Home Top Ad

GUNDAM MANGA CLUB ① "G Gundam" di Kouichi Tokita

Share:
Benvenuti nella nuova rubrica di approfondimento di Gundamverse.it, dove prenderemo in esame i manga di Gundam (con una predilezione per le pubblicazioni complete disponibili in Italia e degli Universi Alternativi, ma non solo!), analizzandone nel dettaglio i titoli che considero particolarmente interessanti, per una varietà di ragioni.
Il primo titolo che prenderemo in esame sarà G Gundam, pubblicato in Italia a partire dal Marzo 1998 sulla rivista GAME OVER.

Sono tanti i motivi per cui voglio inaugurare questa rubrica proprio con questo titolo, invece che con altri manga probabilmente più avvincenti o popolari.
La prima, più ovvia, è che si tratta del primo titolo legato ad un Universo Alternativo di Gundam approdato nel nostro paese, ben prima che si parlasse di Gundam W in TV. La seconda è che si tratta della prima, impegnativa serializzazione di un manga gundamico da parte di uno dei miei autori preferiti, a livello sia professionale che umano, il mitico Kouichi Tokita.


Introduzione e contestualizzazione

Quindi, prima di parlarvi del manga in quanto tale, voglio iniziare contestualizzando un pò questo lavoro.
Nel doujinshi Seki Tomozaku no G Gundam no Omoide (関智一のGガンダムの思い出), che raccoglie i ricordi del doppiatore di Domon in occasione del 25° anniversario della trasmissione televisiva di G Gundam, Tokita affida alcune delle sue memorie al commento di un'illustrazione commemorativa.
Nell'autunno del 1993, l'editore di Comic Bom Bom mi disse "Sembra che il prossimo anno faranno combattere i Gundam."
"Eeeh, vogliono fare qualcosa di davvero drastico, stavolta", commentai.
Mai mi sarei aspettato che avrei dovuto disegnarlo io.

Source: Kouichi Tokita @ Twitter

Rispetto alle storie brevi originali di cui si era occupato finora Tokita, quella della serializzazione di un manga basato su un anime in corso di trasmissione presentava non poche difficoltà, in primo luogo la necessità di adattare i contenuti degli episodi settimanali in capitoli ad uscita mensile.
Naturalmente il fatto che si trattasse di "Gundam" bastava da solo a fargli sentire una pressione estrema, ma ricorda anche che il fatto che si trattasse di un universo scollegato dal più "sentito" Universal Century allentava un pò sia la sua tensione che i timori reverenziali verso l'opera originale.

Tokita ricorda che ci volle qualche mese prima che il pubblico si abituasse a questo nuovo Gundam, ma diventò la serie di punta di Comic Bom Bom in concomitanza della trasmissione in TV dell'arco di Shinjuku.
Alla redazione della rivista arrivavano molte lettere dai fan, e Tokita annota l'eterogeneità del pubblico di G Gundam, come fosse amato sia dai ragazzi che dalle ragazze, ed avesse attirato l'attenzione anche di chi non conoscesse Gundam.
La richiesta di avere "sempre più G Gundam" spinse Tokita ad allungare il brodo con le sue strisce umoristiche, "Ganbare, Domon-kun!", che prendevano in giro con affetto ed umorismo i personaggi e le vicende trattate nella serie regolare.
Il legame con questa serie e questo manga per Tokita è estremamente forte, tanto che lo ringrazia anche perchè grazie a lui "è riuscito a trovare moglie"∼

Senza esagerare, insomma, si può affermare che, se non "il manga della vita", questo sia stato il primo passo per la grande carriera di questo autore, ed in questo senso trovo interessante come questo titolo abbia costituito il "primo coraggioso passo" dell'editoria italiana nel proporre un manga di Gundam che non fosse legato al biancone storico nel nostro paese.

GAME OVER, come tante riviste specializzate del settore fu poi costretta alla frettolosa chiusura, quindi non c'è dato sapere quanto bene sia stato recepito dal pubblico questo tentativo, ma noi oggi siamo qui non solo a ricordarlo, ma a tributargli anche il doveroso omaggio.


Analisi visiva del manga

Adesso che abbiamo introdotto questo lavoro, andiamocelo a spiluccare, mettendone in risalto le peculiarità e differenze rispetto alla serie animata.
Come abbiamo lasciato ad intendere, si tratta di una versione molto più condensata degli eventi della serie TV, andiamo quindi a vedere come Tokita seleziona cosa farci vedere e come.

Come vi accennavo, G Gundam inizia la sua serializzazione su Comic Bom Bom nel Marzo 1994, un mese prima della sua trasmissione televisiva; questo è stato possibile perchè Tokita ha potuto lavorare avendo come riferimento la bozza del primo episodio televisivo; la cosa interessante è che questo primo capitolo su rivista presentava già molte differenze, non solo con il primo episodio che sarà poi trasmesso in televisione, ma anche con quello che sarà poi stampato e raccolto in volumetto. Sarà infatti solo in un secondo momento che il capitolo verrà "revisionato" per renderlo più aderente alla trama dell'anime.

Anche la copia che abbiamo in Italia è quella "corretta", ma è interessante notare già alcune differenze-- La prima si trova esattamente nel "Prologo", in cui ci viene anticipata l'esistenza del Devil Gundam e il personaggio del Maggiore Ulube, in un "flashback" che nell'anime vedremo solo negli episodi successivi:

Interessante anche come in questo flashback, Ulube non combatta a bordo del Mobile Armor Fantoma, ma di un altro modello simile ad un Gundam ma apparentemente prodotto in massa a Neo-Japan, il "Gun Magna":

Il primo capitolo procede con gli stessi personaggi e dinamiche dell'episodio animato, anche se in versione molto più riassunta.
E' interessante come la Roma di Tokita non abbia nulla di particolarmente caratteristico: Imagawa per l'anime si ispirò alle scenografie del film La Dolce Vita, ma Tokita evidentemente non aveva alcun indicazione in proposito.
Divertente comunque questo "maxischermo" moderno targato "RAI" che stona completamente con il resto dell'ambientazione-- Ma aiuta il lettore (e Domon) a raccapezzarsi all'interno della storia:

Il secondo capitolo, dedicato a Chibodee, procede in maniera piuttosto aderente con l'anime.
Il terzo capitolo invece mostra ancora delle differenze con la serie. Si parla infatti degli scontri di Domon con Sai Saici e Argo, intermezzando gli eventi con il flashback riguardo la nascita dell'"Ultimate Gundam", che nel manga oltre a chiamarsi da subito "Devil Gundam" ha già l'aspetto mostruoso delle forme successive, dettagli già mostrati nel prologo:

L'incontro e scontro con Argo e Neo Russia viene modificato, e sono i due maestri di Sai Saici ad interrompere il combattimento tra Shining Gundam e Dragon Gundam per allertare Domon del rapimento di Rain; al carcere di Neo Russia, Domon è accolto da Nastasha, Argo e una Rain in manette:

Il combattimento tra Shining Gundam e Bolt Gundam è trasmesso in onda e viene commentato anche da Maria Louise e George:

Nel capitolo successivo, Domon sconfigge finalmente il Bolt Gundam utilizzando lo Shining Finger, e la scena si sposta a Parigi, dove George sta combattendo contro il Gundam Pharaoh IV di Neo Egypt.

In questa versione, Domon non interrompe il combattimento (e George non sta combattendo contro Arachno Gundam di Neo Cuba) e George accetta subito la sua sfida:

Il resto degli eventi continuano come nell'anime, ma sul finale un redivivo Gundam Pharaoh IV si rianima con un aspetto mostruoso ed attacca George e Domon:

Domon riesce a sconfiggere il nemico con lo Shining Finger, che scopriamo essere anche una "password" per rivelare il Devil Gundam; in questo modo il team di Neo Japan capisce che il "risveglio" del Devil Gundam è prossimo, ma si rende anche conto della contagiosità delle "DG Cell", le nanomacchine che lo compongono:

Chiude il capitolo l'apparizione di Master Asia, che si rivela da subito come un nemico:

Nel capitolo successivo, i combattenti di Neo Mexico e Neo England vengono liquidati con due vignette, mentre Domon arriva finalmente a Shinjuku, seguendo le tracce di Kyoji e del Devil Gundam:

Appare Master Asia, che rivela da subito il suo schieramento, incitando Domon a seguirlo--

E mostra gli amici che Domon ha incontrato finora sotto il controllo del Devil Gundam:

Master Asia invita di nuovo il suo discepolo ad unirsi a lui per scoprire un nuovo livello di arti marziali, ma Domon rifiuta e comincia lo scontro; Domon si trova in difficoltà, quindi entrano in azione i quattro dell'Alleanza Shuffle, che rimproverano il loro ex-compagno per aver smarrito la retta via:

Questo capitolo quindi condensa molti episodi della serie animata, e si chiude con la rivelazione del Devil Gundam nascosto nei sotterranei di Shinjuku:

Nel capitolo successivo, nonostante la grinta mostrata da Domon, il Devil Gundam ha facilmente la meglio su di lui ma si ritira, con Master Asia in attesa che Domon cambi idea.
Demoralizzato e deluso, Domon viene quindi avvicinato da Schwarz, che lo mette davanti al suo problema, ovvero che attiva il suo Hyper Mode solo quando è accecato dalla rabbia; lo scontro con il Gundam Spiegel convince Domon ad allenarsi in Guiana; qui incontrerà i suoi amici, che nonostante le incertezze iniziali hanno deciso, proprio come lui, di allenarsi strenuamente per far fronte comune contro il Devil Gundam in quanto eredi designati dell'Alleanza Shuffle:

Come nell'anime, Domon non è ancora riuscito a perfezionare il suo Hyper Mode, ma arriva il giorno della partenza per disputare la fase finale del torneo ad Hong Kong.
I nostri stanno per partire, quando la Death Army, guidata dal Devil Gundam, tende un agguato ai nostri, costringendoli a combattere. Domon aspetta che i suoi amici se ne vadano per affrontare da solo Master Asia, ma non si aspetta che arrivi sulla scena anche il Devil Gundam, ulteriormente potenziato:

Domon attacca ciecamente appena realizza che ad i suoi comandi c'è Kyoji, ma viene interrotto ed aiutato da Schwarz, che lo aiuta a padroneggiare l'Hyper Mode sul filo del rasoio:

Devil Gundam e Master Asia sembrano sconfitti, ma con loro anche lo Shining Gundam-- Da Neo Japan però, arriva un nuovo modello, il "God Gundam":

Nel capitolo successivo, scopriamo che Master Asia non è stato sconfitto, e cerca di impedire la fuga di Domon. A Hong Kong, il Team Japan si è finalmente riunito, e manca solo Domon.
Preoccupato, il professor Mikamura, padre di Rain, le porge un particolare dispositivo di comunicazione ad onde cerebrali in modo che possa mettersi velocemente in contatto con Domon.
Il design di questo dispositivo è molto differente da quello della serie TV, decisamente più sobrio!

Motivato dalle parole di Rain, Domon riesce ad attivare il "God Finger" ed a stendere di nuovo Master Asia; in ritardo, decide quindi di utilizzare le "corde del ring planetario" come una fionda per accellerare verso la destinazione-- Tokita ci regala le classiche "pagine karaoke" dedicate alla sigla della serie TV:

Mentre si avvicina a Hong Kong, Domon nota tre unità sconosciute che cercano di rallentarlo; una volta ricongiuntosi con i suoi amici (tra cui un redivivo Schwarz Bruder), viene a sapere che si tratta dei "Quattro Grandi Generali" del Devil Gundam, tra cui vi è anche il loro capo, Master Asia, a bordo del Master Gundam!

Nel capitolo successivo, vengono mostrati i nostri protagonisti abbattere facilmente i loro avversari nel torneo, tranne Domon, che fatica molto a sconfiggere il potente Zeus Gundam di "Markilotto", uno dei favoriti.
Frustrato dalla brutta performance, gira per Hong Kong con Rain, e qui, presso una sala giochi, conosce Allenby. Tokita si diverte a modificare il look delle "tute" per il videogiocop, ma anche i design degli "avatar" del gioco, resi più simili ai personaggi di Street Fighters:

Allenby rivela da subito la sua identità di Gundam Fighter di Neo Sweden... E lo fa con un'inconfondibile posa alla "Sailor Moon"!

L'indomani, Allenby sconfigge a sorpresa Argo durante il loro scontro, e per festeggiare trascina Domon a cena, mentre Rain si preoccupa del forte legame già instauratasi tra i due.
Al ristorante, Domon ritrova Michelo di Neo Italy e Chapman di Neo England, precedentemente sconfitti e quindi non classificatisi nella finale--

Li interrompe "Won Yunfa", presidente di Neo-Hong Kong, che chiede a Domon di parlare privatamente-- Oltre a fargli capire che tipo è, gli spiega quindi che in quanto organizzatore dei giochi ha voluto chiudere un occhio e farvi partecipare anche Michelo e Chapman, e se la sua intenzione è di affrontare Master Asia, di arrivare in finale.

Lo scontro tra Domon e Allenby ha quindi inizio l'indomani, ed i due danno spettacolo nell'arena, ma Allenby deve vincere, quindi attiva il Berserker System per aumentare le sue capacità.
In questa versione è lei stessa ad utilizzare questo stratagemma quindi, non vi è costretta dal suo staff, o quanto meno non senza il suo consenso:

Mentre Domon sconfigge Allenby, e questo scontro rafforza il loro legame, Schwarz si trova nei sotterranei di Neo Hong kong, e scopre che Master Asia e Yunfat hanno recuperato il Devil Gundam e stanno cercando di rifarlo autorigenerare:

Nel capitolo successivo, Allenby e Domon devono affrontare Michelo e Chapman in un tag-match irregolare. In questa occasione, messi alle strette, i due riveleranno di essere in realtà i piloti del Heaven Sword Gundam e del Grand Gundam, due dei Quattro Generali del Devil Gundam!

Mentre Domon ed Allenby vengono quindi dichiarati vincitori per l'abbandono del ring del loro avversari, appare la testa di un Devil Gundam in città-- Alchè Rain, stufa di essere tagliata fuori da tutto perchè non è una Gundam Fighter, decide di mettersi in gioco ai comandi del Rising Gundam, per essere però interrotta da Master Asia a bordo del suo Gundam Master.
Rain viene rimproverata aspramente da Domon per questa iniziativa, e demoralizzata decide di abbandonare il Team. Mentre il dottor Mikamura ed Ulube dimostrano di avere un'agenda personale nei riguardi del Devil Gundam, Rain decide di supportare Schwarz pr liberarsi delle sue incertezze.
Contrariamente all'anime, Rain tra le fila di Neo Germany non indossa la stessa maschera di Schwarz, rendendosi immediatamente riconoscibile:

Il combattimento speciale fino all'ultimo sangue tra Domon e Schwarz inizia; come nell'anime, viene rivelato che Schwarz è in realtà Kyoji, il fratello che Domon tanto andava cercando:

Nel frattempo Yunfat ha bisogno di un nuovo pilota per il Devil Gundam, visto che il corpo di Kyoji è ormai allo stremo-- E per questo decide di utilizzare una guerriera dall'infinita forza vitale, Allenby!

Nel capitolo successivo, Domon si dirige con gli altri sull'isola di Lantau per la Battle Royale finale che decreterà il vincitore del torneo.
La storia prosegue come nell'anime, ma qui il confronto tra Master Asia e Domon viene interrotto dal Walter Gundam pilotato da Devil Allenby:

Rain a bordo del Rising Gundam e Schwarz a bordo del Gundam Spiegel entrano in azione, occupandosi rispettivamente del Walter Gundam e del Gundam Master.
Rain riesce ad individuare il ricevitore del Berserk System, e con la Rising Arrow riesce a distruggerlo, mettendo fuorigiorco il Walter Gundam, che finisce sul palazzo di Wong, uccidendolo.

Nel frattempo Domon riesce a chiarire la genesi del Devil Gundam, cosa si è nascosto contro l'incriminazione del padre e di suo fratello, e cosa è successo una volta che il Devil Gundam è caduto sulla Terra con Kyoji in fuga:

Kyoji si sacrifica quindi per distruggere il Devil Gundam pilotato dal suo corpo ormai cadavere, e con la sua distruzione riprende quindi il combattimento con Master Asia, infuriato per aver visto la definitiva distruzione dell'unico strumento che avrebbe potuto riportare la Terra al suo equilibrio originario:

Domon è tuttavia di altro avviso:

La commovente fine di Master Asia per mano del suo allievo segna la chiusura del 13° Gundam Fight con la vittoria del Giappone--

Ma i problemi non sono ancora finiti! Rain e suo padre vanno da Ulube per convincerlo a desistere dall'impadronirsi del Devil Gundam, ma il Maggiore è di tutt'altro avviso, e rapisce Rain per usarla come pilota del mostro, coscio dell'intuizione di Wong di utilizzare una donna come "fonte energetica" del Devil Gundam in virtù della loro potenza creativa.
La nuova Alleanza Shuffle decide quindi di partire per lo spazio, dove il Devil Gundam, trasportato da Ulube, ha preso possesso della colonia di Neo Japan!

Nei capitoli finali, quindi, Domon e gli altri affrontano il Grand Master Gundam pilotato da Ulube, ma si trovano in difficoltà vista la potenza del loro nemico; il Devil Gundam si avvicina con i suoi tentacoli alla Terra, ma viene interrotto dagli altri Gundam rimasti sul pianeta e capitanati da una rediviva Allenby a bordo del nuovo Super Nobel Gundam, un'altra creazione originale di Tokita:

Sulla colonia, la nuova Alleanza Shuffle guidata da Domon riesce a raggiungere il Hyper Mode in contemporanea, distruggendo Ulube e il Devil Gundam:

Ma non è ancora finita-- Il Devil Gundam si rigenera nuovamente, nutrito dalla vitalità di Rain-- Nel manga, il suo aspetto in questa fase è una dei primi della serie televisiva:

Come nell'anime, quindi, Domon riesce ad aprire il suo cuore, ed insieme a Rain, che finalmente lo raggiunge felice, riesce a sferrare il colpo mortale definitivo al Devil Gundam-- E sigla di chiusura sia!


Conclusioni

Sì, non si tratta di un manga dai contenuti e dall'espressività artistica poi così straordinari, ed ammetto che il motivo principale della mia scelta è praticamente di tipo apologetico e nostalgico, MA và tributato senz'altro l'onore delle armi al buon Tokita per questo lavoro, che di fatto è l'unico manga di Gundam che, oltre ad aderire alla trama televisiva, viene pubblicato parallelamente alla trasmissione.

Pur nei tempi molto compressi (Tokita si trovava quindi ogni mese a dover riassumere o tagliare le vicende di quattro episodi televisivi) è degno di nota come il ritmo dell'azione non venga mai spezzato nella narrativa del manga, ed anzi, anche se questo pregiudica l'approfondimento sia dei protagonisti che del "nemico della settimana" (fa parecchio storcere il naso il taglio e la riesumazione successiva del personaggio di Gentle Chapman, ad esempio, ma a quel punto della trasmissione certamente nè Tokita nè gli editori sapevano che il buon vecchio cecchino inglese si sarebbe "riproposto"), di certo aiuta a mantenere viva l'attenzione del lettore (specialmente nel caso di un lettore giovanissimo, come nel caso del target della rivista).
Particolarmente avvincente infatti risulta il crescendo del finale, con nemici sempre più potenti che si alternano uno dopo l'altro in un'esagerazione spropositata che cattura completamente il lettore.

In breve, per apprezzare questa serie bisogna scendere a patti col ragazzino che abbiamo dentro, e se necessario anche dimenticarci di cosa ha rappresentato "Gundam" nella fantasia popolare in tutti questi anni, ed anche e soprattutto nei nostri pregiudizi.
...Sì, penso proprio di aver fatto bene a partire da qui.

In chiusura dell'articolo, ci tenevo a condividere questo tweet di Tokita, che con un tempismo fatidico è stato postato proprio mentre mi occupavo della stesura di questo post-- Si tratta di alcune delle pagine del manga tratte dall'edizione originale della rivista ♥


Informazioni

G Gundam di Kouichi Tokita
• Originariamente pubblicato sulla rivista Comic Bom Bom (Kōdansha) a partire dal Marzo 1994 (N°1994/4).
• Originariamente raccolto in 3 volumi a partire da Ottobre 1994 (Kōdansha); nessuna raccolta in volumi disponibile in Italia.
• Pubblicato in Italia sulla rivista GAME OVER (Star Comics) a partire dal Marzo 1998 (N°11) fino al Gennaio 1999 (N°21 - ultimo).

Nessun commento