
Una piccola nota alla traduzione: nel testo il buon Kodaka utilizza spesso termini in Inglese per dare un sapore più "specifico" a certe espressioni. Le ho lasciate così com'erano per rispettare l'originale, sperando che la lettura non risulti troppo "fastidiosa".
La Necessità della Fake History del "Universal Century"
È una cosa apparentemente semplicistica da dire, ma fondamentalmente l'essenza dei robot anime del secolo scorso era essere film promozionali per i giocattoli. Si può dire che questo è il motivo per cui sono stati prodotti così tanti robot anime in quel periodo, tanto da assurgere a vero e proprio genre. Il motivo per cui le scene di combattimento e di azione erano essenziali nei robot anime era in gran parte dovuto alla richiesta dello sponsor, che era molto semplice: “mostrare robot che combattono = è cool = diventa popolare = si vendono giocattoli”.Tuttavia, i robot anime a partire dagli anni '80 con Mobile Suit Gundam, ed in particolare i real robot anime da esso ispirati, avevano bisogno di un motivo per mostrare delle battaglie nei loro racconti. Mobile Suit Gundam raffigurava infatti una “guerra tra gli uomini”, che non era mai stata rappresentata nei robot anime rivolti principalmente ai bambini in età prescolare o delle elementari.
Questo perché Mobile Suit Gundam cercava di attrarre non solo i bambini, il pubblico di riferimento per i robot anime convenzionale, ma anche i giovani = anime fan, che iniziavano a prendere piede in quel periodo. Per raggiungere questo obiettivo, era necessario creare un palcoscenico attraente, e per questo fu costruito il mondo futuro fittizio del Universal Century. Dopo che questo Universal Century, ovvero una fake history, ed i lavori ivi ambientati sono stati sostenuti con entusiasmo dai fan, si può dire che i lavori robot anime che volevano definirsi "real" hanno avuto bisogno di una "guerra real" come spina dorsale per giustificare i combattimenti tra robot.
D'altronde, la reality della Guerra di un Anno in Mobile Suit Gundam è stata garantita evidenziando l'essence di eventi reali, come la Seconda Guerra Mondiale e la Guerra Fredda dell'URSS. Il confronto tra il Principato di Zeon e la Federazione Terrestre ricorda quello tra le potenze dell'Asse e degli Alleati della Seconda Guerra Mondiale, mentre le megadeath causate dalla caduta delle colonie sembrano ispirarsi all'image di una guerra nucleare tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Proiettare l'essence dei fatti storici è un modo molto convenzionale per far sentire lo spettatore più vicino alla guerra.
La Seconda Guerra Mondiale e la Guerra Fredda hanno rappresentato la visione della guerra nei robot anime degli anni '80
Sembra che esistano diversi model per la visione della guerra nei robot anime dagli anni '70 agli anni '80, che possono essere in gran parte riassunti nell'analogia della guerra totale tra le grandi potenze dalla Seconda Guerra Mondiale alla Guerra Fredda, e dell'indipendenza delle colonie dalle potenze suzerain. In altre parole, la base della reality dei real robot era una simulation di aspetti del presente (all'epoca) in un contesto SF.Si credeva che il liberalismo e la democrazia sostenuti dal capitalismo si sarebbero imposti a livello globale e che il mondo avrebbe ricevuto un "dividendo della pace", ma alla fine si è trattato solo di un'illusione. Con il crollo della struttura della Guerra Fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica e la progressione del multipolarismo politico, il mondo ha perso il suo “peso" e sono diventati visibili problemi come quelli ambientali, le disparità economiche e i conflitti etnici, che erano stati nascosti dagli scontri ideologici. La guerra civile jugoslava, che alla fine è culminata nello smembramento della Jugoslavia e nel genocidio sotto il nome di “pulizia etnica” sotto il naso delle potenze occidentali, è una tragedia rappresentativa di questo periodo.
Per questo motivo, i real robot anime degli anni '90 avevano bisogno di esplorare una guerra “real” in un'epoca in cui le guerre di tipo convenzionale della Seconda Guerra Mondiale avevano perso la loro "reality".
Da qui, esamineremo tre opere di Gundam degli anni '90, nella prima metà dell'era Heisei, note come “Alternative Series” e comunemente conosciute dai fan come “Another Gundam”, che non sono ambientate nel Universal Century: Kido Butoden G Gundam, Shin Kido Senki Gundam W e Kido Shin Seiki Gundam X. Il tema di questo articolo è “come vi viene rappresentata la guerra”.
Kido Butoden G Gundam
Il Gundam Fight come caricatura della Guerra
Ricapitolando, il modello per la fake history del Universal Century di Mobile Suit Gundam è stata la Seconda Guerra Mondiale e la Guerra Fredda del dopoguerra (ovvero la guerra nucleare che si pensava ne sarebbe stato il risultato), e allo stesso tempo le guerre d'indipendenza del secondo dopoguerra contro i suzerain coloniali, specialmente in Asia e in Africa. Insomma, si può dire che ritraesse una società vicina al cuore e alla mente degli spettatori, combinando la situazione dell'epoca con eventi accaduti pochi decenni prima.Tuttavia, questo tipo di fake history era diventata obsoleta negli anni Novanta, con la fine della Guerra Fredda e l'ascesa e il declino della bubble economy, e si è reso necessario un approccio diverso alle “guerre real” dell'epoca. Nel mondo di 15 anni dopo Mobile Suit Gundam, i conflitti ideologici sembravano essersi dissolti con il crollo della struttura imbastita dalla Guerra Fredda e si pensava che le guerre tra le grandi potenze fossero cessate. È giusto dire che G Gundam è un'opera che caricaturizza l'immagine della guerra di quel periodo.
La visione del mondo in cui il governo globale, costituito dalle federazioni di colonie eredi delle culture delle varie regioni della Terra, era lasciato all'esito del Gundam Fight, ovvero un confronto tra i singoli MS che rappresentavano ciascuna colonia, era molto diversa da quella delle precedenti opere della serie Gundam, in cui era impostata come un'estensione della politica real della vita reale.
Tuttavia, come espediente per giustificare un combattimento tra MS in un'“era senza guerra”, si può dire che sia stato sorprendentemente appropriato. Il Gundam Fight è una sorta di torneo di arti marziali che utilizza i MS, ma le arti marziali, in qualunque loro versione, derivano essenzialmente dalla sistematizzazione di tecniche di combattimento e sono in definitiva una micro-versione di una "guerra” in cui si scambiano vite umane.
Il pittore spagnolo Goya, vissuto durante le guerre napoleoniche, ha lasciato una serie di pitture nere, di cui una, intitolata Duello Rusticano, raffigura una scena disperata di due uomini, immersi nella sabbia fino alle ginocchia, che si prendono a bastonate.
Questo dimostra paradossalmente che la forma più caricaturale e divertente di guerra è lo sport. I duelli dei gladiatori romani potrebbero essere considerati una via di mezzo.
Per gli schiavi che combattono nell'arena, il confronto è a dir poco un incontro mortale, ma per gli spettatori è un passatempo sicuro, che fa ribollire il sangue. L'equivalente moderno di un duello nel Colosseo è, ovviamente, un evento atletico internazionale come i Giochi Olimpici. A parte il pretesto di “godersi la competizione sul più prestigioso palcoscenico del mondo”, i concorrenti sono costretti a competere per l'onore della loro nazione. È la caricatura di una guerra che ha come obiettivo il numero di medaglie d'oro, un'arena che fa emergere un ingenuo nazionalismo.
Si dice che l'impostazione dell'evento che conosciamo come “Olimpiadi” nel XXI secolo sia stata perfezionata dai Giochi di Berlino della Germania nazista. La propaganda per mostrare la superiorità della nazione tedesca al mondo e per promuovere la legittimità del regime è ripresa in toto nei moderni Giochi Olimpici.
All'estremo, potremmo dire che tifiamo per il successo degli atleti del nostro Paese al “Festival Nazista di Berlino”, credendo che sia una celebrazione della pace.
Il Gundam Fight è fondamentalmente lo stesso. Sono le Olimpiadi o i Mondiali di calcio (o qualsiasi altro evento sportivo internazionale di vostra scelta), ed è la guerra sotto mentite spoglie, nel senso più stretto del termine.
La “guerra real” in Kido Budoden G Gundam non è altro che il nostro entusiasmo per le Olimpiadi (o più precisamente, per il numero di medaglie vinte alle Olimpiadi).
Infine, l'aspetto delle colonie, adesso denominate Neo-xx, sono caricature estreme delle diverse culture della Terra, e possono essere viste come i pregiudizi che avevamo nel XX secolo verso quelle culture che non conoscevamo, ma anche come una caricatura stessa del nazionalismo.
"G Gundam" aveva previsto la situazione nel mondo nel Post-Guerra Fredda?!
È anche molto suggestivo che il Devil Gundam, il last boss della serie, sia stato originariamente costruito con l'obiettivo di rigenerare l'ambiente terrestre. In un'epoca in cui le grandi guerre che potrebbero distruggere l'umanità hanno perso la loro reality, le questioni ambientali vengono poste come una sfida che l'umanità deve combattere e vincere.Naturalmente, le questioni ambientali sono state fondamentali in Gundam fin dall'inizio, ma quando Mobile Suit Gundam iniziò negli anni '70, i problemi ambientali erano percepiti come inquinamento ambientale causato dalle attività economiche associate alla crescita della popolazione. Ciò è chiaramente espresso nella narrazione che fa riferimento al “sovraffollamento” globale, ma solo negli anni '90 si è riconosciuto che l'impatto dell'attività economica umana sull'ambiente era ancora maggiore, ed è sempre in questo periodo che il buco dell'ozono, il riscaldamento globale e la possibilità di un innalzamento del livello dei mari sono diventati materia di confronto e discussione.
Alla luce di ciò, si può dire che G Gundam rifletteva in modo sorprendente l'atmosfera dell'epoca. Raffigurando guerre future minimal che non erano le grandi guerre tra grandi potenze del passato, come Gundam Fight, rappresentava la "fine della storia". Questo perché l'umanità sembrava aver superato gravi conflitti ideologici, mentre i problemi ambientali venivano riconosciuti come un problema umano comune.
D'altro canto, il mondo aveva saldamente ancorato l'etnia e la cultura ai privilegiati migranti dello spazio. Questo nazionalismo caricaturale potrebbe essere stata una sorta di profezia. Il mondo post-Guerra Fredda, che avrebbe dovuto essere globalizzato alla fine della storia, sarebbe stato presto in balia del nazionalismo, rinunciando alla sua pace effimera e iniziando un percorso di caos.
Shin Kido Senki Gundam W
"Gundam" come Fake History di "W"
Il seguito di G Gundam, Gundam W, affronta il concetto di fake history in modo completamente diverso dal suo predecessore. Mentre G Gundam rappresentava una guerra caricaturale in un'epoca senza guerra ambientandola in un torneo internazionale di arti marziali di Mobile Suit, costruendo così una fake history diversa da quella del Universal Century, Gundam W non utilizza né il periodo della Seconda Guerra Mondiale né l'epoca successiva alla Guerra Fredda come model di realtà, ma sembra costruire il suo mondo come una fake history dell'antenato della serie, lo stesso Mobile Suit Gundam.Il conflitto tra la Terra e le colonie spaziali, l'esistenza di un leader dei coloni spaziali e la sua morte prematura. Gli elementi di questa serie, la guerra con armi mobili umanoidi che ne ha inizio, si può dire che sia una storia fittizia basata sulla storia fittizia del Universal Century. In altre parole, è basato su Mobile Suit Gundam. Se il primo è una finzione con una storia originale basata su una storia reale, il secondo può essere descritto come quello che Baudrillard chiama "simulacro".
Il concetto di simulacro, reso famoso da Baudrillard, è stato adattato e diffuso in diverse discipline accademiche. Il termine significa “imitazione apparente o contraffazione”, ma nel contesto della discussione di Baudrillard è definito come “copia che simboleggia l'essenza”.
Il Tallgeese, il prototipo del Leo prodotto in serie, è un “Mobile Suit bianco” ad alte prestazioni che è diventato il prototipo del MS prodotto da OZ, ma dovrebbe essere ovvio per i lettori quel è il riferimento. Nella storia dello sviluppo dei MS di Gundam W, non esiste una cronologia precisa a cui fare riferimento, ma solo "copie".
Non c'è molto spazio per i giochi sulla fake history, come ad esempio, il MS-05 Zaku I che è il carro armato navale Type-96 prodotto dalla Mitsubishi, l'MS-06 Zaku II che è il caccia Zero, l'MS-07B Gouf che è lo Zero Type-32, l'MS-09 Dom che è il “Menden” o l'MS-14A Gelgoog che proietta lo "Shiden" prodotto dalla Kawanishi (naturalmente, questo può essere convertito in qualcos'altro, e ogni visione può essere applicata).
Gundam W è davvero una “copia senza originale”, perché è nato da una finzione su una finzione, senza alcun motiv storico che possa fungere da storia autentica.
Tuttavia, questo non va inteso in senso negativo. Ad esempio, il territorio e le mappe sono intrinsecamente diversi, ma quando i confini sono disegnati e colorati su una mappa, la mappa come simulacro della geografia reale definisce il territorio reale. Ciò significa che le persone sono consapevoli dei confini guardando le linee disegnate sulla mappa. Si potrebbe dire che Gundam W affronta la guerra nell'era della “fine della storia” in questo modo. Nei Mobile Suit il bianco è un colore dimostrativo per i prototipi, non perché si tratta di prototipi da produrre in serie, ma perché i MS ad alte prestazioni sono dipinti di bianco per simboleggiarne proprio le alte prestazioni. Se si comprende il simbolo “Gundam”, questa è una logica valida.
Il "Terrorismo" che ha anticipato i tempi
Tuttavia, se dal punto di vista narrativo la struttura di base del conflitto tra la Terra e le colonie spaziali di Gundam W e Gundam è identica, la collocazione dei personaggi e le loro prospettive sono invertite. I protagonisti sono ragazzi dalla parte delle colonie spaziali in conflitto con la Terra, e sono terroristi che entrano consapevolmente nel conflitto. Considerato come un “Gundam” dell'epoca della Guerra Fredda, questa ambientazione “terroristica” riflette bene lo stato d'animo prevalente dell'epoca.Nel XXI secolo, l'immagine dei “terroristi” è generalmente quella negativa di estremisti musulmani che compiono attentati suicidi, che non coincide con quella positiva di un bel ragazzo come in Gundam W. Tuttavia, è stato solo dopo l'11 Settembre del 2001 che l'immagine degli estremisti musulmani si è diffusa tra i giapponesi. Il 1995 è stato l'anno in cui è stato prodotto Gundam W e l'immagine attuale di terroristi che destabilizzano la società attraverso la paura e la violenza non era presente nell'immaginario comune. L'immagine visiva di un “terrorista” per i giapponesi dell'epoca era diversa.
Yamaguchi Futaya, all'epoca bambino di sette anni, che pugnalava a morte Inajiro Asanuma, presidente del Comitato Esecutivo Centrale del Partito Socialista Giapponese, durante un discorso nel 1960, la Shinsengumi, un gruppo locale di terrore bianco della fine del periodo Edo, e i giovani ufficiali di destra dell'esercito e della marina che causarono gli incidenti del 15 Maggio e del 26 Febbraio possono essere immagini iconiche dei terroristi nella storia moderna del Giappone.
In altre parole, l'immagine del terrorista nei giapponesi prima degli attentati dell'11 settembre è quella rappresentata da un ingenua gioventù dall'animo puro che si sacrifica all'estetica della violenza. Questa illusione è passata in secondo piano in seguito agli attentati dell'11 settembre e agli attentati suicidi in Medio Oriente, ma se sappiamo che l'etimologia della parola “terrore” deriva dal "terreur" della Rivoluzione Francese, possiamo dire che ne abbiamo ripristinato l'impressione originale.
In questo senso, i protagonisti di Gundam W riflettono l'immagine del terrorismo e dei terroristi tra i giapponesi dei primi anni Novanta e si può dire che riflettano accuratamente le percezioni dell'epoca. Infatti, se una guerra terroristica dovesse essere combattuta da un piccolo numero di MS, i cinque Gundam non avrebbero dovuto colpire le basi militari, ma avrebbero dovuto invece colpire città, civili, strutture iconiche e infrastrutture sociali per sconvolgere la società civile in modo sia materiale che psicologico. È quanto accaduto con il terrorismo in Medio Oriente e con la lotta dell'IRA contro gli inglesi in Irlanda del Nord.
Il fatto che la lotta contro la Terra nella serie non utilizzi tali tattiche può essere considerato una prova del fatto che si basa sulla visione giapponese della storia e del terrorismo di quel periodo. Inoltre, anche la scelta di solo cinque ragazzi (e le eroine che li accompagnano) e cinque MS che affrontano un'enorme organizzazione riflette l'atmosfera dell'epoca. Se una visione del mondo in cui “ragazzi e ragazze” affrontano il “mondo” è definita "Sekaikei" (Inglese), allora Gundam W è sicuramente un'opera sekaikei, che riflette le tendenze del periodo, e allo stesso tempo l'ambientazione terroristica funziona bene come espediente per rappresentare una "guerra che sembra real" in una visione del mondo che ammassa finzione su finzione.
Sebbene Gundam W offra una visione del mondo completamente romanzata, il fatto che la storia abbia anticipato la “guerra al terrore” che il mondo reale avrebbe incontrato in seguito merita maggiore attenzione.
Da una prospettiva attuale, si può dire che Gundam W è contemporaneamente accurato e inquietante nel modo in cui guarda a una storia che è stata costruita come simulacro di una guerra fittizia, ma che è diventata una simulazione della storia reale.
Kido Shin Seiki Gundam X
"X" è stato creato dal Crollo e Ricostruzione di un Impero nel "Dopoguerra"
Negli anni '90, che hanno esplorato diversi approcci alla rappresentazione dell'evento storico della guerra in una “epoca senza guerra”, Gundam arriva al “dopoguerra” sulla scia di Gundam X. La sua visione del mondo si basa sul fatto che la guerra è un ricordo del passato e le persone stanno risorgendo dalle sue macerie. La guerra, in cui sono morte così tante persone, è un abominio e i MS, in particolare il “Gundam”, con la sua potenza di combattimento che va oltre quella di un'arma convenzionale, è considerato una maledizione. L'avversione per la guerra e la visione delle città bruciate sintetizzano il “dopoguerra” per i giapponesi.Tuttavia, questo non è così essenziale quando si considera il “dopoguerra” del mondo dell'opera. Ciò che è degno di nota del periodo “postbellico” di Gundam X è che viene rappresentato come il “crollo e la ricostruzione di un impero”. Tuttavia, il termine “impero” qui non si riferisce a uno stato unico come l'“Impero Romano” o l'“Impero del Giappone”, ma al nome di una forma di stato che governa più popoli e regioni in modo unificato. Nel caso dell'Impero del Giappone, esso è apparso nella storia moderna con il nome di “Impero” perché aveva un Imperatore. Già all'epoca governava i popoli Ainu e Ryukyu nella regione esterna di Honshu, e in seguito aggiunse al suo territorio Taiwan e la penisola coreana, divenendo un “Impero” di nome e di fatto.
Al contrario, il Giappone del dopoguerra, che ha rinunciato alle sue ex colonie, non si definisce più un “Impero” perché ha perso il suo status “imperiale” in quanto ha perso quasi tutta la sua patria esterna nello stesso momento in cui il suo sistema politico è passato a una monarchia costituzionale.
L'“Impero” in Gundam X è, ovviamente, la (ex) Federazione Terrestre. Si suppone che prima della guerra controllasse la Sfera Terrestre e la governasse in modo centralizzato. La Federazione era un “Impero”, indipendentemente dal suo sistema politico. Lo stesso si può dire degli attuali Stati Uniti d'America, che sono una repubblica, ma il cui potere economico e militare esercita una forte influenza sui paesi vicini in termini di cultura e valori politici, tanto che si parla di “imperialismo americano”.
La sfida all'“Impero” è la Settima Guerra Spaziale, che viene rappresentata come l'antefatto della serie. La guerra causò enormi perdite da entrambe le parti (la vista di diverse colonie che cadono sulla Terra come bombe evoca l'orrenda perdita di vite umane che vi è dietro), ma ciò che ricevette il danno maggiore fu la capacità della Federazione di governare, distruggendo di fatto il suo sistema di controllo come “Impero”. Il fatto che siano passati 15 anni dalla fine della guerra e che orfani come Garrod continuino a passare le loro giornate senza protezione intrattenendosi in attività illegali suggerisce che il governo della Federazione è crollato e che il tempo è passato senza un'adeguata ricostruzione.
Tuttavia, un mondo in cui gli “imperi” sono crollati non diventa semplicemente un deserto in perpetua lotta. Il crollo degli “imperi” è spesso l'inizio di un processo di ricostruzione in cui si forma un nuovo ordine. La sconfitta dell'Impero del Giappone nella Guerra del Pacifico è stata il crollo di un impero emergente in Asia, ma anche l'inizio di un processo di riorganizzazione della regione asiatica in un nuovo contesto.
Non si trattò semplicemente della storia dell'indipendenza dei popoli asiatici dagli stati sovrani coloniali, o dell'arrivo della stagione della svolta dell'“avanguardia rivoluzionaria” incentrata su Cina e Indonesia, ma anche dell'inizio dell'impegno del Giappone nei confronti dell'Asia utilizzando il potere economico attraverso strumenti come le riparazioni postbelliche (Inglese).
Alla fine di questo processo di ristrutturazione “imperiale”, la Cina e l'Indonesia abbandonarono la rivoluzione permanente e si convertirono in dittature di sviluppo. Anche la trasformazione di Taiwan e della Corea del Sud da dittature militari a democrazie può essere inserita in un contesto simile nella storia asiatica della ricostruzione imperiale del dopoguerra.
La guerra in corso in Ucraina è anche un processo di ricostruzione dopo il crollo dell'impero sovietico. L'invasione russa dell'Ucraina è un tentativo della Russia di reintegrare l'Europa orientale e l'Asia centrale, che un tempo erano nella sfera d'influenza dell'ex Unione Sovietica, nella propria sfera d'influenza, ma l'Europa orientale si è riorganizzata in modo da avvicinarsi all'Occidente più che all'Asia centrale o alla Cina. Ciò ricorda il crollo degli imperi austro-ungarico e ottomano dopo la Prima Guerra Mondiale e la riorganizzazione delle loro sfere di controllo.
Descrivere non "la fine del dopoguerra" ma "l'inizio del mondo"
I protagonisti della riorganizzazione dell'Impero in Gundam X sono la Nuova Federazione Terrestre e l'Esercito Rivoluzionario Spaziale. Il conflitto tra questi due schieramenti è probabilmente dovuto al recupero della forza politica ed economica di entrambe le parti, ora in grado di utilizzare una certa potenza militare. Il fatto che entrambi gli schieramenti siano stati in grado di introdurre nuovi modelli, come il Balient sviluppato dopo la guerra, oltre ai Daughtress e ai Jenis in funzione dall'ultimo conflitto, dimostra che sono in grado di sviluppare e produrre prodotti industriali pesanti avanzati.Tuttavia, poiché le dimensioni della popolazione umana sono scese a 1/100, è dubbio che entrambe le parti abbiano la forza realistica per rovesciare completamente i loro avversari e forzare una pace, ed è anche dubbio che possano permettersi di combattere una guerra prolungata. Di conseguenza, è probabile che il conflitto militare del dopoguerra sfoci in una pace di compromesso tra le due parti, come poi accade in seguito con la pace tra la Nuova Federazione Terrestre e le Forze Rivoluzionarie Spaziali.
Il concetto di “Newtype”, riutilizzato nel D.O.M.E., ha avuto una notevole influenza sulla realizzazione di questa pace. L'esistenza del D.O.M.E. è un aspetto metaforico da Mobile Suit Gundam, come abbiamo già visto fare in Gundam W, ed è spesso descritto come un deus ex machina, o un'esistenza (conveniente) per chiudere il sipario sulla storia.
Tuttavia, anche nelle vere guerre, se la fine della guerra non è stata forzata da una forza militare schiacciante, spesso è necessaria una presenza simbolica per raggiungere un compromesso. Sebbene la fine della Guerra del Pacifico sia stata considerata come una resa incondizionata, in realtà la “difesa dello Stato”, ovvero la continuazione del governo dell'Imperatore, ha incoraggiato la parte giapponese a prendere la decisione finale. Si trattò anche di una decisione strategica degli Stati Uniti, che usarono la sopravvivenza del sistema imperiale, insieme allo schiacciante potere militare rappresentato dalla bomba atomica, come leva per costringere il Giappone ad accettare la sconfitta a costi minimi.
In questo caso, la difesa dello Stato non significa l'esonero dell'Imperatore come individuo, ma piuttosto l'accettazione dell'Imperatore come sistema. C'è la consapevolezza che il singolo Imperatore non può essere destituito fintanto che l'esistenza dell'Imperatore come simbolo dello Stato può essere mantenuto. Ciò che serve per realizzare la pace alla fine del compromesso non sono risultati bellici concreti o sacrifici, ma risultati simbolici che siano accettabili per il popolo e la nazione.
In questo senso, l'esistenza del D.O.M.E. è un deus ex machina che fornisce un percorso verso la riorganizzazione di un impero crollato e la riconciliazione di un popolo diviso, ma ha anche un fondamento realistico. Infatti, la narrazione di un mondo affidato al D.O.M.E., che è anche un simbolo dei crimini commessi dall'umanità, diventa la spina dorsale che sostiene la ristrutturazione sociale e la riconciliazione. La storia di Gundam X ha un sapore unico, in quanto rappresenta un “inizio del mondo” che non è più “dopoguerra”, a prescindere dalle vicissitudini del singolo protagonista.
Conclusioni
Il significato delle tre serie che ritraggono diversi aspetti dell'atmosfera del mondo dopo la fine della Guerra Fredda
Le opere uscite nella prima metà degli anni Novanta e ambientate al di fuori del Universal Century riflettevano quindi in modo inaspettato il mondo dell'epoca. Forse perché cercavano, consapevolmente o meno, di conciliare il realismo e il valore di intrattenimento dei robot anime con la società “post-imperiale” che veniva variamente descritta sullo sfondo del crollo della struttura della Guerra Fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica.E ora, 30 anni dopo, tra i contraccolpi del “crollo e ricostruzione degli imperi”, la guerra in Ucraina e le tensioni in Asia e in Medio Oriente, per la prima volta possiamo accettare i temi e le aspirazioni ipotizzati nei racconti di allora.
Se Mobile Suit Gundam è un'interpretazione degli anni '70 della storia della Seconda Guerra Mondiale, le Alternative Series dei primi anni '90 erano una serie di opere che riflettevano sulla propria epoca e il suo futuro.
Ripensarle ora, con un po' di nostalgia, può darci l'opportunità di riflettere su ciò che ci è sfuggito allora.
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