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20 Anni di Gundam Ace ∼ Un'Avventura Generazionale

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Esattamente oggi Ú uscito il numero che segna il ventesimo anniversario della rivista che possiamo considerare uno dei punti cardini del fandom gundamico.
Parliamo di Gundam Ace.

Nata da una costola della rivista Young Ace edita da Kadokawa, la nostra ammiraglia si Ú subito imposta nel panorama editoriale con progetti di lusso, coinvolgimento di grandi nomi e una promozione della lore gundamica puntuale e incisiva, il tutto condito da interviste, rubriche e contributi dell'olimpo gundamico.
I primi progetti portanti della rivista infatti, basterebbero da soli a tener su un impero editoriale: abbiamo Yoshikazu Yasuhiko che fa da apripista con la sua interpretazione della serie TV storica con Gundam THE ORIGIN (il titolo starebbe per "l'originale"), a braccetto con Hiroyuki Kitazume che invece si occuperà della sfiziosa side-story Char's Deleted Affair, legata a due tra i personaggi più amati e controversi, Char e Haman. A partire dal numero 3 saranno affiancati da un altro grande, quel Haruhiko Mikimoto di macrossiana memoria che firmerà la side-story Ecole du Ciel, un lavoro completamente originale che segue le avventure della cadetta Asuna.

Vediamo quindi un primo, sistematico impegno, da una parte a rinnovare titoli storici, ormai forse un pò appassiti negli anni con nuove interpretazioni e sapori, dall'altro il tentativo di "colmare dei vuoti" lasciati dall'animazione con progetti che rientrano nel canon animato senza stravolgerne gli eventi fondamentali.
Gundam Ace non Ú Comic Bom Bom, che cerca di stare al passo con la programmazione televisiva, o Cyber Comix, dove tutto Ú lecito, ma senz'altro si pone in una posizione di erede delle due riviste che tanto hanno forgiato il mondo in bianco e nero di Gundam nei decenni precedenti.

La rivista nasce, sostanzialmente, per la volontà di due personaggi: il primo Ú il presidente della Sunrise di allora, Takayuki Yoshii, il secondo Ú il presidente della Kadokawa, Shin'ichiro Inoue.
Yoshii racconta che uno dei suoi obiettivi come presidente della Sunrise era trasformare "Gundam" in un simbolo culturale e globale, e per fare questo sentiva la necessità di dare nuova linfa vitale alla storia originale. Pur essendo un produttore cinematografico però, ha sempre avuto chiaro il forte peso dell'editoria nella diffusione di Gundam e per questo motivo si era messo in testa di creare una "genuina" "Bibbia di Gundam". Per far questo pensò di affidarsi a Yoshikazu Kazuhiko, un artista che aveva sempre amato in virtù della straordinaria carica espressiva delle sue tavole.
Originariamente THE ORIGIN doveva essere serializzato su una rivista già esistente, ma Yas produceva storyboard per episodi di centinaia di pagine, allora Inoue ebbe l'intuizione di creare una rivista a parte per ospitare il manga di Yas.
Ci racconta un aneddoto in cui dopo l'uscita del primo volume andò in giro per le librerie di Tokyo a vedere come avesse reagito il pubblico; ricevette commenti abbastanza deludenti, tranne che in una piccola fumetteria di Ichijoji, dove il proprietario lo ringraziò dell'iniziativa dicendogli che una rivista del genere era un vero e proprio sogno-- Il negoziante confessò di essere un fan di Gundam, e Inoue capì che Gundam Ace era stata un successo, perchÚ amata esattamente dalle persone a cui era destinata: i fan di Gundam.
Fu così che col passare dei mesi la pubblicazione della rivista passò da trimestrale a bimestrale, fino ad assestarsi sulla pubblicazione mensile che abbiamo oggi.

Uno dei punti di forza di Gundam Ace Ú senza dubbio il fatto che fan di Gundam, coinvolti nella redazione, parlino ad altri fan di Gundam.
Questo si percepisce anche dalle numerose, interessanti rubriche periodiche ospitate dalla rivista e i nomi coinvolti.
Si passa dall'otaku extraordinaire Shundo Kakizaki e i suoi approfondimenti nell'ottica del XXI° secolo sull'Universal Century con Hajimachatta Uchuu Seiki, passando per gli eccellenti studi comparativi tra media e autori moderni del guru Ryusuke Hikawa con Gundam Jidai, per arrivare alle mitiche interviste di Tomino in Oshiete Kudasai. Tomino desu in cui il nostro coinvolge il lettore nel punto di vista di artisti, scienziati e ricercatori su temi di interesse sociale e scientifico, più o meno cari al mondo di Gundam--
E retroscena sulla produzione, resoconti su eventi, articoli di approfondimento sul collezionismo-- Per noi distratti lettori occidentali Gundam Ace Ú soprattutto un raccoglitore di splendida fuffa, ma si tratta veramente di un piccolo tesoro per gli appassionati.

Il punto focale della rivista sono e restano comunque i suoi numerosi manga, che come dicevamo ricoprono vari spettri d'interesse-- Si alterna la serie drammatica alla gag, il prodotto impegnato alla parodia, cercando di fornire un'ampia scelta di produzioni. C'Ú quindi la storia "seria", portata avanti da Yas, Kitazume o Mikimoto, le parodie di Ohwada e Takezaki, e vere e proprie chicche rilasciate in forma di one-shot e racconti brevi, a mio avviso la vera anima della rivista.

Parlando dei manga dedicati alla riscrittura delle serie, l'impressione, almeno per quello che riguarda il primo decennio della rivista, Ú che si voglia prediliggere il passaggio di molto tempo, un'adeguata digestione, prima di proporli al pubblico.
Senza citare gli ovvi esempi di Gundam THE ORIGIN o Z Define, mi sembra doveroso ricordare che l'adattamento fumettistico di serie come G Gundam o Gundam W si avrà decenni dopo la conclusione delle serie, col cipiglio dell'anniversario. Choukyuu! G Gundam inizierà la sua pubblicazione nel Luglio 2010 (#97) mentre Gundam W Endless Waltz: Glory of Losers nel Settembre dello stesso anno (#99). Per un remake del popolare Gundam SEED, poi rimasto incompiuto a causa della scomparsa della sceneggiatrice, Chiaki Morosawa, bisognerà aspettare l'Aprile 2012 per Gundam SEED Re:. Le cose sembrano certamente cambiare col passare degli anni e l'uscita delle nuove serie, di cui se prima ci si "accontentava" di pubblicare side-stories e one-shot dedicate durante la trasmissione televisiva, adesso si cerca di raccontarle, se non in contemporanea, almeno di pari passo-- Diventa il caso con il super-progetto multimediale Gundam Unicorn, di cui ciccerà su rivista il primo capitolo dell'adattamento manga Gundam UC Bande Desinée nel Gennaio 2010, sul numero 91. Questa procedura diventerà poi la norma, dopo un esperimento editoriale con Gundam AGE sul #111, a partire da G no Reconguista nell'Agosto 2014 (#146) e Gundam Iron-blooded Orphans nell'Ottobre 2015 (#160).
Mentre compilo questo articolo, il progetto multimediale più ambizioso Ú rappresentato senz'altro dalla trilogia cinematografica di Hathaway's Flash, che ha iniziato la sua pubblicazione a partire dall'Aprile 2021 (#225).

Un'importante annotazione riguardo queste comicalization e la loro differenza con quelle proposte su Comic Bom Bom, per dirne una, Ú che non si limitano a raccontare la storia dell'anime visto in TV o al cinema, ma aggiungono nuovi dettagli ed informazioni, ampliandone i contenuti.
Il manga non diventa così un semplice "accessorio" dell'anime, ma una sua estensione ed approfondimento, come se vogliamo nel caso di THE ORIGIN e il Gundam storico, le trame si dipanano parallelamente, ma con qualche succulenta "deviazione" che aggiunge ricchezza alla storia.
Un esempio rappresentativo in questo senso Ú senz'altro la trasposizione cartacea di Gundam NARRATIVE che approda su rivista nel Novembre 2018 (#197), in concomitanza con la proiezione cinematografica del lungometraggio.
Il manga, sceneggiato da Fukui e disegnato da Ohmori, riempie tutte le carenze del film, arricchendone e rinforzandone la visione. Mentre scrivo questo articolo risulta ancora in continuazione con all'attivo ben cinque volumi; impensabile per le produzioni manga degli anni '90 dello stesso tenore, laddove un film veniva adattato in un volume e una serie di 50 episodi in tre.

Se l'adattamento cartaceo di un anime gundamico Ú senz'altro uno dei modi più efficaci ed economici per raggiungere un fan della serie, dal mio punto di vista un tentativo per farne avvicinare di nuovi all'universo gundamico Ú quello delle side-stories, che col loro cipiglio disinvolto e spontaneo rimangono forse più accessibili ai meno esperti, pur dando spunti di riflessione alternativi a chi conosce già la storia principale.
Uno degli esempi più interessanti e longevi Ú senz'altro la "saga" di Gundam SEED ASTRAY, che dal suo esordio nel Settembre 2002 (#7) sulle pagine della rivista ha dato vita a una pletora di sequel, side-stories e romanzi che hanno creato praticamente un'interpretazione "a parte" degli eventi della Cosmic Era.
Questa felice tendenza di ricamare sui bordi delle serie animate persisterà negli anni, dando vita a progetti di ampio respiro (Ú il caso dei vari manga promossi dal UC Next 100) ma anche a brevi storie molto apprezzate, come quelle dedicate alle vicissitudini del Meijin Kawaguchi di Gundam Build Fighters, o il recente G-UNIT Operation Galiarest di Kouichi Tokita, side-story e al tempo stesso remake del divertente spin-off di Gundam W del 1997.
una peculiarità di questo titolo, Ú che sia stato ripreso il soggetto originale apparso in un'altra rivista di una casa editrice rivale, ampliato e modificato secondo i gusti più moderni dei lettori; una procedura in realtà non sconosciuta alla rivista, che in questo modo si garantì anche il remake di altri manga "rivali", come The Blue Destiny di Takayama, riproposto in chiave riveduta e corretta a partire dal 2015, o MS Senki REBOOT di Kondo, che inizia la sua pubblicazione nel 2017.

Ho accennato alle one-shot, che meritano davvero qualche parola. Oltre alle serie "lunghe" infatti, la rivista centellina un'interessante quantità di piccole storie brevi che arricchiscono molto l'esperienza del fan.
Si và dai progetti estremamente autoriali, come le one-shot di Akira Yasuda (su tutte, mi limito a citare la folle ∀ Gundam Ehon-taanee Korokoro) o le inquietanti visioni di Jun Hanyuhyuu, per passare ai brevi racconti di approfondimento, come nel caso delle SEED MSV, o punti di vista particolari su episodi "ininfluenti" della vita di tutti giorni, che avvengano o meno sul campo di battaglia, come nel caso del muto Fight!, dove un maldestro pilota di Gundam riesce a scamparla contro uno Zaku, o del breve Gundam 00 trinity dove il mecha-designer Naohiro Washio ci mostra l'addestramento dei fratelli Trinity...
Inizialmente la Kadokawa aveva iniziato a raccoglierle in antologie dedicate dal titolo Mobile Suit Gundam THE ANTHOLOGY, in seguito questa ottima iniziativa andò scemando a causa dello scarso interesse dei fan, ed adesso l'unico modo per recuperarle Ú comprare i volumi dove sono state originariamente pubblicate.

Tornando sull'interscambiabilità dei media menzionato a proposito gli adattamenti degli anime, un altro ambito che merita di essere sottolineato nell'editoria gundamica e da cui anche Gundam Ace prende a piene mani Ú senz'altro quello dei videogiochi.
Senza entrare nel merito delle pagine pubblicitarie di approfondimento o delle edizioni "speciali" della rivista sul tema (di cui merita menzione la one-shot Gundam Target in Sight di Yoshihiro Sono), mi Ú impossibile non citare lavori come Gundam EXA, nato per celebrare il decennale della rivista in una collaborazione strettissima col gioco Mobile Suit Gundam: Extreme VS, che all'epoca era in procinto di presentare il nuovo capitolo Mobile Suit Gundam: Extreme Vs. Full Boost. La sua pubblicazione inizia nel Maggio 2011 nel numero 107 e proseguirà per 2 serie che si dipaneranno lungo un totale di 14 volumi.
Si parla quindi anche di trasversalità dei media, ed Ú il caso di Gundam SEED ASTRAY: Princess of The Sky, di cui le due unità protagoniste diventarono recuperabili nel gioco SD Gundam G Generation Cross Rays grazie al codice presente nella prima stampa del primo volume del manga, o di Gundam Walpurgis, progetto nato per festeggiare il trentennale dei videogames di Gundam nel 2017, il cui "capitolo 0" fu distribuito gratuitamente anche sul mobile game Super Gundam Royale.
Indubbiamente dello stesso tenore anche la breve serie Gundam Breaker ad opera di Yoshiki Tokawa, che a partire dal 2013 cercherà invece di promuovere l'omonimo gioco per PlayStation Vita.
E' però doveroso citare altri progetti meno recenti che hanno certamente contribuito a questo genere di collaborazioni-- E' il caso di Lost War Chronicle disegnato da Masato Natsumoto a partire dal Maggio 2002 (#5), autore che in seguito adatterà il popolare Encounters in Space per PSP2 in Gundam Side Story: Space, to The End of a Flash (#11) e Gundam Battlefield Record UC 0081 (#84), e la breve parentesi dedicata a Gundam True Odissey, curata da AHNDONGSHIK, nel Giugno 2005 (#36).

Un altro media certamente interessante ma spesso poco considerato delle riviste Ú quello dei romanzi.
Non solo manga, infatti, sulle riviste Ú possibile leggere anche romanzi originali spesso arricchiti da meravigliose illustrazioni; Ú una tradizione piuttosto stabile dell'editoria gundamica, basti ricordare come celebri produzioni cinematografiche come Char's Counterattack o Hathaway's Flash siano nate proprio come serializzazioni in prosa su rivista, o come alcune di queste siano diventate un vero e proprio "cult", come nel caso di Gundam Sentinel.
Naturalmente anche Gundam Ace si Ú sentito in dovere di dire la sua, e prima di proporre lavori di un certo peso come Gundam UC (#54) e Gundam W Frozen Teardrop (#96), non esiterà a esplorare il genere con le one-shot di GUNDAM NOVELS (#4), incentrate su episodi autoconclusivi ambientati durante la One Year War.
I temi sono maturi, e attraverso gli occhi dei soldati dei vari schieramenti in battaglia si cerca di esplorare lo stato d'animo di questi combattenti sconosciuti, spesso agli antipodi del concetto di "eroe". Sempre degne di nota le illustrazioni in bianco e nero che puntellano i capitoli, decisamente affascinanti e suggestive col loro stile maturo e realistico.
Degno di menzione Ú anche lo sfortunato Ecole du Ciel - Tenku no Shoujo, compilato da Ken'ichi Nakahara; si tratta di una side-story che segue lo sviluppo del manga Ecole du Ciel di Mikimoto ma dal punto di vista del personaggio di Erisia, purtroppo interrotto ed in seguito riunito al plot del manga.

Un genere che invece sembra un pò carente nella rivista Ú senz'altro quello degli "originali".
Senz'altro sembrava difficile proporre un Gundam "originale" slegato da una timeline o un media di riferimento. Mentre riviste come Cyber Comics o MS SAGA garantivano una certa libertà di approccio, l'obiettivo di Gundam ACE sembra più che altro quello di "confermare" la lore già esistente piuttosto che sperimentare con titoli originali, anche se sulle sue pagine hanno trovato spazio adattamenti manga non propriamente gundamici, come nel caso di The Wings of Rean, disegnato da Kouzoh Ohmori su soggetto originale di Yoshiyuki Tomino.
Ora come ora però, sembra che il vento stia cambiando e sia possibile leggere anche "qualcosa di nuovo", nella fattispecie quel Gundam BURAI ad opera di Kazuma Isobe, anch'esso all'esordio nel numero 209 sull'onda della "New Generation Gundam Manga".
Si tratta certamente di un altro genere con cui mi piace avere a che fare più spesso, nella mia vita di gunota

Ma che dire di quando Gundam Ace mette sotto i riflettori i propri fan? E' il caso della ricca quantità di gag e slice of life più o meno surreali messe in campo dai autori sia vecchi che nuovi.
Tra i primi esempi possiamo citare Gunota no Onna di Uroaki Sabishi che a partire dal Novembre 2006 (#53) ci immerge nella vita a metà tra realtà e parodia gundamica dell'impiegata Utsuki Ganota, le cui avventure strizzano l'occhio alla sua immedesimazione con Char, per passare al biografico G no Shokutaku (#71) di Asahi Tsutsui, dove l'autrice di shojo condivide com'Ú vivere la vita con un marito gunota allo stato terminale-- Degno di menzione anche Gundam-kei ni Hitobito di Yoshitani (#93), il cui protagonista si definisce un otaryman ("impiegato otaku") e ci racconta la sua vita quotidiana dal punto di vista del gunota, tra passioni e frustrazioni.
Il genere sarà un pò rinfrescato e vivacizzato da un vibe più ottimistico nel Novembre 2019 con HG ni Koisuru Futari di Makoto Kudo, che a partire dal numero 209 spenderà qualche attimo in più per mostrarci la crescita "hobbistica" della protagonista Sayaka Kanzaki nel suo avvicinarsi in maniera più onesta alla sua passione per Gundam e il suo interesse per i gunpla.
--Diciamo che l'immagine che viene fuori dei lettori della rivista non Ú delle migliori, ma c'Ú anche quell'autocritica e consapevolezza di fondo che permettono un'immedesimazione decisamente spensierata più che l'impressione di essere presi dai fondelli dai propri "simili"!
L'avvicinarsi al fandom delle nuove generazioni, la necessità di essere più inclusivi e propositivi, certamente spiega il passaggio dal prettamente parodistico del passato alle atmosfere più realistiche e introspettive del lavoro della Kudo, che personalmente spero faccia da apripista a nuovi racconti dello stesso tenore!

Abbiamo quindi visto come si sia partiti dal Gundam storico, in un tentativo di rinnovarne ed ampliarne i contenuti, e si sia arrivati a HG ni Koisuru Futari, che parla direttamente alle generazioni più giovani del fandom, cresciute con Gundam SEED. Non a caso, anche Gundam ACE Ú nata nei primi anni 2000, e seppur con un piede saldo nella storia più nobile del fandom, non esita a tenere alto lo sguardo verso il futuro di Gundam, cercando non solo di "tener sveglio" il fandom storico, ma anche di avvicinarsi alle nuove generazioni, con temi, strumenti e riferimenti attuali, attraverso la crossmedialità e con eventi molto mirati, basti pensare alla stretta collaborazione col Gundam Cafe, o la recente mostra di cui la rivista Ú stata protagonista al Museo della Scienza di Chiyoda-- Ci sono insomma tutte le potenzialità per portare avanti questo progetto, con sempre più versatilità e coinvolgimento, per i prossimi 1000 anni--
E su queste speranze si chiude il nostro breve viaggio all'interno di questa rivista così iconica-- Un articolo che sono consapevole avere molte carenze, ma che spero abbia contribuito a intrigarvi ed informarvi e, perchÚ no, ispirarvi a comprarne qualche numero per la vostra collezione∼

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