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Commemorazione della rinascita del Real Type Colour! Intervista a Kunio Okawara

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Qualche giorno fa, Hobby Japan Web ha condiviso questa interessantissima intervista a Kunio Okawara, incentrata sui modelli con colorazione "Real Type" partendo dagli arbori delle MSV e arrivando alle recenti illustrazioni dedicate al Freedom ed il Justice, realizzate per il 20° Anniversario di Gundam SEED.
Opportunamente trasformate in action figure e gunpla, i Master Grade sono stati esposti in anteprima alla 61° edizione del All Model & Hobby Japan a fine Settembre.
Fonte: Hobby Japan Web

I modelli sono stati messi in vendita all'evento GUNDAM NEXT FUTURE, svoltosi negli scorsi giorni a Tokyo.
Di seguito vi fornisco una traduzione dell'intervista.


Background Realistico Basato su Esperienze di Vita

Durante il boom di "Mobile Suit Gundam" negli anni '80, Okawara disegnò illustrazioni in "Real Type Color", con marking e colori originali. Fu una grande sorpresa per i fan.
Okawara:
All'epoca, la Sunrise mi disse: "Yasuhiko disegnerà le immagini principali dei personaggi, quindi tu dovresti disegnare per gli amanti dei mecha". Ci tengo a precisare che non sono un illustratore. Mi Ú stato permesso di disegnarli perché sono dei miei progetti, ma mi sono sentito tipo, beh, "per favore, non prendeteli troppo sul serio".

Tuttavia, le illustrazioni disegnate da Okawara erano molto convincenti.
Okawara:
Richiede comunque una certa tecnica. Quando sono entrato a far parte di Tatsunoko Productions come nuovo arrivato nel reparto artistico, Mitsuki Nakamura era sempre presente per guidarmi. Esiste un senso naturale dello stile, no? Quello di Nakamura era eccellente. Le fondamenta di Gatchaman sono state impostate dal signor Nakamura. Sono entrato in azienda ad Aprile e sono stato addestrato da Nakamura per circa due mesi, e a Luglio mi Ú stato detto di realizzare il mecha per Gatchaman. Non solo i mecha, ma anche la grafica. Mi sono detto: "Come ha potuto lasciare che fossi io, un nuovo arrivato, a farlo?".

Questa esperienza l'ha formata?
Okawara:
Sicuramente. All'epoca, l'impostazione artistica degli anime era spesso affidata a laureati in arte, e non c'erano molte persone a cui piacevano i mecha. A molti non piacevano soprattutto perché richiedevano un design. Quindi, tutto Ú stato affidato a noi 😄 Ma si Ú trattato senz'altro di un'esperienza formativa.

Credo che la scena dell'animazione robotica degli anni '80 sia stata fortemente influenzata dal realismo e dall'atmosfera militare delle illustrazioni dei mecha disegnate da Okawara. Dove pensa che ne affondino le radici?
Okawara:
Credo che sia colpa dell'epoca. Sono nato nel 1947, ma sono cresciuto solo due anni dopo la guerra, quando c'erano molte forze di occupazione in giro. Da Inagi, dove vivo, Chofu, Fuchu e Tachikawa, al di là del fiume Tama, erano tutte basi militari statunitensi. A Inagi c'era anche un deposito di munizioni che Ú ancora un centro ricreativo per i militari statunitensi. Avendo vissuto questo tipo di atmosfera, l'immagine dell'esercito e delle sue armi mi Ú rimasta impressa in modo naturale. Piuttosto che avere una base concreta per i miei disegni, ho semplicemente esposto le immagini che mi erano rimaste impresse in quel momento.

Qual Ú stato il motivo dell'aggiunta di elementi militari?
Okawara:
L'idea del weathering e dei marking col conteggio dei modelli abbattuti Ú venuta a Eiji Yamaura dell'Ufficio Pianificazione della Sunrise. Era un fanatico di storia militare e leggeva sempre storie di guerra in ufficio. Inoltre, all'epoca Star Wars, dove tutti i mecha avevano questo senso di vissuto, era molto popolare. Mi ha detto: "Mettici un pò di weathering e segni d'usura", così ho iniziato a incorporare questo aspetto nel progetto.

Anche il fatto di poter dipingere mecha animati con colori che non apparivano nell'anime Ú stato un grande shock per me.
Okawara:
Lo fu anche per me 😄 In origine, i mecha non potevano essere dipinti liberamente negli anime. Anche se il regista diceva "il bianco va bene", se lo sponsor sosteneva che non avrebbe venduto, il colore veniva cambiato e basta. Tuttavia, credo sia stato un bene che Gundam sia stato considerato concluso. Quando si Ú trasformato in MSV la Sunrise non se n'Ú interessata. Ho quindi deciso di "giocarci", poi la Kodansha e Hisashi Yasui hanno preso l'iniziativa e hanno chiesto a Stream Base di collaborare. I giovani erano molto ferrati sugli argomenti militari, quindi mi hanno dato parecchi suggerimenti.

Ho l'impressione che il termine "Real Type" sia nato a partire da qui e che si sia sviluppato in "Dougram" e "VOTOMS".
Okawara:
È vero. Grazie al boom dei gunpla, la Takara decise di rilasciare anche modelli in plastica. Il product planner di Takara era il signor Kiyomi Numamoto, un membro fondatore di Sunrise, quindi l'accordo fu rapido perché lui rappresentava anche il cliente.


Il Real Type della nuova era Ú già qui

Quando questo background si riflette nel il Real Type dei Mobile Suit di "SEED", l'impressione Ú completamente differente.
Ohkawara:
All'epoca della trasmissione di Gundam, tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80, la colorazione in stile militare vecchio stile poteva andare bene, ma sono passati più di 40 anni. Se il film fosse stato realizzato per le persone di oggi, sarebbe stato meglio se i colori fossero stati aggiunti da uno staff più giovane.

A cosa vuole che la gente presti attenzione nell'impostazione del Real Type Colour, questa volta?
Okawara:
Penso che sia nella resa del backpack. È il più caratteristico e facile da capire ed esprimere. Penso che sia la parte che dà la sensazione più militare, e occupa un'ampia area tra le parti del modello. Credo che l'impressione cambi semplicemente dando alle singole parti certe caratteristiche.

I backpack sono senza dubbio la caratteristica dei mobile suit di "SEED".
Okawara:
A Fukuda piace portare le cose sulla schiena. Al giorno d'oggi Ú consentito utilizzare una action base per sostenerlo, ma in passato i progetti che non potevano stare in piedi da soli non erano ammessi. Non era consentito se le gambe non erano più spesse e potevano cadere, come quelle con i tacchi.

Vorrei chiederle della livrea di ciascuno di essi: il Freedom Ú un auto-omaggio al Real Type RX-78 Gundam?
Okawara:
Beh, non c'ho pensato più di tanto. Sono il tipo di persona che non può dedicare molto tempo a un singolo lavoro, quindi lo porto avanti non appena mi viene in mente qualcosa. Quando ero impegnato, lavoravo contemporaneamente a Mobile Suit Gundam, alla serie Gatchaman, a Zendaman e a Ultraman. Anche questa volta, ho scelto il primo colore che mi Ú venuto in mente.

La scelta dell'azzurro nel Freedom Ú insolita.
Okawara:
Anche questa Ú stata un'idea che mi Ú venuta sul momento. Non era un colore che avevo in mente fin dall'inizio, ma l'ho scelto perché ho pensato: "Oh, voglio un po' di colore qui".

Il Justice usa una sorta di mimetizzazione aerea, Ú un cambio di immagine rinfrescante rispetto alla livrea originale.
Okawara:
Ho scelto colori che sembrassero "verosimili". Dopotutto, si tratta di un modello aereo, quindi ho pensato che l'immagine gli si addicesse meglio di una livrea simile a quella di un carro armato.

Come vengono scelti i punti dove aggiungere il marking?
Okawara:
Si aggiungono dove si preferisce. Ad esempio, il marking di tipo aeronautico sui condotti. Ciò che non si può tralasciare Ú il marking sul backpack. Questa parte Ú la parte più in vista, quindi vi ho fatto particolarmente attenzione nell'aggiungervelo.

Le scritte ZAFT sulla spalla sinistra gli conferiscono una sua identità.
Okawara:
Questa volta il soggetto sono i mobile suit di SEED, quindi volevo renderli un po' più sgargianti. Quando ho pensato "voglio metterci qualcosa", mi sono ricordato del marking di ZAFT.

Signor Okawara, di cosa Ú consapevole quando vuole aggiungere ai suoi lavori un senso di realismo?
Okawara:
Penso che sia importante far percepire il realismo allo spettatore. Ad esempio, nel caso di VOTOMS, se si posizionano le barre per arrampicarsi nella cabina di pilotaggio su ogni parte del corpo, la gente penserà: "Mi arrampicherò mettendo le gambe qui", non Ú vero? Quando le persone percepiscono qualcosa di sistematico dall'esterno, si creano delle illusioni. Non in senso negativo, ma credo che "ingannare lo spettatore" sia la cosa più importante nell'animazione.

Questa volta il soggetto erano i mobile suit di "SEED", ma com'Ú stato lavorare a questa serie per lei?
Okawara:
È stato un puro divertimento. Ho potuto aggiornare "Mobile Suit Gundam" per adattarla al periodo. È stato anche bello poter progettare modelli come il quadrupede BuCue. Sono stato fortunato a poter sfidare nuovamente me stesso con un nuovo lavoro, che avevo lasciato in sospeso in passato.

Lei ha collaborato con il regista Fukuda in diverse produzioni, tra cui le serie "Brave".
Okawara:
In passato ho conosciuto Fukuda quando entrava e usciva dall'ufficio di pianificazione della Sunrise per Galatt. Galatt Ú un robot con due aspetti, uno deformed e uno realistico, e poiché nella serie ce ne sono tre, abbiamo dovuto inventare sei modelli. La forma realistica non ha nulla a che fare con quella deformed, quindi l'ho lasciata a Fukuda, pensando che sarebbe stato bene che se ne occupasse qualcun altro oltre a me.

Anche le istruzioni del regista Fukuda per il mecha-design di SEED sono state redatte con disegni molto precisi, non Ú vero?
Okawara:
Esatto. Come si può vedere dalle serie Brave, Fukuda ha un forte amore per i robot, quindi Ú stato molto insistente 😄 Mi ha fatto divertire molto mentre progettavo SEED. Rispondere alle sue richieste era divertente. Fukuda ha la capacità di tirare fuori il meglio dai robot, quindi spero che si diverta anche col nuovo lungometraggio cinematografico.

Durante il boom di Gundam del passato, Okawara si Ú detto, "Perché non provare a cimentarsi con un Real Type?". Questa Ú stata anche un'importante opportunità per espandere la visione del mondo di Gundam.
Okawara:
Tuttavia, non sono il tipo di persona che crea il flusso delle cose da sola. Quando mi viene chiesto di realizzare qualcosa, sono sempre pronto a proporre qualcosa che si avvicini il più possibile a ciò che viene richiesto. Credo che questo sia dovuto alle varie esperienze che ho avuto. Per esempio, posso ampliare la mia gamma di disegni lavorando su serie comiche come la serie Time Bokan, piuttosto che su cose belle come quelle reali. È un peccato che al giorno d'oggi si vada solo nella direzione del cool e sia difficile trovare opere comiche.

Speriamo che i Real Type del Freedom Gundam e Justice Gundam portino a nuovi approcci Real Type.
Okawara:
Sì, lo spero. Ci sono già molte persone in Asia che presentano i propri gunpla come una forma d'arte che afferma la propria individualità. Credo che i gunpla stiano già entrando nella loro fase successiva. Sarei felice se una nuova generazione, nuovi fan, vedessero questo real Type e dicessero: "Questo Ú quello che farei io!". Sarei felice se nascesse questa nuova tendenza.

Grazie mille per oggi!

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