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Mass Media in Gundam, tra Informazione e Propaganda

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Anche oggi voglio raccontarvi di Gundam e dei temi su cui questa infinita saga sembra sempre avere qualcosa di interessante da regalarci, nel suo persistente confronto con l'attualità.
Il tema su cui voglio confrontarmi con voi oggi riguarda quello dei mezzi di comunicazione di massa, sia quando questi si pongano nel ruolo di veicolo di informazione che quando diventino strumento di propaganda, e cosa questo significhi in rapporto allo spettatore.

Partiamo come di consueto dal Gundam storico (1979).
Nel suo corso, viene pigiato il dito in questo senso su due eventi fondamentali che si rivelaranno strategici per la conduzione del plot in una chiave evidentemente peggiorativa.
Il primo Ú il famoso discorso di Gihren nell'episodio 16, quello pronunciato durante il funerale di Garma, che sfocerà in un "Sieg Zeon" che annienterà gli spiriti a bordo della Base Bianca.
Il secondo Ú invece un extra cicciato fuori nei contributi successivi, dalla contemporanea riduzione in romanzo firmata da Tomino agli episodi di Gihren's Greed (1998) passando per il remake THE ORIGIN firmato da Yas (2001), ed Ú il famoso discorso "Zeon Ú esausta" pronunciato dal Generale Revil durante il Trattato dell'Antartico all'indomani della Battaglia di Loum. In entrambi i casi, due "autorità" si fanno portavoce degli istinti più "bassi" della popolazione e delle autorità militari, contribuendo al proseguio del conflitto.
Questi due celebri discorsi storici hanno in comune una cosa: il fatto di essere trasmessi in diretta globale e a reti unificate: Ú uno dei primi esempi in cui la comunicazione di massa entra a gamba tesa nella manipolazione dell'opinione pubblica.

Un'altra serie in cui prende la scena un importante discorso da questo punto di vista Ú Z Gundam (1985); parliamo del "Discorso di Dakar" di Quattro, in cui Char rivela la sua identità come Casval Deikun e puntella i principi di quello che sarà poi riconosciuto come "Contolismo", ma soprattutto denuncia le attività dei Titans. Il tentativo destabilizzante anche in questo discorso Ú evidente, così come il tentativo di utilizzare un palcoscenico "internazionale" per far sì che il messaggio arrivi a più cittadini possibile. Il vero "colpo di grazia", tuttavia, viene assestato da Char grazie al contributo della giornalista Beltorchika, che in questa occasione registra i disordini all'esterno del Palazzo dei Congressi, avvalorandone le parole.
In questo senso Ú certamente degna di nota la figura del "giornalista" in Gundam, che non si limita più al ruolo di "commentatore" dei fatti sullo schermo, ma svolge un ruolo attivo nella formazione della coscienza politica degli spettatori.
La comunicazione di massa non ha più quindi solo accezioni legate alla manipolazione della propaganda, ma mostra anche il suo ruolo informativo e formativo. Questo concept verrà ripreso in blocco decenni dopo nel manga Gundam SEED Destiny ASTRAY (2005), che segue le avventure del reporter Jess durante alcuni dei conflitti fondamentali della Cosmic Era.

Seguendo questo filo, fondamentale in questo senso si rivelerà Gundam W (1995), che fa della comunicazione uno dei temi principali della serie.
E' infatti grazie alla manipolazione delle informazioni e la seguente diffusione nella Sfera Terrestre delle immagini dell'attentato che costò la vita alle "colombe" delle Forze Terrestri perpetrato dai piloti dei Gundam, che la posizione dei protagonisti si ribalterà da quella di "eroi" a quella di "terroristi". Un'operazione guidata con acume da Treize e Lady Une, seguita da una massiccia opera di propaganda di OZ che porterà quella che nacque come "squadra speciale" militare ai vertici della politica globale.
Più e più volte il mezzo di comunicazione entra a testa bassa nella trama della serie TV, ma Ú da annotare il momento in cui questo viene "depurato" dell'obiettivo deformante della propaganda e si limita a cronaca spassionata, che nell'esortazione di Lady Une assume un connotato quasi "catartico" del mezzo: parliamo della diretta dello scontro finale tra il Wing e l'Epyon, quello che spingerà finalmente le Colonie e le forze terrestri a chiudere le ostilità.
Nuovamente, e non a caso, lo stesso identico stratagemma sarà utilizzato nel lungometraggio conclusivo Gundam W Endless Waltz (1998), dove stavolta, invece delle forze politiche, sarà la stessa popolazione ad entrare in scena, portando alla resa i soldati di Mariemaia.

Nella fortunata saga di Gundam SEED (2002) comunicazione e propaganda si dimostreranno ancora tra i temi fondamentali, e qui addirittura troverà posto la figura della "mascotte" nell'idol Lacus Clyne.
Ripresa dalla mitologia macrossiana, l'idol Ú una figura estremamente interessante nel contesto di SEED: assume insomma i connotati della "divinità ispiratrice", ma non si limita ad "incoraggiare" i suoi sostenitori, ma diventa anche un "esempio" delle virtù della popolazione che "rappresenta".
Questa idea che un "personaggio pubblico" abbia le carte in tavola per proporsi come figura di spicco nella politica mi piace pensare sia una caratteristica dei turbo-capitalismi, ma guardando anche in casa nostra sappiamo non essere esattamente così, e personalmente lo trovo agghiacciante.
Di certo nella Cosmic Era questo concetto non Ú molto apprezzato, ed ecco che in Gundam SEED DESTINY (2004) fa la sua comparsa "un'altra Lacus", Meer Campbell, che interpreta l'icona delle PLANT ma in una versione ovviamente più addomesticata e in funzione propagandistica: l'immagine di "Lacus" in concerto sull'ultimo modello di Mobile Suit targato ZAFT Ú estremamente potente e significativa in questo senso.

Anche in Gundam UC (2010) l'informazione e la comunicazione si riveleranno cruciali: alle prese con l'insabbiamento della stele originale con lo statuto del Universal Century, alla fine diventa "vitale" per Syam Vist permettere che la rivelazione del suo "articolo cancellato" sia trasmessa in diretta globale per voce di Mineva.
In questo contesto diventa interessante un altro fattore, e, più della manipolazione di informazioni per proprio comodo, diventa centrale l'idea che alcune informazioni non siano disponibili in primo luogo per la popolazione: c'Ú quindi un interesse per i "poteri forti", in questo caso la Federazione, a lasciare l'opinione pubblica in un certo livello di "ignoranza", al tempo stesso però lo spettatore (e anche i personaggi) non possono non chiedersi a che gioco stia giocando Syam, e per quale motivo aspetti così tanto tempo, ponendosi nel ruolo del deus-ex-machina degli eventi dell'Universal Century-- A causa del "filtro della storia" quindi, vedremo come nel successivo Gundam NT (2018), questa rivelazione che avrebbe dovuto scuotere la Sfera Terrestre fin nelle sue fondamenta si risolverà in un nulla di fatto.

Ultimo esempio di questa nostra carrellata, in Gundam Iron-blooded Orphans (2015), dove nel finale, lo scaltro Rustal, in virtù di alcune sciagurate scelte del Tekka, non esiterà a stravolgere fatti ed eventi posizionandosi come forza "di equilibrio" che previene una rivoluzione incontrollata, relegando i nostri a una vera e propria dannatio memoriae.
Ancora una volta, la necessità di manipolare la realtà e le informazioni non tanto per imporre la propria posizione in quanto tale, quanto per mantenere un preciso status quo.
--Immaginavate infatti che anche Rustal condividesse così tanti spunti con l'agenda del Tekkadan? No, perchÚ i due schieramenti non hanno mai discusso, ma solo combattuto a prescindere, in virtù delle proprie prese di posizione. In questa fondamentale mancanza di obiettivi che Ú una mancanza di comunicazione si cela il crudele cinismo di questa serie.

Abbiamo quindi analizzato insieme alcuni spunti sull'argomento dalle serie gundamiche e adesso possiamo trarre un paio di conclusioni.
Sapete, Gundam come ogni serie fantascientifica marcia un pò su una costruzione "avventurosa" della realtà, quindi ha una predilezione per il "complotto" e per la rivelazione degli altarini di certi "poteri forti", ma non bisogna compiere il grave errore di confondere la rappresentazione col messaggio.
Gundam non cerca di metterci in guardia su un mondo governato da lobby tecnologiche che manipolano la storia in virtù del profitto (o almeno, non in maniera così rilevante!) quanto sulla necessità fondamentale, ma anche l'inderogabile dovere, che ha l'uomo di tenersi informato sulla realtà che lo circonda in modo di avere la consapevolezza del suo valore nella società.
Questo implica anche la necessità di due parole riguardo la "qualità" di questa informazione. Nelle serie gundamiche la popolazione non sembra avere strumenti per distinguere le informazioni "vere" da quelle "manipolate", e solitamente lo smascheramento Ú affidato alla pura e semplice "realtà dei fatti": solo quando questa Ú messa di fronte in maniera inequivocabile alla popolazione, allora si vede una reazione. Il messaggio di base mi sembra essere quello che alcune cose prescindano la conoscenza della massa. Certamente il cittadino X non può sapere nulla degli intrallazzi dei Titans o di cosa passi per la testa a Gilbert Durrandal, un pò così come accade nella realtà di tutti i giorni.
Cosa fare, quindi? L'unica serie che ci propone una risposta realistica in merito Ú ancora Iron-blooded Orphans, la prima serie che credo ponga l'"educazione", intesa proprio come "scolarizzazione", alla base della formazione della persona come membro della società. Vedete, parliamo di una serie di processi mentali acquisiti con lo studio, attraverso un corretto apprendimento basilare. Non all'accesso a internet o a libri e riviste.
Abbiamo già visto anche la posizione del giornalista in Gundam, e certamente anche questa figura si rivela preponderante nella presentazione della realtà dei fatti e nella loro fruizione da parte della popolazione, però capite, il fulcro ultimo della comprensione dell'informazione Ú sempre il pubblico con la sua capacità analitica.
E' quindi importante avere accesso alle informazioni, ma Ú fondamentale l'educazione dell'individuo, laddove il punto sia la capacità di distinguere ciò che Ú vera informazione dalla propaganda, e quindi da un'eventuale manipolazione dell'opinione pubblica.

Da questo punto di vista, non possiamo fare a meno di riportare anche la "soluzione finale" a questo (apparentemente) difficile processo di comprensione: raggiungere lo stadio di "Newtype".
--E' così difficile? A guardare le serie di Gundam, beh, sembra sia necessario come minimo andare nello spazio, ma ancora una volta, non confondiamo il messaggio con la sua rappresentazione: essere "Newtype" non Ú una condizione "fisica" o un "potere", ma un tipo di consapevolezza, possiamo dire rubando l'espressione a Tomino, "politica".
Le persone avranno una vera capacità di comprensione, sia reciproca che di realtà dei fatti, quando smetteranno di anteporvi il profitto o la propria individualità, ma saranno loro stessi veicolo di comunicazione e comprensione, e l'unico vero obiettivo sarà il bene comune.

--Posso capire che molti preferiscano pensare che per risolvere le cose basti scappare nello spazio, insomma.

2 commenti:

  1. Un'ottima analisi, veramente molto originale, complimenti!

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    1. Grazie, in futuro spero di riuscire ad offrire certi contributi con più continuità ^_^

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