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Un Anno Dopo: Apologia delle Streghe

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E per festeggiare degnamente il primo anno dall'inizio della trasmissione televisiva di Gundam: The Witch from Mercury, cosa fare se non un bel articolo polemica dei miei?!
Subito dopo la conclusione della serie si Ú alzato un coro di voci di dissenso con la denigrazione di questo progetto. Una settimana dopo mi si confessava che ci si era già dimenticati dei personaggi e dopo un mese bruciava ancora l'"approssimazione nella sceneggiatura".

Witch Ú stata una serie particolare, che ha voluto stringere un nuovo rapporto con i fan attraverso il massiccio uso dei social, si Ú voluta avvicinare a nuove fette di pubblico, ma al tempo stesso ha voluto offrire un prodotto di qualità, anche a chi Ú già fan di Gundam e dell'animazione in generale.

Ad un anno dalla trasmissione del primo episodio della serie TV, l'impressione Ú che la maggior parte degli spettatori abbiano apprezzato The Witch From Mercury. Riguardando i commenti al tweet e alla diretta su Youtube dell'episodio finale vedo una maggioranza di commenti positivi e ringraziamenti, oltre, ovvio, alla solita buona dose di polemiche, polemiche che hanno accompagnato costantemente la serie, fin da PROLOGUE.

Aldilà dell'ambientazione e le immancabili pippate militaresche infatti, la serie prende in esame molti temi attuali e divisivi-- il gap generazionale tra figli e genitori, la manipolazione delle coscienze dei più giovani da parte della società, l'autodeterminazione degli individui in fase adolescenziale, il bullismo, la fluidità sessuale.
Ho trovato anche molto interessante l'idea di un'istruzione funzionale all'organizzazione sociale, in una sorta di alternanza scuola lavoro molto competitiva e settaria.
Sono argomenti trattati in modo alla fine superficiale con prese di posizione poco decise, ma in questa fase storica trovo sia già importante che se ne parli, che il mondo dei media e dell'intrattenimento prenda in considerazione "la realtà" piuttosto che rifugiarsi nella solita distrazione escapista.

Visto che in questa serie non ci sono "risoluzioni shakespeariane" o amazzamenti massicci, in molti hanno giustificato il progetto come "una serie per ragazzine".
Quando sento, e continuo a sentire, certe considerazioni mi viene la pelle d'oca.
Quando dico che il più grande problema di Gundam siano i suoi fan, penso di centrare il problema.
PerchÚ un fan di Gundam non guarda una serie di Gundam come una qualsiasi altra serie, la guarda aspettandosi certe dinamiche, certe scene, certe risoluzioni, e quando queste non avvengono, ahò, non Ú che si fermano trenta secondi a pensare a cosa abbia voluto dirgli lo staff facendo quella precisa scelta, no, la risposta Ú che "tizio Ú un incompetente", "caio Ú un cialtrone", "non puoi metterti questa cosa in una serie di Gundam" e "Ú una serie per ragazzine".

Se infatti questa serie Ú destinata ad un target giovane, che ha magari poca dimestichezza ed addirittura poco interesse per Gundam, non si può dire che non sia anche indirizzata ai fan di Gundam, che non vi siano rimandi, citazioni, e sì, anche un gran numero di provocazioni impacchettate appositamente per "noi".
PerchÚ non scartate quei pacchetti? Non vi piace la loro carta? Ok, lo farò io per voi.

Una delle cagate ricorrenti che ho ascoltato in questi giorni, Ú l'idea che la Bandai decida di cancellare una serie perchÚ "i gunpla non vendono". Non Ú così, perchÚ la durata della serie viene decisa dagli sponsor con largo anticipo, così come tutta la programmazione del caso.
Tuttavia, ci sono stati "problemi" durante la composizione della serie. Se non dobbiamo dare la colpa a Bandai dobbiamo quindi darla allo sceneggiatore, che ci ha propinato un finale raffazzonato? O al regista, che non ha saputo tenere in riga con i tempi il suo staff--?
Anche se girano già rumor nel web ed alcune questioni sono intuibili, per ora non c'Ú dato sapere, ma sembra che la lunghezza della serie sia stata anche funzionale a quella "sperimentazione" a cui vi accennavo prima.

Le tempistiche della produzione di un anime le sappiamo, sappiamo che si inizia a lavorarci con anni di anticipo, e che per realizzare un singolo episodio occorrano due mesi.
Sappiamo anche che Witch Ú stata compilata sulla base di un canovaccio che veniva modificato di volta in volta, a seconda di dove si voleva far parare quel personaggio o quella situazione. Mentre trovo improbabile che questo sia stato definito dalla vendita dei gunpla, mi sembra plausibile che il feedback ricevuto dai social abbia spinto lo staff a dare più spazio a questo personaggio piuttosto che ad un altro, o magari a concentrarsi di più su una situazione piuttosto che su un'altra: lo screentime di Guel, la ripetitiva distruzione dell'Asticassia, il "militarismo" delle sequenze ambientate sulla Terra tendono verso questa conclusione.

Considerando i tempi strettissimi a cui sono stati costretti a lavorare i nostri a causa di questa strategia, mi sembra inverosimile accusare di certe imprecisioni narrative il solo sceneggiatore-- e capiamo anche il motivo dei ritardi e slittamenti nella trasmissione.
Vi ricordo che per l'animazione del 24° episodio sono stati impiegati una settantina di key animator, tra cui Masami Obari, mentre per il 23° episodio persino il mangaka Kia Asamiya Ú stato convocato d'urgenza per aiutare con gli storyboard.
Posso solo immaginare il caos in cui sia stato costretto a lavorare lo staff per questo particolare progetto.

Ho sentito parlare spesso di "plot-hole" per cose che non lo sono.
Se proprio vogliamo segnalare un plot-hole ne abbiamo uno gigantesco sul personaggio di Notrette Rembran.
Se Prospera Ú la maschera sul palcoscenico, Notrette Ú la maschera dietro le quinte che a suo modo influenza eventi e relazioni tra personaggi: Ú il motivo per cui Delling odia i Gundam, la sua morte Ú fondamentale per la comprensione del rapporto tra Delling e Miorine, dai pomodori al Quiet Zero le sue ricerche sono funzionali al procedimento della trama... Il punto Ú che come plot-hole Ú TROPPO grande e significativo per non essere stato fatto volontariamente.
Mi aspetto rivelazioni su questo personaggio in Vanadis Heart, che sembra essere ambientata molto opportunamente qualche anno dopo PROLOGUE, o magari avrà qualche "media mix project" a lei dedicato, come nel caso di Urdr Hunt per quanto riguarda gli Orfani.

Ho sentito parlare di "plot-armor", come se il fatto che un personaggio non muoia sia "un problema".
Uno degli episodi più significativi in questo senso, l'intervento di Felsi nel duello tra Guel e Lauda.
Fermo restando che non capisco perchÚ gli spettatori si siano fissati con questa cosa che uno dei due fratelli "doveva morire per forza" per "espiare" non so che (Guel non uccide volontariamente suo padre, mentre Lauda-- Lauda non fa un cazzo, dai), la scena Ú straordinariamente iconoclasta.
Oh, sì, facciamo uccidere Guel e Lauda l'un l'altro quando palesemente non vogliono affatto uccidersi, sì, facciamogli passare il resto della vita in terapia-- La scena che viene immediatamente alla memoria Ú lo scontro tra Bernie e Chris in La Guerra in Tasca. Commoventissimo, come no. Ma cosa rimane di quel rapporto se non il rammarico di cosa poteva essere e non sarà mai più?
Per farti capire che la guerra Ú brutta, ti faccio morire gente a cui sei affezionato, questo ci ha insegnato Tomino, e questo abbiamo ripetuto per anni. Ma Ú davvero così? Non Ú più edificante mostrare che gli scontri stupidi possono essere interrotti, che gli idioti possono essere salvati--?
Parlando di Tomino, questa scena mi ha ricordato molto lo scontro tra Bellri e Mask in Reconguista in G, quello scontro assurdo e violentissimo interrotto proprio dall'intromissione di Manny-- Che utilizza quasi le stesse parole di Felsi, "ma vuoi forse ucciderlo?!"
Fa tanto ridere gli sciacalli del Demone bianco, ma Ú proprio così. Quante delle violenze di cui sentiamo nei TG si sarebbero potute facilmente evitare se la coscienza di quei criminali gli avesse permesso di sentire questa domanda, e formulare una risposta in proposito..?

Una Felsi che blocca l'esplosione del Darilbalde con l'uso di un estintore Ú ICONOCLASTIA.
Il fatto che accada "in una serie di Gundam" Ú un atto di disobbedienza. Un lieto fine "in una serie di Gundam" Ú un atto di disobbedienza.

Ho sentito parlare di "magia".
La prima risposta sarebbe, nient'affatto sarcastica, che il tema della storia era proprio quello, come inserire l'elemento della "magia" e delle "streghe" in un contesto fantascientifico.
Mi ripeterò citando ancora una volta Clarke, che "qualunque tecnologia sufficientemente avanzata Ú indistinguibile dalla magia".
Il world-building di questa serie Ú abbastanza rigoroso, ma come in ogni serie gundamica ne traspira molto poco-- Una cosa Ú certa, però, l'utilizzo e le potenzialità del Permet, che Ú un minerale dalla forte capacità conduttiva, tanto da poter essere attraversato da dati ed informazioni, sono ancora inesplorate e parzialmente sconosciute anche nel periodo storico del Ad Stella.

Se pensate che il Permet "permette" appunto un trasferimento transdimensionale su un altro livello esistenziale rappresentato dal datastorm, una sorta di "interferenza quantistica" nel trasferimento dei dati, capite da soli che ogni contestazione che abbia come fondamento la fisica di base Ú nullificata. E' come voler spiegare una malattia mentale con, boh, la metereopatia.
Quindi il Calibarn può cambiare colore e così i Gunbit quando vi si agganciano? Quindi i Gundam possono fungere da portali che controllano il flusso del datastorm? Quindi un'anima può essere inserita in un contenitore piuttosto che un altro--? La risposta Ú sì, Ú così, perchÚ alla base c'Ú il Permet che veicola informazioni e dati. La risposta Ú sì, nel momento in cui viene superato uno Score Eight, e il confine tra esistenze si assottiglia ulteriormente.
E come il datastorm interagisce col Permet e viceversa, allora il datastorm controllato dai Gundam può interrompere il funzionamento del ILTS, così come Quiet Zero avrebbe interrotto il funzionamento dei Front se si fosse esteso il datastorm "in questa dimensione" all'intera geosfera.

Questo punto della "dimensione" Ú importante. Non capite perchÚ Prospera sia così disperata nel creare "un mondo per Eri" se non lo afferrate.
Eri non Ú, come ho sentito dire, "un essere perfetto", non Ú ciò a cui ambiva la dottoressa Cardo. L'esistenza perfetta non Ú un'esistenza immortale, ma un'esistenza che può interagire in un piano esistenziale condiviso ed ampliato.
Per come Ú, Eri non Ú neanche un fantasma: Ú uno spirito imprigionato in un'altra dimensione, di cui il Gundam Ú un tramite.
Nel sogno della dottoressa Cardo, ciò che Ú eterno non Ú l'anima (che in teoria già lo sarebbe), ma il corpo: il Gundam Ú un'estensione del tuo corpo che ti permette di estendere la tua coscienza nello spazio. Gli esperimenti del GUND coinvolgono sempre il corpo, e non lo spirito: quando coinvolgono lo spirito diventano "maledizione".
Da questo punto di vista Eri era stata un successo, perchÚ era riuscita a connettersi al Lfrith "aprendogli il suo cuore", senza quindi ricevere i danni da contaminazione da datastorm. Ma il corpo di Eri Ú pur sempre un corpo mortale: incapace di resistere alla vita nello spazio si Ú spento prematuramente, forse anche mettendo un punto sulla ricerca della dottoressa Cardo.

Quando quindi si contesta "LOL, Eri, da entità suprema a gadget", si dimostra di non aver capito nulla.
Eri al di fuori del Gundam (e di Hots-san) NON ESISTE. Non esiste in questa realtà, esiste in un'altra dimensione, e non può interagire con chi si trova "da questa parte", Ú morta, si trova nell'"aldilà".
Quiet Zero crea un "portale" dove la dimensione dove vive Eri (e tutti gli altri) può essere percepita anche dalla nostra.

E' un universo che si basa sulla "probabilità", per dirla alla Unicorn, sulla "singolarità".
E non Ú quindi un caso che questa serie venga citata nel finale, in maniera anche estremamente intelligente, se volete.

Torniamo quindi un attimo alla nostra sceneggiatura, che non ci ha soddisfatto al 100%, no, ma ci ha regalato dei bei momenti, ed anche bei virtuosismi con scene già accadute che vengono riprese successivamente a creare precisi contrasti e rimandi.
Vi ho già scritto del caso più eclatante, di PROLOGUE ripreso nel finale della serie, ma c'Ú anche il primo e l'ultimo incontro nello spazio tra Suletta e Miorine, il primo e l'ultimo duello tra Guel e Suletta, Suletta che ha il suo "appuntamento" con Elan 5 che gli parla di Elan 4 alla stessa panchina dove doveva incontrare Elan 4 che avrebbe dovuto parlargli di sÚ, e via discorrendo-- O quella che ho scelto come "copertina" dell'articolo, con Chuchu che regala pomodori, in un gesto quasi catartico, alle stesse ragazze che aveva preso a pugni nella prima stagione... Mi piace molto questa idea di Witch come di un "Gundam Catartico", un Gundam che ci depura dalla zozzeria a cui ci hanno abbandonato i Gundam precedenti, rincitrullendoci.
Queste sono cose che una persona che non Ú in grado di gestire una trama non sa fare, ed Ú anche abbastanza ridicolo sostenere che si tratta di semplici "ricicli" perchÚ non si sa che dire.
Quando non si sa che dire si ammazzano i personaggi, regà.

Continuando a parlare di personaggi non morti che hanno subito una catarsi-- La prima Ú Prospera.
Awww, in quanti ci sono rimasti male che non abbia fatto un bel "Quiet Zero drop" appena messa alle stesse, come ci si aspettava dal migliore dei Char--!
Vi confesso che quando sento cose come "se ne sta felice e contenta dopo aver scatenato un genocidio" mi sale il punto interrogativo.
Come ci era stato già anticipato durante l'infiltrazione a Quiet Zero, Prospera era condannata alla disabilità. La contaminazione da datastorm l'avrebbe condannata all'immobilità, proprio nella stessa condizione che tanta paura faceva ai capoccioni Spacian in PROLOGUE.
Dalle parole di Suletta nell'epilogo, si capisce infatti che Prospera non può comunicare-- La ragazza dice infatti "Sembra che a mamma piaccia questo posto"-- "Sembra", perchÚ ha un'espressione tranquilla, non perchÚ gliel'ha detto o gliel'ha fatto capire-- Sarà anche lei scivolata nel datastorm con Nadim e la dottoressa Cardo..?
Tra l'altro, forse non siete stati attenti, ma Prospera non prende mai una posizione di primo piano: per l'attacco di Quinharbor viene incolpata la Benerit, e lo stesso accade per l'esistenza di Quiet Zero. Nessuno sa chi Ú, quindi nessuno può imputarla per ciò che ha fatto.

L'unica che potrebbe farlo Ú Suletta.
Ma ce la vedete Suletta a condannare a morte sua madre? Io no.

Suletta nell'episodio finale "assolve Prospera dai suoi peccati", perchÚ realizza una cosa che gli spettatori non sembrano aver capito: quando decide di attivare Quiet Zero con l'aiuto di Delling, Prospera sta di fatto rinunciando alla vendetta per concentrarsi su Eri. Come conclude Suletta, ha scelto il futuro invece del passato.
"Eh, sì, ma voleva uccidere le persone nei Front per creare un parco giochi extradimensionale per Eri!", sì, ma non lo fa, ed Ú proprio Suletta ad impedirglielo.

Ho sentito anche una paccata di stronzate su Suletta, come il personaggio sia irritante, come sia un meme vivente, ma credo che quello peggio di tutti sia "le ragazze di oggi non si immedesimano in Suletta"-- Pensando che magari il punto non Ú "immedesimarsi" nel protagonista in quanto tale, ma "tifare per lui".
Durante la serie Suletta mostra una crescita incredibile. Partiamo dalla ragazza cresciuta in mezzo ai sassi di Cradle Planet, e la vediamo fare i conti con la vita, con le delusioni, con i dolori-- E la cosa bella di Suletta Ú "non fugge mai". Il motto a cui arriva lei stessa, accantonando finalmente le parole di mamma, "Anche se non si ottiene nulla, l'importante Ú fare ciò che possiamo", Ú un invito all'autodeterminazione, a "muoversi" aldilà dei di quel "profitto" che ormai non sembra più regolare solo le transazioni economiche, ma anche il valore delle persone, nella competizione tra "Like" e "Engangement" in cui non esitiamo a gettare noi stessi nei social.
Ed Ú più facile, no? Pensare che Suletta sia una psicomane priva di empatia, ed il suo "compito" nella narrativa di dover agire come Dio e far fuori "i cattivi", con un bel auto-immolamento finale sull'altare di "Gundam".Che "momento alto" sarebbe stato, che bella scrittura--!
E invece no, PerchÚ poi? Chi se ne frega delle vostre aspettative. Suletta dice il suo "No" a Prospera e fa "quel che può". A quanto pare "quel che può" Ú stata la cosa giusta.

E credo sia bello come messaggio di Gundam alle nuove generazioni, non credete? Che c'Ú sempre la possibilità di fare "la cosa giusta".
Penso sia un messaggio importante anche davanti ai "fallimenti" della brillante Miorine, come invece le sue scelte si rivelino puntualmente sbagliate-- Ma come le ricorda Suletta, anche lei ha fatto qualcosa di buono, Ú stata infatti lei a spronarla ad andare avanti e crescere-- E a quel punto a Miorine non resta che fare "il suo passo in avanti", alzarsi ed aprire la porta, e prendersi le sue responsabilità.
Sì, possono essere commessi errori, e una volta commessi questi errori non si può più tornare indietro-- ma si può andare avanti, no?

Credo che ci sia anche molto da dire, probabilmente appena condiviso questo post mi verranno in mente altre diecimila motivi per cui Witch Ú stata un'ottima serie e perchÚ merita di essere vista da più persone possibili.
Per ora, però, taglio corto, e vi lascio agli episodi con sottotitoli in Italiano gratuiti, disponibili per un tempo limitato, con l'invito a guardare e riguardare la serie.
--Vedrete quante cose noterete che ad una prima occhiata vi erano sfuggite!

2 commenti:

  1. Bella disamina, complimenti. Purtroppo Witch ha indubbiamente un problema di superficialità dovuto ai tempi ristretti, avesse avuto il doppio degli episodi, come succedeva ai gundam classici, i personaggi e il worldbuilding avrebbero potuto dire la loro molto meglio e senza accellerazioni, risultando poco chiaro per certi spettatori. Ed Ú praticamente la cosa che più mi infastidisce, il fatto che poteva essere molto di più perchÚ ne aveva le potenzialità: le idee nuove c'erano (il permet, un universo nelle mani degli interessi anarco-capitalisti, personaggi femminili degni e non come quelli di Tomino...), i personaggi erano carismatici e le animazioni/disegni tutt'altro che cheap. Resta un prodotto valido e un buon punto di partenza per introdursi al mondo gundam.

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    1. Sai, anche io sono una fan delle serie lunghe, ma in questo caso dubito che si sarebbe potuto aggiungere molto... In fondo, se ci pensi, le vecchie serie erano piene di episodi a buffo che non portavano affatto avanti la trama, ma gravavano solo sulla volontà dello spettatore... Witch ha dei difetti, ma non credo che alla fine la lunghezza sia uno di questi... C'Ú un difetto di gestione a livello di contenuti, ma niente che non si sarebbe potuto risolvere con una o due battute in più...
      Per quanto riguarda alcune cose, invece, potrebbe trattarsi di una volontà di ampliare in altri media... Penso al romanzo e Vanadis Heart. Personalmente aspetto con ansia l'inizio della Second Season nel romanzo! Credo che molte risposte le avremo lì.

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