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G-Reco VS ∀: Analisi di una Relazione Scontata

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Questo articolo che celebra il 25° anniversario di ∀ Gundam e al tempo stesso ci ricorda che dalla trasmissione animata di Reconguista in G proprio oggi sono passati ben 10 anni 😁 vuole ovviamente commemorare i due storici lavori di Tomino, ma al tempo stesso esaltarne le differenze, piuttosto che, come si è solito fare, le similitudini.
E' infatti mia impressione che i due lavori non siano poi così "spiritualmente connessi" come sembra, ma anzi, si può dire che G-Reco, pur riprendendone temi ed idee, li usi più che altro per sottolineare la cesura da, un pò come già accadde con il Gundam storico e Z Gundam.

--Ma seguitemi pure nel mio pontificare!

Come dicevo, e come tutti possiamo vedere, e G-Reco hanno moltissimo in comune, tanto che non è difficile considerare le due serie connesse, e addirittura sequenziali.
Innanzitutto, in entrambi i lavori ci sono riferimenti evidenti all'Universal Century, con tanto di "omaggi" a Mobile Suit (i Borjanon di che altro non sono che gli Zaku del UC) ed addirittura a location del Gundam storico (le rovine di Jaburo in G-Reco), qualora, come in G-Reco, non si parli esplicitamente di tecnologie del periodo (dal "Universal Standard" delle cabine di pilotaggio ai "Progetti di Hermes", implicitamente dati recuperati dalle rovine della Vie En Rose di Z/ZZ). Questi riferimenti, oltre ad essere ovvi omaggi dello staff, suggeriscono un'evidente continuità temporale con l'Universal Century, che a detta di Tomino, si è esaurito in una definitiva "guerra finale" nel millennio precedente. Sia che G-Reco, quindi, condividono lo status di un "nuovo inizio" in cui il pianeta Terra e l'umanità si stanno riprendendo da un tragico passato che si è deciso di dimenticare.

A questo proposito, entrambe le serie parlano di un veto tecnologico in cui le tecnologie che hanno portato al conflitto vengono bandite o limitate nel loro uso. In c'è quasi una dannatio memorie in proposito, con gli archivi conservati dai Moonrace come unica testimonianza della "storia oscura", mentre nel più pratico G-Reco si parla di tabù sulla Terra, in teoria imposti dalla religione del SU-Cordismo ma in pratica sostenuti all'interno dell'intera Sfera Terrestre.
Questa idea del "divieto" imposto dall'alto inizialmente visto come un sopruso o una limitazione al progresso dell'umanità dagli antagonisti delle serie, ma che poi viene rivelato come estremamente lungimirante e legittimo nel corso degli episodi, è un'altra cosa che le due serie hanno in comune, ed è esplicita farina del sacco di Tomino.

Restando sulla Terra, ecco un'altra cosa che hanno in comune le due serie: un fantomatico conflitto tra Nord America (in entrambe le serie chiamata significativamente "Ameria") e l'Europa continentale. Se in si parla di Galia, intuibile come una Francia del futuro, in G-Reco si parla di Gondwan, misteriosa nazione ad est di Ameria, in guerra col continente da 20 anni ma in buoni rapporti con Capital Territory. In entrambe le serie, l'attacco delle forze spaziali è stato percepito inizialmente dalla popolazione come l'attacco di questi storici nemici terrestri.

Dai nemici della Terra a quelli dello spazio il passo è breve, ed eccoci quindi arrivare agli invasori dalla Luna.
In abbiamo i Moonrace, umanità rifugiatasi sul satellite in fuga dalla distruzione del pianeta e restata finora nascosta ai terrestri nel timore dello scoppio di un altro conflitto, mentre in G-Reco abbiamo Towasanga, che ugualmente è abitata da umani rifugiatisi nello spazio; in entrambi i casi, se sulla Terra la tecnologia è "proibita", nello spazio e su queste colonie se ne fa largo uso, per ovviare agli ovvi problemi di abitabilità nello spazio.
In entrambe le serie una parte di queste società lunari spinge per il ritorno sulla Terra della sua umanità; in G-Reco si parla addirittura di "Reconquista", citando le battaglie che portarono al recupero da parte dei regnanti spagnoli delle terre occupate dai regni moreschi musulmani. In entrambe le serie si suggerisce quindi una "minaccia che viene dalla Luna", e nei primi episodi di G-Reco questo conflitto sembra davvero centrale come in .

Da qui, iniziano a diventare evidenti le differenze.
Innanzitutto, in G-Reco la dinamica del conflitto è più complessa e ramificata, e non si limita alla contrapposizione Terra/Luna. Si parte infatti dal conflitto tra Ameria e Capital, che poi viene esteso allo spazio fino alle pacifiche colonie venusiane: nel loro investigare le ragioni del conflitto, l'equipaggio della Megafauna rivelerà quindi non solo gli intrallazzi tra la Flotta di Dorette di Towasanga e i laboratori G-IT di Venus Globe per la fantomatica "Reconguista", ma anche la Resistenza sulla Luna dei sostenitori dei Rayhunton e gli imaginifici piani per la conservazione della Terra in previsione di un disastro galattico su Rosario Ten. In tutto questo, ciccia fuori la fantomatica Capital Army, in teoria nata in reazione alla minaccia di Ameria (tanto da godere del supporto di Gondwan), in pratica per mantenere lo status quo venusiano nella Sfera Terrestre nell'iniziativa del doppiogiochista Cumpa Rosita.
La portata del conflitto e dei temi trattati è quindi più ampia ed articolata, nel tentativo di offrire un esempio più completo delle cause dei conflitti nella storia umana, anche se pur troppo le dinamiche ritratte non sono immediatamente comprensibili-- Come in effetti accade anche nella realtà dei nostri giorni 😂

Se in G-Reco è portante il tema del conflitto, in c'è il tema della riappacificazione esemplificato da Dianna e Kihel, che suggeriscono una similitune tra le civiltà lunare e terrestre anche e soprattutto dal punto di vista visivo, tanto che, quando nel finale le due si scambiano definitivamente di ruolo, l'idea della "giovane terrestre" che regna sulla Luna è interpretato con ottimismo, come la maturazione di Kihel, ma anche come l'apporto di "nuova linfa vitale" in una società segregata e segregante.
Da questo punto di vista, il concept della Principessa della Luna in G-Reco viene completamente stravolto. Se in abbiamo "La Regina Millenaria", qui abbiamo gli eredi della famiglia Rayhunton in fuga dopo l'epurazione da parte dei Dorette (un riferimento ai Deikun soppiantati dagli Zabi), e se Kihel accetta la responsabilità di diventare la nuova Regina con un senso di responsabilità e al tempo stesso di avventura tra le braccia di un nuovo amore, Aida, la sorella maggiore di Bellri e quindi eventuale "erede al trono" lunare, rifiuta senza pensarci due volte l'eventualità di ereditare obblighi che le sono estranei e, soprattutto, mettersi a capo di una guerra civile in cui non si riconosce. E' un approccio se vogliamo egoista, ma anche estremamente pratico.
Aida mette davanti agli "obblighi della nobiltà" la sua libertà a definirsi come individuo. E' significativo se nell'immaginario della serie Aida è più rappresentata come una "pirata" che come una "regina", nonostante alcune forzature dei fan.
A questo proposito mi torna alla mente la presa di posizione di Kihel, che decide di diventare segretaria di Guin, e quindi iniziare subito a lavorare piuttosto che "perdere tempo negli studi", e quella di Aida che dopo l'"anno sabbatico" in conseguenza degli eventi nella serie, dichiara di voler riprendere gli studi, che riconosce come parte necessaria per la sua educazione. Contrariamente a Kihel, Aida riconosce di essere stata manipolata durante la serie e di essere quindi ancora immatura. Prendere atto della sua immaturità è già un grande segno di crescita.

Rispetto a un riappacificante , che Tomino sembra dedicare più che altro "a sè stesso", il fastidioso G-Reco è evidentemente rivolto alle giovani generazioni: in questa serie Tomino parla "ai suoi nipoti", come ammette lui stesso.

Il protagonista Loran, un orfano che anche visivamente sembra uscito da un anime della World Masterpiece Theatre, è umile e ingenuo; non esita a farsi manipolare a destra e a sinistra (pensate alla messinscena propagandistica di "Laura") e a ricoprire ruoli legati alla "servitù": minatore, autista, "badante" di una Dianna agli sgoccioli della sua vita terrena nell'epilogo-- Persino come pilota del Gundam il nostro sembra più assolvere ad una dolorosa necessità che prendere un'iniziativa. Questo protagonista straordinariamente "passivo" è decisamente inedito nell'opera di Tomino, ed è forse un caso eccezionale.
Bellri è completamente l'opposto: pur essendo in seguito anche lui rivelato un orfano, ha una mamma in una posizione di rilievo governativa, è uno studente modello se non un "genio", è intraprendente, e soprattutto, ha ben chiaro cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Da questo punto di vista c'è qualcosa che ha in comune con Loran: un'evidente maturità morale. Di norma entrambi rifuggono al conflitto, se non esplicitamente costretti.
Questa capacità di distinguere il giusto dallo sbagliato in base al buon senso e non a preconcetti arrivati "dall'alto" non si applica solo nei confronti dei vituperati adulti, ma anche quando si tratta di loro coetanei, evidentemente manipolati dagli adulti (è il caso del diverbio tra Bellri ed Aida riguardo la restrizione della distribuzione delle batterie fotoniche) o da ideali deformati (la ribellione finale di Loran alle macchinazioni di Guin).

Anche il trattamento degli antagonisti mostra delle differenze tra i due lavori. In si seguono tutto sommato dinamiche e concetti abbastanza ortodossi e semplici: abbiamo l'arroganza di Guin sulla Terra e l'ambizione di Gym sulla Luna, a spingere e definire gli eventi in maniera decisa-- Pensiamo anche solo a Guin che si mette per la prima volta in contatto con i Moonrace per discutere di un'eventuale discesa, affascinato dalla tecnologia di questo popolo così diverso, o il delirio belligerante di Gym che scatena la "Moonlight Butterfly". Entrambi sono decisi a far "rivivere" i ricordi sepolti della "storia oscura". Abbiamo insomma personaggi ben definiti che col loro carisma "trainano" gli altri nella loro visione. Il loro delirio è bloccato dall'intervento tempestivo dei protagonisti.
In G-Reco il discorso è simile ma si fa più "corale": non ci sono solo uno o due personaggi "capobranco" che guidano le masse, ma di norma, cospiratori (Noutu Dorette e Cumpa Rosita) e qualche pedina che ottiene "visibilità" grazie al loro intervento. Sul lato terrestre abbiamo Mask, che tira fuori dal cilindro la "discriminazione" verso i Kuntala quale motivo per alimentare il conflitto con i suoi compagni, il cui interventismo è naturalmente foraggiato da Cumpa all'interno di Capital Army, mentre sul lato spaziale abbiamo la squinternata compagnia dei G-IT Corps di Venere, attratti dall'eventualità di "giocare" con le tecnologie proibite, incentivata dagli interessi di Noutu.
Il gruppo di Mask e quello dei G-IT non sono a capo dei conflitti, e sono definiti come "gruppo" più che come singoli individui influenzatori, e soprattutto incarnano il peggio dell'umanità nell'ottica di Tomino: chi supporta il conflitto in virtù di "un torto subito" che ormai appartiene al passato e chi si avvale e utilizza tecnologie nocive con la scusa del "progresso".
Rispetto a un Cumpa ed un Noutu, le cui macchinazioni hanno conseguenze più gravi ma di norma partono da sentimenti ridicoli, come l'arroganza e l'ambizione già visti in , quando sono "i gruppi di persone" a muoversi con unità di intenti per cause considerate "giuste", allora iniziano i guai-- E se le azioni di Mask e i G-IT non hanno gravi conseguenze, è perchè i protagonisti, come in , entrano in azione al momento giusto.
Mentre però in Guin e Gym "perdono tutto", il giusto contrappasso destinato ai "criminali", in G-Reco a Luin e Khun viene data la possibilità di un nuovo inizio. In fondo, anche loro sono stati "vittime".

Di norma si sente dire che "in Gundam non esistono i cattivi", ma non è vero. I cattivi in Gundam esistono eccome, e puntualmente vengono puniti con la morte.

Il grande protagonista di G-Reco però, resta l'ascensore orbitale.
Molti amano interpretare Capital Tower come la naturale evoluzione del Sackträger, ed alcuni sostengono addirittura che si tratti della stessa struttura, col secondo vittima degli strali dei millenni, visto che la location di Manupiti coincide sostanzialmente con Capital. In realtà si tratta di due idee del trasporto spaziale completamente opposte: il primo è un mass driver, il secondo un ascensore orbitale.
Tomino racconta con estrema passione in varie interviste il coinvolgimento con la Japan Space Elevator Association e come l'idea di questo specifico ascensore, il più realisticamente funzionante possibile, sia nato dalla discussione con i suoi entusiastici membri.
Questo ascensore, più che con (di cui comunque ne esistono menzioni), ricorda più la diatriba sorta dalla rappresentazione dello stesso in Gundam OO, che a quanto pare ha innervosito il nostro fino all'idea di renderlo lo spunto principale per il racconto di questa nuova storia.
--Naturalmente dopo la conclusione dei lungometraggi cinematografici il nostro è arrivato alla conclusione che un ascensore orbitale non potrà mai essere costruito, ma comunque ci teniamo buone queste idee, almeno a livello di fiction.

Un altro tema che ritorna spesso in Tomino, ma che assume di volta in volta sfumature ambigue è quello della religione. L'ultima volta che il nostro ha trattato esplicitamente il tema ha concluso che le religioni sono solo una causa di conflitto e la gente dovrebbe riscoprire l'animismo, ma in molti suoi lavori la rappresentazione delle religioni sfuma nel tema del "mito", che sembra teso a fare da "monito" verso le minacce della tecnologia. Lo abbiamo visto per la prima volta in ZZ, lo abbiamo visto approfondire in nella mitologia di Ades e torna in una veste più pratica in G-Reco, dove il rituale del SU-Cordismo cela il trasporto di batterie fotoniche dallo spazio a Capitaldietro un sentitissimo rituale.
In questo caso, la necessità del "mito" nasce dal bisogno di controllare lo sviluppo tecnologico umano.
E' interessante come in si decida di far completamente cadere nell'oblio la tecnologia proibita, mentre in G-Reco su questa verte un'irrevocabile tabù. In entrambi i casi, comunque, l'umanità continua a far uso della tecnologia utile e "pulita", ma non ha idea di come certi oggetti di uso comune funzionino o possano essere prodotti. Naturalmente in un mondo inquinato e inabitabile, senza tecnologia anche l'umanità perirebbe col resto dell'ecosistema.

In chiusura, la differenza più netta tra le due serie è certamente nell'atmosfera del racconto. Se in ha un cipiglio quasi solenne, "letterario", tanto che lo stesso Morita leggendone la prima bozza ebbe l'impressione di avere davanti "un racconto mitologico", e personalmente mi ricorda moltissimo la narrativa di Gundam X, in G-Reco torniamo alle origini delle serie animate con i robot, con gag, animazioni e design vivaci, movimentati e dinamici, tanto che mi viene impossibile non vederlo come il legittimo erede di Gundam ZZ... Questo cambio di registro non è ovviamente casuale: se in Tomino si rivolge a quegli adulti che hanno seguito Gundam sin da bambini nel tentativo di farli finalmente crescere, in G-Reco getta la spugna, e si rivolge direttamente ai loro nipoti.

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