vogliamo trovare un esempio recente di una protagonista femminile a bordo di un Gundam però, dobbiamo fare qualche passo indietro rivolgendoci ancora alla carta stampata.
L'ultimo capitolo della saga di Gundam SEED Astray, Princess of the Sky (機動戊士ガンダムSEED ASTRAY 倩空の皇女), esordisce sulla rivista Gundam Ace nel 2015, e per la prima volta si concentra su un racconto tutto al femminile.
La protagonista Ú Lath Winsley, nativa di Orb e rimasta orfana in tenera età in seguito alla morte dell'influenziale babbo, che verrà prescelta dalla mitica Rondo Mina Sahaku come candidata a farle da erede, in competizione con la piccola Kazahana dei Serpent Tail.
L'ingenua Lath verrà circuita dall'ambizioso e carismatico Fairness Zweigle, assisteremo quindi alla crescita del personaggio, al suo riscatto e al suo riconoscimento come "Principessa dei Cieli" ed erede di Mina.
E' significativo come anche Lath piloti il suo Gundam: il suggestivo Gundam Gold Frame Amaterasu, che in un certo senso riporta all'originale colorazione bianca e dorata quel Gold Frame "incattivito" di nero dai fratelli Sahaku--
La storia di Chiba e Tokita resta in un contesto "avventuroso" che lascia poco tempo per l'approfondimento psicologico nonostante i numerosi traumi subiti dalle protagoniste, rendendo il manga un omaggio alla side-story della Cosmic Era nel suo complesso.

Paradossalmente, per avere un esempio forse più in linea con i gusti di oggi, dobbiamo fare un passo ancora più indietro, citando il manga che ha forse più suggestioni in comune con la Strega-- Parliamo ovviamente di Gundam Ecole du Ciel (機動戊士ガンダム ゚コヌル·ãƒ‡ãƒ¥·ã‚·ã‚šãƒ« ―倩空の孊校) di Haruhiko Mikimoto, all'esordio sulla solita Gundam Ace nel 2001.
L'ambientazione scolastica, la goffaggine di Asuna, il suo doloroso passato, sembrano costituire le fondamenta su cui poggerà vent'anni dopo il personaggio di Suletta. Ma le similitudini più profonde si trovano altrove.
Come nella, ad esempio, resa molto pacata della sessualità della protagonista, rilegata ai primi amori adolescenziali destinati alla tragedia-- Sia Asuna che Suletta potrebbero essere personaggi tranquillamente maschili, ed Ú in questo punto così poco sottolineato che forse si vede la "dignità" della resa delle due protagoniste, ritratte come "esseri umani" alle prese coi loro sentimenti, la loro crescita-- Proprio come nel caso di Amuro, Kamille o chi per loro.
Il secondo punto di contatto degno di nota, come la scuola nei due racconti non sia affatto solo "una scuola in quanto tale", ma il palcoscenico su cui si riflette la situazione all'"esterno": in Ecole si tratta di un'infrastruttura che compie ricerche ed esperimenti sui piloti Newtype, in vista dello scoppio di un nuovo conflitto nello spazio, nella Strega della copertura per compiere esperimenti e sviluppi sui Mobile Suit, all'ombra della guerra finanziaria scatenata dal Gruppo Benerit.

Da questo punto di vista, Ú interessante anche la Kaolis di un altro recente manga, Gundam SEQUEL (機動絶蚘ガンダム SEQUEL) di Taro Chiaki, all'esordio come webcomic nell'Estate di quest'anno.
Kaolis, nonostante sia poco vestita e conturbante, si comporta con una disinvoltura e violenza tipicamente assumibili alla sfera maschile, rendendola finora un unicum nella mitologia gundamica femminile, riscontrabile solo in poche "tizie fuori di testa" di contorno, e mai protagoniste dalla lunga vita, come la Rezin di Char's Counterattack.

E' però scorretto ed ingiusto cercare di relegare le protagoniste gundamiche solo agli anni più recenti; il fascino della sfera femminile ha sempre esercitato infatti una certa presa su autori ed editori gundamici, anche se si tratta di racconti di nicchia poco conosciuti dal pubblico.
Il primo a venire alla memoria Ú Another Z Gundam Story (匷化人間物語 ANOTHER Z GUNDAM STORY), scritto da Kaoru Morishita e serializzato nella rivista Cyber Comix a partire dal 1991; la storia segue Shiva, un personalissimo esperimento "Cyber Newtype" della Anaheim, punto di partenza per una nuova umanità collegata ai Mobile Suit, nella forma più pura di "Psycommu" che include l'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale-- Temi che, in tempi decisamente non sospetti, sembrano tornare anche nell'ambientazione Ad Stella.
Un altro manga "indipendente" incentrato su una protagonista femminile e il Gundam che diventa "accidentalmente" suo Ú senz'altro la Ruby di Gundam Reon (機動戊士ガンダム Reon), pubblicato da Masafumi Matsuura a partire dal 1996 sulla rivistona MS SAGA: in questo racconto, anch'esso ambientato in un UC alternativo, la trasportatrice spaziale si ritrova a pilotare il modello sperimentale Reon di cui le era stato affidato il trasporto; la peculiarità di questa unità Ú che Ú in grado di combattere autonomamente, ma al fine di evitare gli incidenti dei racconti precedenti, Ú necessario l'intervento di un pilota per fare effettivamente fuoco. C'Ú insomma una ragazza a decidere quando questa sorta di "ZERO System" può applicare il suo piano per la "vittoria sicura".
Tornando all'ammiraglia Gundam Ace mi sento in dovere di citare almeno DEVELOPERS, incentrato su Mion e lo sviluppo del primo Zaku, e Sora no Ixtab, side-story degli OVA 08th MS Team, incentrata sulla misteriosa pilota Eliza delle forze di Zeon, e l'attrazione e rivalità col comprimario Nada; dopo aver citato HG sono anche costretta a citare Gunota no Onna, parodia di una "otaku di Gundam" al femminile con fin troppe corrispondenze con il Gundam storico che ne .

Si tratta comunque di primi, ingenui esperimenti, ma che hanno fatto comunque da apripista ai personaggi più ben definiti e le storie più articolate degli anni successivi.

In chiusura, Ú senza dubbio necessario spendere due parole su un altro genere di protagoniste femminili, ovvero quelle che si ritrovano "all'interno del Gundam".
Questa discussione si Ú scatenata nel fandom in seguito alle rivelazioni sulla natura del Gundam Aerial, e come in questo possa o non possa essere "contenuta" una personalità femminile. Come riferimento a questa trovata Ú stato subito fatto il nome di Evangelion, ma in molti hanno dimenticato come anche Gundam abbia una tradizione ben radicata di personaggi femminili che, volenti o nolenti, si ritrovano "ad abitare" i sistemi operativi dei nostri Demoni, più o meno bianchi.
Il primissimo esempio in questo senso lo abbiamo nel celeberrimo Gundam Sentinel (ガンダム・センチネル), progetto multimediale sviluppato all'interno della rivista Model Graphix a partire dal 1987: in questo racconto il Gundam protagonista, il mostruoso S Gundam, Ú dotato di un particolare sistema operativo basato su un'Intelligenza Artificiale denominata ALICE-- Attraverso l'interazione col pilota, per cui Ú "progettata" a sviluppare sentimenti di un amore non corrisposto, la "Ragazza nel Gundam" inizierà a sviluppare una propria identità e personalità, che sfoceranno nella decisione umana più alta, quella di "sacrificarsi" per salvare la vita di Ryou.
In Gundam The Blue Destiny (機動戊士ガンダム倖䌝 THE BLUE DESTINY), invece, Ú la Newtype Marion a pregare i piloti dei Mobile Suit dotati di EXAM System di liberarla dalla prigionia telematica in cui Ú imprigionato il suo spirito; contrariamente ad ALICE, che non ha un corpo ma Ú pura entità, Marion Ú stata strappata dal suo corpo e convertita in un sistema operativo, e nel manga riuscirà a tornarvi solo dopo che Yu avrà distrutto i prototipi in cui era impiegato.
Non sempre però avere un corpo coincide con la felicità. Nell'anime Gundam NT (機動戊士ガンダムNT) del 2018, infatti, la Newtype Rita riuscirà ad ottenere la vera libertà solo dopo essere stata assorbita dal Gundam Phenex, ormai un tutt'uno con lo psycho-frame del modello, una delle tante anomalie note col nome di "Possibilità" del Fukui-verse gundamico.

In breve, abbiamo sempre visto interagire "il femminile", più o meno identificato, più o meno stereotipato, col gundamico: laddove non si sguazza nel fanservice puro e semplice, Ú interessante vedere i vari approcci sul tema.
Abbiamo visto personaggi femminili donare all'opera quel qualcosa di prettamente femminile, nell'accezione più elementare del termine, con sfumature quasi "metafisiche" nell'amplificazione della proverbiale sensibilità, come nel caso di Gundam Sentinel e Blue Destiny; abbiamo visto la percezione femminile contaminare la vita di tutti i giorni, nell'eterno equilibrio tra "non essere giudicati male" e "esprimere la propria identità" all'interno di un dialogo generazionale, come in HG ni Koisuru Futari-- E infine abbiamo visto il corpo femminile plasmare e modificare nuove forme di evoluzione e tecnologia, come in Another Z Gundam e Gundam SEQUEL, riagganciandosi a quell'idea che porta il Maggiore Ulube di G Gundam puntare sul corpo di Rain come fonte energetica del Devil Gundam, con fare tra il primitivo e l'iper-futurista.

Possiamo dire che la Suletta del 2022 prende tutte queste esperienze e le riunisce in una nuova narrazione, più allineata con i gusti del momento, pur restando rigorosamente gundamica nelle tematiche e nella narrazione.
E' quindi giusto sapere e ricordare che questa "Strega" non Ú uscita fuori dal nulla o da un capriccetto politically correct, ma porta sulle spalle una storia lunga, articolata e più che dignitosa, come ogni protagonista gundamico che si rispetti.

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