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GUNDAM SCHOOL ⑥ Le "Variazioni" dei Mobile Suits

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Prendendo ispirazione dall'omonima rubrica informativa di Gundam.info a cura di Ema Baba, GUNDAM SCHOOL è una sezioncina dove mi diverto a prendere in considerazione gli stilemi di Gundam introdotti nell'UC e in seguito sviluppati nell'Universo Espanso per vederne insieme l'evoluzione negli anni!
Potete trovare i precenti capitoli a questo link!


Quest'oggi parleremo delle MSV, le "Mobile Suit Variations", quelle esplosioni di creatività dei mecha designers che per prime hanno reso Gundam un'entità che vive anche aldilà del piccolo schermo!

Chi si definisce fan di Gundam non può non avere un minimo di dimestichezza con le MSV, forse una delle parti più divertenti e creative del franchising, dove possiamo ammirare la fantasia senza limiti e vincoli dei mecha designer.

Strettamente connesse al capitolo precedentemente considerato in questa rubrica, anche le MSV prendono spunto dal lato "ingegneristico" dei mobile suit, ma ne rispecchiano l'aspetto più fantasioso e creativo.

Il primo a cimentarsi nella creazione di MSV fu naturalmente il mecha designer per eccezione di Gundam, Kunio Okawara.
Fu sulle pagine di riviste come B-CLUB che videro per la prima volta la luce questi "design scartati" che non si era riusciti a inserire nell'anime per motivi di tempi e spazi, così come divertenti "variazioni sul tema", che ci hanno mostrato per la prima volta un Gundam in versione Full Armor, uno Zaku in versione anfibia o un Dom in versione tropicale per il combattimento nel deserto.
E' una pratica atavica appartenente a qualunque fan di Gundam, chi non ha mai ipotizzato o fantasizzato sulla propria versione di un Gundam, o di uno Zaku Custom--? Insomma, le MSV diventarono popolari e ogni fan e mecha designer dopo Okawara vi si divertì creandone di proprie.

Quelle di Okawara sono le più famose, ma anche le serie nelle timelines alternative godettero di qualche nome eccellente al proprio servizio. E' il caso di Hajime Katoki con Wing, di cui sforna regolarmente redesign o variations che trovano puntualmente posto in qualche angolino di The Glory of Losers.
Ma forse il caso più eclatante è quello della celebre saga di Gundam SEED Astray, nata come una divertente side story in tre volumetti per poi svilupparsi ben oltre la cronologia "canonica" dell'anime e vivere di vita propria, con una linea di gunpla dedicata che fa faville anche nelle linee più esose e costose come quella dei Perfect Grade.
Nati dal pennino di Koiichi Tokita, i protagonisti di Astray non sono altro che rivisitazioni di mezzi già proposti nella serie TV, delle "Variations", appunto. Il buon Koiichi certo non è nuovo a queste cose, fu infatti lui ad occuparsi di G-Unit, ambientata nell'After Colony di Wing, dove possiamo divertirci con un'infinità di variations dei Leo, e non perderà il vizio, producendo nel 2007 piccoli capolavori come 00F e 00I, ambientati nell'AD di Gundam 00.

Sempre parlando di 00, e per una volta senza coinvolgere Tokita, la serie 00V è completamente incentrata e dedicata alle variations (come segnala la V del titolo) dell'Anno Domini. Il colpo di genio di questa raccolta di storie brevi è nell'introduzione di un personaggio come Robert Spacey, presentato come un esperto in storia dello sviluppo dei mobile suits, e che riporta i dati dei MS protagonisti come dei veri e propri rapporti tra il filologico e l'industriale.
La serie sarà seguita da una photo novel pubblicata sulle pagine di Hobby Japan sotto il titolo Gundam 00V: Battlefield Record, dove i protagonisti stavolta diventeranno le foto di gunpla customizzati e le loro rivisitazioni digitali in 3D.

--Come infatti dimenticarci dei nostri gunpla, soprattutto quando diventano un pretesto per sguinzagliare tonnellate e tonnellate di MSV? Partendo da apparentemente innocui OVA come Gunpla Builders per finire a saghe generazionali come Build Fighters, oltre alle mille variazioni protagoniste delle serie (perchè di questo si tratta), non è difficile notare qualche cameo delle vecchie MSV di Okawara & Co., ma anche omaggi a degni predecessori come Plamo Kyoshiro!

Insomma, un mondo in continua evoluzione che non si vergogna di inchinarsi al passato, sempre pronto a stuzzicare il cervello dello spettatore-- Anche questo è Gundam!

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