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GUNDAM MANGA CLUB ④ "Gundam W: Episode Zero" di Katsuyuki Sumisawa ed Akira Kanbe

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Bentornati nella rubrica di approfondimento di Gundamverse.it, dove prendiamo in esame i manga di Gundam (con una predilezione per le pubblicazioni complete disponibili in Italia e degli Universi Alternativi, ma non solo!), analizzandone nel dettaglio i titoli che considero particolarmente interessanti, per una varietà di ragioni.
Dopo aver esordito con l'editoria italiana con il primo manga dedicato ad un Universo Alternativo pubblicato in Italia, proseguiamo con un manga che vide la sua prima edizione italiana nell'ormai lontano Marzo 2003.
Esatto, ormai proprio 20 anni fa!

Ci sono vari motivi per cui ho scelto di parlarvi di questo volume, preferendolo ad altri prodotti dedicati a Wing. Uno di questi è il suo ruolo molto particolare all'interno della "genealogia" della serie, i retroscena tribolati e allo stesso tempo la volontà dello sceneggiatore Sumisawa di volerlo "dare alla luce".
Questo ci offrirà l'opportunità di fare un discorso anche sulla "multimedialità" di Gundam, come questa sia una caratteristica fondamentale della sua diffusione, fattore che in molti sembrano dimenticare sempre più spesso...


Introduzione e contestualizzazione

Come ci rivela Sumisawa stesso, i racconti narrati in questo volume hanno in realtà una lunga storia, che risale addirittura al periodo della composizione della serie televisiva.
Degli episodi che ritraessero il passato dei protagonisti infatti, furono commissionati a Sumisawa dal regista Masashi Ikeda, poi costretto all'uscita di scena dal progetto dalla produzione per gravi incompatibilità col rispetto della programmazione. Alla fine Sumisawa si vide costretto ad accantonare il materiale, riuscendo ad accennarne solo nel 31° episodio della serie TV.

Sarà però sul finire del 1996, con i lettori che continuavano a richiedere a gran voce materiale su W, che Sumisawa ricevette l'opportunità di rispolverare le sue vecchie scartoffie per garantirgli nuova vita: Gundam W: Episode Zero vedrà ufficialmente la luce sul numero del Febbraio 1997 di AnimeV sotto forma di manga originale.
Al pennino di questo racconto troviamo il mangaka Akira Kanbe, che in quegli anni si era fatto apprezzare dagli editori della Gakken, collaborando ad illustrazioni ed a serializzazioni manga su rivista dal gusto squisitamente shojo, pur mantenendo una certa fisicità nei personaggi; mentre era ancora impegnato nella serializzazione di Tsuki no umareru Yoru su Comic Pocke, quindi, agli editori sembrò abbastanza naturale farlo approdare anche su AnimeV per dare nuovo vigore ai nostri G-Boys.

E' da annotare che mentre la serializzazione del manga continuava regolarmente su rivista, Sumisawa citerà Episode Zero anche nel suo adattamento in romanzo di Gundam W: Endless Waltz, il cui primo volume uscì per la stampa nell'Aprile 1997.

I contenuti di Episode Zero e l'affetto quasi morboso che Sumisawa prova per questo lavoro prevaricheranno un pò su tutto l'universo di Gundam W negli anni successivi, in special modo con l'uscita di Frozen Teardrop, che più che un sequel di Endless Waltz sembra tracciare un filo conduttore proprio con questo lavoro-- Credo sia quindi fondamentale parlarne in questa sede.


Analisi Visiva del Manga

Il volume si apre con un'introduzione che accenna a come nell'After Colony non si sappia nulla dei cinque mistreriosi ragazzi caduti dal cielo come meteore nel A.C 195-- Ciò che resta del loro passato è raccolto in questo volume.
I vari racconti, offertici sotto forma di one-shot e corredati da un commento a chiusura del nostro Sumisawa teso a rivelarci alcuni retroscena della produzione, sono ordinati in ordine cronologico e dedicati ai protagonisti della serie e a due degli eventi più rilevanti.

Il primo racconto è dedicato al personaggio probabilmente preferito dai più tra i cinque, ovvero il buon Duo Maxwell.
Ambientato nel A.C 187, l'orfanello Duo ci viene presentato quando era un delinquentello su L2.

Un giorno la fa più grossa del previsto e cerca di rubare, coi suoi compagni, scorte alimentari all'esercito. Questo gli costerà caro, infatti i militari distruggeranno il nascondiglio dei ragazzi per rappresaglia dopo aver recuperato il mal tolto, e davanti alle proteste dei ragazzini liquideranno la faccenda indirizzandoli alla chiesa di Padre Maxwell-- che apparentemente gestisce un orfanotrofio in città.

Naturalmente il buon Duo si fa notare per essere particolarmente forastico, e solo Padre Maxwell e suor Helen sembrano in grado di tollerarlo--
Il risultato è che il povero Duo sembra faticare a trovare qualcuno che voglia adottarlo-- E mentre Padre Maxwell già pregusta il fatto di aver trovato un degno successore a cui affidare la parrocchia, in realtà Duo finisce in risse sempre più frequenti con gli altri ragazzini a causa della sua situazione...

Nonostante le aspettative di Padre Maxwell, però, non sembra che il ragazzino possa essere avviato facilmente alla carriera ecclesiastica-- Tra il Dio di Padre Maxwell e il Dio della Morte il nostro Duo non ha dubbi per chi parteggiare--
--E tutto sommato i nostri la prendono sportivamente!

Il conflitto tra coloni ribelli e forze terrestri purtroppo arriva anche su L2, coinvolgendo in prima persona Padre Maxwell. Cercando di far ragionare i suoi paesani, cita Heero Yuy, e come la sua visione politica ripudiasse convintamente l'uso della violenza-- Ma i ribelli hanno ben altri punti di vista--
Prima che la situazione degeneri, Duo si offre allora di procurare un mobile suit ai ribelli, a patto che alzino i tacchi dalla chiesa il prima possibile-- "Questo è un luogo di pace"!

Mentre Duo prende parte al più grande "furtarello" della sua vita, si interroga sul perchè la gente continui a far guerre--
Purtroppo non riesce a trovare una risposta-- Anche lui detesta le forze terrestri ed il loro atteggiamento, ma--? C'è qualcosa di profondamente ingiusto in tutto questo processo, ma non è in grado di coglierne ancora l'essenza.

Duo arriva alla chiesa a bordo del mobile suit, salvo trovarla completamente distrutta-- Ha il tempo di riconoscere suor Helen in fin di vita e sentire le sue ultime parole--
--Che però non raggiungono il cuore del ragazzo, ormai chiuso nel dolore.

E' l'anno A.C 192 e Duo si intrufola sulla nave del Professor G-- Questo incontro fortuito lo porterà a partecipare all'Operazione Meteor come pilota del Deathscythe anni dopo.

Sumisawa si concede di condividere alcuni retroscena sul personaggio di Duo: come Suor Helen optò per fare a Duo la sua iconica treccia, davanti alle proteste per il taglio di capelli, o come il ragazzo iniziò a farsi chiamare "Duo Maxwell", adottando il cognome del suo salvatore, di sua propria iniziativa.

Passiamo al secondo racconto, dedicato al nostro Heero!
Ci troviamo sulle colonie nel A.C 188.
Il misterioso Odin Lowe si sta imbarcando per "lavoro" verso L1 in compagnia di suo figlio-- Ma i due certamente puzzano di bruciato da lontano un miglio!

I nostri sembrano infatti mercenari, e il loro rapporto abbastanza superficiale.
Il ragazzino, in special modo, che non viene mai chiamato per nome da Odin, sembra recitare da tempo un ruolo ben studiato:

Septem, l'obiettivo dei ribelli, non sembra cavarsela molto bene nella difesa del quartier generale terrestre contro gli aggressori-- Fortunatamente per lui, sul posto c'è anche il buon Treize, allora istruttore del gruppo scelto di OZ denominato "Specials".
Al nostro prudono le mani quando si tratta di menarle, ed è sempre in prima fila, quest'oggi con l'orgoglioso "cadetto Noin" a guardargli le spalle.

Mentre Odin ed il ragazzino guardano lo svolgersi delle azioni, l'uomo si permette un pò di confessioni-- Dalle sue parole si sottintende che sia stato lui ad aver ucciso il famoso Heero Yuy, e non si sia mai perdonato di averlo fatto.
Offre al ragazzino un solo consiglio, "Segui il tuo cuore", è esattamente ciò che ha fatto lui dopo aver abbandonato l'organizzazione, vivendo alla giornata, a seconda di come tirava il vento-- "Assaporare ogni attimo del presente è il modo migliore di vivere".

Mentre il ragazzino si allontana dal "padre", probabilmente per sempre, il nostro affronta Septem, ma rimane ferito nel tentativo di farlo fuori, fallendo nella sua missione.
Qui veniamo a scoprire che dietro la ribellione si trovano Quinze e Dekim, figure centrali nell'organizzazione per la liberazione delle colonie.
Gli Specials cercano di far fuoco sui ribelli in ritirata, ma il ragazzino, provvidenzialmente sul posto col suo fido bazooketto riesce a mettere KO Treize, impredendo ulteriori spargimenti di sangue-- Una cosa interessante sembra essere che finchè Treize non assaggia il dolore delle proprie ferite, sembra essere implacabile, fin troppo "freddo ed efficiente", per dirla con le sue parole.

Sono solo un paio di pagine e veniamo a conoscenza di dettagli fin troppo pregnanti.
Il primo è che Septem conosce Odin.
Da questo capiamo non solo che Odin è veramente colui che ha fatto fuori Heero Yuy, ma anche che c'è stata proprio la mano delle forze terrestri dietro l'attentato.

Il secondo è che anche Dekim conosce Odin-- Anzi, lo conosce fin troppo bene, ed approfittando della ferita dell'uomo, lo giustizia per l'assassinio di Heero:
"Questa è una vendetta".

Il ragazzino è in ritardo, e non può fare altro che accettare il fatto che al buon vecchio Odin resti poco e nulla da vivere.
Affidatogli il sistema di autodistruzione del quartier generale, l'uomo rimpiange i "bei vecchi tempi" passati con lui--
Personalmente adoro il design di Odin di Kanbe. Sembra un appropriato uomo di guerra, non un belloccio retro-clone di Heero come nell'interpretazione della Asagi in Frozen Teardrop...

Mentre le fiamme si alzano dal quartier generale terrestre, Treize si risveglia in un letto d'ospedale.
Qui incontra Leia, figlia di Dekim.
E' da questa unione che nascerà Mariemeia, la leader fantoccio delle colonie in Endless Waltz, anche se poi la relazione tra i due sarà smentita in Frozen Teardrop, dove Sumisawa sviluppa l'insensata passione per la clonazione...

Sotto una pioggia attivata da Septem, talmente incapace da non saper gestire neanche un incendio in una colonia, il ragazzino vaga senza meta, ora veramente solo--
Ed è qui che incontrerà Dottor J, con un'offerta che non potrà rifiutare-- E sarà l'inizio dei suoi guai.

Nelle note conclusive, Sumisawa si concentra sulla celebre frase "La giusta via di agire è seguendo il proprio cuore", pronunciata da Heero nella serie TV e che sembrava così stonare col personaggio.
Interessante anche la nota sull'orsetto di peluche, e come per Heero sia diventato simbolo della pace dopo aver assistito alla morte di una bambina innocente a causa delle sue azioni.

Il terzo racconto è dedicato a Trowa, ed è ambientato nel A.C 190.
Differentemente dagli altri protagonisti, il nostro "Senza Nome" ci è mostrato già come un soldato, allevato da un soldato mercenario.

Durante una delle solite operazioni a supporto delle forze ribelli, Trowa incontra una misteriosa ragazzina.
La piccola Midi non sembra molto espansiva, ma Tr--Senza Nome sente da subito una certa affinità-- Probabilmente per il ricordo appannato di sua sorella maggiore, da cui è stato separato in seguito ad un attacco aereo che coinvolse la sua famiglia...

Il comandante dei mercenari sembra un uomo senza scrupoli, ma in realtà ha anche lui un'umanità a cui non può rinunciare.
Quando, tradito dai suoi stessi commilitoni, e vendicato da Senza Nome, non esita a rimproverare il ragazzo per il suo comportasmento, ma Senza Nome si limita a rispondere che questo è ciò che gli ha insegnato lui stesso: sparare a qualunque nemico ti si pari davanti.

A questo punto il comandante esita davanti la disumanità del ragazzino. Ma è proprio così. Senza Nome non è più un essere umano, "lui è un guerriero, fin dalla nascita".

Alla fine, la squadra di mercenari viene definitivamente eliminata dalle forze terrestri.
Il traditore è proprio Midi, che segnalava ai nemici la posizione dei ribelli utilizzando un videogioco come trasmettitore.
Messa da Senza Nome davanti al suo tradimento, la ragazzina sbotta.

E' l'odio che prova verso chi non prova nulla e non ha nulla da perdere come Senza Nome a impedirle di accettare persino i suoi sentimenti più semplici.
Il personaggio di Midi è ricucito attorno alla Miharu della serie storica, ma rispetto a questa, mostra forse un inedito livello di drammaticità, nell'incapacità della ragazzina di non riuscire mai ad aprire il suo cuore al ragazzo che ama.

Senza più compagni, Senza Nome prende la decisione di partire per lo spazio. Magari lì la vita sarà migliore.
--Ed è così che finirà a far da meccanico del Gundam Heavyarms su L3...

Per quanto riguarda questo racconto, un'annotazione interessante sul personaggio di Midi la fa Kanbe nelle pagine dedicate agli schizzi di personaggi e mecha-- Suggerisce che Midi possa avere legami con Lady Une a causa del cognome... In effetti "An" e "Une" sono scritti nello stesso modo in giapponese... Ma sembra che la suggestione di Kanbe sia finita qui, le due in effetti non sembreranno avere legami negli sviluppi successivi.

Il racconto successivo è dedicato a sorpresa a Relena.
In questo episodio la ragazza ci viene mostrata nel A.C 191, ed è molto differente da come ci appare nella serie TV, estremamente riservata e taciturna.
Ci viene fatto intuire che probabilmente Relena ha ancora vaghi ricordi dell'attacco alla famiglia Peacecraft, per questo le viene difficile rapportarsi serenamente col prossimo.

Questo atteggiamento cambierà con l'arrivo di un misterioso ragazzino alla Saint Gabriel, apparentemente un povero orfanello in cerca di lavoro.
Relena, che solitamente si disinteressa a ciò che la circonda, si ritrova particolarmente infastidita dall'atteggiamento delle sue compagne di classe, che vedono il ragazzino come un intruso che vuole in qualche modo derubarle della loro serenità, solo in virtù all'appartenere ad una classe sociale più disagiata.
Relena vorrebbe interagire di più col nuovo arrivato, ma a causa del suo carattere schivo non riesce mai a trovare questa opportunità.

Se tutti vi state chiedendo chi sia questo tizio-- Beh, si tratta di (Black) Alpha, il clone di Heero creato da Dottor J come test-pilot del prototipo del Wing.
--Sì, anche lui apparirà in seguito in Frozen Teardrop.

La presenza di Alpha è ovviamente funzionale ad un attacco di un gruppo ribelle alla vicina base delle forze federali.
Neanche a farlo apposta, ovviamente Treize e Zechs entrano in azione. E' bello vederli a bordo di un paio di Aries in questa scena, il mobile suit più bistrattato dell'After Colony! Figo pure il fatto che a questo punto della storia Zechs indossi degli occhiali da sole invece della vera e propria maschera con cui lo vedremo nella serie TV--!
Una volta abbattuti i nemici Treize è pronto a rientrare, ma Zechs ha un brutto presentimento e si dirige altrove di sua iniziativa.

La conclusione logica è ovvia: il ribelle aveva cercato rifugio verso la casa dei Darlian, come suggerito da Alpha in uno dei suoi report. Zechs interviene avendo intuito la cosa.

Il tizio si dà alla fuga, e fratello e sorella hanno il loro primo assolutamente non toccante incontro--
Sumisawa dà qui del suo meglio, sparandoci a raffica diecimila dei suoi riferimenti:
La "Principessa" fa ovviamente riferimento al fatto che Relena sia in realtà una Peacecraft; il "cavaliere a cavallo di un drago" (Relena si riferisce qui all'Aries) fa' da presentimento all'Epyon-- Ed infine il celeberrimo "Piccolo Principe", in giapponese reso come "Principe delle Stelle", che sarà il soprannome che Relena darà a Heero, ed ironicamente il nome del sarcofago criogenico da cui si risveglierà la ragazza in Frozen Teardrop... TROPPI RICORDI!

Scena finale autocelebrativa, nuovamente Relena che "anticipa" la "presentazione mancata" con Alpha, ormai irreperibile, che diventerà poi famosa nell'anime:
Sumisawa nel commento a questo racconto è parecchio gongolante ed autocelebrativo. Personalmente trovo poco efficace far vivere un racconto di perpetue autocitazioni, ma tutto sommato durante la lettura è divertente-- Certo, ammesso che si sappia cosa sta succedendo 😅

Il capitolo successivo è dedicato ad uno dei miei personaggi preferiti di Wing (beh, chi non lo è!), ovvero il bistrattatissimo Quatre.
La storia si apre nel A.C 180, con la nascita di Quatre per parto naturale da sua madre, Quatrine.
La cosa è abbastanza particolare, perchè la donna non avrebbe potuto dare la luce ad un figlio naturalmente nello spazio, ma opta per questo sacrificio col desiderio di avere un figlio dal marito-- Magari seguendo la fantasia personale di essere "una donna completa" in questo senso, chi può dirlo.
Comunque per il marito, padre di Quatre, questa cosa dimostrerebbe la "forza" della donna.

Di questo incredibile sacrificio però Quatre non sa nulla. Lui sa che sia lui che le sue 29 sorelle sono invece nate in vitro, e vede quest'ostentamento famigliare del padre come un abuso di potere, un mezzo per garantirsi una supremazia genetica dal punto di vista della discendenza.
Quando quindi i tipi del Maganac prendono in ostaggio il suo shuttle in rotta verso la Terra, Quatre non si scompone più di tanto.
La cosa interessante di questo incipit è, come nel caso di Relena, quanto questo Quatre sia molto diverso dal ragazzo sensibile della serie televisiva.

Disgustato dal comportamento del padre, ed ancora di più da quelle che pensa essere le modalità della sua esistenza, il discorso di Quatre solleva interessanti considerazioni sulla percezione di chi si ritrova clone di qualcun'altro. Il non essere nato naturalmente svilisce l'esistenza di un essere umano? Un clone è un semplice "serbatoio genetico"--?
Quatre sembra essere convinto che queste domande abbiano risposta affermativa. Ma chi è con lui dissente: anche Rashid, il comandante dei Maganac è nato in provetta, così come tanti altri esseri umani nello spazio della sua generazione... E di certo non sente che le descrizioni di Quatre trovino riscontro nella sua persona.

Quatre si interroga sullo stile di vita di Rashid e dei suoi compagni, e discutendone con l'Istruttore H viene lasciato ai suoi pensieri in proposito...
Mentre è perso tra le sue considerazioni, nota un traditore nei Maganac (adeguatamente chiamato Juda Escariota!) e riesce a denunciarlo a Rashid, senza però evitarne l'uccisione e soprattutto l'attacco delle forze terrestri.

Rashid rimane ferito, e Quatre per la prima volta in vita sua decide di entrare in gioco, un pò per senso di colpa, un pò forse per quello stesso "orgoglio" che ha imparato grazie a Rashid.
Il ragazzo sale quindi sul mobile suit del comandante, armato degli occhiali da aviatore di Rashid-- Dimostrando notevoli doti di comando.

Mentre distrae i nemici rimanenti dalla fuga dei Maganac sulla Terra, promette a Rashid e gli altri, che ormai lo considerano il benefattore a cui devono la vita, di raggiungerli appena si considererà sufficientemente maturo.
Quatre avrà questa occasione il giorno dell'Operazione Meteor.

Il racconto successivo è dedicato al buon Wufei.
Wufei è un personaggio molto interessante e spesso frainteso, qualcuno la cui durezza viene spesso interpretata come spocchia, senza considerare che la persona verso la quale Wufei è più duro è proprio sè stesso.
In questo racconto ambientato nel A.C 194 abbiamo modo di conoscere quale è la fonte di questa rigidità.

Il capitolo si apre con un matrimonio di interesse, finito nel peggiore dei modi, tra la giovane Long Meilan, rampolla della potente famiglia Long esiliata sulle colonie dal governo cinese, e l'intellettuale Chang Wufei, scelto come suo compagno per le straordinarie doti marziali ed accademiche.
I due sono più che incompatibili, anche a causa dei rispettivi caratteri, dove Meilan è assertiva e pronta all'azione, mentre Wufei è più razionale e freddo.

Lasciamo Wufei alla sua saccenza per spostarci fuori dalla colonia, dove una grande minaccia grava sui suoi abitanti-- La Federazione Terrestre, infatti, a causa della vecchia tecnologia di cui si avvale la colonia, vorrebbe smantellarla ed eliminarla; il solito Septem ordina l'uso di gas per eliminarne gli abitanti che non vogliono saperne di sloggiare, mentre Sally, a capo dell'operazione, si rifiuta di mettere in atto un crimine del genere-- Tra i due litiganti il terzo gode, ed i boys di OZ entrano in scena per costringere a sloggiare gli abitanti con le buone vecchie manieri forti.
Ovviamente Meilan entra in gioco col suo prototipo del Leo (quello che nella serie sarà indicato come Tallgeese), ed ovviamente Wufei la segue a bordo del prototipo cui sta lavorando Maestro O--

Wufei intercetta i Leo federali carichi di armi batteriologiche e li distrugge senza esitare, disgustato da quanto in basso possano scendere le forze terrestri.
Sally assiste alla scena, ed intima ai suoi sottoposti di riferire al quartier generale che la missione è andata a buon fine e la colonia può considerarsi disabitata, mentendo.
Adesso Wufei deve solo preoccuparsi di salvare Meilan, accerchiata dagli avversari di OZ; è mentre combatte con costoro che Wufei riesce a sapere che il loro comandante si chiama Treize.

Purtroppo, privo di armi, Wufei non può molto, e viene salvato in extremis dal sacrificio di Meilan, che si scaglia col suo Leo contro i nemici; la ragazza in fin di vita ha solo un desiderio: tornare al campo di fiori dove Wufei ama leggere, il campo di fiori che ha protetto col suo intervento.
Qui la ragazza muore tra le braccia del marito, dopo aver ricevuto la conferma che è davvero forte come il leggendario Nataku.
Tanto basta a convincere Wufei ad abbracciare gli ideali della moglie: ora sa che a muovere chi combatte non è la la stupidità, ma la responsabilità che viene col voler mettere in pratica la vera giustizia.

Sulla Terra, Treize riceve informazioni su dei mobile suit costruiti in Gundanium, ma decide di non condividere queste informazioni col comando federale.
--Lui ha ben altri piani per questo mondo.

Il capitolo successivo, "Operation Meteor", ci mostra gli eventi avvvenuti 24 ore prima l'inizio della serie TV, in cui ci vengono presentare le ragioni dei ragazzi che si ritrovano a bordo dei Gundam, e perchè decidono di pilotarli, di fatto deviando dal piano originale di Dekim, che aveva previsto una completa carneficina sul pianeta Terra.
La prerogativa di Wing, insomma, una prerogativa completamente folle quanto affascinante, infatti, consiste nella scommessa di affidare cinque armi mortali a dei giovani preparati tecnicamente, puri, ma anche emotivamente ingenui. Buon per loro che ad aspettarli ci sia qualcuno di ugualmente puro ed ingenuo, quanto folle: Treize Kushrenada.

L'ultimo capitolo che chiude il volume è un capitolo speciale intitolato "Preventers 5" e la sua peculiarità rispetto al resto degli altri racconti è che è ambientato dopo gli eventi di Endless Waltz, ovvero nell'Aprile del A.C 197, durante la festa di compleanno di Relena.
Notate l'acconciatura di Relena. Ve ne parlerò dopo.

Nel mezzo del banchetto, un gruppo di terroristi irrompe nella sala, interrompendo bruscamente i festeggiamenti.
Tra questi, un uomo ci sembra avere un aspetto particolarmente famigliare.

Gli invasori hanno richieste assurde, ma nella caciara generale Sally ha la prontezza di contattare immediatamente Wufei, che invece sembra avere le idee molto chiare su come affrontare la situazione.
Molto semplicemente, ci sono tutte le carte in tavola per una bella rimpatriata!

Il ritmo del racconto è abbastanza frettoloso, ed anche molto inverosimile, quasi comico in alcune risoluzioni:

Ma ciò che ci interessa è che si conclude con i nostri boys entrare prontamente in azione-- Di nuovo spalla a spalla!


Conclusioni

Per trarre le mie conclusioni su questo lavoro parto dalla fine, ovvero dal breve e squinternato "Preventers 5", a mio avviso vero germoglio di ciò che poi diventerà Frozen Teardrop.
Una delle cose che mi ha colpito di più durante questo racconto è-- Il taglio di capelli di Relena. Dopo la parentesi in Endless Waltz, infatti, la ragazza è rappresentata con il taglio di capelli della serie TV. Incidentalmente, anche nelle illustrazioni della Asagi per Frozen Teardrop Relena avrà la stessa acconciatura.
Sì, vi sembrerà una scemenza da femmine, ma è questo il motivo per cui sento che Episode Zero sia strettamente connesso a Frozen Teardrop, forse anche più di Endless Waltz, e sia questo breve racconto a fare da ponte ideale tra serie TV e romanzo.

Anche particolarmente paraculo in questo senso quel "To be Continued... Or The End" sull'ultima pagina, e le dichiarazioni sibilline di Sumisawa nel post scriptum del volume, con lo spassionato invito a scrivere alla redazione di AnimeV con la richiesta di un sequel... Il sequel arriverà, per mano proprio di Sumisawa, ma qualche decennio dopo, sulle pagine di Gundam Ace, con l'inizio del romanzo.
In cui una lunghissima parte, intitolata proprio Preventers 5, rielabora in dettaglio questo racconto per ampliarlo e concluderlo, tramutandolo nella spina dorsale degli eventi.
Se analizziamo la trama portante di Frozen Teardrop, infatti, anche qui il presupposto è dato da Wufei, membro dei Preventers, che riunisce i suoi vecchi compagni per dare il via all'Operazione Mythos. Sumisawa ama citare sè stesso ed i suoi lavori, il che diventa parecchio frustante per noi lettori dopo un pò, ma anche molto interessante, nel contesto.

Ma basta parlare di Frozen Teardrop, nell'introduzione vi avevo accennato alla "multimedialità" di Gundam, ed è un tema che voglio approfondire in relazione a questo lavoro.
In realtà, è un tema che si adatta ad ogni serie di Gundam ed ad ogni timeline, poichè fondamentale.
In molti infatti sembrano sottovalutare come Gundam sia una serie che si sviluppa a più livelli, attraverso vari formati di media differenti: non solo animazione, quindi, ma anche manga, saggistica, videogiochi, gunpla-- Ogni campo dell'intrattenimento è coperto dal Demone Bianco, ed in attesa che dia il colpo di grazia al nostro tempo libero con l'introduzione nel Metaverso, penso sia importante prestare attenzione a tutti questi vari tasselli.

Il mondo dei manga in questo senso è probabilmente il più prolifico e il più accessibile, e quello che vanta più libertà e più sviluppi.
Quindi il mio consiglio è, quando vi avvicinate a Gundam, non avvicinatevi "solo" agli anime. Gli anime sono ottime fondamenta, ma sono solo una piccola parte del divertimento. Leggete i manga della vostra serie preferita, scovate i gameplay dei videogiochi, collezionate i gunpla e leggetene le informazioni presenti nelle istruzioni. Aumenteranno all'infinito il vostro divertimento, alimenteranno all'infinito la vostra curiosità.

Tornando ad Episode Zero, sono un paio i punti che mi sento di approfondire in questa sede, poichè estremamente originali.
Il primo è il tema della clonazione sollevato dal racconto dedicato a Quatre. Sarà interessante, col senno di poi, ritrovare questi stessi temi rielaborati in Gundam SEED.
Un altro spunto interessante, è quello della "fuga": Quatre che cerca di scappare sulla Terra per fuggire dall'autorità del padre, proprio come Miorine in The Witch From Mercury, Trowa che sogna di fuggire nello spazio per allontanarsi dagli orrori dell'umanità sul pianeta Terra-- C'è uno slancio di questi protagonisti che parte da una insoddisfazione di fondo. E credo sia importante essere "insoddisfatti", quando il nostro obiettivo è mettere in atto una rivoluzione.

Siate insoddisfatti. E perseverate. La giustizia arriverà. E' questo il prezioso messaggio di questo volume. --Ed in fondo riassume un pò tutta l'avventura di Sumisawa con Wing!


Informazioni

Gundam W: Episode Zero di Katsuyuki Sumisawa (sceneggiatura) e Akira Kanbe (disegni).
• Originariamente pubblicato sulla rivista AnimeV (Gakken) a partire dal Gennaio 1997 (N°133).
• Originariamente raccolto in 1 volume a partire dall'Agosto 1997 (Gakken), successivamente è stata stampata una nuova edizione nel Dicembre 2007 (Gakken); raccolto in volume in Italia.
• Pubblicato in Italia in un unico volume nel Marzo 2003 (Planet Manga).

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