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[TRADUZIONE] Gundam SEED FREEDOM: La Valchiria del Chiaro di Luna

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Finalmente riesco a proporvi la traduzione in Italiano del secondo racconto breve di Liu Goto distribuito come omaggio alla proiezione cinematografica di Gundam SEED FREEDOM; Ú quello dedicato ai "giorni di accademia" di Shinn, Lunamaria e Rey, ed incentrato sul nuovo personaggio originale del film, la civettuola Agnes Giebenrath, a cui appartiene il punto di vista del racconto.
La Valchiria del Chiaro di Luna non contiene spoiler del film, se non un riferimento ad una parte menzionata attraverso un flashback, quindi può essere letto tranquillamente, facendo un pò sia da prequel al film, sia da riepilogo di SEED DESTINY.
Infine, l'illustrazione del fascicolo Ú a cura dell'animatore Kouhei Yoneyama --E buona lettura!


"Eeeh, Yolant, guarda qui--!", esclamò Vino sfogliando una rivista promozionale dell'esercito.
Yolant non nascose una certa irritazione, "Mh? Dopo che avrò finito", rispose senza smettere di lavorare.
Vino e Yolant erano tecnici della corazzata Minerva. Avevano affrontato molte battaglie e i mobile suit erano messi piuttosto male. Per dirla senza mezzi termini, la situazione era tragica.
"No, guarda qui! Questo!"
Vino aprì a forza una rivista davanti a Yolant. C'era un volto familiare.
"...Agnes?"
"Sì! La chiamano 'la Valchiria del Chiaro di Luna'! Figo, vero?!"
Agnes Giebenrath sorrideva orgogliosa dalle pagine della rivista, con i capelli rosso fuoco ed il suo ammaliante sguardo felino... Si trattava una loro compagna di classe ai tempi dell'Accademia Militare.
Secondo l'articolo letto da Vino, era diventata un'eroina che si era fatta notare per le sue imprese sul fronte lunare.
Vino era entusiasta neanche l'articolo parlasse di lui, "Andava bene all'Accademia, vero? Era sempre la prima della classe!"
"Mi pare..."
"È carina, lavora sodo e vedo che Ú ancora attiva!"
"Sai... Non prendere queste cose troppo sul serio. Il governo Ú attento a cosa dire al pubblico quando si Ú coinvolti in una guerra. Sono tentativi per aumentare lo sforzo bellico della popolazione", analizzò freddamente Yolant.
A dire il vero, Yolant non aveva molta simpatia per Agnes. La trovava piuttosto inopportuna. Vino era più alla mano, era facile prenderlo per il naso.
Ignorando bellamente le parole di Yolant, Vino continuava a guardare incantato la foto di Agnes, "Ehy, detto tra noi... Credo che Agnes avesse un debole per me, all'epoca."
"Non credo proprio", fu l'istantaneo intervento di Yolant.

Agnes era di buon umore.
Da quando la sua foto era apparsa sulla rivista, le persone le prestavano più attenzione ed alcune venivano addirittura a chiederle l'autografo.
Non credeva però che le foto le rendessero giustizia. Aveva inviato un'e-mail a Lunamaria, ma non le aveva ancora risposto. Che poteva farci. Era l'unica ad esser diventata rapidamente un'eroina, quindi per Lunamaria, sua compagna di studi, la cosa doveva risultare frustrante.
Beh, considerando le sue abilità, non c'era niente di cui stupirsi.
Quando Agnes fu assegnata per la prima volta alla linea di difesa lunare e Lunamaria, Shinn e gli altri alla Minerva, se ne irritò.
Era impossibile farsi notare lontano dalle luci della ribalta.
Certo, la Minerva sarebbe stata probabilmente ancora in fase di collaudo per un bel po' di tempo, quindi non sarebbe stata impegnata in combattimenti veri e propri, ma era comunque un onore essere scelti per pilotare un nuovo mobile suit.
Agnes non riusciva a capacitarsi di non essere stata selezionata.
Probabilmente dipendeva dal fatto che i suoi genitori erano alti funzionari del governo, quindi si erano accertati che venisse assegnata lontano dal fronte per non metterla in pericolo. Che razza di idiozia.
In seguito, quando seppe che la Minerva era stata coinvolta in una battaglia ed era stata impiegata in combattimento senza preavviso, Agnes non poté che provare invidia. Se fosse stata lì, avrebbe preso in mano la situazione come solo lei avrebbe potuto, e sarebbe diventata un'eroina molto prima!
Alla fine, però, era arrivato anche il suo turno di ricevere il giusto riconoscimento.
E ne era orgogliosa.
"Valchiria del Chiaro di Luna" era un soprannome perfetto, e non si stancava mai di sentirlo; il copywriter delle pubbliche relazioni che l'aveva ideato avrebbe dovuto ricevere un bonus.
Ma, pensava Agnes, questo era solo l'inizio. Doveva migliorare sempre di più in battaglia, scalare i ranghi e ottenere una sua unità. Alla fine avrebbe raggiunto il livello di generale, si sarebbe ritirata, sarebbe diventata un politico o una donna d'affari: in ogni caso, la visione di Agnes includeva il far parte dei ranghi più alti della società.
Naturalmente, avrebbe avuto bisogno di un partner adatto. Non solo doveva essere bello, ma anche competente.
In termini militari, doveva essere qualcuno al livello di "Faith".

Quel giorno Agnes ricevette un'e-mail.
Ci mise un po' per ricordarsi il nome del mittente, Vino Dupre.
Ma sì, erano compagni di classe nel dipartimento tecnico dell'Accademia Militare. Era divertente vedere come un paio di parole da parte sua sapessero renderlo così felice. Beh, visto che Agnes apparteneva all'elite, era importante che si mostrasse garbata verso coloro che la circondavano.
Ovviamente Vino le aveva mandato un'e-mail dicendo che aveva visto l'articolo su di lei.
Si diceva molto orgoglioso, come collega, di vedere che anche Agnes se la stava cavando egregiamente.
Quel "anche Agnes" la prese un pò alla sprovvista, ma continuando a leggere, Agnes impallidì.
⟨ Avrai sentito che Shinn e Rey sono entrati in Faith. Non Ú fantastico? ⟩
"Faith?" Poteva capire Rey, ma Shinn?!
Com'era possibile?
⟨ ...Shinn Ú stato davvero straordinario ultimamente... ⟩
⟨ ..Ha persino abbattuto quel Freedom... ⟩
Chi?! Quell'incompetente di Shinn?
Il testo dell'e-mail era costellato di assurdità.
⟨ A proposito, sembra che Luna e Shinn si stiano frequentando, Luna ti ha detto qualcosa? ⟩
Rimase scioccata.
Non voleva sentire altro.
Lunamaria e Shinn?
Significava che si era trovata un ragazzo di Faith prima di lei?!
Agnes si sentì tradita.

☆☆☆

"Sei proprio un impedito! Non trascinare tutta la squadra verso il basso con te!"
Shinn guardò verso Agnes, una traccia di rabbia negli occhi rossi, "E zittati... Mi dispiace. La prossima volta andrà meglio!"
Avevano appena terminato la lezione di addestramento al combattimento virtuale al simulatore e stavano andando a pranzo.
Furono raggiunti da Vino e Yolant della sezione tecnica.
"Ehi, Shinn, Ú andata male di nuovo?", Yolant mise una mano sulla spalla di Shinn, ma il ragazzo lo respinse con uno "Zittati".
"E' andata peggio di male!", urlò Agnes.

L'addestramento al simulatore era l'attività più vicina al combattimento vero e proprio, al momento. Ci sarebbe voluto ancora molto tempo prima che si potessero cimentare con dei veri mobile suit.
Tra i suoi colleghi candidati piloti, Shinn era piuttosto problematico. Non solo nell'apprendimento in classe, ma anche nelle abilità fisiche era inferiore sia ad Agnes che Lunamaria, e le uniche cose degne di nota erano la sua forza fisica e la sua incapacità di arrendersi.
Se almeno avesse saputo cavarsela al simulatore non sarebbe stato completamente da buttare, ma Shinn apparve KILLED subito dopo l'inizio della missione, avendo preso l'iniziativa pur senza averne le capacità.
All'inizio pensava che fosse una gara individuale e che la prestazione di Shinn fosse irrilevante, ma purtroppo erano stati messi nella stessa squadra.
Naturalmente Agnes aveva ottenuto i migliori risultati individuali. L'istruttore doveva averla assegnata a una squadra con un soggetto simile per equilibrarle.
Era estremamente irritante. Se questo era il risultato, allora non avrebbe dovuto dare del suo meglio nella simulazione individuale in primo luogo!

Il resto della squadra era composto da Agnes e Rey, il che non era un problema.
Anzi, era una buona occasione per conoscere meglio Rey. Sembrava avere buoni voti e la sua tecnica era perfetta. Non parlava molto, ma aveva un bel viso.
Era evidente. Il problema era Shinn.
"Come puoi essere ucciso nei primi dieci secondi di battaglia? Non hai nessuna attitudine al pilotaggio!"
Agnes lo rimproverava mentre Lunamaria cerca di calmarla, "Calmati, Agnes. Questa Ú solo un'esercitazione per sviluppare la coordinazione di tutta la squadra".
"Coordinazione? Come posso coordinarmi con questa feccia?!"
Ray, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, sbottò.
"...Quattordici secondi".
"Cosa?!"
"Per l'esattezza, erano quattordici secondi. Non dieci".
Sembrava si riferisse al momento in cui Shinn era stato abbattuto nel simulatore.
Sia Lunamaria che Shinn non nascosero una certa perplessità, "Rey, non stavi seguendo il discorso..."
"Non ha importanza in nessun caso!", Agnes scattò.
Puntò un dito contro Shinn e continuò, "Non sai come funziona nelle accademie militari, vero? Se vuoi trascinarmi in fondo con te, allora vattene dalla scuola! Tornatene a casa!"
Davvero, avrebbe dovuto andarsene e basta. Era impossibile collaborare con gli incompetenti. Questa era l'unica soluzione.
Shinn, che era rimasto in silenzio finora, la fissò con rabbia, "Non smetterò."
Lo sguardo cremisi fece trasalire Agnes, "Ho giurato di diventare un pilota".
"Cos-- Osi pure ribattere? Sei un fallimento!"
Agnes era sconcertata. Era infastidita dal fatto di essere stata momentaneamente intimorita dalla reazione di Shinn.

L'atmosfera era diventata così pesante che Shinn e Rey si erano allontanati.
Lunamaria cercò di tirare su il morale di Agnes, "Shinn Ú proprio pessimo. Forse hai ragione a dire che non ha alcun talento!"
"Vero?!"
Proprio mentre Agnes stava per ricominciare, Yolant intervenne.
"Agnes... Smettila."
"Cosa?"
Quando Agnes si voltò, Yolant distolse lo sguardo, "Quello lì... Shinn Ú un rifugiato di Orb".
A queste parole, un'espressione costernata apparve sul viso di Lunamaria.
Tutti sapevano che Orb era stata invasa e devastata dalle forze dell'Alleanza Terrestre nel tentativo di rimanere neutrale.
Yolant aggiunse con amarezza, "...Non ha una casa dove tornare".
--Tornatene a casa.
Stava accusando Agnes, ignara di tutto ciò, per le sue parole. Lunamaria sembrava a disagio ora che aveva scoperto la verità, ma Agnes era arrabbiata.
Aveva detto una cosa stupida tanto per dire. Ed ora Yolant voleva metterla in mezzo?!
"E allora? Vogliamo dargli dei punti extra perché Ú un povero rifugiato?".
"Non Ú questo il punto..."
"Quando sei sul campo di battaglia questa roba non conta niente! Il nemico non ti lascerà andare solo perché sei un povero cristo!"
"Questo Ú vero... Ma...", Lunamaria esitò.
Agnes continuò, "Sei così sensibile! Se vuoi far piagnucolare qualcuno, vai altrove!".
Non le piaceva questa situazione.
La stavano mettendo in cattiva luce, cercando di portarla dalla parte del torto.
Non aveva torto.
Un perdente Ú un perdente.

"Merda! Di nuovo!", gridò Shinn alzandosi immediamente in piedi dopo essere stato atterrato.
"Eeh, ancora?", Lunamaria sembrava infastidita, ma si mise subito in posizione.
Shinn attaccò e fu immediatamente spedito in aria dalla presa di Lunamaria.
"Ahiaaa-- D-Di nuovo!"
"Dovresti guardare più attentamente il tuo avversario! Non guardare te stesso, guarda il tuo avversario! Usa i suoi movimenti per sconfiggerlo!"
"Sissignora!"
Shin ascoltava i consigli che gli venivano dati. Li prendeva sul serio, cercando di seguirli.

Dopo la lezione di educazione fisica, Shinn crollò sul tappeto privo di forza.
Anche Lunamaria sembrava stanca e si diresse verso la doccia.
Agnes la raggiunse, commentando beffarda, "È un tale impedito, non sprecare troppo tempo con lui".
Lunamaria se la rise, "Va bene, Ú un buon allenamento anche per me".
Agnes chiese con malizia, "Che c'Ú, forse ti piace?"
La reazione di Lunamaria non si fece attendere, "Scherzi?! Mai e poi mai, con quel ragazzino--!", disse scuotendo la testa ed agitando le mani.
Agnes rise della sua reazione scomposta, "Ma certo. Credevo che avessi dei pessimi gusti, ma Shinn proprio no, vero?"
Lunamaria annuì con forza, "È uno stupido, un sempliciotto".
"Davvero, come si fa a farsi atterrare da una ragazza? Non c'Ú limite a quanto sia ridicolo!"
Agnes si divertiva, ma l'espressione di Lunamaria cambiò, "Mh, vero ma... Penso che questo gli renda onore."
"Eh?"
"La parte in cui, non importa quante volte venga buttato a terra, ti affronta di nuovo. Anche se non ci fa una bella figura".
Agnes era disgustata.
Non le piaceva questo lato di Lunamaria. Si comportava sempre bene, da studentessa modello, come se non provasse mai disprezzo per nessuno.
"Non importa quante volte ci si provi, una sconfitta Ú una sconfitta! È un idiota che spreca il suo tempo e i suoi sforzi, ecco cos'Ú!"

Che l'impegno contasse qualcosa era una storiella da Natural. Le attitudini sono geneticamente determinate e non possono essere stravolte dall'impegno.
Essendo così, non sarebbe più efficiente intraprendere la strada per cui si Ú portati fin dall'inizio? Sarebbe molto più facile e utile per la società.
Non causerebbe problemi agli altri. Perché nessuno riusciva a capire una cosa così semplice?!
Agnes sospirò esasperata alla stupidità delle persone.

"...Scusa, ma dobbiamo lasciarci."
Fleg lo disse così all'improvviso in mensa che Lunamaria fece quasi cadere la sua tazza di caffÚ.
Si frequentavano solo da un mese. Lunamaria si era avvicinata a Fleg perché pensava che avesse buoni voti e che sembrasse un ragazzo serio.
Agnes diceva spesso che se si deve uscire con qualcuno, Ú meglio optare per qualcuno dell'elite, e Lunamaria era d'accordo con lei.
Aveva intenzione di lavorare sodo e di diventare lei stessa una pilota di punta, quindi non le sarebbe piaciuto frequentare qualcuno peggiore di lei, voleva uscire con qualcuno che poteva rispettare e con cui migliorare reciprocamente.
Recentemente erano andati al cinema insieme. Aveva fatto qualcosa di sbagliato in quell'appuntamento? Aveva indossato i vestiti sbagliati? Avrebbe dovuto seguire i consigli di Meyrin--?
In un attimo tutte queste cose le passarono per la testa, ma poi Fleg disse qualcosa a cui non avrebbe mai pensato.
"La verità Ú... che mi sono innamorato di un'altra persona..."
Fleg era riluttante a dirlo, ma il suo carattere naturalmente serio gli rendeva impossibile nasconderlo. Pronunciò il suo nome.
Questa volta Lunamaria rimase senza parole.
Aveva sempre pensato ad Agnes come a un'amica e non si sarebbe mai aspettata che il suo ragazzo avesse un rapporto del genere con lei.
È vero che quando stavano insieme, Agnes a volte parlava a Fleg in modo fin troppo amichevole e allusivo...
Ma aveva sempre pensato che gli si avvicinasse per il suo bene.
Fleg si giustificò. Le disse che gli dispiaceva di averla ferita, che non voleva che incolpasse Agnes e che non poteva andare avanti ora che aveva capito cosa provava davvero per lei.
Lunamaria era furiosa.
Allo stesso tempo, si sentiva terribilmente umiliata. Il suo ragazzo le aveva preferito Agnes.
Pensava che Agnes fosse più attraente di lei. Per quanto si sentisse tradita, questa era l'idea che le faceva più male.
Alla fine Fleg si scusò di nuovo e si allontanò velocemente.

Ripensandoci, Lunamaria avrebbe dovuto versargli il suo caffÚ addosso.
Non riuscì a stare ferma, ed improvvisamente si alzò dalla sedia energicamente decidendo di andarsene.
Fu così che urtò il vassoio di qualcuno che passava dietro di lei. Il caffÚ cadde a terra, così come un hamburger incartato.
"Uh!"
"Mi dispiace!"
Lunamaria si precipitò a raccogliere il panino, scusandosi. Girandosi si trovò uno Shinn dall'aria irritata in piedi davanti a lei.
"Ma che combini, Luna?"
"Shinn..."
Shinn sembrava un po' preoccupato, come se Lunamaria avesse un'espressione che non lo convinceva.
"Stai bene? Il caffÚ non ti ha scottata, vero?"
Mentre lo diceva, gocce di caffÚ bagnavano il petto della sua uniforme.
"No, scusa ancora..."
Quando Lunamaria gli porse l'hamburger ancora incartato, Shinn ci rise su, "Non c'Ú problema, Ú ancora commestibile, thanks!"
Dopodiché se ne andò senza prestarle attenzione.

Veramente dei ragazzini.

Meglio lasciar perdere.
Dopo tutto, anche quel ragazzo non era altro. Il tipo di uomo che avrebbe tradito la sua ragazza con una sua amica, solo perché ci aveva provato con lui.
Ora aveva anche inquadrato meglio che tipo fosse Agnes.
Nessuno dei due era affidabile.
Era tuttavia grata di averlo scoperto così in fretta.
Ora si sentiva un po' meglio, anche se era uscita da questa faccenda con le ossa rotte.
Non avrebbe più considerato Agnes come un'amica, ma avrebbe mantenuto un rapporto normale anche con lei. È ancora più frustrante se si dà a vedere di essere stati colpiti nel vivo.
Appena presa questa decisione, il passo di Lunamaria si fece più deciso, ispirata da questa nuova determinazione.
Poi le venne in mente che alla fine aveva versato il suo caffÚ addosso a qualcuno, anche se si trattava di un'altra persona.
Le dispiacque per Shinn, ma il pensiero la fece sorridere un pò.

☆☆☆

Da quando aveva letto l'e-mail di Vino, Agnes era di pessimo umore. Il successo che aveva ottenuto era in qualche modo svanito.
Quella traditrice di Lunamaria!
Aveva detto che non avrebbe mai potuto stare con Shinn! Che razza di bugiarda!
Non pensava che fosse così subdola!
Perché non le aveva detto nulla? Si Ú comportata in maniera molto disonesta, per essere una sua amica.
Certo, la Minerva si trovava in quel momento nel bel mezzo di una feroce battaglia, e non poteva prendersela con Lunamaria, ma per Agnes non era una scusante.
Ogni volta che la Minerva veniva menzionata in modo spettacolare dai media, cambiava amaramente canale. Anche quando entrò nella sala ricreativa della fortezza spaziale, le gesta della Minerva venivano riportate sullo schermo.
Agnes tornò immediamente indietro ed uscì dalla stanza con il suo drink.
Qualcuno la avvicinò, "È solo propaganda. Non devi prenderla seriamente".
Agnes lo guardò con interesse.
L'uomo, alto e affascinante, indossava l'uniforme rossa riservata ai piloti d'elite.
"Dici..?", Agnes sorrise, mettendolo alla prova.
"Ovvio. La Minerva Ú semplicemente il giocattolo preferito del Presidente", disse l'altro dandosi un tono.
Ad Agnes piacque subito. Non solo per ciò che aveva detto, ma anche per come si presentava.

La sala ricreativa dell'Accademia aveva un pianoforte a coda.
In un posto dove si mangiava poteva sembrare inappropriato, ma alcuni degli studenti più anziani sembravano voler diventare musicisti e di tanto in tanto vi mostravano le loro abilità.
Quella volta, già prima di entrare nella stanza, si poteva sentire qualcuno suonare una melodia. Agnes e Lunamaria, appena entrate, furono colte di sorpresa.
Si trattava di quell'antipatico di Rey, che stava esibendo al pianoforte.
"E chi se lo aspettava..."
"Vero?"
Lunamaria e Agnes sussurrarono tra loro.
Un uomo dai lunghi capelli neri era chinato verso il pianoforte, al fianco di Rey. Aveva un bel viso, dei modi educati ed ispirava un certo affascinante carisma.
Lui e Rey si scambiavano sorrisi amichevoli di tanto in tanto tra un'esibizione e l'altra.
Non avevano mai visto Rey sorridere in quel modo.
O, se Ú per questo, anche il modo in cui suonava il pianoforte con emozione e delicatezza.
Era una persona diversa dal Rey perennemente inespressivo e gelido. Il modo in cui suonava il pianoforte era incantevole.
L'uomo con i capelli scuri gli mise una mano sulla spalla con fare paterno, "Ci vediamo dopo".
"Sì, Gil...", Rey annuì guardandolo con occhi innocenti e fiduciosi.
Il sorriso smagliante abbagliò Agnes e Lunamaria.
Le ragazze guardarono l'uomo dai capelli scuri allontanarsi e, senza esitare, si precipitarono da Rey.
"Non sapevo che sapessi suonare il pianoforte!"
"È tuo padre? Chi Ú? Che cosa fa?"
Dopo essere stato bombardato di domante, il viso di Rey tornò la solita maschera impassibile, "Non sono affari vostri".
Una risposta secca. Lunamaria pensò che forse la loro era stata una cattiva idea.
"Non puoi suonare ancora? Il pezzo che stavi eseguendo era molto bello", lo incoraggiò quindi, di buon umore.
Rey non sembrò avere particolari obiezioni e stava per tornare al pianoforte, quando--
"Rey! Rey!"
In quel momento Shinn, appena entrato nella stanza, si precipitò da lui, "Senti, parlando di quel sistema di trasmissione che mi hai spiegato prima, ti dispiacerebbe ripetermelo?"
"Va bene."
Rey voltò semplicemente le spalle al pianoforte lasciando la sala ricreativa con Shinn, che portava con sé un libro di testo, senza nemmeno salutare le due ragazze.
Agnes si stupì di essere stata ignorata, "E questo che sarebbe?"
Anche Lunamaria sembrava stupita, "Sono proprio dei ragazzini!"
L'eccitazione momentanea era già sparita, lasciando le due decisamente confuse.

"Scusami", sussurrò Shinn percorrendo il corridoio.
"Mh?"
"Sono stupido..." ammise con vergogna.
Era patetico pur essendo un Coordinator. Avrebbe voluto lamentarsi col tizio che gli aveva modificato il genoma rimproverandogli di far bene il suo lavoro.
"No, non Ú così."
"Non riesco a migliorare neppure nelle simulazioni... Forse non sono tagliato per questo, non lo so. Rey invece Ú eccellente in tutto."
"No", rispose Rey con fermezza, "Tu hai talento."
"Eh?"
Shinn guardò l'amico stupito. Aveva sentito dire tutto il contrario da Agnes.
Ma Rey era serio.
"E' vero. La simulazione e la guerra reale sono diverse. Inoltre, muori molto meno spesso".
"Beh, a malapena, dopo un sacco di fottuta pratica..."
"Persone diverse imparano a velocità diverse. Non si tratta solo di essere più veloci, ma anche di essere bravi."
Rey guardò Shinn dritto negli occhi, sorridendogli, "Tu hai talento e un giorno supererai sia Agnes che me".
Shinn sentì come se il cuore gli si scaldasse stranamente nel petto.
"...Grazie", rispose abbassando gli occhi lucidi.
Non sapeva cosa aveva visto in lui Rey, per dirgli qualcosa del genere, ma il fatto che ci fosse anche una sola persona che riconoscesse le sue capacità gli diede un'energia straordinaria.
Shinn si prese a schiaffi la faccia con forza, "Bene! Farò del mio meglio!"
Accantonando i piagnistei, avanzò con decisione.
Per un attimo, Rey fu colto alla sprovvista. Poi, senza volerlo, si lasciò sfuggire un sorriso ironico.
Era un sorriso che veniva dal profondo del cuore, a differenza dell'espressione calcolata esibita in precedenza.

☆☆☆

"Leo, cosa ne pensi dei miei capelli? Mi stanno bene?"
Leonardo sfoderò un sorriso complice, sfiorando la figura di Agnes, "Come al solito, sei assolutamente splendida, Agnes."
"Awww, Leo--!"
Leonardo era il migliore.
Adorava il fatto che non se ne uscisse mai con cose tipo, "Tanto indosserai il casco, che te ne frega dei capelli?"
Leonardo Balway. (?レオナヌド・バルりェむ)
Nella fortezza spaziale aveva insinuato che la Minerva fosse il giocattolo del Presidente.
Era un asso giubba rossa, era di buona famiglia ed era l'uomo più bello che avesse mai visto.
Meritava di essere al suo fianco.
Agnes era felice. Il Presidente Durandal era stato ucciso e per ciò che aveva fatto fu condannato anche dopo la guerra.
Il suo tentativo di sparare verso la Terra con Requiem fu condannato e il Destiny Plan fu bandito.
Ben gli sta, pensò Agnes dentro di sé.
Le conquiste della Minerva e le decorazioni di Shinn erano state un'errore.
Si può essere davvero così stupidi da pensare di usare Requiem--?
--Agnes aveva dimenticato di aver pensato, all'epoca, che avrebbe dovuto usarlo contro i Natural.
Dopo la guerra, Lunamaria e Shinn si offrirono volontari per un'organizzazione chiamata COMPS o una roba simile.
Sembrava fosse un'organizzazione di mediazione internazionale guidata da Lacus Clyne, ma probabilmente si trattava di una di quelle robe decorative che non hanno un vero potere.
Non credeva che si potesse far carriera in un posto del genere.
Beh, era la fine della fazione di Durandal, pensò Agnes con un senso di superiorità.
Dopo tutto, un perdente resta sempre un perdente.
E Agnes vedrà presto i volti di quei perdenti.
Sembrava infatti che Yzak Youle fosse atteso a COMPS per la messa a punto dei nuovi modelli Freedom e Justice.
Agnes e Leonardo si erano offerti di essere i loro piloti, o meglio i loro trasportatori. Leonardo aveva detto che "almeno una volta gli sarebbe piaciuto salire su un Freedom", così Agnes lo aveva messo in contatto con i suoi genitori.
Trovava quel suo modo di fare così spensierato adorabile. Ma Leonardo aveva anche un passato doloroso.
La sua famiglia era di Januarius Due, che fu distrutto nell'attacco di Logos. Era rimasto sconvolto da questo fatto e aveva un'espressione vacua mentre si confidava con Agnes in proposito.
Dopo che Agnes l'aveva compatito e tranquillizzato, gli era tornato il sorriso. Era affascinante che avesse un passato un po' oscuro.
D'ora in poi sarebbe stata lei il suo sostegno. Ogni giorno sarebbe stato happy.
Perché lei, una persona così bella, forte e capace, ci sarebbe stata sempre per lui.
Agnes tirò fuori dalla tasca la scatola di un gioiello.
"Leo, questo Ú un regalo da parte mia."
"Eh?"
Leonardo aprì la scatola, tirandone fuori un ciondolo d'argento. Il medaglione conteneva una fotografia di loro due insieme.
Agnes estrasse la catenina dal petto dell'uniforme, mostrandogliela, "Sono abbinati. Lo indosserai?"
Un sorriso smagliante appare sul volto di Leonardo, "...Sono felice, Agnes".
Agnes gli gettò le braccia al collo appoggiandosi a lui, mentre la felicità si faceva strada nel suo corpo, "Sarò con te, sempre. Prenderò il posto della tua famiglia..."
Non vedeva l'ora. Non era più nella pelle di mostrare questa felicità a Lunamaria.
Alla fine, aveva avuto ragione lei.

"Il 'posto della mia famiglia..?"
Agnes non riusciva a vederlo. Alle sue spalle, l'espressione di Leonardo era diventata tesa e glaciale, ma presto un sorriso sarcastico apparve sul suo bel viso.
Sussurrò, "...Grazie, Agnes."

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