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"Romics 2017 - Edizione Primaverile" Report!

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Eccoci all'indomani del Romics alla sua ventunesima edizione, pronti per un completo e succulento report, di quelli che vi faccio io, insomma.
Devo dire che le premesse per un evento memorabile c'erano tutte ed erano ottime, ma, dal punto di vista meramente gundamico, non Ú stata un'edizione foriera di chissà quali rivelazioni... Mi aspettavo molto di più dagli incontri con Tomino e gli editori, per dire, mentre l'incontro con Ogata, seppur breve, si Ú dimostrato il più intrigante... Ma andiamo con ordine!

Le Mostre

L'edizione di quest'anno ha visto il "battesimo del fuoco" della neonata associazione Gundam Italia.
I ragazzi ci hanno regalato un fantastico allestimento nell'area Robotown, organizzata da Buyer Club e vari gruppi modellistici di nostra conoscenza (NKGC e Gundam Dipendente in primis), in cui spiccavano i comandi del cockpit del Gundam e una sua statua in scala 1/8 ad opera di Niccolò Fidanzini, che i più fedeli di voi ricorderanno presso una Lucca di qualche anno fa, e un'incredibile mano del Gundam in scala 1/1 creata in tempo di record!
La statua del Gundam, basata sul "Real G" di Odaiba, Ú stata particolarmente apprezzata e fotografata, protagonista indiscussa di praticamente tutti i TG che coprivano l'evento!

Robotown quest'anno Ú stata dedicata completamente a Gundam e i nostri amati gunpla (mi chiedo cosa faranno il prossimo anno, eheh!):
Gli allestimenti seguivano i gunpla in concorso, i partecipanti al GBWC dello scorso anno e infine una mostra con i vari mobile suits dei vari universi: si partiva da Origin arrivando a Gundam 00 passando per G-Reco.
Degno di nota un piccolo allestimento dedicato a Katoki e la sua linea Ver.Ka, con gli artworks delle scatole esposti:
Le informazioni della biografia erano sbagliate ma vabbeh.

Altro pezzo forte della mostra erano i kit dedicati a Gundam Thunderbolt, in cui spiccavano diorami, ma anche mezzi scratchbuilt non ancora realizzati dalla Bandai:
Incredibile il diorama Psycho Zaku vs Full Armor Gundam, ancora in fase di WIP ma già assolutamente suggestivo.

All'esterno i ragazzi dei vari gruppi modellistici coinvolti eseguivano dei brevi workshop.
Qui sopra potete vedere Riccardo "Toronagashi" Forni, pluri-finalista GBWC, alle prese con lo scratchbuilding del suo "Bawoo Custom" per la sfida Clash of the Titans.

Proseguendo nell'area espositiva, si poteva godere di un omaggio a Carlo Rambaldi, maestro degli effetti speciali, curato dalla Fondazione Rambaldi, che ha messo a disposizione materiali, schizzi e copie di articoli dell'epoca in cui veniva analizzata l'opera del maestro ed alcune curiosità.
La prima sezione era dedicata all'indimenticabile ET:
Sapevate ad esempio che ET ha rischiato di essere tagliato fuori dagli Oscar perchÚ la sua immagine era troppo "sfruttata" commercialmente..?

Si proseguiva con Alien:
Bellissimo il differente approccio tra Giger e Rambaldi: mentre Giger infatti infilava peni in qualunque cosa (graficamente, intendo!) l'interpretazione di Rambaldi ci mostra il "gioco" di uno scheletro in uno scheletro..!

Per concludere con King Kong:
Il prop della mano era animato, e si stringeva appena qualcuno si posizionava al suo interno!

L'ultimo spazio era infine dedicato a Wonder Woman, che quest'anno festeggia i suoi 75 anni!
L'allestimento era dedicato alle copertine più rappresentative dei vari periodi storici, curate dai più grandi artisti che si sono dedicati alle avventure dell'Amazzone.

Inoltre vi segnalo il progettino dei ragazzi del GIC, visionabile presso il loro stand, un'anteprima della Spartan, l'ammiraglia federale di Thunderbolt in scala 1/200:
Il progetto Ú basato sul papercraft allegato al volume 9 dell'edizione giapponese del manga; pare che vedremo il progetto finito in concomitanza con la proiezione cinematografica nelle sale italiane, da tenere assolutamente d'occhio!

Gli Eventi

L'arrivo di Tomino ha scaturito una variegata sfilata di eventi più o meno dedicati.
Apro questa sentitissima sequela con il primo appuntamento di prestigio, il giorno di venerdì, con l'astronauta Paolo Nespoli, di prossima partenza per la missione VITA.
L'incontro Ú stato animato da Leo Ortolani, misterioso ospite speciale, che c'ha parlato del suo prossimo progetto, proprio in collaborazione con l'ESA a promozione delle attività spaziali, C'Ú Spazio per Tutti, compilato in collaborazione con Nespoli.
Che dire, Nespoli si Ú rivelato un uomo meraviglioso, gente.
La conferenza Ú saltellata tra l'informativo, lo scientifico e il dilettevole, davvero molto interessante.
Una domanda, magari anche un pò ingenua della conduttrice, Ú sfociata poi nella pura poesia esistenziale. Chiestogli cosa si prova a guardare la Terra dallo spazio, la constatazione di Nespoli Ú andata piuttosto così: "Solitamente l'idea che ci si fa Ú che, guardandola da lontano, la Terra sia fragile. Ma non Ú affatto così: la Terra Ú un sasso, sta lì, cosa gliene importa... Quelli fragili siamo noi. Attraverso comportamenti scriteriati e nocivi siamo noi stessi a metterci in pericolo: la Terra, per cui millenni e secoli sono poco più che secondi, ricreerà la sue foreste, stabilizzerà la sua atmosfera, ritornerà a produrre petrolio. Saremo noi ad esserci estinti. Mi piace pensare che Ú diventando "extraterrestri", ovvero allontanandoci dal nostro pianeta, e rendendoci conto di cosa siamo in confronto al nostro pianeta, che si diventa pienamente "terrestri", e ci rendiamo conto della nostra condizione."
Potete immaginarlo da voi, io lì con gli occhi lucidi che mormoravo "Quest'uomo Ú un Newtype..."

Qualche ora dopo era partito l'incontro "a porte chiuse" tra Tomino e Ogata che si erano resi disponibili a un incontro con gli accreditati per rispondere ad alcune domande... Insomma, questa direttiva rendeva evidente che sia Tomino che Ogata non si sarebbero prestati alle gettonatissime "domande dal pubblico" durante i rispettivi incontri.
Al ritorno degli "eletti" ho iniziato subito a tampinarli per ricevere adeguati report che non ho ottenuto: nessuno aveva infatti prestato attenzione a cosa aveva domandato l'altro... O forse più semplicemente non gli interessava condividerlo!
Ai fanciulli di Robotown, che si chiedevano cosa avrebbe cambiato della serie storica nell'ottica di un remake moderno, Tomino ha confessato che, pur con tutti i suoi difetti, non gli interessava un remake della serie storica, e che ha posto rimedio a tutti gli "errori" precedenti in G-Reco. Reconguista in G Ú stata menzionata parecchie volte, evidentemente con l'intenzione di promuovere un prodotto di cui Ú stato annunciato un prossimo lungometraggio riassuntivo, e a cui evidentemente Tomino tiene molto nonostante l'evidente flop.
Franius del GIC ha chiesto invece dell'eventualità di un live action gundamico alla luce delle nuove tecnologie raggiunte, ad esempio, in lavori come Pacific Rim-- La tiepida risposta di Tomino Ú stata che lui si occupa di anime, quindi preferisce dedicarsi agli anime e non alla cinematografia (curioso, visto che durante l'incontro col pubblico ha invece confessato di essersi dedicato agli anime perchÚ non trovava lavoro come sceneggiatore cinematografico!)... C'Ú stata anche una domanda su non ricordo quale serie robotica-- Forse Daitarn?, riguardo l'identità e la sorte di certi personaggi su cui Tomi sembra aver glissato, dopo un comico siparietto in cui crolla con la testa sul braccio poggiato sul tavolo, con un "Non posso rispondere a questa domanda, dovreste chiederlo ai personaggi coinvolti!" che ha scatenato l'ilarità generale.
Ragazzi... Io capisco la curiosità, ma sarebbe opportuno capire che il regista non Ú lo sceneggiatore, e soprattutto alla Sunrise molte scelte creative sono prese direttamente dai produttori e dagli sponsor. Il regista dà il taglio autoriale a una storia, ma non ne controlla ogni singolo dettaglio. Non sprecate così le vostre cartucce!
Notare come nessuno si sia cagato il buon Ogata, anche se una domanda, partita per Tomino, gli sia stata rivolta da un cortese sconosciuto. Che domanda fosse e la risposta non mi Ú stato dato sapere.

Sempre il venerdì pomeriggio Ú stato il turno dell'evento Gundam and Friends: condotto da Mazzotta, direttore del doppiaggio di svariate serie gundamiche per Dynit, tra gli ospiti Domitilla D'Amico, doppiatrice di Frau Bow, Andrea Lo Vecchio, paroliere della sigla storica di Gundam (e voce del famoso "Nessuno ce la fa contro Gundam!"), Douglas Meakin, voce dei Superobots, un silenziosissimo Vince Tempera, autore di altre sigle storiche anni '70 e '80 , e i Raggi Fotonici... Insomma pura qualità girellara.
E' stato un pò triste quando Lo Vecchio ha cantato la sigla di Gundam e, a parte il ritornello, nessuno sembrava saperne le parole 😄 ...D'altra parte anche lui leggeva il testo da un foglio!
L'incontro Ú stato interessantissimo per le chicche di Mazzotta e la D'Amico per i retroscena sul doppiaggio, specialmente riguardo i ricordi della "prima venuta di Tomino", in concomitanza col nuovo doppiaggio della serie TV storica a cura di Dynit. E' stato Tomino stesso a selezionare le voci italiane, e per un certo periodo ha anche supervisionato la recitazione dei doppiatori.
Non ho seguito tutto l'evento perchÚ a una certa ora sono dovuta "accorrere" allo stand di Gundam Italia ...Ma credo di non aver perdonato l'intonazione della sigla di Bia in un incontro dedicato a Gundam, anche se questa di sigla Ú stata cantata dal pubblico Dae vostra inclusa!

Il giorno successivo si poteva definire un full-time tominico, e includeva sessione di autografi, proiezione dei primi tre episodi di G-Reco e finalmente incontro col buon --come dicevano tutti, Tominò.
Stendiamo un velo pietoso sull'organizzazione per la faccenda degli autografi, che dalle 1400 sono stati spostati alle 1700 perchÚ si sono resi conto che altrimenti si sarebbero sovrapposti alla proiezione, il tutto dopo averci lasciato bollire per un'ora nel padiglione più caldo del mondo.
I primi tre episodi della recente serie tominiana sono stati trasmessi con una discreta presenza di pubblico, forse anche fin troppo partecipativa 😓 , ma la mia impressione Ú che siano stati accolti relativamente bene... Il problema di G-Reco appare infatti negli episodi successivi, quando si dovrebbe presentare la trama invece di quel casino assurdo.
Francamente a me Ú da subito sembrata una serie con un potenziale interessante, c'era un character design ottimo, dei bei presupposti, un mecha design intrigante (che nessuno in sala ha gradito 😄 ), la trama non era un granchÚ ma poteva presentare degli spunti originali e invece no, Ú arrivato il regista e ha mandato tutto a puttane.
Quando Ú iniziata a girare la voce di un eventuale lungometraggio riassuntivo, ho pregato tutti i santi del paradiso affinchÚ Tomino non fosse coinvolto, ma ho probabilmente ambito all'impossibile-- Anche perchÚ da questo Romics Ú stato palese quanto Tomino sia convinto della bontà del progetto e sia orgoglioso della sua paternità; speriamo si sia reso conto anche dei suoi errori, e vi ponga rimedio nella riduzione cinematografica... Ma a chi voglio darla a bere.

...A seguire, l'incontro con Tomino, apparso durante la sigla di chiusura degli episodi col buio così da emergere candidamente dalla prima fila per far credere di aver assistito alla proiezione 😄
L'incontro non ha aggiunto nulla di nuovo a quanto già si sapesse. Si Ú partiti con una carrellata di ricordi sugli inizi di carriera, l'esperienza alla Mushi Production e l'arrivo alla Sunrise ("Ho deciso di lavorare con studi che producevano serie robotiche perchÚ non trovavo lavoro come sceneggiatore di cinema"), si Ú proseguito con un filmato che ripercorreva tutte le serie che ha diretto ("Alcune mi ero dimenticato di averle fatte!"), si Ú passati a un ricordo su Zambot 3 di cui quest'anno si festeggia il quarantennale e poi alcune curiosità su Gundam dell'intervistatrice.
Ho avuto l'impressione che molto sia andato però "lost in translation", anche perchÚ era abbastanza palese che la traduttrice non aveva idea di cosa si stesse parlando, evidente anche durante l'incontro con Ogata e gli editori di cui vi parlerò più avanti...
Un Tomino molto sobrio e diplomatico, che affermava la sua inadeguatezza a inizio carriera, e che "nei primi vent'anni di carriera non sapevo cosa stessi facendo, solo in seguito ho realizzato buone serie... Avessi ricevuto meno critiche e più plausi anche a inizio carriera magari avrei fatto da subito serie migliori".
C'Ú stato un accenno ai "momenti molto difficili" passati durante un certo periodo che Tomino ammette esser dipeso dal "mancato riconoscimento dei diritti d'autore per Gundam" e l'essere stato lasciato un pò in disparte durante determinati progetti (a cui comunque riconosce il merito di aver rivitalizzato il franchising) e una sincera volontà a produrre nuovi lavori per promuovere al meglio le nuove idee che vuole condividere con gli spettatori.
--Naturalmente ogni frase che diceva era accentuata da un puntuale applauso dal pubblico, ma che ve lo dico a fare!
In chiusura, viene regalata a Tomino una t-shirt della AS Roma come ricordo, istantaneamente accompagnata dal "UN CAPITANO! C'E' SOLO UN CAPITANO!" del pubblico 😄

Infine la sessione di autografi, dove chi vi scrive si Ú tolta un'ulteriore soddisfazione esistenziale aggiungendo un nuovo pezzo alla sua collezione 😍
Devo dire, chi mi conosce sa della mia ancestrale antipatia per Tomino, cresciuta a dismisura durante la lettura di sue interviste o frammenti di tali. Ma la verità Ú che, quando me lo sono trovato davanti, non ho potuto far altro che blaterare un continuo mantra di "Sensei! Arigatou!" ridendo come una demente... Un'emozione assurda, cari lettori!!
Gli ho stretto pure due volte la mano perchÚ non ricordavo di avergliela già stretta all'inizio. Vabbeh, dai. ...Sò emozioni.

Domenica, dopo aver purtroppo saltato l'incontro con Perino, doppiatore di Amuro, si Ú passati direttamente al Romics d'Oro con la consegna del riconoscimento al nostro zio Tomi.
Non c'Ú niente di particolare da aggiungere, ci sono già svariati video in Youtube in proposito... La nota divertente Ú stata che c'erano più guardie del corpo per Tomino che per Franceschini, ahah!
A fine premiazione Ú partita la sigla dell'amato Daitarn 3, questa sì cantata a squarciagola dai presenti, inclusa la sottoscritta! Il buon Cronos di Gundam Italia, stupito dalla mia performance canora non si Ú risparmiato un "Ma queste non erano cose da girellari..?" TouchÚ 😄 !

A seguire Ú stato il turno dell'incontro con Ogata, condotto da Cavazzoni, il momento che sinceramente mi interessava di più.
Si Ú parlato di Gundam Thunderbolt per sponsorizzarne la prossima uscita nei cinema (ricordo, evento Nexo Digital, 16 e 17 Maggio), si sono mostrati materiali inediti e si Ú svelato qualche retroscena. Davvero molto interessante!
Dopo la presentazione e la trasmissione del trailer, seguita da un interessantissimo filmato di animazioni chiave in cui Ogata ci mostrava come alla Sunrise per questo progetto (e tanti altri) ci si sia impegnati per disegnare le animazioni dei mecha completamente a mano, si Ú parlato di Naruyoshi Kikuchi, musicista jazz cui Ú stata affidata la colonna sonora; su domanda di Cavazzoni per questa scelta il buon Ogata ha ammesso, insieme ad Ohtagaki, di non saperne molto di jazz, quindi si sono affidati alla produzione e ai commenti dei fans; Ú una scelta originale, solitamente le colonne sonore gundamiche hanno un vibe "orchestrale", e ha amato molto come Kikuchi sia riuscito a tirar fuori una composizione che puntellasse così efficaciemente le scene dell'anime; ha anche analizzato come, nonostante a prima vista l'uso della musica soprattutto per quanto riguarda le canzoni pop amate da Daryl potesse sembrare strano durante una guerra, già durante la WWII come durante il recente conflitto in Iraq i soldati facessero affidamento sulla musica e le canzoni come una sorta di "medicina" per far fronte alla situazione in cui si trovavano.
Ogata ne ha anche approfittato per introdurre i contenuti della seconda stagione in corso di trasmissione in Giappone (Ú previsto un episodio al mese, il prossimo a fine Aprile), mostrando il famigerato Atlas Gundam e il redesign dell'Acguy (già famigliari a chi di noi segua il manga).
Un'altra domanda ha riguardato il formato del film, se fosse nato come lungometraggio o solo in seguito si sia deciso di unire i vari ONA, a cui Ogata ha prontamente risposto che il progetto nasceva come lungometraggio, ma si sia voluto esplorare il nuovo mercato del "download" studiando un formato compatibile con la visione su cellulare: da qui l'idea di proporre degli "episodi" di quindici minuti-- E qui si Ú lasciato sfuggire che doveva tornare presto in Giappone perchÚ lo aspettavano per lavorare sulla TERZA stagione 😳 !!

Subito dopo si Ú passati a un altro incontro, stavolta dedicato agli editori, cui partecipava anche Ogata.
Era un incontro che mi incuriosiva molto, ma che alla fine mi ha lasciato decisamente perplessa.
Partecipavano all'incontro Cristian Posocco di Star Comics, Jacopo Costa Buranelli di J-Pop e Fabrizio Modina, autore dei volumi Super Robot Files.
In pratica si Ú trattata di una piccola vetrina in cui gli editori hanno presentato i lavori su Gundam rilasciati od in continuazione delle rispettive case editrici.
Degno di nota, Posocco che ha segnalato Origini come ancora in corso (arriverà il volume 24?!) e un'iniziativa riguardo uno sconto sul biglietto del cinema per Thunderbolt previa esibizione della fascetta/obi in allegato al volume 8 di Thunderbolt in vendita al loro stand... Naturalmente che il volume fosse in vendita allo stand l'ho saputo dal buon Alan del GIC dopo la fiera, durante l'incontro non mi pare che la cosa fosse stata accennata, ma ammetto di essere stata distratta dalla presenza di Takaki con cui conversavo amabilmente riguardo il rapporto "speciale" tra Io e Cornelius in Thunderbolt 😍 Eheheh!
Il buon Buranelli ha gradevolmente dimenticato di fornire il necessario pimpaggio a Turn A Gundam e Gundam OO, quest'ultimo magicamente intitolato tipo "Gundam Second Season" facendomi uscire il sangue dalle orecchie... Sono state poste alcune domande a Ogata, che si sono un pò sovrapposte a quelle fatte da Cavazzoni (anzi, credo che alcune osservazioni riportate sopra entrino in questo incontro), e l'interprete, non sapendo niente di Gundam, si Ú persa palesemente per strada qualche stralcio di traduzione... Alla domanda se ci fosse un personaggio cui fosse affezionato in Gundam si Ú limitata a dire che Ogata amava le serie con cui era cresciuto, quindi il Gundam storico ed i suoi protagonisti, omettendo completamente una parte sull'Amuro de Il Contrattacco di Char, che fortunatamente ha colto il buon Posocco, e parlando di serie recenti gli piaceva molto "Banagher"-- Tramutato in una "serie" invece di un "personaggio" 😭
L'incontro si Ú chiuso con la domanda se Ogata avesse gradito il soggiorno a Roma, e la risposta Ú stata abbastanza eclatante:
"L'ho rubata a Tomino-sensei, anche se i laziali non ne sono rimasti molto contenti!"

A seguire, a sorpresa, allo stand della Dynit il buon Ogata dispensava autografi.
Ora, non per polemizzare gratuitamente, ma possibile che sia sul sito del Romics, sul sito di Dynit e sulla pagina Facebook di Dynit non ci fosse traccia di questa informazione?!
Sono venuta a saperlo prima da Takaki che me l'aveva accennato durante la conferenza, e poi da Raoul di Gundam Italia, che mi ha sbattuto il suo autografo in faccia, dicendo che la sessione di autografi era già iniziata e non c'era nessuno...Boh, ma che razza di modo di trattare un ospite internazionale e degli appassionati sarebbe?!
Comunque, poco male, essendo una sessione di autografi molto tranquilla e poco controllata, Ogata ha praticamente autografato ogni cosa gli portassero, non necessariamente il cartoncino fornito dal Romics (molto carino, con l'artwork della locandina del film di Thunderbolt), alchÚ io ho potuto sfoderare il mio chirashi originale giapponese!
Eheh... Prendetemi ancora in giro perchÚ colleziono "puttanate" 😄 !!
Và che figo!! Con Gundam Marker dorato, pure!
Curiosità, ho notato che l'autografo di Ogata recita "Sunrise - Ogata Naohiro"... Volevo chiedergli "Quindi anche lei Ú Hajime Yatate..?" ma poi ho desistito... Non sembrava molto entusiasta e lungi da me importunare il produttore di Thunderbolt!

I Cosplay

In chiusura, una piccola carrellata di cosplay gundamici.
Posso ammettere che Ú la prima edizione del Romics in cui finalmente vedo dei cosplayers di Gundam (a parte i "nostri", ovviamente)!!
Ho goduto della visione e della compagnia di ben tre membri del Tekkadan. Credo di essere passibile di una denuncia per stalking, ma Ú stato davvero un momento strepitoso. So che le mie espressioni lasciano moltissimo a desiderare e vi traspira tutto tranne che estasi et gioia, ma ormai dovreste sapere tutti che arrivai ultima il giorno in cui Dio distribuì la fotogenia 😭 ...

C'Ú stato naturalmente anche spazio per i classici:
Un "Sieg Zeon!" non si rifiuta mai!

E questo Ú tutto, spero che questo mio report sia riuscito a trasportarvi anche per un momento in questo fantastico evento, e che l'abbiate trovato esaustivo e divertente al punto giusto... Chiudo con un forte abbraccio agli amici ritrovati e quelli appena conosciuti, il glorioso team di Gundam Italia, i ragazzi del Giagun in missione speciale, gli amici del GIC che festeggiavano il decennale della loro associazione e la brigata Tekka!!
Arrivederci al prossimo appuntamento, se vorrete∼!

2 commenti:

  1. La fascetta-sconto sul biglietto del cinema per Thunderbolt-December Sky era sui volumi di Thunderbolt 7 e 8 venduti in fiera allo stand StarShop (li ho presi lì dato che ero in arretrato, maledetto tempo libero che non c'Ú mai). Anche Dynit distribuiva ai clienti un tagliando-sconto al cinema :)

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    1. MA LI MORTACCI--! Ecco cosa si guadagna ad essere puntuali negli acquisti, ahah XD

      Grazie Alan, correggo subito l'articolo :D ...Non mi pare però che avessero detto che gli sconti fossero disponibili solo in fiera presso gli stand, o sbaglio..?

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