Oggi vi parlo della Gundam Base di Tokyo, aperta nell'Agosto 2017, per prendere il posto dello spazio museale Gundam Front Tokyo.
Come di consueto ho aggiunto il "salto ad Odaiba" come prima tappa della giornata dopo il mio arrivo, approfittando della motivazione altissima che sapevo sarebbe scemata col passare dei giorni. Sì, per me andare ad Odaiba resta una sorta di "viaggio fuori porta" quando mi trovo a Tokyo, e devo vantare una certa freschezza mentale e motivazione per affrontarlo!
Comunque, compiaciuta dalle pronte indicazioni aggiornate col design della nuova statua dell'Unicorn, una volta scesa alla fermata Daiba della coattissima linea Yurikamome, ho subito allungato il passo per vedere per la prima volta il buon RX-0:
Poi continuando a passeggiargli attorno, ti rendi conto che Ú oggettivamente figo. C'Ú una certa poesia nell'incastro tra superfici lisce, metalliche e lucide e il calore ovattato della luce dello psychoframe, che davvero sembra simboleggiare l'anima ora furente, ora serena, di una macchina che prende in prestito un pò di esistenza dal suo pilota, amplificandone i desideri.
Dopo aver imboccato per ben due volte la strada sbagliata in ascensore ed essermi ritrovata nella caciara del fottutto mega-bowling con cui la Gundam Base condivide il piano, vi consiglio caldamente di lasciar perdere l'ascensore e salire con le scale mobili, che vi lasciano davanti l'entrata senza traumi.
In realtà c'Ú l'ascensore che si apre davanti alla Gundam Base, ma francamente non mi ricordo dove si trova. Se a Est o a Ovest. ..O era Sud e Nord..?
Vabbeh, comunque alla fine arrivo all'entrata, ed inizio a sbirciare incuriosita le varie teche ed loro contenuti.
Accompagnatemi del tour.
Ecco, all'ingresso, sul lato di destra, il fantastico colpo d'occhio dei modelli dei Gundam titolari di tutte le serie finora uscite.
Subito a seguire, l'area Gunpla Supporters, che raccoglie i gunpla costruiti da personaggi popolari dello stardom giapponese, come idol o attori, ma anche di "addetti ai lavori", come mecha designers, produttori e doppiatori.
In mezzo, pilastri che racchiudono delle teche accompagnano il visitatore in un viaggio lungo lo sviluppo dei gunpla, dal primo scrausissimo HG del 1980 al primo Real Grade del 2010.
Sul lato di sinistra, siamo quindi accolti dagli indimenticabili protagonisti di Build Fighters:
La parete Ú invece dedicata alle nuove uscite e ai modelli Limited disponibili in sede.
Al momento della mia visita le "ultime uscite" erano rappresentate dall'anteprima del MG del Dynames e dallo Zerachiel, uscito proprio in quei giorni:
Tra le Limited invece devo dire, con una certa pupazzaggine, che mi hanno davvero impressionata i PG del G-3 "Extra Finish" e dell'Astray Red Frame "Metallic Gloss Injection".
Vabbeh, procediamo lungo il corridoio che ci porta all'interno della shopping area.
Qui erano in mostra i prossimi progettini gunplici tesi a festeggiare il quarantennale gundamico attraverso alcune collaborazioni.
La promozione dovrebbe iniziare questo mese, se capitate in Giappone dategli un'occhiata, sono t-shirt carine senza strafalcioni in inglese, e costano davvero poco, solo 1620 yen!
A seguire, l'attesissima collaborazione con la lega professionistica giapponese di Baseball.
Questa collaborazione Ú schedulata per Aprile.
Dulcis in fundo, il "Gunpla Project Special Movie" che si avvale della collaborazione del designer Ken Okuyama.
Al momento non ci sono ulteriori info, ed il bozzetto del busto esposto i primi giorni Ú già stato rimosso.
Passando il corridoio arriviamo nella SHOP ZONE, dove ci si aspetta che spendiamo tutti i nostri pochi soldi.
Andiamo quindi a cadere nella FACTORY ZONE, con tutti gli intrallazzi dedicati al Bandai Hobby Center di Shizuoka, dove nascono i nostri amati pupazzi (poi li stampano in Cina, ma questo Ú un altro discorso):
...Certo che dall'aspetto che aveva negli anni '90 ne Ú passata di acqua sotto i ponti!
Ah, a seguire c'era questa spiegazione del processo creativo e realizzativo di un gunpla dedicato al Moon Gundam e ad i suoi creatori, il mecha-designer Ippei Gyoubu, lo scrittore Harutoshi Fukui ed il mangaka Takayuki Kosai:
Oh, c'era pure la macchina sforna-sprue:
Da qui, arriviamo nell'area BUILDERS ZONE, dedicata al gunplaggio in tutti i suoi aspetti.
Poi boh, ho trovato altri modelli esposti ma non mi sembra abbiano vinto qualcosa come da didascalie... Per dire, un custom dello Spiegel del genere me lo sarei certamente ricordato!!
Altri modelli più prestigiosi sono contenuti nelle vetrine a vista che fanno da separatore con la "painting room":
Questi sono alcuni dei modelli costruiti dai finalisti giapponesi per Gimm & Ball World Challenge, la fotonovela side-story di Build Divers!
Questi sono alcuni lavori di NAOKI, sempre grande firma di GHL:
Dietro di me questa teca mostra i "vincitori" del recente contest di pittura ospitato in loco.
Al centro, la EVENT ZONE, con l'area espositiva e la "postazione live" dei gunpla meister.
Durante la mia visita c'era una mostra dedicata a V Gundam che come promesso non mi sono cagata manco di striscio:
E' stata una visita divertente, mi Ú dispiaciuto che ci fosse la mostra dedicata alla serie gundamica che probabilmente mi piace di meno, però!
Guardare i gunpla della sezione BUILDERS Ú stato davvero interessante, invece. Non credevo!
Mi Ú dispiaciuto non aver avuto occasione di gunplarci un pochino!
In breve, il Gundam Front era sicuramente uno spazio unico e suggestivo, ma anche un pò dispersivo e limitato da un biglietto di ingresso non proprio economicissimo; la Gundam Base essendo un negozio ha introiti garantiti, ma trovandosi in un luogo come la baia di Tokyo, da' più un'aria di transito per turisti che una "community" come nelle intenzioni degli ideatori.
Una visita Ú comunque dovuta, a prescindere dalla pupazzaglia offre sicuramente stimoli e spunti di riflessione!
Passando al mio bottino:
--Niente gunpla perchÚ non Ú molto conveniente comprarli qui, a meno che non cerchiate qualche Limited specifica o qualche ristampa di un vecchio kit.
Ecco qualche foto dell'interno del guidebook "International Version", il più corposo tra i due e con il testo in inglese:
E questo Ú tutto, dalla Gundam Base di Tokyo passo e chiudo-- Fino al prossimo salto ad Odaiba, ovviamente!
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