Si tratta di un racconto anomalo, perchÚ non ci sono mobile suit, non ci sono riferimenti alla serie TV e ad i suoi personaggi, Ú disegnato in stile shoujo e soprattutto finisce così, con un finale sospeso che non so quale progettino dell'autrice avrebbe dovuto presentare... E proprio per questo merita di essere letto e considerato, merita di ispirarci su quanto si potrebbe dire su un'intera timeline lasciata inesplorata dalle fonti "ufficiali", ma che di soppiatto riesce a regalarci piccole gemme come questa.
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Nota alla traduzione: Alla fine mi sono sbattuta poco e ho deciso di rendere il nome del nostro dottorino biondo come "Samia", che mi risulta anche essere un nome di origine africana e faceva figo, ma potreste trovare intrigante che anche "Psammead", al centro della trilogia della scrittrice inglese Edith Nesbit, utilizza la stessa lettura in giapponese.
Nella serie di romanzi, lo Psammead Ú un mostriciattolo fatato in grado di esaudire desideri. Non so se la Shii abbia utilizzato questo riferimento col senno di poi, quindi ho evitato, ma Ú da annotare come il nome di uno dei bambini protagonisti appaia anche in questo racconto: si tratta di Cyril, il brillante fratello maggiore del Colonnello Karen.
Ottimo lavoro!
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