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"Tamashii no Kokkaku - ROBOT SPIRITS ‹SIDE MS› G-Self" - Intervista ad Akira Yasuda

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Dopo l'intervista a Midorikawa, continuo a condividere questi interventini della rubrica Tamashii no Kokkaku dal sito di Tamashii Web∼ In occasione dell'uscita nelle sale del primo film cinematografico della pentalogia tominiana di G no Reconguista (anche detto Reconguista in G), ho rispolverato questa vecchia intervista in cui Yasuda, responsabile del mecha-design del Gundam protagonista, ci racconta dei retroscena creativi dietro la serie TV, e giochicchia per noi col ROBOT SPIRITS del G-Self, uscito in quei giorni.
Potete trovare l'intervista originale, con tutte le foto del caso, qui.
Come sempre, grazie a Teap per le correzioni istantanee alla traduzione!

La foto proviene da questo articolo su Famitsu.com

Per favore, ci parli del design del G-Self.
Già ai tempi di Ring of Gundam avevo immaginato con modello con le antenne invertite e gli occhi grandi. In quel lavoro però dovevo attenermi all’immagine originale del RX-78-2, quindi mi sentii un bel pò frustrato. Quel design si può ritrovare nell’Alexandra di Code Geass: Akito The Exiled. Dopo sono riuscito ad entrare nello staff di G no Reconguista, e con la scusa delle Photon Battery sono riuscito anche a far passare l’idea che il Gundam avesse delle parti luminose.

Nell’armatura viene utilizzato un nuovo materiale per garantire quell’effetto, l’”Invisible Titanium”.
L’idea di un metallo trasparente c’era anche nel romanzo The Skylark of Space (di Edward E. Smith). Mi pare ci siano esempi di armature trasparenti anche nell’opera di Mamoru Nagano, e ho voluto fare una prova anch’io.

Il G-Self è decisamente differente dai design di Gundam cui siamo abituati.
Sì. Tuttavia credo sarebbe stato inutile farsi prendere troppo dal tentativo di Tomino di “de-gundamizzare” G no Reconguista. Mai più di prima, ho pensato di voler omaggiare Gundam. Il termine coniato da Tomino, “Reconguista” mi è stato d’ispirazione. E’ una “Reconquista”, un voler legittimare ciò che è stato fatto finora. Quindi, se Tomino non voleva avere niente a che farci, quel compito è spettato a noi.

Nello specifico, come è arrivato all’attuale design del G-Self?
Ho cominciato partendo dalle G-Parts. Nel Gundam storico Garma spiega a Char come il Mobile Suit nemico sia un’unità versatile adattata intorno al concetto di un caccia, e Char è stupito dalla performance di questo modello.

E’ la scena dal settimo episodio, “Un Core Fighter in fuga”.
Esatto. In realtà non era un granchè, ma ho voluto rendere quella stessa identica impressione.

E questo ha portato ad ideare i vari “Pack”.
E’ qualcosa di nuovo introdotto per la prima volta in un lavoro di Tomino.

Qual’è stata la sua impressione quando ha visto il G-Self animato per la prima volta?
Ho pensato che l’animatore avesse disegnato il G-Self meglio di me!

Seiichi Nakatani, Ikuo Kuwana, c’erano membri di gran calibro alla direzione delle animazioni mecha.
L’interpretazione di Kuwana è stata superba, guardandolo muoversi pensavo che fosse esattamente come lo avevo immaginato!

Durante la fase del design ha considerato di facilitare il lavoro degli animatori?
Assolutamente no. Lavorando a OVERMAN King Gainer Kenichi Yoshida rimpianse di aver semplificato i suoi design. Ricordando come si è scusato in proposito con noi, ho quindi cercato di aggiungere più dettagli possibili.

C’è qualche episodio con Tomino avvenuto durante le fasi della produzione che le ha lasciato un’impressione?
Svariati… Spesso che avevano a che fare col fatto che ero sempre arrabbiato. Per esempio una volta ha mandato una mail al produttore riguardo al fatto che mi arrabbiassi troppo spesso. Il produttore me la fece leggere dicendo di riflettere sulle mie azioni...

Un episodio positivo, per favore!
Non ho molti ricordi felici 😃 ma uno è quando il Perfect Pack ha fatto il suo esordio. Tomino mi disse che avrebbe voluto inserirlo nella storia; originariamente non sarebbe dovuto apparire, ma si riuscì a mostrarlo negli episodi finali.

C’era un motivo per cui non avrebbe dovuto essere usato?
Originariamente il Perfect Pack era per uso spaziale, a causa degli enormi Pack atmosferici. Allora suggerii l’utilizzo di un “backpack”.

Come quello del RX-78?
Esatto. Un backpack con un bazooka, come nella fine del Gundam storico.

Sembra sia stato divertente da disegnare, guardando il risultato in tre dimensioni.
Esatto, mi piace molto!

Il “ROBOT SPIRITS G-Self” è finalmente sugli scaffali, cosa ne pensa del prodotto?
E’ ancora più stiloso della sua versione animata. Anche le antenne sono molto appuntite. Nonostante le piccole dimensioni, tutti i dettagli sono perfettamente leggibili.

In quanto mecha-designer ha qualche osservazione da fare?
Sono felice di vedere che le coperture del petto utilizzino una plastica trasparente. Nei design originali era esattamente così, ma era difficile da capire.

Quel dettaglio è certamente unico del ROBOT SPIRITS, l’abbiamo rifatto tre volte prima che risultasse perfetto.
Vi ringrazio di cuore! Sono stato troppo contento quando ho visto che quelle parti erano trasparenti come le avevo immaginate! Oh, e mi piace molto anche la linea di congiunzione della spalla, anch’essa fedele ai settei.

Ci siamo impegnati a riprodurre tutti i dettagli del suo progetto.
Il design della spalla ricorda un diamante, ma c’è un senso molto forte di diagonalità. Quindi la volevo particolarmente liscia per non perdere questo contrasto di superfici. Il risultato finale è molto bilanciato.

Ci siamo molto impegnati anche per renderne i movimenti, come nello scorrimento della coscia, i movimenti del bacino, sembra che ci sia una sorta di sedere sotto, quando si alza la coscia.
Capisco. Non l’ho ancora messo in pose così estreme, ma è stupefacente.

C’è qualche posa particolare che preferisce?
Non ho preferenze particolari, mi piace la posa rilassata, in piedi. Anche, la posa iniziale che si vede nella sigla di apertura della serie TV. Ho pensato fosse una nuova invenzione di Tomino! E’ come la “posa a granchio” di Daitarn 3, Tomino tende a creare pose nuove e particolari che si differenziano dalle classiche “pose fighe” e basta.

Il “ROBOT SPIRITS G-Self (Reflector Pack)" è al momento in preordine su Tamashii Shop. Cosa ne pensa?
Sono stupito che sia già pronto ad uscire! Non ero sicuro di come il Reflector Pack avrebbe reso nell’insieme, ma ancora una volta gli animatori e la creatività di Tomino mi hanno stupito.

La scena del Reflector Pack è anche la prima volta in cui il G-Self cambia colore, quella scena è stata particolarmente figa, non trova?
Esattamente il mio pensiero. Mi è piaciuto molto anche quando inizia a sparare col Beam Rifle, in quella parte.

Nel settei originale, come era stato disegnato?
All’inizio il design era più complesso, i Reflector erano piegati in varie direzioni. Adesso è un design più semplice, più facile da capire. Mentre lo stavo progettando ero preoccupato per come si dovesse ripiegare e cercavo dei suggerimenti, ma Tomino mi ha detto che non gliene fregava niente 😃

Chi ha ideato il design dei Reflector richiusi?
Stavo abbozzando io l’idea, ma il design definitivo è di Kenichi Yoshida. E’ incredibile che si riesca a richiudere anche nel ROBOT SPIRITS.

Cosa ne pensa della riproduzione del sistema di ingranaggio?
Nell’anime avevo la sensazione che la parte che connettesse i Reflector fosse troppo sottile, sono felice di vedere che qui è stata resa più spessa. Questo per me è il design ufficiale.

Durante il “TamaColle 2015” primaverile abbiamo esposto altri Option Pack oltre al Reflector Pack.
Sono andato a vederla. In quel periodo stavo sistemando i design per gli inserti del Blu-ray e volevo avere dei riferimenti solidi. Che impressione vederli tutti allineati a quel modo!

Grazie infinite! L’esposizione ha riscosso molto successo!
Sono felice di sentirlo, non saprei come reagire se sapessi che non interessassero a nessuno...

Piuttosto, all’interno della mostra ci sono stati altri articoli che hanno attirato la sua attenzione?
Sicuramente Saint Seiya. Mi piace il restyling di LEGEND OF SANCTUARY. Inoltre ero particolarmente interessato al Hulk Buster.

Tornando in tema, qual è il suo preferito tra i vari pack?
Il Tricky Pack è quello che mi è piaciuto di più. Al contrario dei settei l'assetto del binder sulle spalle è stato abbassato leggermente, ed è molto più efficace così. Credevo fosse figo nel mio design, ma questa rappresentazione si può considerare la versione definitiva.

In futuro quale modello le piacerebbe vedere come ROBOT SPIRITS?
Da Reconguista sicuramente il Recten. Invece da Code Geass mi piacerebbe la mia versione del Sutherland.

Infine, lasci una buona parola per chi sta leggendo questo articolo.
Guardando da vicino il ROBOT SPIRITS del G-Self c’è la certezza della cura con cui è stato considerato il materiale originale di riferimento, e il risultato è un oggetto straordinario. La colorazione del Reflector Pack è ottima. Nel modello ricolorato per il Reflector Pack si può apprezzare un risultato differente rispetto a quello originale. Consiglio vivamente a chi ha già comprato il G-Self di procurarsi anche la versione col Reflector Pack, aumentando il divertimento nel collezionarli.

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