
Sappiamo, grazie alle varie interviste agli staff coinvolti, che i due progetti sono stati sviluppati pressochè in contemporanea.
Non sembra plausibile che i due lavori avessero membri della produzione in comune che potessero "spifferare" cosa succedeva con Kobayashi o con Tsurumaki, ad eccezione del prezzemolino Naohiro Ogata, che nella sua veste di produttore esecutivo e "anima pulsante" della Sunrise ovviamente poteva e può permettersi di mettere bocca su entrambi i progetti: da questo punto di vista, sembra che il "suggerimento" di avvalersi di una protagonista femminile sia provenuto da lui, anche in linea con le recenti produzioni gundamiche.
Sappiamo che l'idea dell'ambientazione scolastica è arrivata in seconda battuta a Ohkouchi dopo un intervento di Kobayashi, e che inizialmente aveva concepito un primo episodio in linea con certi canoni gundamici.
Se in Witch la scuola rappresenta "l'uscita all'esterno" di Suletta, che dalle desolate colonie di Mercurio si ritrova in un contesto "cosmopolita", per Machu è un'altra di quelle "convenzioni" di una realtà che percepisce come "falsa" e di cui "vorrebbe liberarsi" (e in questo senso ha più punti in comune con Miorine che con Suletta, anche per la "fissa" di voler raggiungere la Terra). La scuola, in cui Machu è estremamente popolare ma non ha nessun legame rilevante e dove Suletta sogna di diventare popolare e farsi tanti nuovi amici, ha una valenza molto differente in entrambi i lavori, pur essendo in entrambe le serie il primo "palcoscenico" dove vediamo agire le nostre protagoniste.
A prescindere dalla piega che prenderanno gli eventi futuri, sia Suletta che Machu incarnano la volontà di andare avanti. Per Suletta si tratta di un "incantesimo" che la sprona a reagire alle circostanze esterne alla sua volontà confrontandovicisi, una suggestione per aiutarsi a superare i limiti del suo carattere introverso; per Machu invece si tratta di puro istinto, una spinta vitale prettamente adolescenziale secondo l'immaginario di Enokido, quando la vita è tutta fatta di intuizioni e pruriti, tanto che il nostro identifica con questo atteggiamento la vera e propria "natura di un Newtype".
I "passi avanti" di Suletta sono quindi esitanti e sottolineati dall'incertezza, mentre Machu compie dei veri e propri "salti avanti" (anche a livello visivo), assecondando stimoli estemporanei. Se una si sforza di non pensare alle conseguenze, l'altra le ignora del tutto. In ogni caso sono due protagoniste "che vanno avanti".
In entrambe le serie vengono rappresentate delle false battaglie, in preparazione o forse nel parodiare i "conflitti" veri e propri, da sempre il pane quotidiano di Gundam.
Se in Witch abbiamo i "duelli", passatempo scolastico che nasconde le fasi di sviluppo di armamenti, in GQuuuuuuX abbiamo le "clan battle", un velato omaggio a G Gundam che ha come pretesto l'avvicinare l'inesperta Machu al pilotaggio del Gundam. Attraverso questi combattimenti le nostre acquisiscono nuovi punti di vista durante le interazioni con gli altri personaggi, innescando un loro (e nostro) aumento di consapevolezza del mondo che le circonda.
Entrambe le attività si svolgono in un ambiente "controllato", e sono entrambe "tollerate" (se non incoraggiate) dalle "autorità".
In entrambe le serie queste "false battaglie" fanno da preciso spartiacque tra un tempo narrativo e l'altro: dalla "vita protetta" nella scuola e nella colonia, le nostre protagoniste vengono costrette a "prendere posizione" davanti un evento catastrofico che distrugge le loro certezze. Alla base di questo twist, in entrambi i casi, c'è lo zampino di "invasori terrestri": in Witch l'attacco prima a Plant Quetta e poi all'Asticassia perpetrato dalle "streghe" della Terra, in GQuuuuuuX il tentativo destabilizzante dei Titan guidati da Bask, rappresentati dal bel musino di Deux.
Sia l'Alba di Fold che i Titan sono ritratti come organizzazioni terroristiche, ed entrambi vengono "foraggiati" da un nemico interno che cerca di destabilizzare l'ordine costituito nel tentativo di piegare la bilancia in suo favore: in Witch è il "Principe" Shaddiq, nel tentativo di eliminare l'influenza economica di Benerit sulla Terra, in GQuuuuuuX è Gihren, nel tentativo di eliminare Kycilia.
In entrambe le serie c'è un brevissimo quanto intenso viaggio sulla Terra che segna per sempre le nostre eroine: Miorine (e così Suletta) viene messa davanti all'implacabile ingiustizia del complotto durante lo scontro a Quinharbor, mentre Machu incontra Lalah, venendo a conoscenza dell'"altro lato".
Su una nota molto marginale e probabilmente abbastanza forzata, ma comunque divertente, mi viene anche difficile ignorare le somiglianze tra Sophie e Norea e le due cameriere Vani e Kanchana, che rispondono agli stessi stereotipi (capelli chiari/capelli scuri, estroversa/introversa--), con entrambe le coppie di personaggi associate alla Terra e a una vita difficile.
L'azione che si sposta nello spazio per la battaglia finale e le due super-armi di distruzione di massa possono sembrare altri punti in comunque, ma questi sono già presenti, e certamente vengono omaggiati, nella serie storica di Gundam.
E' invece interessante notare come in entrambe le serie sia rappresentata una mutazione spazio-temporale di natura quantistica che minaccia l'equilibrio planetario: il datastorm e la zeknova.
Entrambi i fenomeni hanno effetti completamente opposti sui piloti che li sperimentano, nel primo caso il sistema nervoso viene fritto, nel secondo si prova un'inspiegabile euforia che stuzzica i sensi Newtype attraverso il kira-kira.
Nel primo caso è Prospera che vuole portarlo "in questo lato dell'esistenza" per garantire l'esistenza di Ericht, nel secondo è Lalah che lo attiva per garantire, più o meno volontariamente, la sopravvivenza di Char-- In entrambi i casi il "mezzo" per controllarne la portata è un Gundam.
Infine, la chiusura della serie, che vede una coppia di ragazze legate da una profonda amicizia insieme sulla Terra, a far piani per il futuro, immerse in uno spettacolare panorama naturale: un rigoglioso campo di grano per Miorine e Suletta, una spiaggia assolata per Machu e Nyaan.
Se il mare e la spiaggia sono il pane quotidiano di Tsurumaki ed Enokido (impossibile non farsi venire in mente i due "finali" di Evangelion), il campo di grano merita un'ulteriore dissertazione. Machu, Nyaan e Shuji appaiono similarmente in un campo di riso nella OP della serie TV, e gli esperti vi hanno riconosciuto un riferimento alla biografia di Tsurumaki, nato a Niigata, primo produttore di riso in Giappone.
Nelle sue interviste, Tsurumaki accenna agli "sterminati campi di riso" della sua città natale come ad un ricordo dell'oppressione provata in gioventù, a quell'impressione paradossale di "non avere una via di fuga".
Se quindi il panorama terrestre in GQuuuuuuX rappresenta uno dei tanti "pruriti" di Machu, una sosta momentanea nel viaggio alla ricerca della "vera libertà", in Witch ha il carattere del "luogo dove ritornare", anche se anche qui è sottinteso che le due ragazze non vivono in pianta stabile sulla Terra. Entrambi i luoghji, in ogni caso, lasciano un'impressione di "benessere" per le protagoniste.
In conclusione, abbiamo due lavori profondamente diversi, nelle intenzioni come nel pubblico di riferimento ma che, nonostante percorrano traiettorie differenti, non nascondono di incontrarsi in alcuni punti fondamentali della trama, non ultimo il discorso sulla percezione di sè e del mondo che ci circonda.
In entrambe le serie ci viene offerto "un mondo" e su queste sue prime informazioni noi spettatori, così come le protagoniste coinvolte, ci facciamo un'idea su ciò che stiamo guardando. Nel corso della storia, ci viene mostrata la "falsa sicurezza" rappresentata dai mondi ristretti di Suletta e Machu e, proseguendo nel racconto, le discriminazioni, i conflitti e gli abusi a cui è sottoposta la popolazione "al di fuori" di questi contesti "protetti". Si spacca poi ancora di più la dimensione della realtà, e le nostre protagoniste sono costrette a fare i conti con l'"aldilà", con "mondi alternativi", che mettono a rischio quella stessa "falsa realtà" che sono state spinte a rifiutare... E qual è la risposta giusta tra quelle di queste ragazze, cosa è meglio tra un "ritorno" e una "fuga"..?
Mentre mi domando se il secondo non sia poi così meno convenzionale del primo, vi lascio con questa piccola provocazione, fingendo di non prestare attenzione alla "manina" di Sunrise che da dietro le quinte incrocia questi due improbabili universi col pretesto di un piccolo sogno.
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