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DATA COLLECTION ⑱ Gundam SEED ❷

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I Data Collection sono volumetti enciclopedici pubblicati in Giappone, curati dalla Dengeki Comics e dedicati varie serie robotiche, tra cui Gundam, che raccolgono dati sui mecha, personaggi, cronologie e altro materiale informativo.
Nel 2002 la Tokyopop, casa editrice americana, ne acquistò i diritti riuscendo a rilasciarne qualcuno con la dicitura "Technical Manual" prima di finire in bancarotta per poi, uscendone fortemente ristrutturata, interromperne la distribuzione.

In questi articoli condividiamo la traduzione delle parti "succulente" dei Data Collection, concentrate su sviluppo dei modelli e circostanze storiche.

Titolo Originale: データコレクション ⑱ 機動戦士ガンダムSEED下巻
Casa Editrice: Media Works
Anno di Pubblicazione: 2004
Formato: B6
Pagine: 96


GUNDAM SEED OFFICIAL REPORT #27∼50

CYCLOPS SYSTEM, IL PRIMO GIGANTE

⬛ LA NASCITA DEL CYCLOPS SYSTEM
Il "Cyclops System" è un enorme dispositivo che irradia microonde. Si differenzia leggermente a seconda dall'applicazione, ma in generale, le microonde sono definite come onde elettromagnetiche da 1Ghz (con una lunghezza di 30cm) a 30 Ghz (con una lunghezza d'onda di 10mm).
Le microonde oscillando penetrano nell'oggetto e fanno vibrare le sue molecole d'acqua, riscaldando il materiale dall'interno. Questo fa del "Cyclops System" una vera e propria arma di distruzione di massa. In linea di principio, è come per il forno a microonde domestico, ma la sua scala e la sua potenza sono di ordine superiore, portando qualsiasi cosa vivente al suo interno a bollire ed esplodere, non importa quali misure difensive vengano prese.
Questa incredibile arma di distruzione di massa però, originariamente non era stata ideata come un'arma, ma come impianto mineriario utilizzato per sciogliere ghiaccio misto a metalli rari sulla base lunare. Tuttavia, durante la battaglia del "Fronte Grimaldi" per difendere il cratere Endymion nel Giugno C.E 60, l'Alleanza, sul punto di essere sconfitta dopo aver perso la sua 3° Flotta, attivò il Cyclops System per scatenarne l'esplosione e distruggere la struttura e la miniera per impedire che cadesse nelle mani di ZAFT; la reazione inaspettata che sbaragliò le forze nemiche portò all'attenzione dell'Alleanza l'utilizzo di questo dispositivo come arma. Tuttavia, c'era un problema decisivo per l'applicazione pratica di questo sistema, ovvero la costruzione su larga scala in anticipo, all'interno del territorio già occupato dal proprio esercito. Inoltre sebbene il raggio sia limitato sotto l'influenza del Neutron Jammer, che ostacola il progresso delle onde radio, questo sistema non è in grado di distinguere tra nemici e alleati. Insomma questo sistema è un'arma offensiva che si può utilizzare solo come dispositivo a lungo raggio di autodistruzione per impedire al nemico di appropriarsi della struttura militare.
La reputazione di questo sistema era quindi superiore a quello delle armi nucleari, poichè estremamente più devastante e al tempo stesso privo di radiazioni.

⬛ LA DISTRUZIONE DI JOSH-A
Un esempio dell'utilizzo più efficacie su larga scala di simili armi distruttive indiscriminate è probabilmente da vedere nella battaglia dell'anno C.E 71 presso la base alleata JOSH-A in Alaska. Le forze alleate attirarono le forze di ZAFT che diede via all'"Operazione Spitbreak" all'interno della loro linea di difesa, e a quel punto attivarono il Cyclops System posizionato nella parte più profonda della base. Il raggio entro 10km dalla base diventò terra bruciata e ZAFT perse l'80% delle loro forze in questa azione. L'esercito di ZAFT infatti, impiegò per questa operazione gran parte delle loro forze di terra, coinvolgendo le truppe di Khaoshiung e Carpentaria, che attaccarono dall'Oceano Pacifico, e le truppe della base Victoria, che attaccarono dalla parte atlantica del Mare del Nord. Insomma non è sbagliato affermare che il Cyclops System bloccò efficaciemente l'avanzata terrestre di ZAFT.

⬛ LE CONSEGUENZE DELLA VIOLENZA
Tuttavia, come menzionato in precedenza, è importante notare come questo abbia significato la distruzione della base JOSH-A e delle sue forze di difesa. La ragione per cui le forze di ZAFT invasero la base senza dubbi di alcun genere dipese dal fatto che le forze eurasiatiche di stanza nella base opponevano resistenza, e a nessuno venne in mente che le forze della Federazione Atlantica avrebbero potuto scatenare una simile arma contro i loro stessi commilitoni. Questo segnò quindi la cesura tra i rapporti dei due schieramenti alleati. Nonostante infatti la decisione di utilizzare il Cyclops fosse stata del Colonnello William Sutherland della Federazione Atlantica, la responsabile della struttura e del sistema era infatti erano i membri delle forze eurasiatiche; quando l'Alleanza Terrestre mostrerà il conto per l'utilizzo non autorizzato, le forze eurasiatiche saranno notevolmente ridotte in importanza. Come risultato di questa operazione, le forze della Federazione eurasiatica saranno impiegate per lo più per lo sviluppo del progetto G con sede alla base del lago Victoria, a suggerire un gesto conciliatorio degli alleati, ma la sfiducia emotiva rimane, il che avrà il suo impatto sui futuri affati globali.
Dopo la battaglia, la Federazione Atlantica attribuì il crollo del Cyclops System della base di JOSH-A alle armi di distruzioni di massa di ZAFT, cercando di cavalcare l'onda del dissenso verso i Coordinator. Questo tipo di manipolazione informativa, attuata prima che ZAFT potesse comprendere la situazione, fu diffusa prontamente, conquistando l'opinione pubblica terrestre. Tuttavia con la fine della guerra e la raccolta delle testimonianze sia dei soldati di ZAFT che di quelli della Federazione Euroasiatica , non passerà molto tempo prima che la verità venga a galla.

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GUNGNIR SYSTEM, L'ARMA DIVINA

⬛ COSA SI NASCONDE DIETRO LA LANCIA DEL DIO
"Gungnir" è un dispositivo sviluppato da ZAFT che distrugge i circuiti elettronici senza alcun effetto sul corpo umano per mezzo di un potente pulse elettromagnetico (EMP = Electro Magnetic Pulse). Il Gungnir genera EMP talmente potenti da far implodere i dispositivi che si trovano nel suo raggio d'azione, tanto da invalidare gli EMP shield standard dei mobile suit alleati. Poichè questo dispositivo utilizza particolari elementi disponibili sono nello spazio, la sua attivazione comporta la discesa dall'orbita con un equipaggio dedicato che si occupa della sua installazione ed attivazione sul posto. Il fatto che una procedura così complicata e precaria possa essere messa in atto è dovuto all'utilizzo dei mobile suit, attraverso la quale può essere eseguita l'operazione.
Si narra che la lancia "Gungnir" appartenga al dio Odino della mitologia norrena, e si dice che centri sempre il suo bersaglio e sia impossibile da schivare.

⬛ L'APPLICAZIONE NELLA BATTAGLIA DI PANAMA
Questo dispositivo è stato utilizzato per la prima volta dalle forze di ZAFT nella battaglia di Panama. Grazie all'utilizzo simultaneo di 15 unità Gungnir, le forze alleate vennero annientate. Tuttavia, il vero obiettivo di ZAFT era distruggere il mass driver di Porta Panama in mano alle forze alleate. Questo mass driver era un punto focale di approvviggionamento per l'esercito spaziale terrestre e si è preferito distruggerlo, anche perchè sarebbe stato difficile per ZAFT difenderlo con le poche forze rimanenti dopo i fatti avvenuti in Alaska.

⬛ COSA SI NASCONDE DIETRO LA LANCIA DEL DIO
Il fattore più interessante di Gungnir è che si tratta di un'"arma pulita", che rende inutilizzabili solo le armi senza mettere a repentaglio la vita umana. Tuttavia, questo non vuol dire che le persone seguano la stessa logica. Infatti, durante l'offensiva di Panama ci furono molti casi di aggressione unilaterale da parte delle forze di ZAFT contro i soldati alleati che avevano perso il controllo delle loro unità a causa del Gungnir. Si trattò di pura e semplice rappresaglia dopo il massacro subito in Alaska con l'utilizzo del Cyclops. La tecnologia crea nuove armi, ma questo non vuol dire che che persone che le usano evolvano necessariamente con loro.

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NEUTRON JAMMER CANCELLER, IL POTERE DEL PROIBITO

⬛ ALLA RICERCA DI UN POTERE PROIBITO
Tutti i nuovi armamenti finora analizzati sono nati a causa dei Neutron Jammer, che impediscono l'utilizzo di armi nucleari. Tuttavia, resta il fatto che le armi nucleari sono ancora considerate le più potenti e flessibili armi di distruzione di massa mai concepite, e l'umanità cerca non solo dei sostituti, ma anche metodi per poterle impiegare nuovamente. Dopo la tragedia del "San Valentino di Sangue", neutralizzare le armi nucleari alleate era una priorità per PLANT, desiderosa di indipendenza. Elaborò quindi i Neutron Jammer, in grado di inibire le reazioni dei neutroni liberi. D'altra parte, però, una minaccia per il proprio esercito può anche essere una minaccia per l'avversario.
Inoltre, la produzione di energia nucleare attraverso la fissione nucleare si rivelerà indispensabile per il futuro sviluppo spaziale. Per questo motivo, contemporaneamente al completamento del Neutron Jammer, fu avviata anche la ricerca della tecnologia per contrastarne l'effetto, da cui risultò il Neutron Jammer Canceller. Come suggerisce il nome, si tratta di un dispositivo che annulla gli effetti dei Neutron Jammer, ma la sua portata effettiva è limitata a coprire al massimo la potenza di un reattore a fissione, quindi non può annullare l'effetto ECM prerogativa dei Neutron Jammer. Tuttavia si tratta di un dispositivo di piccole dimensioni, che può essere installato su una testata nucleare o un mobile suit, il che ha reso possibile lo sviluppo di mobile suit a propulsione nucleare.

⬛ L'IMMINENTE MINACCIA NUCLEARE
Questo Netutron Jammer Canceller era materiale top-secret anche all'interno di ZAFT, ma i suoi dati furono portati all'attenzione delle forze alleate terrestri in seguito alla liberazione di alcuni ostaggi (il corso degli eventi non è chiaro). Come risultato del recupero della tecnologia, partì la produzione di missili nucleari utilizzati per l'Operazione Peacemaker, così come l'ideazione dell'Operazione Elvis, che utilizzava la nave classe Agamemnon "Dolittle" per sferrare un attacco diretto alle PLANT grazie all'utilizzo delle mobile armor Moebius dotati di missili nucleari. Tuttavia, visto che i Neutron Jammer Canceller non impediscono del tutto le interferenze ECM, le munizioni guidate a lunga gittata si rivelarono inefficaci, e l'utilizzo di mobile suit si rese nuovamente indispensabile. In seguito, armi nucleari furono schierati anche nella battaglia di Boaz, in cui mostrarono tutta la loro potenza distruttiva. PLANT fu esposta nuovamente alla minaccia delle armi nucleari a causa del suo coinvolgimento nella riesumazione di quell'abominio.

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L'EVOLUZIONE DEI MOBILE SUIT ALLEATI

⬛ L'AVVIO DELLA PRODUZIONE DI MOBILE SUIT
Le nuove armi di distruzione di massa concepite grazie al progresso tecnologico, tuttavia, non si rivelarono una forza schiacciante in battaglia. L'introduzione di nuove armi può essere un vantaggio appena queste vengono introdotte, ma col passare del tempo l'avversario riesce a debellarne gli effetti studiando opportune contromisure.
Quando questo accade, sono i numeri a fare la differenza. In particolare, l'esercito dell'Alleanza Terrestre si è dimostrato in grado di competere con ZAFT affidandosi alla produzione di massa.
Il modello principale dell'esercito alleato era il GAT-01 "Strike Dagger". Questa macchina, sviluppata sulla base del GAT-X105 "Strike", è un modello molto economico che non adotta la Phase-Shift, non ha specifiche particolari e le sue armi includono uno scudo e un fucile ai raggi. I suoi punti di forza sono nella sua affidabilità e facilità di produzione, ma soprattutto nel sistema operativo, che permette di manovrarlo anche a un Natural. In questo modo, è stato possibile impiegarlo su vasta scala in tutti gli Stati membri dell'Alleanza.
Lo "Strike Dagger" è stato impiegato sul campo di battaglia per la prima volta a difesa della base di Panama, il 25 Maggio C.E 71, subito dopo il suo completamento, e da allora è stato utilizzato sia in ambiente terrestre che spaziale, diventando una seria minaccia per l'esercito di ZAFT.
Lo "Strike Dagger" è un modello sviluppato con la necessità di una rapida produzione, in seguito verrà introdotto il GAT-01A1 "Dagger" (chiamato anche "105 Dagger") che verrà formalmente adottato come modello prodotto in serie dall'Alleanza Terrestre.
Si trattava infatti di un modello compatibile con gli Striker Pack del GAT-105. Inoltre, sulla base dello "Strike Dagger", furono realizzate un piccolo numero di variations che avevano ereditato le caratteristiche della prima serie GAT-X100, come il GAT-01D "Long Dagger", il GAT-01D1 "Duel Dagger" e il GAT/A-01E2 "Buster Dagger", che trovarono anch'esse spazio sul campo di battaglia.

⬛ LO SVILUPPO DI NUOVI PROTOTIPI
Mentre venivano prodotte unità per la produzione di massa che prevedevano la semplificazione dei modelli originali, parallelamente, col supporto finanziario di Multa Azrail, venivano sviluppati nuovi prototipi sulla base della serie GAT-X.
Uno dei primi risultati fu il GAT-X131 "Calamity" basato sul GAT-X130 "Buster"; si trattava di un modello specializzato nel combattimento ad artiglieria pesante, a medio e lungo raggio.
Il GAT-X252 "Forbidden" basato sul "Blitz", sviluppa ulteriormente la tecnologia del Mirage Colloid nell'impiego del "Geschmeidig Panzer", un sistema che spruzza particelle di Colloid dalla superficie su cui è applicato, riflettendo i raggi. Questo modello può anche trasformarsi in modalità Mobile Armour in presenza di gravità.
Il GAT-X370 "Raider" è il successore del "Aegis", da cui eredita il frame mobile che gli permette di trasformarsi agevolmente in modalità Mobile Armour e addirittura volare in presenza di gravità.
Una delle caratteristiche comuni a questa seconda serie GAT-X è che utilizza l'armatura "Trance Phase". Si tratta di un miglioramento della tecnologia "Phase Shift" poichè è continuamente e uniformemente distribuito lungo tutta la superficie del modello. Cercando una soluzione ai limiti di applicazione della Phase Shift si è quindi arrivati a questa tecnologia, che attiva la sua difesa solo nel momento in cui la superficie viene colpita, in questo modo si può combattere più a lungo con le armi ai raggi, grazie al notevole risparmio di energia.
Il fatto che questi modelli siano operati da CPU biologiche è un'altra caratteristica comune tra i modelli della seconda generazione della serie GAT-X. A causa della loro complessità infatti, un Natural non sarebbe in grado di sopportarne il carico fisico e mentale. Si designano come "CPU biologiche" dei piloti trattati con opportuni trattamenti farmacologici e chirurgici per far fronte a questi sforzi. In alcuni casi, questo trattamento ha avuto gravi ripercussioni sui soggetti a cui è stato somministrato, caratterizzato da una certa instabilità psicologica ed emotiva, ma nei tre soggetti impiegati per le tre nuove unità GAT-X sembra che il trovarsi sul campo di battaglia li abbia resi lucidi ed efficienti. Per mantenere costante questa operatività, è però necessaria la continua somministrazione di farmaci come la Gamma-Glifeptina.
Naturalmente un simile trattamento non sarebbe stato possibile attraverso vie legali, quindi tutta la documentazione legata alle CPU biologiche è stata segretata o cancellata, tanto che questi tre piloti non sono neanche condiderati esseri umani ma registrati come componenti informatici.
Il primo impiego di questi piloti fu nel 15 Giugno C.E 71 durante la battaglia contro Orb, ma furono impiegati successivamente in vari conflitti come la Battaglia di Boaz, in cui si rivelarono fondamentali per il corretto impiego dei missili nucleari.
I dati raccolti durante l'attività di queste unità speciali sono inoltre utilizzati per sviluppare ulteriori prototipi; è il caso del GAT-X133 "Sword Calamity" sviluppato dal "Calamity" in un totale di tre unità, impiegato con successo durante la battaglia della base Victoria.

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LA NUOVA GENERAZIONE DEI MOBILE SUIT DI ZAFT

⬛ L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA PORTATA DALLA GAT-X SERIES
La tecnologia raggiunta studiando le unità della serie GAT-X trafugate all'Alleanza Terrestre ha permesso anche all'esercito di ZAFT il raggiungimento di nuovi obiettivi. Uno di questi è l'introduzione delle armi ai raggi. Dopo un primo test sul YFX-200 "CGUE DEEP Arms" è stato possibile riuscire a miniaturizzare le armi ai raggi, introducendone l'uso nei modelli prodotti in massa.
Questo ha portato allo sviluppo del ZGMF-600 "GuAIZ", introdotto a sostituzione del "GINN" ormai obsoleto, che diventerà quindi la prima unità standard dell'esercito di ZAFT dotata di armi ai raggi come il Beam Rifle e il Beam Claw. Visto che questo modello è stato introdotto solo durante la conclusione del conflitto non ci sono molti dati sulle sue prestazioni in battaglia, ma rimangono le testimonianze di apprezzamento dei piloti che hanno avuto la fortuna di utilizzarlo.
E' stata studiata e analizzata anche la tecnologia Phase Shift, ma visto l'eccessivo utilizzo di energia e la manutenzione impegnativa, è stato preferito non applicarla ai modelli prodotti in massa, anche se gli studi saranno ripresi con l'introduzione dei Neutron Jammer Canceller.

⬛ SVILUPPO DI MOBILE SUIT A PROPULSIONE NUCLEARE
I vertici di ZAFT hanno voluto scommettere su questa nuova tecnologia, promuovendo il montaggio di un reattore nucleare per l'alimentazione dei mobile suit. Nasce così un prototipo basato su CGUE, il "Dreadnought". La sperimentazione ha prodotto buoni risultati, così come il sistema operativo che controlla la funzionalità del reattore e il corretto utilizzo di energia, denominato "Generation Unsubdued Nuclear Drive Assault Module". Le principali stazioni di progettazione, "Asimov", "Clark" e "Heinlein" hanno quindi avviato lo sviluppo congiunto della nuova serie ZGMF.
Lo ZGMF-X09A "Justice", lo ZGMF-X10A "Freedom" e lo ZGMF-X13A "Providence" sono nati in questo modo. L'esercito di ZAFT, che aveva perso terreno sulla Terra, ripose fin troppo aspettative in queste unità da impiegare in un combattimento risolutivo, memori delle vittorie passate. Questi modelli furono quindi ideati per avere specifiche eccezionali, in modo che anche una sola unità potesse essere risolutiva, ignorando la produzione di massa. Sembra che questi modelli fossero soprannominati "Gundam", usando l'acronimo del sistema operativo.

⬛ "GUNDAM", L'UNITA' DEFINITIVA
Lo ZGMF-X09A "Justice" e lo ZMGF-X10A "Freedom" sono due unità gemelle ad alte prestazioni. Hanno un'elevata versatilità ed adattabilità, possono affrontare il rientro in atmosfera senza protezioni, volare in presenza di gravità senza cambiare equipaggiamento ed hanno un sistema estremamente avanzato per il controllo dell'armamento, in grado di gestire più armi da fuoco contemporaneamente.
In particolare, il "Freedom" può abbattere più nemici contemporaneamente grazie al suo sistema di multi-lock on. il "Justice" invece è dotato del "Fatum-00", un'arma di supporto a controllo remoto che serve anche come unità per il volo in presenza di gravità.
Teoricamente l'energia nucleare può fornire energia inesauribile per il funzionamento del mobile suit, ma naturalmente nella realtà dei fatti questo è inverosimile, perchè comunque le prestazioni del modello sono legate alla condizione fisica e mentale del suo pilota. Inoltre, per quanto le loro specifiche siano alte, è ovvio che dei mobile suit non possano portare il peso di un'intera battaglia sulle loro spalle, per questo gli sono state affiancate della navi che li supportino nelle operazioni, a riprova dell'impegno profuso nella creazione di questi modelli.
L'"Eternal", la corazzata sviluppata a supporto di questi modelli ad energia nucleare, ha una velocità e una potenza di fuoco che supera di molto quello di una nave di classe Nasca, ma la sua caratteristica più rilevante è che custodisce i due METEOR ("Mobilesuit Embedded Tactical EnfORcer"). Si tratta di due moduli armati per il combattimento spaziale che agganciati al Justice e al Freedom che aumentano capacità di fuoco e mobilità parificandoli a navi da guerra. Si trattava della forma perfetta del Mobile Suit in grado di influenzare le sorti sul campo di battaglia.

⬛ COLUI CHE DA' IL GIUDIZIO DIVINO
Un discorso a parte và fatto per il ZGMF-X13A "Providence", dotato di un sistema difensivo e offensivo completamente a controllo remoto denominato "DRAGOON". Questo termine significa "Disconnected Rapid Armament Group Overlook Operation Network", che lo identifica come un sistema di armi mobili; quest'arma permette di utilizzare molteplici armi ai raggi contemporaneamente grazie al sistema di comunicazione quantistica operato dal pilota. Si tratta di una tecnologia possibile solo grazie all'impiego di alimentazione nucleare applicata ai Mobile Suit. Il Dragoon può essere utilizzato da piloti con consapevolezza spaziale sovrumane, ben oltre quella dei semplici Coordinator e Natural, e sono ben poche le persone in grado di manovrarlo correttamente. Questo modello si è rivelato fondamentale contro le forze alleate durante la battaglia di Jachin 2, a difesa del GENESIS.

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GENESIS, L'ARMA FINALE

⬛ ORIGINE DI GENESIS
L'arma risolutiva impiegata da ZAFT durate la battaglia di Jachin 2 è denominata "GENESIS", acronimo di "Gamma Emission by Nuclear Explosion Stimulate Inducing System", e consiste in un titanico cannone spaziale ai raggi gamma.
Un ordigno nucleare, attivabile grazie ai Neutron Jammer Canceller, costituisce il proiettile del GENESIS, che viene sparato nell'area compressa tra due specchi. Nello spazio, dove non c'è propagazione energetica, non viene generata alcuna scoria dalla detonazione nucleare, che resta pura radiazione. I raggi gamma generati in questo modo sono quindi indotti a essere rilasciati come un unico raggio laser.
Naturalmente lo "specchio" in questione non è uno specchio fisico, ma un campo di forza che riflette i raggi gamma. Questa doppia riflessione, focalizzata su un bersaglio preciso, sprigiona una forza devastante che viaggia nello spazio a densità costante finchè non si scontra col suo obiettivo.

⬛ LA SUA INCREDIBILE POTENZA
Il raggio laser Gamma è estremamente potente ed impossibile da bloccare con semplici ostacoli fisici, tanto che nella battaglia di Jachin 2 un unico lancio ha debellato il 60% della flotta spaziale alleata.
Se questo venisse puntato contro la Terra con una potenza del 100%, l'obiettivo verrebbe distrutto con un laser di decina di migliaia di kilowatt per metro quadrato e produrrebbe onde d'urto che surriscalderebbero l'atmosfera. Gli effetti secondari di questa reazione porterebbero facilmente all'estinzione dell'umanità sul pianeta.
GENESIS è l'arma finale in grado di determinare il destino dell'intera umanità, non solo della battaglia.

⬛ IL SUO FUNZIONAMENTO E APPLICAZIONE IN BATTAGLIA
Il corpo principale del GENESIS è nascosto da uno strato di Mirage Colloid, rendendone difficile la localizzazione. La sequenza di sparo del GENESIS non è complessa, ma poichè è necessario sostituire lo specchio riflettente ad ogni colpo, è inevitabile un certo passaggio di tempo tra uno sparo e l'altro.
L'unico modo per bloccarne il funzionamento è distruggerlo direttamente, ma questo è molto difficile poichè protetto da Jachin 2, e per avvicinarvisi bisognerebbe infrangere le sue difese, e anche in caso si riesca ad avvicinarvisi abbastanza, il GENESIS è rivestito di Phase Shift, quindi è difficile arrecargli danni fisici. Si tratta quindi di un'arma che vanta una difesa ferrea.
Con la disfatta delle forze alleate dopo il primo attacco col GENESIS nella seconda battaglia di Jachin 2, queste decisero di fare rappresaglia minacciando le PLANT con armamenti nucleari, alchè ZAFT non ha esitato a puntare il GENESIS contro la Terra in un crescendo omicida.


Fortunatamente forze esterne al conflitto hanno lavorato per impedire l'eccidio: dopo aver distrutto i missili nucleari lanciati dall'alleanza, Il GENESIS è stato distrutto grazie al sacrificio del "Justice" che è riuscito ad infiltrarsi al suo interno, e facendo esplodere il suo alimentatore nucleare, provocare un'esplosione a catena che ha distrutto la micidiale arma.
Nello scontro tra Alleanza e PLANT, l'intransigente Patrick Zala rimase ucciso e il suo successore, Eileen Canaver, firmerà l'armistizio con le forze alleate.

⬛ VERSO LA PROSSIMA GENERAZIONE
E' stato possibile completare una simile arma in meno di due anni dall'inizio della guerra grazie alle tecnologie ottenute dai modelli alleati, quali il Mirage Colloid o la Phase Shift.
La struttura era stata invece costruita ben prima dell'inizio del conflitto come tecnologia di sviluppo spaziale, non bellica. L'intenzione era utilizzare la tecnologia laser come metodo di trasporto spaziale a lungo raggio, denominato "Solar Sail". Una volta appurata la sua utilità come arma, tuttavia, questa tecnologia di trasporto venne accantonata, per dare vita nella C.E 73 allo sviluppo del sistema per il trasferimento energetico denominato "Deuterion Beam".

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