Ho avuto la possibilità di partecipare alla sola giornata da Sabato.
Quella primaverile Ú stata un'edizione un pò ibrida, perchÚ rispetto all'edizione autunnale c'erano meno restrizioni, un numero chiuso mooolto più ampio, quindi non sono mancati i miei odiatissimi momenti di calca e invasione di spazio vitale che mi hanno fatto vivere la fiera con molta meno tranquillità e serenità , rivangando gli incubi legati all'inivivibilità tipica delle convention nei fine settimana.
Mi sono infatti resa conto quanto poco ormai tolleri i luoghi chiusi e affollati con la relativa impossibilità di controllare e visitare gli stand in maniera adeguata, ma questo magari Ú più un problema personale, che delle fiere in quanto tali.
All'interno delle aree degli incontri, i sedili non avevano più l'obbligatorietà del posto libero a fianco, ma erano già disposti in maniera distanziata, permettendo a gruppi o amici di avvicinare comunque le sedie tra loro.
Un primo indizio di disagio per inquadrare subito il mood generale del report: ormai non c'Ú fiera che non sia infestata dai Funko. Ogni stand ne fa obbligo di esposizione, e spesso e volentieri vengono disposti a mò di "arredo", per creare suggestive pareti divisorie o veri e propri cluster di cattivo gusto.
--Comunque ho notato con gioia l'assenza dei tizi di Bulldog. Finalmente!
Questo prologo sugli odiati Funko, fa un pò da cartina tornasole sulla qualità del materiale in fiera.
Devo ammettere, che rispetto all'edizione autunnale dello scorso anno, in cui ero farcita di adrenalina per il ritorno dell'attività fieristica, stavolta ero molto più esigente, e non sono rimasta estremamente soddisfatta dell'offerta degli stand.
In primo luogo, molti stand avevano pochissime novità rispetto ad Ottobre scorso, in secondo luogo, con il diminuire delle restrizioni mi aspettavo il ritorno di alcuni stand storici, che invece non Ú avvenuto.
Anche se posso sinceramente comprendere queste ragioni, non posso evitare di storcere comunque la bocca davanti a certi prezzi, visibili nei prodotti in vendita:
Per quanto sia vero che i prezzi in fiera o comunque dei rivenditori nostrani siano parecchio alti, ho notato come in fiera, ma anche in negozio, siano disponibili a fare qualche sconticino se si compra più di un pezzo. Visto che il Giappone ha deciso unilateralmente di considerarci clienti di serie B, direi che sia comunque il caso di fare pippa, e rivolgerci ai nostri negozianti per le nostre necessità collezionistiche.
Personalmente, avendo un'età mentale di cinque anni ed essendo naturalmente predisposta al rosicamento ('sta cosa di Hobby Search e AmiAmi che oscurano le pagine dei prodotti Bandai non l'ho proprio digerita, regà ) dubito che comprerò più massicciamente dal Giappone come mio solito-- Naturalmente le maggiorazioni dei costi iniziano a farsi sentire, quindi non mi farò certamente remore a tagliare fondi alla Bandai, in un modo o in un altro ð
Da questo punto di vista, non avendo più "concorrenza sleale" spero che anche i rivenditori locali facciano pippa e ci offrano prezzi più dignitosi. Se questo non accadrà -- Beh, potranno tenersi i loro gunplozzi a impolverarsi sugli scaffali fino a vita natural durante.
Detto questo, andiamo un pò a vedere cosa offriva la fiera di gundamico.
Iniziando con il padiglione delle case editrici e delle fumetterie, nonostante la persistente anemia partecipativa, sono riuscita a trovare qualcosa di carino disponibile.
Con mia estrema sorpresa poi, anche lo stand Dynit si era convertito al merchandising ð²
Dal punto di vista gunpla, la situazione era abbastanza deprimente.
Come sempre AnimeImport.it si dimostra il negozio con le uscite più aggiornate.
Un'interessante scoperta Ú stato invece il piccolo stand di Sakura Town, dove ho trovato alcune Banpresto gundamiche ormai d'annata:
Prossime tappe, Napoli, Torino e Parigi, se volete provare ad acchiapparli ð
Per il resto del materiale esposto e disponibile vi rimando sul mio canalozzo Youtube, e nello specifico al video dedicato alla fiera∼
Detto ciò, se gli stand scarseggiavano, idem per la presenza della community.
Anche per questa edizione, in corso la Gunpla School:
Stavolta in fiera ho avuto la possibilità di partecipare a due interessanti eventi, naturalmente non legati a Gundam perchÚ, figurateve! Non sia mai che in qualche fiera italiana si evochi lo sfigato nome di Gundam--!
Il primo Ú stato una celebrazione delle serie DC e del gruppo Gotham Shadows con 10 Anni con DC tra fumetti e cinema:
Il secondo, forse con qualche suggestione gundamica in più, Ú stato l'incontro con l'artista Fabrizio Spadini che presentava nella cornice del Romics la sua mostra Lame Rotanti, in corso a Roma presso la Galleria Medina fino al 21 Aprile.
Tutto l'evento Ú stato serenamente circonfuso di girellismo grazie alla presenza dei Raggi Fotonici in veste di commentatori musicali e ciceroni, e la partecipazione dei doppiatori Mazzotta e Locuratolo, entrambi nel cast storico di Goldrake nei rispettivi panni di Mizar e Alcor (SIGH!). Oltre all'artista, che ha offerto delle spiegazioni davvero illuminanti su alcuni dei suoi lavori, presente anche il critico d'arte Alessio Calestani che ha contestualizzato il percorso stilistico dell'autore e ha commentato i contributi video dei curatori delle mostre precedenti.
Lo svolgimento dell'incontro Ú stato davvero evocativo, con interessanti intermezzi tra poesia, letteratura e contaminazioni pop davvero suggestive-- Anche se i presenti erano forse un pò troppo "incensanti" nei loro commenti, tanto che a volte avevo l'impressione che persino Spadini fosse in imbarazzo ð
Ovviamente non mancavano un paio di tele dedicate a Gundam:
Altro dubbio, la disposizione delle sedie degli ospiti. Data la dimensione del palco, non era meglio disporre le sedie al lato dello schermo, invece che in mezzo? Se c'erano problemi di distanziamento-- Beh, potevano invitare meno persone ð Alcuni ospiti non hanno praticamente mai aperto bocca...
Long story short, chiudo con una foto del mio pasto, che riassume in maniera metafisica l'esperienza di questa edizione:
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