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GUNDAM SCHOOL ③ Il Dentro e il Fuori

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Prendendo ispirazione dall'omonima rubrica informativa di Gundam.info a cura di Ema Baba, GUNDAM SCHOOL è una sezioncina dove mi diverto a prendere in considerazione gli stilemi di Gundam introdotti nell'UC e in seguito sviluppati nell'Universo Espanso per vederne insieme l'evoluzione negli anni!
Potete trovare i precenti capitoli a questo link!

In questo capitolo cercheremo di definire una volta per tutte in cosa si differenzia un "Gundam" dal resto dei Mobile Suits!

Dopo aver scherzato col primo articolo e aver accarezzato l'argomento, è ora di prendere veramente sul serio la questione su cosa rende un Gundam riconoscibile come "Gundam".
Durante lo scorrere delle serie, varie peculiarità vengono di volta in volta introdotte ed ampliate per distinguere il mobile suit protagonista dagli altri "veicoli da combattimento umanoidi", ma generalmente possiamo identificare due fattori determinanti e ricorrenti: un sistema operativo e l'impiego di un materiale particolare.

Analizziamoli nel dettaglio.

Prima di tutto, il sistema operativo.
E' un fattore a cui di solito non si fa caso, affidando i movimenti del Gundam alla semplice abilità del pilota, ma sin dalla serie classica si fa riferimento a particolari software di autoapprendimento che il sistema del mecha stesso usa per adattarsi alle condizioni di ingaggio e alle prestazioni del pilota, aggiornandosi. Ricordiamo anche l'esempio dei dati raccolti dal computer del Gundam sulla base dell'esperienza di Amuro in seguito utilizzati per costituire il sistema operativo dei RGM-79 GM.
Nelle serie successive dell'Universal Century questa caratteristica specifica non verrà abbandonata, ma piuttosto ampliata: si gettò il sasso nel lago quando si iniziò a parlare di Psycommu ("Psychic Communicator") nella serie TV originale, ovvero un sistema che permette ai Newtype di controllare elementi del proprio mobile suit con la forza del pensiero, per poi tirare in ballo Bio sensori, Psychoframe, NT-D System ("NewType Destroyer", un'interfaccia che permette a un non-Newtype di pilotare un MS raggiungendo le stesse prestazioni) ma anche di vere e proprie "anime" sotto forma di AI, ed è il caso dell'EXAM System di cui sentiamo parlare nel manga The Blue Destiny ma soprattutto dell'"Alice" che costituisce il fulcro dell'operatività del MSA-0011 S Gundam in Gundam Sentinel...
Nelle serie degli universi alternativi questa caratteristica diventerà estremamente importante e preponderante; ricordiamo lo ZERO System ("Zoning & Emotional Range Omitted") di Gundam Wing, addirittura sviluppato prima del Mobile Suit in cui sarà installato, e le cui prestazioni sono talmente estreme e sviluppate da creare conflitti anche con i piloti stessi, un pò come il Bio-Computer di Gundam F91; il GUNDAM (General Unilateral Neuro-link Dispersive Automatic Maneuver), il sistema operativo che darà il nome stesso al mezzo in tutte le sue varianti nella saga di Gundam SEED, e non dimentichiamoci ovviamente del Trans-Am System, la cui attivazione serve addirittura a distinguere un "vero" Gundam da una copia di seconda generazione in Gundam 00, anche se qui più che di un sistema operativo vero e proprio si fa riferimento all'aumento delle prestazioni del mobile suit grazie a un temporaneo potenziamento che coinvolge il suo sistema di alimentazione.

Anche la faccenda del materiale di cui è fatto un Gundam ha la sua preponderanza, anche se in alcune serie questo aspetto si è fatto più aperto ad interpretazioni.
Nella prima serie TV si fa riferimento al Titanio Lunare, una particolare lega di Titanio che garantisce l'elasticità e la maneggevolezza dell'acciaio in un materiale più leggero e resistente, che nelle serie successive verrà identificata come Gundarium e ulteriormente sviluppata in numerose varianti.
E' questo particolare materiale a garantire la sopravvivenza del Gundam per buona parte del conflitto, e la difficoltà di procurarselo e produrlo ne limiterà l'uso al prototipo senza la possibilità della produzione di massa, rendendo il Gundam ancora più "unico".
Naturalmente anche nell'universo espanso questa caratteristica è mantenuta viva: in Gundam Wing si parlerà della Lega di Gundanium, materiale estremamente resistente e duraturo prodotto nello spazio, con caratteristiche simili a quelle del Gundarium ma con l'inclusione dell'impercettibilità ai radar; in Gundam SEED si parlerà di Armatura Phase Shift, un sistema di protezione della corrazza esterna del mobile suit a livello particellare attivato dall'elettricità, che la rende praticamente indistruttibile, ma con naturalmente il limite del tempo di operatività del mezzo; in Gundam 00 si parla di E-Carbon, un allotropo di Carbonio regolarmente utilizzato per i Mobile Suit e le infrastrutture spaziali del periodo, con l'aggiunta di un' Armatura Composita GN, un sistema simile alla Phase Shift della Cosmic Era nelle funzioni, ma ottimizzato rispetto ad essa perchè automaticamente attivabile solo nei punti in cui vengono ricevuti i colpi... In Tekketsu no Orphans invece che focalizzarsi sulla corrazza ci si concentra all'interno del mezzo, ed ecco che "Gundam" diventa la denominazione degli antichi Frame utilizzati per queste leggendarie macchine da guerra, e che costituiscono "il fulcro" del mezzo, fino ad arrivare ai "segreti" e i taboo della Calamity War, in cui le anime stesse dei guerrieri diventavano interfaccia del Mobile suit come nel caso del Gundam Bael e del suo leggendario pilota, Agnika Kaieru... Un continuo saltare dall'interno all'esterno, uno sviluppo costante di sistemi operativi, ricerca e tecnologie per ricordarci che, dopotutto, no, non bastano un paio di v-fin per fare un Gundam.

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