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"Jupiter Mirage", il Gundam della Gainax sul calare degli anni '80

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Sempre in attesa del nuovo Gundam GQuuuuuuX, rinominato dai fan "Khara Gundam", voglio continuare a solleticare la vostra curiosità alla ricerca di riferimenti e suggestioni, e dopo l'articolo che analizza gli "strani UC" degli scorsi anni, oggi voglio parlarvi di un illustre precedente, un breve racconto in due parti pubblicato sull'ormai leggendaria rivista Cyber Comix, che vanta una "sceneggiatura originale" della "Gainax":
Una chicca strana ed oscura uscita in tempi molto particolari, che segue l'uscita di Gunbuster e precede quella di Evangelion...

Il racconto in questione, intitolato Jupiter Mirage, è stato pubblicato sulla rivista Cyber Comix. Il primo capitolo ("Ai Margini dell'Universo", 宇宙の果てにて, Uchu no Hate nite), disegnato da Hiroshi Niki, è incluso nel quarto volume rilasciato nell'estate del 1988, mentre il secondo capitolo, disegnato da Makoto Kobayashi, appare nel successivo quinto volume, pubblicato nell'autunno del 1988.
Nella primavera del 1989, nell'ottavo volume, uscì infine un terzo capitolo ("HELL-DIVER") disegnato da Masato Tanaka, che però non risulta sceneggiato dalla Gainax, e con i capitoli precedenti ha in comune solo l'ambientazione gioviana.
In seguito, i tre capitoli saranno raccolti all'interno del terzo volume della pubblicazione omnibus Gundam Generation.

Non sappiamo, e non viene specificato, da "chi" dello studio Gainax è stato effettivamente sceneggiato il racconto, ma la dicitura collettiva implica un coinvolgimento di vari dei suoi membri, tra cui mi viene difficile non immaginare Hideaki Anno o Hiroyuki Yamaga.
Degno di sospetto è certamente anche Hiroshi Yamaguchi, che sul primo numero di Cyber Comix aveva iniziato la pubblicazione del racconto TOP GUNDAM, sempre illustrato da Kobayashi, prima di cimentarsi nell'adattamento in prosa di Gundam 0083 STARDUST MEMORY... Si tratta comunque solo di supposizioni.

Per praticità e continuità, in questo articolo vi parlerò dei soli primi due capitoli, cercando di sottolinearne i temi, le "fissazioni" e il linguaggio visivo, nel tentativo di ricondurlo alla poetica della Gainax, ma anche cercando dei punti in comune su ciò che sappiamo per ora di GQuuuuuuX.

Il primo capitolo, "Ai Margini dell'Universo", è disegnato da Hiroshi Niki. Già autore di storie brevi fantascientifiche ed erotiche, in Giappone è soprattutto conosciuto ed amato per Basket Case is Always in my Mind (いつも心にバスケット・ケース) del 1987, sfrenato omaggio al genere Scifi e tokusatsu guarnito di donnine e artiglieria leggera; in questo racconto ritroviamo i suoi mecha-design dettagliati e languide donnine vittime degli eventi.

Il racconto si apre con un suggestivo incipit, dove sullo sfondo un uomo e una ragazza nuda vengono come sorpresi dal lettore:
"Due persone. Ci sono solo due persone in un'area di diverse centinaia di milioni di chilometri.
Se è così...
Nemico. Possono esistere nemici in uno spazio simile? Si amano, si controllano a vicenda e si ripetono.
Anche se sono soli, la distanza tra uomo e donna è troppo grande.
Per questo, il nemico non è altro che "sé stessi". Liberati da te stesso e il nemico scomparirà.
Giove. Questa storia inizia ai margini dell'Universo."

L'introduzione continua simbolicamente, mostrandoci il gigantesco pianeta gassoso ai confini dell'oscurità:
"Un pianeta che non è riuscito a diventare un Sole. Un Sole della Notte."

Quelli che vengono introdotti come i nostri protagonisti si trovano a bordo di una nave spaziale munita di mobile suit; la loro relazione appare già ambigua-- Mostrano avere una relazione intima, ma l'uomo si diverte a ferire la ragazza, parlandole di Char, la cui figura sembra titaneggiare sulle vicissitudi di entrambi.
L'uomo continua a molestarla, ricordandole come è stata sfortunata, potente Newtype com'è, ad essere stata surclassata da "quell'altra" e abbandonata.
L'insinuazione che abbia fatto sesso con Char fa reagire la ragazza, che morde l'uomo, che di tutta risposta la schiaffeggia, lasciandola a piangere in un angoletto della cabina.

Il viaggio dei nostri continua, e li vediamo coinvolti nell'abbattere navi cargo sulla rotta di Giove; l'uomo pilota un mobile suit mono-eye, uno Zaku massicchiamente attrezzato per il volo spaziale che ricorderà i modelli di Ohtagaki nel suo Gundam Thunderbolt, mentre la ragazza è a bordo della sua mobile armor, dalle forme ugualmente grottesche.
Finalmente conosciamo i nomi dei due, Tita e Johnny.
Mentre stanno per rientrare, Tita nota uno Zaku rosso-- Per un attimo lo scambia per Johnny, poi realizza che si tratta dello Zaku di Char. Ma è possibile..?
Tita fa per seguirlo, ma Johnny le indica di rientrare:
La ragazza obbedisce, ma appare senza dubbio spaesata.

Il lavoro di squadra sembra aver ricucito il legame tra i due, e ci viene mostrata Tita rammendare un indumento di Johnny.
Johnny le dice che non dovrebbe, ci sono macchinari a bordo dedicati a queste mansioni, ma Tita insiste, gli racconta che un abito ricucito a mano con ago e filo diventa un amuleto che impedisce ai nemici di uccidere chi lo indossa.
I due iniziano ad amoreggiare cercando conforto l'uno nell'altra, ma sono interrotti dall'insistente suono dell'allarme che indica un nemico in rapido avvicinamento.
I nostri vedono sullo schermo lo Zaku rosso di Char che gli spara contro, pur non apportando danni; Johnny va subito in escandescenza e vorrebbe inseguirlo ma Tita ha dei dubbi-- Fosse stato "il Maggiore" con le sue abilità avrebbe fatto esplodere la loro nave in una sola mossa, alchè viene schiaffeggiata da Johnny, che legge la sua osservazione come un'insinuazione della sua inferiorità per non avere capacità Newtype.

I due, ancora scossi, tornano nei loro alloggi. Qui Tita parla del "Miraggio di Giove", un fenomeno di natura sconosciuta che mostra agli incauti visitatori i loro "complessi" sotto forma di nemici.
Qui, in un altro scatto d'ira, Johnny rivela la sua identità "Pensi quindi che questo Johnny Ridden abbia un complesso d'inferiorità verso Char?!", ribatte quindi che forse si tratta di un miraggio innescato da un complesso di Tita, ma la ragazza sa bene di cosa parla.
Mentre Johnny è turbato dalla visione, e si chiede se Char, da cui aveva percepito un'aura omicida, abbia scelto proprio un posto simile per ucciderlo, Tita ricorda di non aver sentito alcun istinto omicida da parte dello Zaku e si chiede se solo chi "evoca" il miraggio ne sia l'obiettivo.
Decide quindi di uscire con la sua mobile armor, e qui rivede lo Zaku di Char, che stavolta addirittura la chiama per nome. Tita non ha dubbi ed abbatte lo Zaku, dando una volta per tutte il suo addio al maggiore e liberandosi dal suo spretto...

Il secondo capitolo, (intitolato semplicemente "Jupiter Mirage-2") è invece disegnato da Makoto Kobayashi, come Kazuhisa Kondo emule di Kow Yokoyama, con una simile predilezione per i mobile suit da proporzioni esagerate e massicce; noto come illustratore e concept-designer, in Giappone è particolarmente apprezzata la sua serie di libri illustrati Hyper Weapon, prodotti a partire dal 1984.

Il capitolo si apre contestualizzando i mecha dei nostri; viene infatti specificato il nome della navicella, "Alea" (?アリア), a seguire le pocco attendibili traslitterazioni di Kobayashi, mentre Johnny pilota il MS-06JX "Jupiter Zaku" e Tita la MA-07 "Pluka" (?ブルウカ)... Giriamo pagina e vediamo un impressionante primo piano dello Zaku di Johnny:
Kobayashi non segue il mecha-design di Niki, creandone uno nuovo, probabilmente anche su spinta della redazione; i fan giapponesi infatti sembrano apprezzare questa inconsistenza nel lavoro, che gli dà un'atmosfera ancora più "visionaria"...

Questo cambiamento del design coinvolge anche i personaggi-- Come Kondo, in questi anni le abilità del nostro di disegnare gli esseri umani lasciava molto a desiderare--
In ogni caso, i nostri stanno pranzando, e Johnny è irritato dall'appetito e la serenità di Tita.
Pieno di astio, Johnny immagina Tita fare sesso con Char in alcune vignette intrusive, a sottolineare lo sconforto mentale del nostro:
Tita ha invece ben altro a cui pensare, e chiede a Johnny quante stazioni di rifornimento mancano da abbattere, da cui Johnny deduce che Tita voglia abbandonare la loro "missione".

Ci viene quindi rivelato che Tita e Johnny sono impegnati ad abbattere queste stazioni e le navi rifornimento che vi transitano per compromettere le forniture di Elio della Federazione, nel tentativo di danneggiarla; si tratta però di un'iniziativa di Johnny, infatti Tita sottolinea come per Zeon loro due non siano altro che disertori; gli ricorda poi che tra poco la guerra finirà e se torneranno non dovranno subire gravi conseguenze-- Johnny le chiede se davvero non vede così tanto l'ora di tornare tra le braccia di Char, e Tita è sconcertata da questo atteggiamento-- Mentre Johnny rimprovera Tita di smetterla di parlare come fosse una Newtype, parte un rilevamento del radar di un'ennesima stazione orbitante-- Johnny taglia corto uscendo col suo Zaku, Tita si limita a rispondere di avvertirla se è vittima di un "miraggio", che uscirà in suo aiuto, ma l'uomo rigetta l'offerta della ragazza.
Allontanandosi, libera inoltre lo Zaku dell'equipaggiamento Bit usato da Tita dicendo che si tratta di inutile ferraglia-- Dopo tutto i Newtype "non sono altro che mutanti che tornano utili solo per le battaglie".

Johnny si appresta ad attaccare le torrette difensive della stazione con la sua heat hawk, ma all'improvviso vede una massa nera uscire dalla struttura--
Si chiede se non stia impazzendo e in quel momento è raggiunto dalla comunicazione rotta delle lacrime di Tita, che lo scongiura di tornare con lei sulla Terra-- Johnny è preoccupato per Tita, ma mentre cerca di consolarla la ragazza si ravvede-- Attenzione! Quello uscito dalla stazione è effettivamente un mobile suit nemico-- Un Gundam!!
Tita lo assicura che questo nemico (che ricorda fin troppo l'Ex-S di Sentinel, grande passione di Kobayashi) è reale e non un'illusione, ma Johnny lo perde di vista-- Il nostro realizza che è l'intera stazione ad essere un'illusione!

Johnny non riesce più a capire cosa sia reale e cosa no, è stufo, e dice a Tita che ha ragione, che devono tornare sulla Terra e finirla con questa storia... Si unisce quindi a lui Tita, che lo rassicura dicendogli che ci penserà lei ad abbattere il Gundam, considerandosi ormai immune dal "miraggio".
Anche Tita però sembra essere intercettata dal Gundam, mentre Johnny non rileva più particelle Minovsky-- Cosa sta succedendo--? Disperato, cerca di attivare i Bit abbandonati poco prima, chiedendosi ancora una volta cosa sia un Newtype-- Incredibilmente, riesce ad attivarli e parte all'attacco del Gundam:
Riesce quindi ad abbattere il nemico, ma solo mentre grida di gioia per la vittoria si rende conto che in realtà ha abbattuto la mobile armor di Tita--
Le sue grida squarciano il buio immobile di Giove, mentre l'epilogo svela l'ulteriore tragedia-- Siamo nel UC 0082, e la guerra tra Zeon e Federazione è finita da due anni... Tingendo la "missione" dei nostri di ancor più futilità.

Anche se questo breve, cupo lavoro, fosse scritto da tutt'altro staff rispetto a GQuuuuuuX, si notano già alcuni dettagli ricorrenti.
Il primo è l'utilizzo di figure iconiche nella guerra di un anno: l'ingombrante iconografia di Char e il ritratto inedito del "Fulmine Cremisi", il mitico Johnny Ridden, qui rappresentato come in fuga dal fardello di essere "confuso" con la Cometa Rossa... Più che alla ricerca della sua identità, quindi, sembra essere alla ricerca della "negazione" di Char--

Credo sia significativo come siano stati scelti come "protagonisti", rispettivamente di Jupiter Mirage e GQuuuuuuX, dei personaggi come Johnny Ridden e Challia Bull. Si tratta di due icone per i fan, che però nel grande affresco "storico" dell'UC restano irrilevanti: un veterano distintosi nella Guerra di un Anno a bordo del suo Zaku Rosso ad alta mobilità, un veterano millantato un Newtype dalla propaganda di Zeon... Forse anche "il nulla" che circonda i due personaggi li rende "appetibili" come pedine per esplorare nuovi racconti, ma mi piace sottolineare come Anno non abbia incluso l'episodio di Challia nella sua selezione per celebrare il primo Gundam, proprio per evitare paragoni con GQuuuuuuX. Questo ritratto di Johnny Ridden, allo stesso modo, è totalmente diverso da come viene solitamente raccontato, a partire dalle vecchie side-story delle MSV fino ad arrivare al recente Il Ritorno di Johnny Ridden di Ark Performance.

Viene ugualmente difficile vedere similitudini tra Machu, una ragazza pronta a esplorare le sue abilità Newtype, e Tita, invece in fuga dal "paragone" con Lalah, e, similarmente a Johnny, ferita non per essere stata "scartata" da un ipotetico avversario, ma per non essere neanche stata "considerata".


La situazione altamente esplosiva a livello psicologico ed emotivo in cui si trovano Johnny e Tita, corrosi dal senso d'inadeguatezza e costretti a convivere rinfacciandosi le rispettive mancanze è un tema caro alla Gainax che avrà il suo culmine in The End of Evangelion-- E' infatti difficile leggere le interazioni di Tita e Johnny senza farsi venire in mente il distruttivo scontro tra Shinji e Asuka nella scena della cucina, che similarmente si conclude con "l'esecuzione" della ragazza.
Sia Shinji che Johnny seguono un impulso occulto e "proibito" del loro inconscio che li porta a vedere nell'altra "un nemico", la manifestazione della propria "mancanza".

Questa condizione estrema è rappresentata in Jupiter Mirage con efficacia dal contrasto tra i confini fin troppo stretti e perennemente illuminati della neve Alea e l'immobile immensità buia dello spazio, in cui i nostri sembrano una biglia lanciata da una volontà capricciosa. Questa però che non è altra che quella dei nostri protagonisti e nello specifico di Johnny, vera realtà distruttiva tra i due: se il buon Shinji deve essere persistentemente provocato prima di reagire, a Johnny basta un niente per "scattare", a sottolineare la sua insicurezza.

Questo breve racconto è quindi un'ode all'incomunicabilità tra i sessi e all'impossibilità degli animi feriti di potersi curare a vicenda-- Un racconto oscuro e profondamente critico di certe velleità contemporanee che ci riporta al prologo di apertura, in cui ci viene ricordato come spesso il nostro peggior nemico siamo proprio "noi stessi"...

Se questo era Gundam per la Gainax sullo scoccare degli anni '90, sono felice che il Gundam per Khara in questo nuovo millennio possa essere differente... Almeno a volersi fidare delle rassicurazioni di Tsurumaki riguardo questa "collaborazione dei sogni"..!

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