Intorno c'era un pò di trambusto per le prenotazioni dei DVD in loco..!
Scritto e diretto da Fumiya Matsuzaki con la supervisione dei contenuti di Seiji Mizushima, Mobile Suit Gundam 00: Hakai ni yoru Saisei Re:Build, "Rigenerazione nella Distruzione", o più semplicemente Re:Build, Ú un esperimento ambizioso che cerca di trasporre un anime fantascientifico, con un fulcro narrativo sull'azione ed i mecha, in uno spettacolo teatrale secondo i canoni del 2.5D.
I cosiddetti stage play, rappresentazioni dal vivo di anime, manga o videogiochi, in Giappone sono estremamente popolari, quindi per celebrare il quarantennale di Gundam, la Bandai Visual Entertainment ha proposto questo progetto decisamente alternativo ed inaspettato.
Inaspettato perchÚ, nonostante la buona popolarità di Gundam OO in patria, proporre un progetto talmente unico senza incentrarlo sulla serie storica Ú una sfida ed un azzardo. Inoltre perchÚ Ú francamente difficile trasporre una serie fantascientifica come Gundam in un ambiente tridimensionale, e quindi paradossalmente "limitato" come può essere la messinscena di uno spettacolo in 2.5D.
Dando un'occhiata al cast, tuttavia, c'era da aspettarsi che avrebbe comunque garantito un afflusso consistente di pubblico femminile: Shohei Hashimoto (Setsuna) nonostante la giovane età , ha già partecipato a veri e propri blockbuster teatrali come Touken Ranbu, idem per i "veterani" Yu Imari (Lockon) e Taiyou Ayukawa (Alleluja), e da annotare Ú certamente il giovanissimo Seiichiro Nagata (Tieria), reduce dall'interpretare un personaggione come Reinhard nello stage play di Legend of the Galactic Heroes.
Ma aldilà dell'esca per fangirl e il coraggio della produzione, questo progetto saprà rivelarsi un adattamento dignitoso e valido di Gundam OO..?
Innanzitutto partiamo con un pò di colore locale.
Il nostro spettacolo iniziava alle 17:30, con l'invito a presentarsi mezz'oretta prima all'ingresso per l'entrata.
Teap (che non ringrazierò mai abbastanza per avermi permesso tutto ciò ❤) mi fa "Ok, allora andiamo lì alle 16:30 minimo, se vogliamo comprare i goods."
Io mormoro "Ammazza, me pare un pò esagerato", ma obbedisco.
Arriviamo intorno alle 16:35, e c'era già una fila chilometrica presso l'entrata. Ed era proprio la fila per comprare i goods, ovvero la gadgettaglia esclusiva dello spettacolo. Intanto incrociamo altre orde di ragazzette procedere in senso contrario.
Io: "Avranno visto lo spettacolo prima del nostro?"
Teap: "No, hanno comprato i goods. Due ore prima dell'inizio dello spettacolo si può accedere nel teatro e comprare anche se non si ha il biglietto."
A me già stava a venì l'ansia. Stai a vedÚ che i pamphlet, il mio unico obiettivo shoppingaro, sono sold-out appena arriviamo?!
"Ma no," mi rassicura Teap "Questo mica Ú un cinema, Ú un teatro. Avranno delle sostanziosissime scorte giornaliere."
Mentre ci apprestiamo a metterci in fila -le uniche straniere in un'orda di giappine, Teap attira la mia attenzione su questi gruppetti di ragazze con le bromide (ovvero le "cartoline") in mano in bella mostra stile spacciatrici "Cercano di scambiare i doppioni".
Mentre erano disponibili vari set di cartoline in vendita, infatti, altre foto particolari erano disponibili solo comprandole "alla cieca" singolarmente. Il loro prezzo era di 200 yen a cartolina (circa un'euro e qualcosa). Da quante ne ho viste girare credo che una buona parte delle spese affrontate dalla Bandai Live Entertainment siano state coperte solo dalla vendita delle cartoline.
Naturalmente anche Teap si Ú fatta travolgere dall'impeto. In questi giorni sta ancora scambiandole, eccovi una foto dei suoi Meister (sta collezionando la serie in bianco e nero):
Comunque, mentre siamo in fila notiamo uno strano movimento oltre la vetrata del teatro. Dei tizi ci stanno palesemente fissando.
"Guarda," fa Teap indicandomi due pupazzi "Ora quello chiede al suo sottoposto che parla inglese di venire a controllare i nostri biglietti perchÚ pensa che ci siamo messe in fila a caso."
"Ahahah!"
Dopo due secondi, arriva il "May I see your tickets?"
Io ero senza parole "Ma che davvero? Pensava fossimo in fila qui senza un motivo?"
"Essendo straniere, magari credevano avessimo fatto tardi alla sessione di acquisto senza biglietto, e spaesate ci siamo messe in fila qui."
Questa gente pensa decisamente troppo.
Osserviamo il sottoposto rientrare e fare ok al suo pupazzo superiore.
Vabbeh.
Comunque, riusciamo finalmente ad entrare e dopo averci fatto mettere in fila sulle scale per circa due piani (!!) riusciamo finalmente ad acquisire i goods!
Si fanno finalmente le 17:00, e ci accingiamo a prendere posto in sala.
Teap naturalmente mi aveva terrorizzato riguardo i nostri posti "Guarda, sono riuscita a prendere solo quelli con la vista di merda".
Si chiamano proprio così, mikire seki, i "posti con la vista tagliata", quelli laterali esterni, insomma. Mi diceva "Sicuramente non si vedrà nulla, i giapponesi non sono affatto bravi a progettare teatri come si pensa".
E io "Ma no, Teap, non sia così sfiduciata... Se costano come quelli normali sicuramente il palco sarà ben visibile, altrimenti sarebbero costati meno, no?"
"No."
"Ma porc-"
Comunque alla fine fortunatamente avevo ragione io. Eravamo laterali, ma questo non inficiava affatto la visibilità del palco e cosa vi accadeva, anzi, a volte godevamo anche dei culetti degli attori in primo piano che, dai, erano un bell'omake ð
Comunque, inizia finalmente lo spettacolo, preceduto dall'omino col cartello che dice di "Non fotografare-non filmare-non fare niente", e si avverte una certa elettricità in sala.
Io mi guardo intorno mentre la sala si riempie. Come da copione siamo un pubblico al 99% femminile, tra i 20 e i 40 anni, ma noto che la maggior parte dei pochi uomini presenti stanno tutti con le chiappe nella posizione alta e centrale.
"Bastardi del Gundam Fanclub," presumo con una certa stizza. Infatti i posti migliori sono stati assegnati tramite lotteria, e i membri del Gundam Fanclub, l'app a pagamento che fornisce svariati vantaggi, hanno goduto di una prevendita esclusiva. Teap ha partecipato a tutte le lotterie successive, non vincendo, e alla fine Ú riuscita ad accaparrarsi gli ultimi posti disponibili, ormai tutti laterali, comprando il biglietto al combini in una lotta all'ultimo sangue.
Ma ormai siamo qui, siamo tutti gasatissimi, e sembra di vivere un sogno!
Si alza il sipario, ed inizia il nostro racconto...
Un giovane Soran viene assoldato dal terrorista Ali.
Soran uccide i suoi genitori davanti ad Ali, ottenendo la sua approvazione.
Source: Ken Tanabe @Twitter.
All'improvviso, un angelo di luce annienta i suoi nemici, Soran rimane in adorazione, tra i cadaveri di altri bambini come lui, i suoi compagni.
Ribbons appare dalle macerie come una creatura di pura energia.
Soran biascica qualche parola confusa, completamente travolto dalla visione. E' forse questo il Dio di cui gli parlava Ali..?
"Ragazzo," scandisce Ribbons "Il nome di questa macchina Ú--"
E PARTE LA FOTTUTA SIGLA, REGA' CAZZO, I BRIVIDIIIIIIIII!
Sulle note di "DAYBREAK'S BELL" de L'Arc~en~Ciel il cast principale sfila sotto i nostri occhi, dando letteralmente vita ai personaggi che abbiamo imparato ad amare in TV. Non facevo altro che mormorare "Oh, Madonna..."
Come vi dicevo, ero molto curiosa riguardo la messinscena e le scenografie, la sfida principale di questo progetto.
Alla fine, la cosa Ú stata affrontata in maniera molto più semplice del previsto; una quinta rialzata, due scale mobili, pannelli che salivano e scendevano dall'alto, giochi di luce. L'esagono era la forma geometrica ricorrente. Si lasciava molto all'intuito dello spettatore e alla bravura dell'attore di "tenere su" la scena.
Insomma, mi aspettavo props fantascientifici, superfici lucide e luminose, ed invece mi sono trovata davanti tutt'altro. Lì per lì sono rimasta delusa, ma godendo dello spettacolo mi sono subito ricreduta e l'ho trovata una scelta ottimale; anche considerando la rapidità della narrazione, con i suoi repentini cambi di scena e situazioni in cui di certo un'allestimento più specifico e dettagliato sarebbe risultato un problema piuttosto che in un beneficio.
Altro enorme punto di domanda, i combattimenti con i mecha. Come rappresentarli, come mostrarli su un palco?
Setsuna ed Graham se le suonano mentre l'equipaggio osserva dal
ponte della Ptolemaios.
Source: Fumiya Matsuzaki @Twitter
Anche se lì per lì ci siamo rimaste di merda, la soluzione si Ú dimostrata davvero funzionale e suggestiva, e la perfetta coreografia dei combattimenti e la mimica degli attori di certo sono stati di grande aiuto.
Tuttavia, ci siamo chieste perchÚ non proiettare sullo sfondo le animazioni dei combattimenti veri e propri per dare un rimando visivo al pubblico; lì per lì siamo giunte alla conclusione che si sarà trattato di qualche sorta di inghippo di copyright... In fondo le poche proiezioni di modelli effettuati (l'Anf, lo 0 di Ribbons ed il Vier) erano sfocate e mosse, semplici silhouette, più che altro. Già lo 0 sulla locandina non Ú dettagliatissimo, come potete notare... Solo in seguito, Teap, curiosando su Twitter, ha letto che le proiezioni dall'anime non sono state utilizzate proprio su richiesta di Mizushima... Un brutto tiro mancino, o il tentativo di un autore di proteggere l'originalità del suo operato..?
La trama! Bisogna dire che, nonostante una notevole riduzione del cast (mancavano Marina & Co., Liu Mei & Co., Saji e Louise, così come Alejandro Corner), la storia Ú fedelissima all'originale, siamo proprio al livello che dicono le stesse identiche battute dell'anime e vengono ricostruite le stesse identiche scene.
Dopo la sigla, si parte con un'introduzione della situazione politica e vengono introdotte le forze in campo. Poi si parte a bomba con la presentazione dell'Enact dell'AEU, e la storia prosegue senza intoppi.
Le differenze sostanziali riguardano i Trinity e il personaggio di Ali.
Lockon sul suo "Dynames", circondato dal cast degli "anonimi".
Oltre a muovere i cockpit sul palco, interpretavano anche le comparse
od i piloti nemici.
Source: Yu Imari @Twitter
Il gruppo Laguna insomma Ú una sorta di "Anaheim" che fregazza tecnologie e le vende ai nemici dei suoi amici purchÚ ne tragga profitto.
Naturalmente i Trinity non sanno nulla di tutto ciò, e pensano davvero di essere un'avanguardia per la pace e la libertà come i Celestial Being.
Si incontrano come nella serie, con Nena che salva Setsuna dalle grinfie di Ali; conseguentemente Johan chiede di incontrare i membri della Ptolemaios per organizzare un fronte comune, cosa che Sumeragi accetta con piacere, anche se i Trinity si dimostrano dei soggetti (nota, nello spettacolo Nena non bacia Setsuna, ma si limita ad abbracciarlo). Comunque, Celestial Being e Trinity lavorano fianco a fianco, finchÚ Nena decide di fare la famosa strage di civili durante il matrimonio, che gli rivolta contro sia l'opinione pubblica che i Celestial Being.
Sconfitti ed isolati, i Trinity se la vedono male, ma a quel punto arriva Ribbons col suo asso nella manica: il nuovo membro Ali, con il suo Gundam Throne Vier, che sostanzialmente sovrascrive Alvatore e Alvaaron di Alejandro.
Naturalmente tra i quattro sono subito scintille, ma messi alle strette, Johan accetta l'aiuto di Ribbons e Ali come nuovo membro del gruppo.
Ali insomma non uccide i Trinity per rubargli il Throne come nella serie TV. Johan e Michael muoiono durante il combattimento finale, mentre Nena riesce a salvarsi avvicinandosi a Ribbons. Anche Ali le busca, ma ci sembra di capire che Ribbons lo metta in salvo in extremis.
Non mancano i fanservice, con Ali che attacca Graham durante lo scontro finale col suo Vier e Graham che fa "Non voglio combattere contro questo coso rosso, il mio unico rivale Ú il Gundam bianco!" e il pubblico giù a fare versetti... A seguire Setsuna e Graham si trovano spalla a spalla a combattere contro il Vier e Graham fa "Sapevo che eravamo predestinati--!" Graham sia durante la serie che nello stage play ha davvero un sacco di queste battute ambigue "...Credo sia-- AMORE!"
Il finale resta quindi aperto, con Ribbons che introduce a Nena gli Innovator, i Gundam Meister che si leccano le ferite dopo la sconfitta e la traumatica morte del loro compagno e le superpotenze mondiali che si organizzano in una nuova entità .
Per quanto riguarda i personaggi, siamo rimaste molto soddisfatte sia dalla recitazione che dalla resa degli attori.
Shohei Hashimoto, l'attore che interpretava Setsuna, c'ha messo molto della sua interpretazione personale per mostrarci un Setsuna determinato e motivato, ma non freddo e distante come nell'anime. Spesso si scadeva in una mimica decisamente eccessiva, ma nel contesto poteva starci... In fondo parliamo di uno spettacolo teatrale e non di un film.
Premio come personaggio migliore, Ali Al-Saachez, che attraverso la recitazione di Akira Kubodera viveva davvero di luce propria; gli Ú venuta in soccorso anche la sceneggiatura, la maniera in cui si approfitta dei Trinity così come si approfittava del giovane Setsuna ed i suoi compagni, Ú stato un bel rimando... Insomma fa capire che c'Ú del metodo nella sua follia, oltre ad un'incredibile dose di carisma.
Yusuke Seyo interpretava Patrick, e ci ha fatto sganasciare durante tutto lo stage play.
Il personaggio di Alleluja, interpretato da Taiyou Ayukawa, ha forse sofferto un pò nell'adattamento: la sua faccenda con Soma rimane irrisolta e ci Ú un pò dispiaciuto che non riuscisse a "spostare il ciuffo" quando Halleluja "entrava in scena"... In compenso la scena della "cattura" del Kyrios Ú all'inizio e non nel finale; fa da connessione per l'incontro con Soma, ma anche da pretesto per mostrare Halleluja, che si libera in maniera bombastica portando in salvo capra e cavoli. O meglio, Gundam ed Allelujah.
Graham, interpretato dal "prof" Takahisa Maeyama, Ú un altro personaggio che ha un pò sofferto, più che dall'adattamento, dall'entusiasmo del suo impersonatore-- Sembrava sempre felice e su di giri! L'adrenalina che solo il combattimento con un degno rivale può scatenargli, certo, ma non c'Ú nulla della frustrazione del Graham nella serie, che dopo le ripetute sconfitte e l'aver visto morire i suoi commilitoni abbraccia la vendetta come Mister Bushido...
Ribbons! Oh, Ribbons era davvero figo, mi Ú piaciuta tantissimo la sua rappresentazione. Innanzitutto, Tomoru Akazawa imitava perfettamente la parlata aulica ed impostata di Furuya nell'anime, era allucinante. Inoltre, si muoveva sul palco come una sorta di "spettro", apparendo qua e là spesso accompagnandosi con qualche passetto di danza, come a staccarsi dalle umane vicende, dava proprio l'impressione di una creatura sovrannaturale sospesa tra due mondi!! Bravo, bravo.
In breve, davvero un'ottima performance da parte di tutti, anche nonostante i piccoli difetti annotati.
...Adesso potrei parlarvi un pò dei culetti degli attori.
Vabbeh, no, dai.
--In alternativa sfoglio un pò del pamphlet comprato in teatro, vi faccio vedere un paio di cose fighe.
A corollario, non sapete che fastidio la copertinaaaaa... PerchÚ non c'hanno messo la main visual della locandina? Che Ú 'sta foto a buffo?!
Comunque, iniziamo con questa bella illustrazione di Yun Kouga, la character designer originale della serie TV:
Davvero notevole la cura e l'attenzione che sembra aver messo in questa illustrazione... Siamo davanti ad una maturazione artistica della celebre mangaka?
Tra le infinite pagine dedicate al cast e le interviste con il cast, annotiamo gli "anonimi"!
In chiusura, una piccola annotazione sulla vera sorpresa di questo live action, il Gundam Throne Vier, il Gundam custom di Ali:
Ribbons lo crea mettendo da parte alcuni pezzi di ricambio dei tre Throne. Assemblato come quarta unità , i pezzi mancanti sono stati ridisegnati e assemblati a seconda dell'esigenza. Customizzato per Ali Al-Saachez, Ú caratterizzato da una potenza ed una manovrabilità senza rivali. Inoltre, nonostante sia equipaggiato con un motore pseudo-solare, Ú in grado di utilizzare la modalità "Trans-Am Tau".
Aggiungo io, che Ú inoltre equipaggiato con gli stessi fang dello Zwei, ed ha anche la capacità di unirsi al Throne Ein di Johan, amplificando notevolmente la sua potenza di fuoco... Nella serie, se ricordate, il Throne Ein aveva questa funzione, ma in concerto con lo Zwei o il Drei.
La scena del gattai tra Vier e Ein nello stage play, con relativo laserfest, Ú stata davvero suggestiva!
E qui chiudiamo il nostro emozionatissimo report su questo evento che ha davvero dello "storico" per una serie gundamica, e che possiamo definire assolutamente convincente.
La scorsa settimana con la chiusura degli spettacoli ed il Live Viewing al cinema (una registrazione dello spettacolo proiettata al cinema, per far fronte alla richiesta esagerata da parte del pubblico che ha garantito il sold-out a tutti gli spettacoli) Ú stato annunciato un sequel che coprirà gli eventi della seconda stagione dell'anime: non siamo già più nella pelle! ...Mi chiedo anche se visto il successo dello spettacolo, Mizushima darà il nulla osta per la proiezione delle animazioni dei combattimenti sui fondali... Ma ne dubito.
Non dimentichiamo anche l'annuncio di un lungometraggio originale, dato qualche mese fa proprio da Mizushima, probabilmente incentrato sulle vicende accennate su Re:Vision.
Dopo più di dieci anni, Gundam OO si dimostra una serie in salute che ha ancora tanto da dire. Noi ringraziamo, e vi aspettiamo per i "dialoghi futuri"!
Source: Fumiya Matsuzaki @Twitter
Note: Grazie Massimiliano per aver segnalato un paio di imperfezioni nel post!
Nessun commento