Home Top Ad

GUNDAM SCHOOL ⑤ La Produzione di Massa

Share:
Prendendo ispirazione dall'omonima rubrica informativa di Gundam.info a cura di Ema Baba, GUNDAM SCHOOL è una sezioncina dove mi diverto a prendere in considerazione gli stilemi di Gundam introdotti nell'UC e in seguito sviluppati nell'Universo Espanso per vederne insieme l'evoluzione negli anni!
Potete trovare i precenti capitoli a questo link!

Ma non c'è solo il Gundam a caratterizzare la sua serie; oggi parleremo delle unità di produzione di massa, i cosiddetti "grunts", dotati anch'essi di uno specifico fascino quasi "romantico"!

Quando si pensa a quale sia la più grande rivoluzione introdotta da Gundam nel genere robotico, tuttavia, la prima risposta che dovrebbe venirci in mente, nonostante tutto, dovrebbe essere quella riguardo l'introduzione di mezzi da guerra prodotti in massa.
Come non abbiamo più il robottone protagonista praticamente invincibile e dai proiettili illimitati, lo stesso vale per i suoi "nemici", che non sono più mecha mostruosi partoriti singolarmente con cadenza settimanale, e i suoi "alleati", non più robottini fai da te pilotati dai mocciosi del quartiere o ulteriori mezzi unici la cui pilota è la bella di turno...

Ne abbiamo già parlato: si tratta dell'anonima carne da macello.

Proprio come gli anonimi soldati sui campi di battaglia, la serie TV di Gundam ci mostra tanti mobile suits, tutti uguali e non caratterizzati, come parte di una flotta ben definita.
Non sono necessariamente gli antagonisti: come abbiamo visto la differenza tra i GM federali e gli Zaku zeonici non è poi così abbissale, e questo li rende "credibili", e paradossalmente gli dona quella peculiarità che ce li fa stare così a cuore-- La loro dimensione "umana", i nostri limiti che vengono rispecchiati da questi "soldati".
E' questa la parola chiave: se nelle serie robotiche ortodosse i robottoni erano "eroi", qui sono semplici "soldati"; persino il Gundam, nella sua pletora di prototipi, test-types e mezzi sperimentali, è una semplice macchina guidata da un essere umano i cui difetti spesso superano i pregi.
Tuttavia non è raro che questi mezzi dalle prestazioni dignitose ma non strabilianti si ritrovino protagonisti delle loro storie personali, soprattutto in spin-off manga: ne esistono numerosissimi, soprattutto nell'Universal Century e nella Cosmic Era, le timelines più esplorate del multiverso.

E questa peculiarità costituirà un marchio di fabbrica per le produzioni gundamiche, e verrà quindi ripreso con estrema precisione anche nelle serie seguenti ambientate nelle timelines alternative.
Persino in una serie volutamente paradossale e grottesca come G Gundam, che pur prendendo ad ampie manciate da altri generi d'animazione rimane sempre "fedele" ai dettami gundamici, troviamo i nostri amati catorci prodotti in massa: i "monoeye" che costituiscono la Death Army sono sia conferma che parodia del concetto; "generati" dallo stesso Devil Gundam come protezione durante la sua rigenerazione non sono sono tutti uguali, ma possono anche essere adattati ai vari ambienti e terreni, proprio come facevano gli Zaku, nella serie TV come nelle MSV di Okawara...
Gundam Wing di certo ci riporta su terreni più "realistici", e probabilmente è una delle serie che fa un uso davvero intenso e ragionato dei mezzi di produzione di massa: li disegna Hajime Katoki con la sua proverbiale prolificità, ed è interessante notare come, nonostante questa abbondanza di "soldataglia", spesso l'attenzione dei critici si concentri invece sulla poca "realisticità" dei cinque Gundam protagonisti, immaginati come "super robots"... Ma forse questa impressione si ha perchè i mezzi di produzione di massa sono per lo più associati con i "cattivi" (che infatti li producono e vendono a tutti gli schieramenti).
A questo proposito ci piace ricordare i Serpent introdotti nell'OAV Endless Waltz: sono produzioni di massa proprio di uno di quei Gundam "leggendari" della serie TV, il Gundam Heavyarms!

Sia Gundam X che Turn A Gundam si discostano da questa tendenza, ma lì già siamo nella "mitologia" di Gundam, dove i mobile suits sono mezzi unici attraverso il quale garantire la sopravvivenza dei pochi che possono permetterseli...

Per quanto riguarda Gundam SEED abbiamo già accennato ai Dagger e gli Astray, anche loro "semplificazioni" di un ben più potente Strike Gundam, come non ci è impossibile non ricordare i GINN, la cui importanza nell'universo gundamico a livello di sviluppo delle tecnologie riguardanti i mobile suits è seconda solo a quella degli Zaku nell'Universal Century... Curiosamente, nel sequel SEED Destiny troveremo nuovamente anche gli ZAKU (qui il nome è però acronimo di "ZAFT Armed Keeper of Unity"), anche se qui saranno introdotti come mezzi di produzione di massa, sì, ma di ultima generazione.

Gundam 00 ci ripresenta nuovamente mezzi di massa fortemente caratterizzati, tanto che stavolta sono disegnati da mecha designer differenti per accentuarne le specificità: contrariamente a quanto accadeva in Wing, quindi, non c'è più una sola grigia eminenza a gestire lo sviluppo, produzione e commercio di macchine da guerra, ma qui ogni superstato nazionale sviluppa il suo mobile suit, in una continua gara col vicino: i Flag e gli Union, agili mezzi trasformabili per nazioni che amano la velocità e il conflitto a distanza, i Tieren per gli eserciti che fanno affidamento sulla solidità e la potenza di artiglieria.
Ovviamente col proseguio della storia si sviluppa anche la tecnologia, e anche i modelli di produzione di massa vengono sostituiti con mezzi più efficienti: arrivano i GNX e gli Ahead, dotati di un motore a energia solare; con il lungometraggio A wakening of the Trailblazer i GNX di ultima generazione arriveranno alle prestazioni di un Gundam di generazione precedente.

E se in AGE Genoace, Adele e Clanche non perderanno la loro dignità di macchine da guerra facendoci appassionare alle vicissitudini dei loro piloti, in Build Fighters il povero Mock non è altro che un drone senz'anima!
Infine, nel recente Tekketsu no Orphans, aggiungiamo a una serie di ingredienti già visti in Wing (Gundam come "pezzi unici" e un'organizzazione paramilitare che detiene la supremazia tecnologica per quanto riguarda i mobile suits), a cui si aggiunge un pò della "paleontologia" di Turn A (i Gundam come "resti" di una tecnologia proibita e obliterata) e dell'"arte di arrangiarsi" che fa molto Build Fighters (i Frame che danno la possibilità di modificare le armature esterne), ma anche qui non manca la "soldataglia", a bordo di Graze, Shiden e Geirail... Cosa ci aspetterà per il Gundam del prossimo decennio? Nessuno lo sa, ma di certo non mancheranno i nostri amati mezzi di produzione di massa!

Nessun commento