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"Prima del Finale di Gundam Build Divers Re:Rise" - Special Interview a Kanetake Ebikawa e Ryota Kiyomiya

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A Novembre ritornerà RE:Rise con un nuovo progettino animato, Gundam Build Divers Re:Rise: Battlogue, tradizione già instaurata dalle serie precedenti dell'universo Gundam Build.
Con un pò di ritardo ma con tanta dedizione, vi propongo quindi la traduzione delle due interviste speciali apparse sul sito ufficiale della serie e condivise nei giorni precedenti l'uscita dell'ultimo episodio.
Ci parlano del già mitico Re:Rising Gundam e dell'innovativo Planets System, i due punti di forza di questa serie, il mecha-designer Kanetaka Ebikawa e uno dei responsabili all'interno della BANDAI SPIRITS Ryota Kiyomiya∼

L’idea di un Gundam creato attraverso la combinazione di altri modelli era presente già nelle prime fasi della composizione della serie, vero?
Kiyomiya: Per Re:RISE, le discussioni sui mecha sono iniziate verso la fine del 2018, e BANDAI SPIRITS aveva l'intenzione di rilasciare un Gunpla che potesse essere combinato, che abbiamo proposto al regista Watada e al signor Ebikawa. Per quanto mi ricordo, intorno a febbraio o marzo 2019, Watada disse che sarebbe stato fantastico se questo avrebbe potuto coinvolgere tutti i modelli della serie Build Divers.
Ebikawa: Se ricordo bene, proprio quando abbiamo iniziato a parlare di cosa fare con il modello di May, il direttore Watada ci ha chiesto di combinarli. Tuttavia, dato che eravamo occupati col finale della serie, e dato che stavamo già lavorando alla progettazione di altri modelli, abbiamo deciso di adottare un approccio a lungo termine per la progettazione del Re:Rising Gundam.

C'erano più progettisti coinvolti nei quattro modelli che costituiscono il Re:Rising Gundam, non Ú stato difficile combinarli in uno solo?
Ebikawa: Fin dalle prime fasi, ho pensato che sarebbe stato difficile unificare il design e far combaciare tutte le parti. Ciononostante, abbiamo continuato a provare per scoprire fino a che punto potevamo arrivare a riunire tutte le diverse parti in un'unica forma. Abbiamo anche lavorato con BANDAI SPIRITS per vedere se potevamo raggiungere un equilibrio che ci permettesse di ricreare questo volume come un vero e proprio Gunpla.

Potete darci qualche dettaglio sulle vostre discussioni?
Ebikawa: Abbiamo trascorso molto tempo a parlare con BANDAI SPIRITS per verificare il progetto e completarlo.
Kiyomiya: Aegis Knight Gundam era il focus della struttura. I successori dei modelli principali - Core Gundam II, EX Valkylander e il Wodom Pod+ - non sono significativamente diversi nella struttura dalle loro forme iniziali. L'Aegis Knight serve anche come articolazione del Re:Rising Gundam, quindi abbiamo dovuto progettare l'intero corpo come un nuovo design. Ovviamente anche nella sua versione intera doveva risultare figo, quindi Ú stato difficile soddisfare i requisiti del progetto a fronte di questo vero e proprio rompicapo.

Qual Ú il punto di forza del Re:Rising Gundam?
Ebikawa: Voglio che vi godiate la potenza dei quattro modelli, completamente diversi nell'equilibrio, e l'inspiegabile sensazione di sopraffazione di quando vengono fusi insieme. Sono sicuro che ci sono altri modi per far funzionare questa macchina come umanoide, ma credo che siamo riusciti a creare un mecha mai visto prima, combinando quattro diversi modelli pur mantenendo viva la loro individualità.
Kiyomiya: Con la serie Build, la nostra intenzione era quella di creare qualcosa che non fosse mai stato fatto prima in Gundam e Gunpla, e ci siamo concentrati sulla realizzazione di Gunpla che non fossero solo cool, ma anche sorprendenti come oggetti. Penso che il Re:Rising Gundam sia il culmine delle possibilità di questi Gunpla, e il racconto che porta alla sua apparizione nella storia Ú pieno di emozioni, quindi penso che ci sia un effetto sinergico. Si può dire che la storia, la regia, il design e i prodotti sono stati tutti fusi insieme nello stesso modo in cui i Build Divers del film hanno lavorato insieme per creare il Re:Rising Gundam. O forse ci stiamo dando troppe arie 😄

Il regista vi ha mai detto cosa volesse includere?
Ebikawa: In sostanza, voleva che combinassimo tutti i mecha. Inoltre, se c'era qualcosa di strutturalmente inadatto, ci ha dato nuove direttive, e ci ha dato molte altre idee.
Kiyomiya: Il regista sembrava aver previsto che tutte le parti sarebbero state combinate nella prima fase, ma dopo aver considerato l'equilibrio e il volume, abbiamo deciso di muoverci in maniera diversa. In particolare, abbiamo avuto molti problemi a decidere dove collocare la testa dell'EX Valkylander, così abbiamo preso la decisione azzardata di non aggiungerla.
Ebikawa: Detto questo, abbiamo tentato cercato vari modi di assemblare il tutto 😄
Kiyomiya: Già! Il problema di combinare tutte le parti Ú il bilanciamento del peso. Il Core Gundam II Ú strutturalmente costruito per reggere parti sulle braccia e sulla schiena, ma c'era un limite a quanto peso potevano sostenere le piccole articolazioni. Uno degli effetti collaterali della nostra ricerca Ú stato che siamo riusciti ad aggiungere l’idea di una certa fiducia verso Hiroto da parte dei suoi compagni. È un tipo di racconto diverso dal semplice fondere insieme i modelli; si tratta piuttosto di "affidarli" l'uno all'altro.

Cosa ci dite riguardo la colorazione?
Ebikawa: Prima ho creato un set con le parti combinate, poi ho creato diverse colorazioni da quel set e le ho proposte.
Kiyomiya: Hai realizzato anche due differenti colorazioni per il Wodom Pod+, vero?
Ebikawa: Questo perché abbiamo avuto l'idea di combinarli insieme. Abbiamo presentato alcuni suggerimenti di colore per le mosse speciali che sarebbero state utilizzate nella combinazione, e alla fine abbiamo optato per un colore dorato.
Kiyomiya: Il signor Ebikawa mi ha dato un buon progetto fin dalle prime fasi, così sono riuscito a mantenere il mio obiettivo di creare un "Gundam unico" nella sua forma finale. Una volta completato il design e dopo averlo assemblato io stesso, ho sentito una forza indescrivibilmente potente che non poteva essere applicata a nessun altro MS.
Ebikawa: Non avrei potuto fare il Re:Rising Gundam da solo alla scrivania o al PC. E' stato reso possibile grazie alla partecipazione di vari progettisti e agli sforzi di verifica di BANDAI SPIRITS, quindi penso che rappresenti davvero l’apice del lavoro, o meglio, di un modello meraviglioso.

Non Ú sbagliato dire che il lavoro di squadra si Ú manifestato grazie a questo impegno comune.
Kiyokawa: Già 😄 Per quanto riguarda la mia esperienza, di recente ho fatto molte verifiche 3D utilizzando la modellazione digitale, ma questa volta ho effettivamente realizzato un oggetto 3D vero e proprio. Ero uno dei responsabili del progetto che si Ú divertito a lavorare con le mani, e mi Ú piaciuto sviluppare i modelli Gunpla. Per l'Aegis Knight, abbiamo utilizzato l'aiuto dello staff di sviluppo esterno per costruire prototipi meccanici che utilizzassero determinate gimmick, quindi il processo di sviluppo Ú stato molto simile a quello dei personaggi della serie in cui si personalizzano i propri gunpla.
Ebikawa: Ho fatto verificare a BANDAI SPIRITS la bozza dell’Aegis Knight, e mi hanno mandato indietro il progetto aggiungendo qualche gimmick che non avevo considerato 😄 E ho pensato che avrebbe reso più interessante il mecha.

Le Ú piaciuto intervenire manualmente sui modelli?
Ebikawa: Mi capita spesso di costruire plamo anche per testarli in tre dimensioni, e il design cambia a seconda che ci sia o meno un oggetto tridimensionale. Ci sono momenti in cui abbiamo un oggetto tridimensionale e poi lo integriamo nel design. C'erano molte informazioni su Aegis Knight, compresa la sua struttura, così BANDAI SPIRITS ed io abbiamo fatto una verifica tridimensionale approssimativa, e poi il designer Takayuki Yanase ha messo tutto insieme. In sostanza, abbiamo condiviso solo la struttura minima necessaria delle parti di connessione col signor Shinya Terashima, che ha progettato l'Ex-Valkyrander, e il resto Ú stato progettato liberamente. Credo che questa libertà abbia portato al divertimento del Re:Rising Gundam. Tuttavia, credo che sia stato un lavoro impegnativo, poiché anche le restrizioni della struttura hanno ostacolato il processo di progettazione.


Sono state apportate modifiche al metodo di progettazione di "Re:RISE" dopo il precedente "Gundam Build Divers"?
Ebikawa: Il successo o il fallimento di Re:RISE avrebbe cambiato tutto, poiché il Planets System era il suo fondamento. Non voglio sembrare drammatico, ma ho messo a rischio la mia vita e ci ho buttato dentro tutto quello che avevo... 😄 Sapevo che se non avesse funzionato, avrebbe influenzato la direzione del mio lavoro futuro, quindi all'inizio ero nervoso. Anche se il design funzionava all’interno del progetto, avrebbe potuto risultare inefficace una volta trasformato in un oggetto tridimensionale. Questa volta, BANDAI SPIRITS ha creato un prototipo meraviglioso fin dall’inizio, quindi mi sono sentito sollevato.
Kiyomiya: Sin dalla bozza iniziale, il signor Ebikawa ha elaborato un progetto che si avvicinava molto a quello che stavamo cercando, e gliene siamo stati molto grati. Tuttavia, la forza delle articolazioni e la struttura di assemblaggio del Planets System era qualcosa che non era mai stato fatto prima, ed ero molto nervoso all'idea di renderlo un prodotto valido. Non solo dovevamo riprodurre l'aspetto e la forma, ma dovevamo anche assicurarci che le giunture fossero forti e si adattassero correttamente come un oggetto tridimensionale, quindi abbiamo dovuto lavorare duramente fino alla fine per regolarle.
Ebikawa: Una delle caratteristiche del Planets System Ú che la dimensione del Core Gundam Ú inevitabilmente piccola, così quando ho voluto aggiungere uno scudo alle braccia e ho cercato di aggiungere un foro per una connessione, ho avuto dei problemi... Il lavoro di riempimento di quell'area Ú stato sicuramente qualcosa che non era mai stato fatto prima.

Quali sono alcune delle idee che Ú stato possibile includere nel Planets System e che non non avete avuto occasione di utilizzare prima?
Ebikawa: Anche questo Ú stato un suggerimento di BANDAI SPIRITS, ma credo di essere riuscito a proporre un nuovo modo di giocare con l'idea di riassemblare i vari modelli, piuttosto che limitarci a costruirli. Quando viene rilasciato un nuovo prodotto, non si gioca solo con esso, ma ci si può giocare mentre lo si ricombina con altri Gunpla che sono stati rilasciati in passato. In altre parole, ci si può giocare all'infinito.
Kiyomiya: Quando BANDAI SPIRITS ha annunciato i gunpla di Re:RISE, abbiamo usato lo slogan "Giochiamo con Gunpla". “Facciamo i Gunpla" Ú stato un tema di lunga data, ma questa volta abbiamo voluto fare un passo avanti proponendo un nuovo modo di giocare con loro. Fu quando rilasciammo l'Earthree Gundam che pensai che queste caratteristiche iniziassero a diventare più prevalenti. Quando il signor Ebikawa e il signor Yanase hanno progettato i rispettivi Core Gundam, ho avuto l'impressione che il numero di utenti che ci hanno giocato ricombinandoli sia esploso.

Ci stiamo avvicinando alll'episodio finale, cosa ne pensate dell'anime "Re:RISE"?
Ebikawa: Re:RISE Ú stato costruito su Build Divers, ma credo che il collegamento tra i due sia diventato più chiaro nella seconda stagione. Credo che Build Divers sia stato un lavoro molto divertente, ma offre anche degli spunti di riflessione. Guardandolo, noto delle zone d’ombra in vari punti, e ho sentito come il regista Watada, che ha lavorato su entrambe le serie, si stesse poggiando su una buona struttura narrativa.
Kiyomiya: Per quanto riguarda la storia, personalmente, io sono rimasto colpito dalla crescita di Kazami. Abbiamo realizzato gunpla in sintonia con la crescita di Kazami e il senso di unità di Build Divers. Ad esempio, l’Aegis Gundam era stato originariamente posizionato come una macchina necessaria per rendere il Re:Rising Gundam una realtà. Per questo nella serie appare il nome "Aegis" e la posizione di Kazami come "scudo" nella serie Build Divers. Sono stato in grado di incorporare questo nel design nella gimmick, il che Ú stato moltop soddisfacente per me, in quanto creatore di gunpla.
Ebikawa: Come designer, essere in grado di completare il Core Gundam Ú stato per me un grande progresso. Non capita spesso di progettare una macchina con questo tipo di struttura in combinazione con un prodotto, quindi Ú stata una grande opportunità. Fondamentalmente, nella maggior parte della serie Build fino a questo punto si sono riproposti modelli già esistenti, e la serie Gundam che Ú andata avanti per così tanto tempo ne Ú stata una parte importante. Quindi il Core Gundam e il Planets System, in quanto mecha completamente nuovi, sono stati un'ispirazione per me, e penso che siano stati il punto di forza della serie.

In chiusura, un messaggio ai fan.
Ebikawa: Non so quali saranno gli sviluppi futuri dell’universo di Build Divers, ma penso che questa serie sarà il culmine del flusso da "Build Divers" a "Re:RISE". Naturalmente, ci saranno molti mecha in azione nell'episodio finale, e spero che i fan possano godersi questa serie fino alla fine.
Kiyomiya: Per quanto riguarda i plamo, ogni serie ha obiettivi diversi. Uno dei temi della serie Build Ú stato quello di sfidare una visione fossilizzata del mondo gundamico, come nell’Universal Century. Di conseguenza, siamo stati in grado di creare il Core Gundam e il Planets System con l'aiuto di Ebikawa e del resto dello staff. Vogliamo continuare a perseguire le possibilità di Gunpla, e vogliamo utilizzare l'esperienza che abbiamo acquisito da questo lavoro per renderli ancora migliori.

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