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Il "Profeta" e l'"Uomo del Destino" in Gundam

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I recenti fatti di cronaca politica mi hanno dato lo spunto per qualche considerazione sul mondo gundamico che trovo di un qualche interesse.
Con "Uomo del Destino" solitamente si indica, con accento prettamente romantico, l'anima gemella che aspetta solo di essere incontrata, ma dal punto di vista storico e politico, si intende quella "personalità" in grado di portare sulle spalle il destino di un popolo, guidandolo al suo apice di splendore; questa figura ha puntellato efficacemente i nostri libri di storia: Augusto, Napoleone-- ma dopo gli eventi dello scorso secolo si Ú iniziato a guardare con sospetto a questo genere di personaggio... E questa tendenza Ú riscontrabile anche nella narrativa gundamica, ma anche robotica in generale, con personaggi evidentemente tracciati sui grandi dittatori del '900.
L'altra cosa che ho notato, Ú che in Gundam questo "Uomo del Destino" Ú sempre legato in qualche modo a un "Profeta", un personaggio estremamente popolare con le masse, in grado di muovere le coscienze con le sue ideologie, ma in finale costretto al ritiro o alla morte, senza la possibilità di "mettere in atto" in suoi progetti, che vengono solitamente presi in consegna da questi loschi figuri ambiziosi.
In questo articolo voglio analizzare le due tipologie di personaggi, cercando di portare nuovamente alla ribalta l'attualità del messaggio delle serie di Gundam.

E' ovvio iniziare col Gundam storico, quel solco da cui tutti i Gundam successivi e futuri devono attingere in qualche modo per essere riconosciuti in quanto tali.
In questa serie, il nostro sfuggente, sfortunato "Profeta" Ú Zeon Zum Deikum. Colone spaziale di prima generazione, Ú colui che ha trasformato il disagio dell'umanità, ritrovatasi rinchiusa in un cilindro nel vuoto spaziale, in una forza rigenerante: che l'umanità dovesse abbandonare il pianeta per seguire la propria naturale evoluzione, che la porterà ad abitare ed espandersi per lo spazio più o meno conosciuto, Ú nel suo DNA. E' infatti la condizione primaria affinchÚ l'umanità si affranchi da quelle catene fisiche e mentali simboleggiate dalla gravità, e che rappresentano i presupposti e i pregiudizi caratterizzati da un orizzonte basso e limitato-- E' la condizione primaria per l'avvento dei "Newtype", un nuovo "tipo umano" in grado di andare aldilà di barriere personali e ristrettezze mentali. Vera comunicazione, vera libertà e vera pace, insomma.
Di questo messaggio estremamente libero e ottimista, però, se n'Ú appropriato il peggior fautore possibile, ovvero Gihren Zabi, che ha trasformato la necessaria condizione dell'indipendenza economica e politica tra Colonie e Terra in una battaglia di "suprematismo".
Il messaggio universale di Zeon insomma, viene manipolato e asservito ad interessi personali, svilendo di fatto il ruolo e il significato della figura del Newtype lungo tutto l'Universal Century, in tutte le fazioni in conflitto.
In THE ORIGIN, Yasuhiko decide di dare più profondità al personaggio di Zeon Zum Deikun, cercando di ampliarne il lato umano oltre a quello "mitologico". Il ritratto che ne viene fuori Ú quello di un uomo alle prese con qualcosa di più grande di lui, schiacciato dalle responsabilità e dallo stress... Incapace di sostenere i suoi stessi ideali-- Questo "fatalismo" sarà ripreso in un altro "Uomo del Destino", parliamo di Char in Il Contrattacco di Char.
Tracciando un ideale legame tra padre e figlio, qui Char accetta il suo ruolo di leader dei coloni conscio della tragedia a cui sta mandando incontro l'umanità. la figura del "profeta" e dell'"uomo del destino" si coniugano in una figura paradossalmente disperata.

Lo stesso identico fatalismo verrà riproposto in Gundam W qualche anno dopo.
Qui il profeta Ú Heero Yuy, il leader delle colonie che promuoveva l'indipendenza come fattore primario di un rapporto pacifico e paritario tra Terra e Colonie. Anche Heero, come Deikun, troverà la morte, ma per mano dei suoi diretti avversari, quell'Alleanza Terrestre corrotta da privilegi e potere.
Qui gli "Uomini del Destino" sono ben due, ed entrambi decidono di abbracciare il loro destino in ottica fatalista e drammatica: Treize e il suo "eterno amico" Milliardo.
Entrambi si mettono a capo della loro fazione, e la portano sul campo di battaglia ricorrendo al loro enorme carisma, proprio come il Char de Il Contrattacco.
Questa immagine dell'Uomo del Destino, in grado di scatenare rivoluzioni e aizzare il popolo, si tinge quindi di sfumature pessimistiche e quasi rinunciatarie, creando un interessante contrasto con la natura reattiva e combattiva dei personaggi.
Treize nella sua delirante poetica tira in ballo la figura del "perdente" come quella di un "eroe tragico" in grado di risvegliare la coscienza del popolo; si tratta di un ideale romantico inedito nella narrativa gundamica, ma che trova nuova linfa alla fine del secolo scorso.
Questa idea del "perdente" che appassiona lo spettatore verrà invece ripresa efficaciemente in Iron-blooded Orphans, seppur in un discorso totalmente differente.
Nel romanzo Frozen Teardrop la figura di Heero verrà analizzata più da vicino, mettendone in luce le contraddizioni e la malinconia, oltre che la dedizione e la passione.

Ritroveremo questa dicotomia qualche anno dopo in Gundam SEED, nelle figure di George Glenn e in Multa Azrail.
George Glenn Ú il primo Coordinator della Cosmic Era, nello specifico, Ú presentato come un precursore dei tempi, un visionario che guiderà l'umanità nella vita nello spazio, oltre che nell'utilizzo dell'ingegneria genetica.
Si tratta di una figura "profetica" sfuggente, anche se molto ben caratterizzata e circoscritta. La sua funzione nell'economia del racconto Ú quella di imporsi come fonte d'ispirazione per le generazioni future.
Purtroppo, come nel più classico dei plot, il messaggio di Glenn viene frainteso e distorto, e così nascono le forze di ZAFT, in conflitto, e non simbiosi, con i "Naturals" della Terra.
Per capire gli ideali di Glenn dovremo avvalerci del manga Gundam SEED ASTRAY, nella cui saga parallela ci verrano forniti ulteriori informazioni sui Coordinator e il loro ruolo, che di fatto non Ú inteso come un'"alternativa" ai Natural o una forma avanzata di umanità, ma un "ponte" che faccia da supporto ed aiuto nella pacificazione del genere umano per il suo viaggio nello spazio... Possiamo però capire come questa idea di individui geneticamente modificati per essere "migliori" delle persone nate naturalmente possa aver creato dei fraintendimenti e delle discriminazioni. Purtroppo anche Glenn, come tutti i profeti gundamici, sarà assassinato da un contestatore, quindi non avrà occasione di chiarire la vera natura del suo progetto in prima persona.
Sarebbe facile cercare di identificare l'"uomo del destino" nella figura di Patrick Zala, leader delle forze armate di ZAFT, ma in realtà il vero "mastermind" della Cosmic Era si rivelerà essere Multa Azrail, eminenza grigia alle spalle di Blue Cosmos.
In questo caso, vengono effettuati due grandi cambiamenti nella mitologia gundamica: l'uomo del destino non segue la filosofia del profeta, anzi, Ú al suo esatto opposto, e l'uomo del destino non si offre direttamente al pubblico che conquista col suo carisma, ma agisce nell'ombra nel più puro vibe complottistico: Multa non si appella al popolo ma alle "potenze mondiali" che controllano e gestiscono i flussi di potere attraverso l'economia e la comunicazione-- Sono concetti già suggeriti in Gundam W ma qui trattati con meno romanticismo mittel-europeo e più spregiudicatezza statunitense.
Si rientra nei ranghi in Gundam SEED DESTINY, dove stavolta il ruolo di "Uomo del Destino" Ú ricoperto dal carismatico Gilbert Dullindal.
Contrariamente ai meri interessi economici di Multa o al fatalismo di Char ne Il Contrattacco, Gilbert ha qui un preciso piano "evolutivo" che porta l'eugenetica introdotta da Glenn a un livello superiore, legandola alla ricerca di un modo definitivo che azzeri i conflitti e dia ad ogni persona la possibilità di esprimere completamente il suo potenziale.
Notate come il progetto originale di Glenn, che aveva propugnato la nascita dei Coordinator affinchÚ aiutassero i Natural nella vita nello spazio venga completamente azzerato: Gilbert sposta i privilegi ad un'unica categoria di persone, eliminando completamente i diritti di un'altra-- Individualismo allo stato puro.
Gilbert tuttavia, si differenzia da Gihren perchÚ le sue azioni sono genuinamente intese a migliorare le condizioni dell'umanità-- Il suo obiettivo Ú far rientrare tutta l'umanità nel "Destiny Plan", non creare un conflitto tra Coordinators e Natural-- Per questo come personaggio resta più sfuggente e difficile da condannare rispetto agli altri. Per farlo bisogna tirare in ballo il concetto di libertà personale, un concetto che, a detta di Fukuda, in molti sarebbero in grado di ignorare in vista di un futuro ideale.
Gundam SEED tira davvero in ballo degli spunti interessanti ed originali nell'interpretazione del mito gundamico.

Qualche annetto dopo, arriva l'interpretazione di Gundam 00 che ci fa un tiro mancino: il profeta Ú "morto" da secoli, ma non ha rinunciato ad applicare il suo "piano" per il progresso dell'umanità, anzi.
Aeolia infatti, non si Ú limitato ad avere delle buone idee ed esporle al pubblico-- C'ha provato, ma Ú stato in realtà deriso ed ignorato, quindi ha ben pensato di ritirarsi a vita privata e organizzare il tutto per conto suo, creando da sÚ le tecnologie necessarie (Gundam), lo strumento per utilizzarle (Celestial Being) e un set di aiutanti fedeli che controllassero l'operato in sua vece (Innovade). E tutto questo non solo per raggiungere la tanto agognata pace globale, ma proprio per portare il genere umano ad evolversi in "Innovators".
Scordatevi gli esaurimenti di Zeon, l'inconsistenza di Heero o la confuzione di Glenn: Aeolia non Ú solo un profeta ma ha anche tutte le carte in tavola per essere il nostro "uomo del destino".
E invece no, perchÚ non si fa carico in prima persona di questo cambiamento epocale: Aeolia non Ú un leader carismatico, ma un misantropo che detesta l'umanità, e per questo vorrebbe cambiarla.
Il ruolo di portare l'umanità al "livello successivo" sta a Ribbons Allmark, l'"aiutante" di Aeolia, l'angelo fedele che si rivelerà essere Lucifero, alla fine.
Si ritorna quindi al concept inaugurato da SEED, quello di un'eminenza grigia che guida le masse lungo un suo preciso piano; anche qui, come nel caso di Gilbert, Ribbons crede di "essere nel giusto" e di prendere una posizione attiva per l'applicazione corretta del "piano", ma il suo fondamentale disprezzo per il genere umano e l'orgoglio, che lo spingono a credersi un "dio", lo pongono evidentemente in contrasto con le intenzioni di Aeolia, che voleva sì un progresso, ma senza calcare eccessivamente la mano per permettere all'umanità di "digerire" il cambiamento.

Un'altra interessante interpretazione Ú da ritrovare in Gundam AGE, dove la figura del "profeta" e quella dell'"uomo del destino" coincidono nello stesso personaggio, Fezarl Ezelcant.
Fezarl Ú infatti il teorico dietro la "conquista dell'Eden" da parte dei Vagans, e anche il leader politico del pianeta. I suoi sostenitori lo vedono mosso da alti ideali di giustizia e uguaglianza, ma in realtà il suo animo Ú distrutto dai lutti di cui vede la causa nella Federazione Terrestre.
Sabotatore di sÚ stesso, i piani di Ezelcant andranno in frantumi quando Zeheart, il suo protetto ed erede, realizzerà che dietro i suoi ideali si nasconde in realtà un piano per selezionare solo i Vagan dalle condizioni fisiche migliori per abitare il pianeta Terra-- Condannando senza possibilità di riscatto la maggior parte dei Vagan.

Arriviamo quindi a Iron-blooded Orphans, dove non mancano i riferimenti a questa particolare dualità del personaggio carismatico.
Il discorso qui viene molto semplificato, e ricondotto a caratteristiche fiabesche nel puro stile del mito: il "profeta" del Post Disaster Ú infatti il leggendario Agnika Kaieru, un guerriero carismatico che raccolse attorno a sÚ i più valorosi piloti di "Gundam" per mettere fine alla minaccia delle Mobile Armor-- Agnika Ú particolarmente importante perchÚ Ú il fondatore delle attuali forze di difesa terrestri, il Gjallarhorn.
Il personaggio che si ergerà a reincarnazione di Agnika, il nostro "uomo del destino" Ú da ricondurre a McGillis Fareed.
McGillis ha molti tratti in comune sia col personaggio di Char che con Treize, ma la sua fissazione quasi infantile con Agnika lo dota di una follia unica nel panorama degli antagonisti gundamici, donandogli una particolare originalità. Attratto dalla semplice filosofia della "sopravvivenza del più forte", passa sopra amicizia ed amore per raggiungere le sue fantasiose ambizioni.

In questo quadro, Ú facile identificare nell'"uomo del destino" gundamico una sorta di "protagonista mancato", qualcuno che cerca di salire alla ribalta sfruttando a suo favore i cavilli di un "sistema" che promette di sconfiggere ma che in realtà foraggia-- e che Gundam non fallisce mai di presentarci, in realtà, come un folle nutrito da illusioni.
In quest'ottica ci viene da porgerci la domanda-- Ma allora chi fa i cambiamenti in Gundam, se non sono nÚ i "profeti", che al massimo lanciano il sasso e nascondono la mano, nÚ gli "uomini del destino", che quel sasso lo rubano per tenerselo per loro?
La domanda Ú abbastanza semplice: le masse. Le persone che assistono agli avvenimenti e decidono di cambiare le cose. In fondo diventare Newtype, Seed Factor o Innovator-- Non Ú tra le opzioni dell'umanità intera?
Il messaggio di Gundam non Ú mai prettamente individuale, ma Ú di tipo generazionale e corale: sollecita una reazione da parte di tutti, ispirandoci o meno alle sorti dei protagonisti; per questo in Gundam non c'Ú mai spazio per "le grandi personalità" o i "grandi eroismi"-- E' un invito a "fare quello che sappiamo fare quando non possiamo farci niente", a responsabilizzarci, senza aspettare un "chissà chi" che risolva tutti i nostri problemi con un colpo di Beam Saber.

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